Lunedì 15 Dicembre 2025
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La Legge di Bilancio danese per il 2026 introduce una serie di misure che avranno un impatto diretto sia sui consumatori sia sulle imprese, con effetti particolarmente significativi per gli esportatori di prodotti alimentari come caffè, cioccolato e dolciumi, e per le società che operano in Danimarca. Con l’obiettivo dichiarato di alleggerire il peso economico delle famiglie in un contesto di persistente aumento dei prezzi, il governo ha deciso di intervenire su alcune imposte storiche, oltre a procedere nel percorso di digitalizzazione obbligatoria dei sistemi contabili aziendali.
Abolizione delle imposte su caffè e prodotti zuccherati: prezzi più competitivi e spinta per nuove occasioni di business
Una delle novità più rilevanti riguarda la riduzione e successiva abolizione delle imposte sul caffè e sui prodotti dolciari. Nel dettaglio, la Legge di Bilancio stabilisce che nel corso del 2026 tali imposte verranno dimezzate, per poi essere completamente eliminate. Il provvedimento riguarda non solo caffè e cioccolato, ma anche un’ampia gamma di prodotti affini: dolciumi, zuccherini, frutta candita e gomme da masticare. Si tratta di una riforma fiscale attesa da tempo e motivata da due esigenze principali: ridurre l’impatto dell’inflazione alimentare sulle famiglie e semplificare una struttura impositiva considerata ormai poco efficiente.
Per gli esportatori di caffè, cacao, cioccolato e prodotti zuccherati, la misura rappresenta una potenziale opportunità. L’eliminazione delle imposte può tradursi in un prezzo finale più competitivo sul mercato danese, già sensibile ai costi elevati dei beni di consumo importati. È prevedibile una crescita della domanda interna, favorita dal calo dei prezzi al dettaglio, che potrebbe aprire margini commerciali aggiuntivi per le imprese estere. Inoltre, la riforma potrebbe ridurre la complessità amministrativa legata alla gestione delle accise, agevolando l’ingresso o il consolidamento nel mercato danese.
Svolta digitale in Danimarca: nuove imprese coinvolte nell’obbligo SAF – T dal luglio 2026
Oltre alle misure fiscali sui beni di consumo, la Legge di Bilancio 2026 introduce un’altra novità significativa per il mondo produttivo: l’estensione dell’obbligo di contabilità digitale. A partire dal 1° luglio 2026, anche le società non soggette ad obbligo di contabilità formale, ma che registrano un fatturato netto superiore a 300.000 corone danesi (circa 40.165 euro) nei due esercizi precedenti, saranno tenute ad adottare sistemi di contabilità digitale. Ciò significa che queste imprese dovranno dotarsi di software certificati, capaci di generare il formato di audit standardizzato SAF – T (Standard Audit File for Tax), già richiesto alle realtà di dimensioni maggiori.
Questa estensione rientra nella fase successiva dell’implementazione graduale della legge danese sulla contabilità, che ha già coinvolto le grandi aziende e prosegue ora verso le imprese più piccole. L’obiettivo del governo è rendere più efficiente, trasparente e controllabile il sistema contabile nazionale, facilitando le verifiche fiscali e riducendo al contempo il rischio di irregolarità e contabilità opache. Per le aziende straniere con filiali o stabilimenti in Danimarca, l’obbligo comporta l’adeguamento dei sistemi gestionali e informatici, oltre a una possibile revisione delle procedure interne di reportistica e auditing.
Nel complesso, la Legge di Bilancio 2026 delinea un quadro di alleggerimento fiscale sui beni di largo consumo e maggiore rigore tecnologico per le imprese, con effetti che combinano sostegno al potere d’acquisto e modernizzazione amministrativa. Esportatori e società presenti nel mercato danese dovranno quindi monitorare attentamente le nuove disposizioni, sia per cogliere le opportunità commerciali derivanti dall’abolizione delle imposte, sia per garantire la conformità ai nuovi standard contabili digitali.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)