Notizie dai mercati esteri - Slovacchia

Notizie dai mercati esteri - Slovacchia
Mercoledì 16 Luglio 2025

Notizie dai mercati esteri - Slovacchia

Slovacchia, inflazione doppia rispetto alla media UE: cresce il rischio di crisi per le famiglie

La Slovacchia sta attraversando una fase economica difficile, con l’inflazione che cresce a un ritmo tra i più alti dell’Unione europea. Secondo i dati di maggio, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo è aumentato del 4,3% su base annua, quasi il doppio rispetto alla media dell’eurozona, ferma all’1,9%. Il Paese figura tra i cinque Stati membri con la maggiore inflazione dell’UE.

L’aumento più marcato ha riguardato alimentari e bevande, i cui prezzi sono saliti dell’1,3% solo nel mese di maggio. Anche altri settori, come l’istruzione, hanno registrato rincari significativi, con costi cresciuti del 10% su base annua. Più contenuti, invece, gli aumenti nel settore dei trasporti. Tra le cause immediate dell’inflazione ci sono recenti interventi di politica fiscale, come l’aumento dell’IVA, l’introduzione di nuove imposte sui pagamenti bancari e una tassa sullo zucchero. La Banca nazionale slovacca avverte che queste misure avranno un impatto ancora più evidente nei prossimi mesi. Per il 2025, la banca centrale prevede un’inflazione media annua del 4,4%, il che significa che le famiglie slovacche dovranno affrontare un’ulteriore erosione del potere d’acquisto. Un acquisto da 100 euro oggi costa in media circa 104 euro rispetto a un anno fa, comprimendo i bilanci familiari e obbligando le persone a ridurre i consumi. Gli analisti non prevedono un miglioramento a breve. Al contrario, ritengono probabile un ulteriore aumento dei prezzi nei mesi estivi, aggravato da una base di confronto più bassa rispetto all’anno precedente.

L’inflazione resta dunque uno dei principali problemi economici per la Slovacchia, dove i consumatori si trovano costretti a ponderare attentamente ogni spesa.

 

Ha un cuore italiano il progetto per portare il nucleare pulito in Slovacchia

La società statale slovacca Javys ha indetto una gara d’appalto del valore stimato di 15 milioni di euro per servizi di consulenza relativi alla costruzione e al finanziamento di una nuova centrale nucleare. Il consulente selezionato assisterà la società nella conclusione dei contratti necessari. Nel frattempo, Javys (51%) ha costituito una joint venture con Newcleo (49%), denominata CVP, con l’obiettivo di costruire quattro reattori nella località di Jaslovské Bohunice, per una capacità installata complessiva di 800 MW. I nuovi impianti produrranno energia elettrica utilizzando combustibile nucleare esausto, segnando un passo importante verso l’economia circolare nel settore energetico. Secondo quanto riportato da OKTE, nel 2023 l’energia nucleare ha rappresentato il 61% della produzione elettrica slovacca, seguita da quella idroelettrica (17%) e da quella a gas (10%).

Grazie a questa composizione, la Slovacchia ha ridotto per la prima volta la propria impronta carbonica sotto i 100 gCO₂/kWh, raggiungendo i 99 gCO₂/kWh, uno dei valori più bassi d’Europa dopo Svezia, Francia e Finlandia. Newcleo, con sede a Torino, punta a chiudere il ciclo del combustibile nucleare e a rivoluzionare il settore con soluzioni sostenibili e replicabili, basate sull’uso di piombo liquido come refrigerante e combustibile riciclato come fonte. Il modello sviluppato per la Slovacchia potrebbe diventare un benchmark europeo per la gestione sostenibile delle scorie e la produzione di energia pulita: un esempio concreto di sinergia tra tecnologia italiana, know-how industriale e cooperazione strategica internazionale. L’azienda di Stefano Buono ha inoltre recentemente firmato, presso la sede della società statale slovacca JAVYS, l’accordo per la creazione del Centro per lo sviluppo dell’utilizzo del combustibile nucleare esaurito (CVP).

Il primo ministro slovacco Robert Fico, durante la cerimonia di sottoscrizione del memorandum d’intesa, ha sottolineato che l’energia nucleare gode del pieno sostegno del governo, ricordando che, nonostante la Slovacchia sia ormai un esportatore netto di energia grazie all’attivazione del quarto blocco di Mochovce, entro il 2040 il fabbisogno nazionale di elettricità potrebbe aumentare fino all’80%.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)

Ultima modifica: Mercoledì 16 Luglio 2025