Notizie mercati esteri

Giovedì 18 Maggio 2023

A marzo il fatturato dell'industria in Portogallo è aumentato del 3,5%

L'indice del fatturato industriale in Portogallo ha registrato a marzo una variazione anno su anno nominale del 3,5% (4,1% nel mese precedente).

Sono questi i dati pubblicati il 9 maggio dall’Istituto Nazionale di Statistica (INE), secondo i quali inoltre le variazioni degli indici del mercato interno e del mercato estero si sono attestate rispettivamente a -1,0% e 9,9% (1,1% e 8,1% a febbraio).

Nel 1° trimestre 2023 le vendite industriali sono cresciute del 6,4% dopo essere aumentate del 14,3% nel 4° trimestre 2022, seguendo l'andamento osservato nei prezzi alla produzione industriale (variazione del 6,3% nel 1° trimestre, 13,6% nel 4° trimestre 2022).

Per quanto riguarda gli indici di occupazione, salari e ore lavorate, sono state registrate variazioni su base annua rispettivamente dell'1,2%, 7,4% e 5,1% (1,4%, 9,0% e -0,4% a febbraio).

Fonte: https://bit.ly/3MjVuK5

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

 

Ultima modifica: Giovedì 18 Maggio 2023
Giovedì 18 Maggio 2023

Venezuela: firmato accordo con aziende energetiche per esportare liquidi di gas naturale

Il Venezuela ha firmato un accordo con le aziende energetiche ENI (Italia) e Repsol (Spagna) che consente l'esportazione di liquidi di gas naturale, o condensati, verso altri mercati, secondo Pedro Tellechea, ministro del petrolio e presidente di Petróleos de Venezuela (PDVSA).

L'accordo è stato raggiunto dopo diversi anni di colloqui con l'italiana ENI e la spagnola Repsol per ottenere un permesso per l'esportazione di condensato, un sottoprodotto dell'operazione di produzione di gas naturale di Cardón IV, una società che gestiscono congiuntamente.

Nel corso del 2023, il progetto Cardon IV è cresciuto fino a 500 milioni di piedi cubi di gas naturale al giorno, il 31% in più rispetto al 2019, secondo i dati visti da Bloomberg.

Cardón IV produce condensati che vengono inviati alle raffinerie di PDVSA, secondo i contratti. L'accordo consente ora a un impianto di recupero della condensa di proprietà di Repsol di esportare il prodotto in Europa.

Fonte: https://bit.ly/3o5EhvT

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Venezolano-Italiana)

Ultima modifica: Giovedì 18 Maggio 2023
Giovedì 18 Maggio 2023

Svizzera: nuove regole per il trasporto merci transfrontaliero

Leale concorrenza e sostenibilità sociale. Sono queste alcune delle ragioni che hanno spinto il Consiglio Federale Svizzero a proporre una modifica sostanziale alla legge che regolamenta l’attività di trasporto merci internazionale, su strada.

La proposta prevede di estendere l’obbligo di licenza anche alle aziende che utilizzano furgoni tra le 2,5 e le 3,5 tonnellate. Oggi, tale documento, era richiesto solo per l’attività di trasporto merci eseguita con mezzi che superano le 3,5 tonnellate di peso complessivo.

Se la proposta di modifica venisse accettata, il trasporto di beni transfrontaliero subirà delle modifiche sostanziali che, però, non coinvolgeranno il trasporto ma non coinvolgerà professionali di materiale e di attrezzatura degli artigiani. L’obiettivo della Confederazione è di garantire operatività solo alle aziende di trasporto che adempiono a specifiche condizioni, per tutelare i lavoratori e l’ambiente.

Nel dettaglio, la richiesta è di dimostrare attraverso la licenza in questione, condizioni di affidabilità, capacità finanziaria e professionale. C’è poi la volontà di contrastare le cosiddette «società buca lettere», ovvero ditte che aprono filiali di comodo per aggirare il divieto di cabotaggio, o per approfittare di standard sociali inferiori per gli autisti. Per aumentare l'efficienza dei controlli si punterà ora a migliorare il flusso di informazioni tra le autorità competenti degli Stati membri dell'UE e della Svizzera.

Fonte: https://bit.ly/3pQvcHB

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

Ultima modifica: Giovedì 18 Maggio 2023
Giovedì 18 Maggio 2023

La Commissione Europea ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita del Portogallo

Nelle Spring Economic Forecast 2023, pubblicate il 15 maggio dalla Commissione Europea, sono state riviste al rialzo le previsioni di crescita per l’economia portoghese che, invece dell'1%, dovrebbe aumentare del 2,4% quest'anno e dell'1,8% nel 2024.

