Sudafrica. Nuove prospettive sui visti

Sudafrica. Nuove prospettive sui visti
Lunedì 24 Febbraio 2025

Sudafrica. Nuove prospettive sui visti

Città del Capo, Sudafrica – 7 febbraio 2025

Il sistema dei visti in Sudafrica continua a rappresentare una sfida per le imprese straniere, ma le recenti discussioni tra stakeholder e istituzioni offrono spiragli di miglioramento. Questo è il principale spunto emerso durante la prima sessione di Coffee and Conversations, un incontro organizzato da ItalCham insieme alla EU Chamber of Commerce in South Africa, la British Chamber of CommerceBusiness Ireland South Africa, la Belgian Chamber of Business in Southern Africa e Business Netherlands Chamber, per analizzare le criticità e le opportunità legate al sistema di immigrazione sudafricano.

La discussione ha evidenziato le difficoltà burocratiche, la transizione verso un sistema sempre più digitalizzato e i problemi legati alla formazione del personale amministrativo. Per le aziende italiane che operano in Sudafrica o valutano un ingresso nel mercato, la gestione dei visti per dirigenti e tecnici specializzati rimane un aspetto cruciale, con impatti diretti sulle strategie di investimento e sulle operazioni commerciali.

Digitalizzazione e criticità del sistema visti: tra efficienza e rigidità

Uno dei temi centrali del dibattito è stato il passaggio da un sistema basato sul contatto diretto con le autorità a un processo sempre più automatizzato. Da un lato, la digitalizzazione offre vantaggi come una maggiore velocità nelle procedure e una riduzione dei fenomeni di corruzione; dall’altro, il rischio è quello di un sistema più rigido, con minori margini di intervento per correggere eventuali errori o gestire situazioni particolari.

Tuttavia, uno dei problemi strutturali più gravi è la carenza di formazione del personale del Department of Home Affairs (DoHA), che spesso porta a inefficienze e a un significativo arretrato amministrativo. Secondo Guido Angelucci di Gast Consulting, relatore principale dell’evento, il DoHA sta affrontando una grave carenza di risorse e, nonostante le riforme in corso, sarà fondamentale che gli stakeholder mantengano alta la pressione affinché i cambiamenti si traducano in miglioramenti concreti. “Il Dipartimento sta ascoltando, ma servono formazione, procedure più efficienti e una maggiore collaborazione tra le parti per rendere il sistema più funzionale”, ha affermato Angelucci.

Dal lato governativo, Khule Duma, rappresentante dell’Ufficio della Presidenza, ha riconosciuto che le riforme strutturali non seguono mai un percorso lineare, ma sono essenziali per migliorare il sistema di immigrazione. Ha assicurato che i temi discussi durante l’incontro sarebbero stati portati all’attenzione dei decisori politici e ha ribadito l’impegno del governo sudafricano a facilitare l’ingresso di lavoratori qualificati per sostenere la crescita economica. Secondo i dati citati da Duma, un aumento dell’1% dell’immigrazione qualificata potrebbe incrementare l’occupazione per i sudafricani con livelli di istruzione più bassi dell’1,25%.

Duma ha anche sottolineato che la pianificazione degli investimenti richiede certezze e che il Sudafrica deve offrire un quadro normativo più prevedibile per attrarre investitori. Su questo punto, Angelucci ha evidenziato come le decisioni incoerenti delle autorità sudafricane, che portano a esiti differenti per richieste di visto identiche, contribuiscano a generare incertezza per le imprese straniere.

Impatto per le aziende italiane

Per le aziende italiane che operano in Sudafrica, le difficoltà legate ai visti incidono direttamente sulla gestione delle risorse umane e sulle strategie di assunzione. Secondo un sondaggio condotto dalla EU Chamber of Commerce in South Africa, molte imprese preferiscono assumere personale locale per evitare le complicazioni burocratiche e i costi elevati associati all’impiego di risorse internazionali. Tuttavia, per le aziende che entrano in un nuovo mercato, la possibilità di trasferire personale qualificato dal Paese d’origine rimane spesso una necessità imprescindibile.

L’incertezza amministrativa rappresenta un ulteriore ostacolo per le imprese. Le procedure per il rilascio dei visti sono spesso soggette a interpretazioni discrezionali da parte delle autorità, portando a decisioni imprevedibili anche per richieste identiche. Questo fenomeno rende difficile pianificare investimenti a lungo termine e può scoraggiare nuove iniziative imprenditoriali.

Prospettive future e azioni consigliate per le aziende italiane

Nonostante le difficoltà attuali, i segnali di apertura da parte del governo sudafricano, uniti alle recenti evoluzioni politiche con la formazione del Government of National Unity (GNU), lasciano intravedere margini di miglioramento. Tuttavia, il percorso di riforma richiederà tempo e un impegno costante da parte delle istituzioni e degli stakeholder economici.

ItalCham e le altre Camere di Commercio europee continueranno a monitorare la situazione e a interfacciarsi con le autorità per rappresentare le esigenze delle aziende straniere. Nel frattempo, per le imprese italiane interessate al mercato sudafricano, è fondamentale:

  • Rimanere aggiornate sulle modifiche normative inerenti cambiamenti nei requisiti di visto;
  • Valutare strategie di ingresso nel mercato che tengano conto della complessità burocratica, pianificando con largo anticipo la gestione dei visti per dirigenti e tecnici specializzati;
  • Affidarsi a consulenti specializzati per evitare ritardi e ottimizzare le procedure di richiesta.

La serie di incontri Coffee and Conversations proseguirà nei prossimi mesi, affrontando altre tematiche cruciali per il business in Sudafrica. ItalCham continuerà a supportare le aziende italiane nel loro percorso di internazionalizzazione, offrendo informazioni e strumenti utili per navigare nel contesto economico e normativo sudafricano.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Sudafricana)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025