Notizie mercati esteri

Giovedì 11 Gennaio 2024

L’Italia rimane tra le mete preferite del turismo estivo ceco

L’Italia è rimasta anche quest’anno tra le mete preferite del turismo estivo ceco. Lo indicano i dati del Ministero degli Esteri.

Secondo il Palazzo Černín, l’Italia è la terza meta maggiormente preferita dai cechi per passare le vacanze all’estero. Nel 2023 hanno visitato le città d’arte, le spiagge e le montagne sulla penisola nei mesi estivi circa 470 000 cechi. La seconda Grecia ha registrato 640 000 presenze dalla Repubblica Ceca e la Croazia, che tradizionalmente è la meta più gettonata per le vacanze estive dei cechi, ben 800 000 presenze.

Nell’anno appena concluso la stagione estiva è stata segnata da alcuni disastri naturali, come gli incendi boschivi in Grecia. In lieve aumento morti o ricoveri in ospedale dei cittadini cechi all’estero durante l’estate, mentre sono in calo le detenzioni e gli incidenti stradali.

Fonte: http://tinyurl.com/mcnen4um  

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Giovedì 11 Gennaio 2024
Giovedì 11 Gennaio 2024

Campos Neto afferma che il 2023 è stato migliore del previsto e la crescita del Brasile è stata sorprendente

Il presidente della Banca Centrale, Roberto Campos Neto, ha affermato che l’anno 2023 è stato “molto migliore del previsto”. Secondo il banchiere centrale, la crescita economica del Brasile “ha sorpreso verso l'alto”. Lui ha anche detto che la situazione del paese contribuisce a far sì che l'autorità monetaria mantenga il taglio di mezzo punto percentuale del tasso d'interesse di base del paese, il Selic.

Il 2023 è stato un anno molto migliore del previsto. Avevamo proiezioni di crescita dello 0,5% e ho dovuto sentire più volte durante l’anno che il credito sarebbe crollato, che i tassi di interesse avrebbero fatto fallire le aziende e che la disoccupazione sarebbe aumentata. Non è successo niente del genere", ha dichiarato il 5 dicembre in una riunione del Fronte Parlamentare per l'Imprenditorialità (FPE).

Il credito è aumentato, è sano, la crescita è superiore al 2,5%, forse un po’ al di sopra. L’importante nella politica monetaria non sono solo i tassi di interesse in sé, ma la credibilità che essi generano”, ha continuato Campos Neto.

Il presidente della BC non ha citato i dati del Prodotto Interno Lordo (PIL) pubblicati, sempre il 5 dicembre, dall’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE), ma ha affermato che “l’anno è stato buono, la crescita ha sorpreso al rialzo, la disoccupazione ha sorpreso, l’inflazione ha sorpreso al ribasso.”

Ha anche commentato che l'inflazione in Brasile, che negli ultimi 12 mesi è stata del 4,82%, è molto migliore che in altri paesi. Secondo lui ciò contribuisce a far sì che la BC continui ad abbassare il tasso di interesse di base. “Il Brasile ha una migliore convergenza dell’inflazione rispetto a molti paesi. In effetti, la nostra inflazione dei servizi è inferiore a quella degli Stati Uniti, per la prima volta in molti anni, il che lascia spazio alla Banca Centrale per abbassare i tassi di interesse e continuare a perseguire questa convergenza”, ha affermato.

 

Taglio di 0,5 punti percentuali

Campos Neto ha anche affermato che il taglio di 50 punti è “appropriato”. Tuttavia, secondo il banchiere centrale, la situazione nel Paese e nel mondo potrebbe cambiare le prospettive.

Quello che abbiamo visto nelle comunicazioni è che questo tasso di calo di 50 punti è appropriato. (...) Abbiamo ancora un'altra riunione del Copom (Comitato di Politica Monetaria), ed ovviamente tutto può cambiare. Ma dall’ultimo Copom a questo abbiamo avuto dei cambiamenti globali, sembra che ci sia una disinflazione globale; i numeri negli Stati Uniti; nell'economia locale sta convergendo con quanto atteso; per ora possiamo continuare con questo spazio. Ma c’è molta incertezza, nella geopolitica, nelle primarie, nello scenario globale, nelle elezioni nei paesi rilevanti in tutto il mondo”, ha detto.