Secondo le nuove proiezioni, il Portogallo dovrebbe crescere significativamente al di sopra della media dell'Unione Europea e dell'Eurozona. La Commissione Europea ha previsto infatti per quest'anno una crescita dell'1% per l'UE e dell'1,1% per i Paesi della zona euro. Per il 2024, l'aspettativa è di una crescita dell'1,7% nell'UE e dell'1,6% nell'Eurozona.

Per quanto riguarda l'inflazione, la Commissione ha annunciato per quest'anno un rallentamento dell'aumento dei prezzi in Portogallo, che rimarranno tuttavia elevati: l'aspettativa è per un indice dei prezzi armonizzato del 5,1%, valore che eguaglia la previsione del Governo.

Fonte: https://bit.ly/3BA8XZ4

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Giovedì 18 Maggio 2023
Giovedì 18 Maggio 2023

Lanciato il Centro di Dubai per le imprese familiari

Il centro fornirà un ecosistema ottimale per garantire la continuità delle imprese familiari e facilitare la successione senza soluzione di continuità da una generazione all'altra.

Il Dubai Centre for Family Businesses è stato lanciato a Dubai per attirare un maggior numero di aziende a conduzione familiare da tutto il mondo e per aiutare le imprese locali in termini di successione.

Lo sceicco Maktoum bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, primo vicegovernatore di Dubai, vice-primo ministro e ministro delle Finanze degli Emirati Arabi Uniti, ha partecipato al lancio del Centro presso la sede delle Camere di Dubai, il 9 maggio.

Fonte: https://bit.ly/3oa94Yn

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

 

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Martedì 16 Maggio 2023

Turchia - Aggiornamento di aprile sui flussi in entrata degli investimenti esteri

I dati i più aggiornati sui flussi di IDE in Turchia, pubblicati lo scorso 10 aprile dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), indicano che a febbraio 2023 gli investimenti esteri in entrata in “equity capital” sono stati pari a 316 milioni di dollari, seguiti dai ricavi provenienti dalle vendite delle proprietà immobiliari (406 milioni) e dagli strumenti di debito (ossia crediti e depositi commerciali, sottoscrizioni di titoli obbligazionari e prestiti) che hanno totalizzato nel mese in osservazione 172 milioni di dollari, più del doppio rispetto al mese precedente.
I disinvestimenti si attestano invece a 60 milioni di dollari.

Nello specifico, nel mese di febbraio 2023, lo stock di investimenti in entrata si è attestato in totale a 834 milioni di dollari (+25,7% sul bimestre precedente di gennaio-febbraio 2022). I saldi negativi degli IDE nel mese di febbraio 2023 hanno rappresentato il 9,5% del deficit di parte corrente della bilancia dei pagamenti.

Il settore “electronic-electrical equipment”, ha fornito il più grande un contributo agli IDE in entrata pari al 26% del totale degli “equity capital” seguito da quello relativo al cd “wholesale and retail trade” (19%). Del 14% è stato invece l’apporto del settore “manufacturing of food products”.

Nel mese di febbraio, sono ancora una volta i Paesi dell’Unione Europea (più il Regno Unito) i più importanti investitori in Turchia, detenendo una quota che è salita all’85% degli IDE totali nel Paese, con una crescita del 26%. Il blocco UE più Regno Unito è seguito a distanza dai Paesi dell’Asia orientale (8%), che hanno scavalcato gli altri Paesi dell’Europa (+5%); seguono i Paesi delle Americhe, del Medio Oriente e i Paesi CIS.
A livello di singoli Paesi, nel rank riferito al mese in osservazione, i Paesi Bassi si confermano al primo posto (52% degli IDE totali in entrata), l’Olanda precede Francia e Germania al 12%; entrano nella top 10 Taiwan, Hong Kong, Danimarca e Irlanda.

Nel 2022, i flussi di IDE in entrata in Turchia si erano attestati a 13 miliardi di dollari con la Spagna al primo posto con 1,6 miliardi di dollari che ha preceduto Paesi Bassi (863 milioni) e Svizzera (737 milioni).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Martedì 16 Maggio 2023
Martedì 16 Maggio 2023

