Giovedì 1 Maggio 2025
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La Thailandia ha avviato il processo di adesione all'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) con l'obiettivo di elevare gli standard del paese e ampliare le opportunità di commercio e investimento. Sebbene esistano vantaggi evidenti, come l'aumento degli investimenti esteri, alcuni economisti avvertono che l'adesione potrebbe portare più svantaggi che benefici.
L'OCSE, fondato nel 1961 dai paesi sviluppati, ha visto una crescente diversificazione geografica dei suoi membri, ma solo il Giappone e la Corea del Sud rappresentano l'Asia. La Thailandia, insieme all'Indonesia, ha espresso interesse ad entrare nell'organizzazione.
La Thailandia ha presentato una lettera di intenti al segretario generale dell'OCSE, iniziando così un processo che di solito richiede 7-8 anni. Tuttavia, la Thailandia mira a completare l'adesione in cinque anni, con un focus su economie aperte, trasparenza, stato di diritto, educazione di qualità e sostenibilità ambientale.
L'obiettivo principale dell'adesione è migliorare la qualità della vita dei cittadini, confrontando e allineando gli standard del paese con quelli dei paesi sviluppati. Questo processo include riforme per snellire la burocrazia, migliorare la trasparenza e promuovere l'innovazione digitale.
Il settore privato è visto come un attore chiave nel facilitare l'adesione, fornendo input e impegnandosi attivamente in questioni come la lotta alla corruzione, le pratiche commerciali responsabili e le questioni ambientali.
Tuttavia, l'adesione all'OCSE potrebbe presentare nuove sfide, specialmente per le piccole e medie imprese (PMI) che si troverebbero a competere con investitori stranieri che hanno un maggiore importanza a livello internazionale. Inoltre, la Thailandia potrebbe mantenere alcune restrizioni commerciali, come la riserva di alcune professioni ai cittadini thailandesi, seguendo l'esempio di paesi come gli Stati Uniti e la Corea del Sud.
Infine, mentre l'adesione all'OCSE potrebbe portare prestigio e vantaggi potenziali, è essenziale bilanciare i benefici con le potenziali sfide e assicurarsi che l'adesione sia in linea con gli interessi a lungo termine della Thailandia.
(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)