La BC ha adottato questa posizione prudente, e comprendiamo che 0,5 sia appropriato. La battaglia non è ancora vinta e bisogna ancora perseverare. L'ultimo miglio è la parte più difficile della corsa, ma se non percorri l'ultimo miglio non arrivi al traguardo”, ha sottolineato.

   

Fonte: http://tinyurl.com/mrak77jk

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Giovedì 11 Gennaio 2024
Giovedì 11 Gennaio 2024

Il Brasile chiude il 2023 con un atteggiamento più ottimista riguardo al governo e all’economia

I brasiliani chiudono il 2023 più ottimisti riguardo al nuovo anno e all'evoluzione del Paese rispetto al 2022. La conclusione è quella dell'indagine Radar Febraban, promossa dalla Federazione Brasiliana delle Banche e pubblicata la scorsa settimana.

I dati sono stati raccolti tra il 29 novembre e il 2 dicembre, da interviste a 2mila persone nelle cinque regioni del Paese, dall'Istituto per la Ricerca Sociale, Politica ed Economica (Ipespe).

Quasi sei intervistati su dieci (59%) ritengono che il Brasile migliorerà nel 2024, un risultato quattro punti percentuali superiore a quello registrato nel 2022 (55%). Il numero dei pessimisti diminuisce nel periodo, passando dal 26% al 17%.

Dall'indagine emerge inoltre che quasi la metà (49%) dei brasiliani ritiene che il Paese sia migliore rispetto allo scorso anno, la percentuale più alta nella serie storica dei 12 mesi. Questa percentuale, a dicembre 2022, era pari al 39%.

In questo periodo la valutazione dell'uguaglianza del Paese è passata dal 25% al ​​30%. Coloro che individuano un peggioramento sono scesi negli ultimi dodici mesi dal 34% al 20%. Poco più della metà degli intervistati (51%) approva il governo Lula.

Un’altra percezione, che i prezzi siano aumentati o aumentati molto, ha registrato un calo di 25 punti tra l’indagine di dicembre 2022 (79%) e quella attuale (54%). L'aspettativa di miglioramento del potere d'acquisto della popolazione è salita dal 36% al 39% da dicembre 2022 a oggi.

Per il sociologo e politologo Antonio Lavareda, presidente del Consiglio Scientifico dell'Ipespe, i risultati riflettono il bilancio positivo del 2023 e l'ottimismo per l'arrivo del nuovo anno, che meglio indica la percezione della vita personale dei brasiliani.

Cita come esempio le minori aspettative di inflazione e il calo delle prospettive del debito, a cui deve aver contribuito il programma Desenrola*, sostenuto dalle banche. “I sentimenti delle persone hanno oscillato durante tutto l’anno, il che è naturale, ma concludere l’anno guardando al futuro con aspettative migliori può aiutare a influenzare il 2024 in modo positivo”.

Clicca qui per leggere la ricerca.

 

Desenrola*: Il Programma di Emergenza per la Rinegoziazione dei Debiti delle Persone Inadempienti - Desenrola Brasil è un programma implementato dal Ministero delle Finanze brasiliano durante il governo Lula che mira a rinegoziare i debiti privati ​​delle persone iscritte nel registro degli inadempienti, oltre a ridurre il debito e facilitare l'accesso al mercato del credito per loro.

   

Fonte: http://tinyurl.com/2hwx46r7

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Giovedì 11 Gennaio 2024
Martedì 9 Gennaio 2024

Germania tra i primi Paesi europei per numero di start up

Le start up, ovvero le aziende fondate da meno di dieci anni che registrano una crescita costante di dipendenti e fatturato e/o offrono un prodotto o servizio innovativo sul mercato, sono catalizzatori economici in grado di influenzare la ripresa economica.