Le relazioni commerciali tra Italia e Turchia - febbraio 2023

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nel bimestre del 2023 - rispetto all’analogo periodo del 2022 - il commercio estero con la Turchia segna un aumento dell’8,6%, che colloca l’Italia al 6° posto tra i maggiori partner commerciali con 4,2 miliardi di dollari di interscambio ed una quota del 3,4% sul totale importato dalla Turchia. L’Italia in ambito UE si piazza al secondo posto preceduta dalla Germania (7,4 miliardi di merci e servizi venduti) e prima di Francia (3,3 miliardi) e Spagna (2,7 miliardi), confermandosi come primo partner commerciale della Turchia nell’area del Mediterraneo. Nei mesi gennaio-febbraio 2023, le esportazioni italiane sono state poco più di 2,184 miliardi di dollari con un incremento dell’export in valore del 22,7% rispetto al 2022, che collocano, come detto, il nostro Paese al 6° posto tra i principali fornitori della Turchia preceduti da Russia, Svizzera, Cina, Germania e Stati Uniti. L’Italia balza invece al quarto posto, subentrando al Regno Unito, tra i principali clienti dopo Germania, Stati Uniti e Russia con 2,034 miliardi di dollari di beni acquistati. La bilancia commerciale è piuttosto in equilibrio, con un lieve saldo positivo per l’Italia di poco inferiore ai 150 milioni di dollari.

La dinamica dell’export italiano nei mesi in osservazione è stata trainata dalle vendite di combustibili e oli minerali (+241,3%) e da quelle della voce merceologica “metalli e pietre preziose” (+226,4%) e, in misura meno marcata, dalle nostre esportazioni di prodotti chimici (95,8%). È risultato in calo invece l’export di ferro e acciaio (-12,2%). In termini assoluti, le principali voci del nostro export nel mese in osservazione restano quelle tradizionali dei “macchinari e apparecchiature meccaniche” che si sono attestati su un valore di circa 259 milioni di dollari.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nel bimestre gennaio-febbraio 2023 si rileva ancora una crescita delle esportazioni dell’Italia superiore agli incrementi registrati dalla Germania (+16% rispetto al nostro +22,7%) e dalla Francia (+14,7%), che guadagna quote nei confronti dei nostri tre principali concorrenti. La dinamica dell’export turco fa invece registrare nel bimestre in osservazione un calo negli acquisti italiani ferro e acciaio mentre e un aumento di combustibili (+100%) mentre la prima voce dell’import italiano resta quella degli “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” con quasi mezzo miliardo di dollari.

Tra gli incrementi maggiori delle esportazioni complessive della Turchia, nel primo bimestre 2023 si segnala l’aumento fatto registrare verso la Federazione russa (+132,1%) mentre la dinamica dell’import turco segna, tra i più cospicui aumenti, un incredibile +1.450,6% dalla Svizzera (da imputare ad una forte impennata della richiesta di oro) nonché un forte incremento dell’import dagli Emirati Arabi (+56.3%).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Martedì 16 Maggio 2023
Martedì 16 Maggio 2023

Celebrata ad aprile presso la Bilkent University di Ankara la VI giornata della Ricerca Italiana nel mondo

In occasione della Giornata della Ricerca italiana nel Mondo, con la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria Meccanica della Bilkent University, si è tenuto presso l'Aula Magna della facoltà di Ingegneria ad Ankara, un seminario sulla tribologia e le ricerche per le applicazioni di materiali di ingegneria sostenibili ad alta durata e resistenza. Il seminario è stato curato da Luca Biancofiore, Professore Associato di meccanica dei fluidi presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università di Bilkent, ed è stato condotto dal Prof. Giuseppe Carbone, Ordinario di Meccanica Applicata e Direttore del Dipartimento di Meccanica Matematica presso il Politecnico di Bari, appositamente giunto ad Ankara per l’occasione.

All'intervento introduttivo del Prof. Biancofiore ha fatto seguito un discorso del Vicerettore dell’Università di Bilkent, Prof. Mustafa C. Pinar, che ha fornito al pubblico di ricercatori e studenti presenti alcune informazioni circa l’Università e la fondazione Bilkent. Il Prof. Pinar ha specificato che nella facoltà d'Ingegneria vi sono studenti di circa 50 diverse nazionalità e che l'Ateneo, fondato 40 anni fa, è fortemente impegnato in molteplici collaborazioni a livello internazionale, tra cui alcune con l'Italia (nell’università turca insegnano 5 docenti italiani).

Nell'intervento di saluto dell'Ambasciata, oltre a porre in rilevo l'importanza della Giornata della Ricerca che viene celebrata in Turchia sin dalla sua istituzione, è stato richiamato il ruolo della ricerca per lo sviluppo economico, sociale e culturale. Con l'occasione sono stati ricordati i più recenti successi della ricerca italiana nel mondo le diverse Università ed Istituzioni turche che nel corso degli ultimi sei anni hanno cooperato con l'Ambasciata nell’organizzazione di questa giornata.

L'occasione è stata inoltre utile per presentare ai numerosi studenti turchi presenti le opportunità di studio in Italia, aspetto che ha visibilmente richiamato la loro attenzione, stimolato anche dalla proiezione dei video forniti per l’occasione dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che hanno suscitato l'apprezzamento degli studenti presenti. Hanno partecipato, in qualità di uditori invitati da questa Ambasciata, anche alcuni rappresentanti dei settori di ricerca e sviluppo delle aziende italiane presenti in Turchia, tra cui in particolare Pirelli che, nella sua pluridecennale esperienza in Turchia, ha fatto del settore Ricerca e Sviluppo uno dei suoi principali punti di forza. Nella parte tecnica del seminario, il Prof. Giuseppe Carbone ha illustrato attraverso una presentazione approfondita ma al contempo facilmente fruibile, le caratteristiche della tribologia intesa come scienza che studia l'attrito e l'usura dei materiali, gli studi che la riguardano e i vari campi di applicazione soprattutto nell'ottica dello sviluppo sostenibile. In particolare, egli ha illustrato il collegamento tra tribologia e sostenibilità, mettendo l'accento su come la tribologia contribuisca all'efficienza energetica, attraverso una minore dispersione di energia e delle emissioni da attrito oppure, al contrario, anche garantendo una massimizzazione dell'energia prodotta con lo stesso mezzo.

Il Prof. Carbone ha inoltre colto l'occasione per illustrare e promuovere le attività di ricerca del Politecnico di Bari con particolare riguardo agli studi che, traendo ispirazione dalla natura, mirano a sviluppare nuove applicazioni della tribologia in diversi campi e settori, dalle strade ferrate agli pneumatici.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Martedì 16 Maggio 2023
Martedì 16 Maggio 2023

L’Italia scende nuovamente in campo per una collaborazione con Ankara post-terremoto

Si torna lentamente ad una certa “normalità” in alcuni dei distretti colpiti dai devastanti sismi del 6 febbraio scorso come quelli di Nurdağı e Islahiye della provincia meridionale di Gaziantep, che oggi ospita l'85% dei 7.020 container necessari per offrire un riparo ai sopravvissuti al terremoto. Sono infatti 6.175 i container già installati, con il numero complessivo di sfollati che ha trovato riparo in un container giunto a quota 20 mila; un numero destinato a crescere nelle prossime settimane riducendo quelle persone che ancora vivono nelle tendopoli. Anche il commercio internazionale sta riprendendo nelle 11 province gravemente colpite, facendo registrare esportazioni per circa 1,6 miliardi di dollari ad aprile con un aumento del 63,3% rispetto al mese precedente secondo i dati resi noti dall'Assemblea degli esportatori turchi (TİM). Il Ministro del Commercio, Mehmet Muş, ha affermato che l'impatto negativo dei sismi sul commercio internazionale nelle aree terremotate indubbiamente continua, ma la sua intensità si sta gradualmente attenuando.

Dopo l’importante aiuto prestato in occasione delle prime, drammatiche, fasi dell’emergenza attraverso le squadre di ricerca e soccorso e l’ospedale da campo del villaggio di Defne, l’Italia continua a collaborare intensamente con la Turchia. Una delegazione tecnico scientifica coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile, si è recata nella Capitale turca dal 24 al 26 aprile, allo scopo di avviare contatti per una più stretta collaborazione scientifica. La missione italiana ha coinvolto i rappresentanti ad alto livello della DPC e del Ministero della Cultura e di diversi enti ed istituzioni scientifiche come la Fondazione EUCENTRE, il Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica e Strutturale (ReLUIS), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e l’Istituto di Geologia Ambientale e Geo-ingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IGAG).

L'obiettivo è stato quello di condividere con le controparti turche, tra cui il CNR turco (Tubitak), il Ministero dei Trasporti, la Protezione Civile turca (AFAD) e le Università di Ankara METU e TED, le principali esperienze acquisite durante i sismi che hanno colpito nel recente passato entrambi i Paesi e stringere alcuni primi contatti utili alla formazione di partenariati duraturi al fine di accrescere le capacità di prevenzione.

Nel corso degli incontri è emersa la volontà di instaurare dei Gruppi di lavoro e di una visita congiunta ad Antiochia, particolarmente colpita dai sismi del 6 febbraio e individuata per le sue particolari caratteristiche storico culturali, per l'avvio di un progetto pilota per il recupero dei beni culturali danneggiati. Tra le aree di potenziali collaborazioni, ne sono emerse alcune come l’analisi delle scosse di assestamento e la valutazione delle capacità strutturali degli edifici nonché le tecniche ingegneristiche per la ricostruzione che potrebbero vedere coinvolte le aziende italiane. Tra gli altri temi toccati, va sottolineato quello di sviluppare ulteriormente la rete internazionale di condivisione di informazioni geologiche e sismologiche utili per la prevenzione e mitigazione del rischio sismico nei Paesi del Sud Europa e lo sviluppo delle conoscenze ingegneristiche utili alla progettazione di strutture capaci di resistere alle scosse telluriche e l’accessibilità ai fondi e programmi europei.

Il 25 aprile si è anche svolta una particolare cerimonia in onore delle squadre di soccorso turche e straniere presso il Palazzo Presidenziale. In tale occasione il Presidente Erdogan, ringraziando solennemente le squadre di ricerca e soccorso turche e internazionali, ha ricordato che i sismi del 6 febbraio scorso hanno causato più di 50.000 vittime, danneggiato migliaia di edifici e lasciato senza casa decine di migliaia di persone, sottolineando che più di 11 mila sono state le formazioni di soccorso provenienti da 90 Paesi. Il Presidente ha poi consegnato una speciale targa di ringraziamento all’Ambasciatore d’Italia in Turchia e ad un rappresentante del Dipartimento della Protezione Civile.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Martedì 16 Maggio 2023
Martedì 16 Maggio 2023

L’Ambasciata d’Italia in Turchia promuove la candidatura di Roma ad ospitare l’Esposizione Universale nel 2030

Il Coordinatore della campagna di promozione EXPO Roma 2030, Ambasciatore Sebastiano Cardi, si è recato lo scorso mese ad Istanbul dove nella prestigiosa cornice di Palazzo di Venezia ha presentato alla società civile e alla comunità imprenditoriale della capitale economica della Turchia la candidatura italiana all’Expo 2030. All'evento hanno partecipato anche l'Inviato Speciale del Comitato promotore per l'area, Fabio Nicolucci, e l'Avv. Pierfrancesco Torrisi, sempre del Comitato promotore, a cui è stata affidata l'esposizione tecnica della candidatura.

Durante l’evento, aperto dall’Ambasciatore d’Italia in Turchia Giorgio Marrapodi, sono stati messi in evidenza i punti di forza della candidatura di Roma soprattutto nella prospettiva dei potenziali interessi della Turchia. In particolare, l'Ambasciatore Cardi ha segnalato come l'Expo a Roma rappresenti per la Turchia - un Paese che condivide con l'Italia la comune tradizione storico-culturale mediterranea - un'occasione perfetta per presentare al mondo la sua forte capacità innovativa e contribuire a una visione comune del futuro di città, territori e delle persone che vi convivono.

Nel corso della presentazione, non sono mancati i richiami alle comuni radici mediterranee di Italia e Turchia e all'estensione e alla profondità dei nostri legami economici e culturali, ponendo in evidenza, in una prospettiva più ampia e valorizzando il principio di alternanza geografica, il sostegno ricevuto dall'UE alla candidatura italiana, in qualità di unico Paese membro dell'UE a concorrere. La presentazione ha avuto un particolare focus sui potenziali vantaggi che potrebbero derivare alla Turchia da un EXPO a Roma rispetto alle candidature concorrenti, ponendo in particolare l'accento sulle ricadute positive per i rapporti economici e culturali bilaterali nonché per l'immagine della Turchia, anche in chiave di maggiore facilità di accesso al mercato europeo, ricordando al riguardo il successo ottenuto dal padiglione allestito dalla Turchia per l'EXPO di Milano nel 2015.

Expo Roma 2030 vale per l’Italia 50,6 miliardi di euro, 11 mila nuove imprese e 300 mila posti di lavoro: per superare le candidature avversarie si punta alla storia millenaria della Capitale e alle sue bellezze artistiche, agli investimenti infrastrutturali del dopo-expo (l’area dedicata all’expo si trasformerà in un “polmone verde” della città con una importante riqualificazione delle zone limitrofe dell’area expo), all’alto numero di turisti che Roma è in grado di attirare rispetto alle concorrenti e al ruolo di coprotagonista che Odessa - anch’essa candidata all’Esposizione Universale - potrebbe svolgere in caso di vittoria di Roma. Dopo la recente visita degli Ispettori del BIE a Roma, si attende il voto finale del Bureau International des Expositions previsto il 23 novembre prossimo cui parteciperanno 171 Paesi.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

 

Ultima modifica: Martedì 16 Maggio 2023