La Germania è uno dei Paesi europei più attraenti per gli aspiranti imprenditori: secondo dati pubblicati da StartupBlink, nel 2022 il Paese si è difatti posizionato nella TOP3 degli Stati europei per numero di start up.

Secondo i dati contenuti all’interno del Deutscher Start Up Monitor 2023, le imprese in fase d’avvio sono attive in tutti i settori dell’economia, con particolare concentrazione nell’ambito IT, nel settore medicale e agroalimentare.

Anche il tema dell’intelligenza artificiale (AI) gioca un ruolo centrale: nel 2023, il 52% delle start up ne ha fatto utilizzo all’interno della propria attività. Inoltre, il 29,4% di queste aziende ha dichiarato che essa ha avuto un enorme influsso sull’attività.  Molte imprese hanno inoltre dichiarato che l’apporto dell’intelligenza artificiale non è utile unicamente a livello del lavoro individuale, ma anche in relazione ai processi aziendali.

In Italia vi è un dato particolarmente incoraggiante sul tema: l’aumento degli investimenti nelle start up. Infatti, secondo il bilancio dell'Osservatorio sul Venture Capital in Italia realizzato da Growth Capital in collaborazione con Italian Tech Alliance nel 2022 è stato registrato un aumento del 48% negli investimenti nelle aziende in fase di avviamento, rispetto all’anno precedente: è il dato più positivo d’Europa.

Fonti: http://tinyurl.com/37jsxr45; http://tinyurl.com/32t49re6; http://tinyurl.com/36esw7y4; http://tinyurl.com/59b7ndr5    

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

Ultima modifica: Martedì 9 Gennaio 2024
Martedì 9 Gennaio 2024

Il Ministro del Tesoro turco Şimşek commenta positivamente lo stato delle relazioni tra UE e Turchia su numerosi settori strategici

Il Ministro del Tesoro turco Şimşek, ha commentato positivamente in un tweet l’ultimo report dello “State of play of EU-Türkiye political, economic and trade relations” adottato lo scorso 29 novembre dalla Commissione europea e dall’Alto Rappresentante Borrell. Il documento traccia un bilancio sullo stato delle relazioni tra UE e Turchia su numerosi settori strategici.

In particolare, il Ministro ha accolto con favore alcune delle proposte della Commissione contenute nel report, tra cui:

• Il rilancio dei Dialoghi di alto livello tra l'UE e la Turchia su economia, energia e trasporti;

• Il riavvio delle discussioni sul “draft negotiating framework” per la modernizzazione dell'Unione doganale UE-Turchia;

• L’invito alla Banca Europea per gli Investimenti a riprendere ed espandere le operazioni in tutti i settori della Turchia.

Nel concludere, il Ministro ha espresso l’auspicio di un rafforzamento del legame la Turchia all’Unione europea in quanto, come si legge nel tweet del Ministro, “la Turchia e l’UE sono più forti se unite”.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Martedì 9 Gennaio 2024
Martedì 9 Gennaio 2024

Mercato immobiliare turco - I dati Turkstat sul mese di ottobre

Turkstat, il 16 novembre scorso, ha certificato una decrescita del mercato immobiliare turco, con 93.761 contratti di compravendita registrati nello scorso ottobre, con una contrazione pari all’8,7% rispetto allo stesso mese del 2022.

Nei primi dieci mesi del 2023, con circa 994 mila abitazioni vendute, si è assistito ad un calo delle vendite più mercato (-14,3%) in rapporto al medesimo periodo dello scorso anno.

Gli acquisti da parte di stranieri, nel mese di ottobre, sono stati pari a 2.535 abitazioni e si sono ridotti del 52,9% rispetto allo stesso mese del 2022. I cittadini russi, con 713 immobili acquistati nell’ottobre di quest’anno, si sono confermati i primi acquirenti stranieri, seguiti da tedeschi (152) e ucraini (138).

Sempre nell’ottobre del 2023, a livello geografico, il maggior numero di abitazioni vendute si è collocato a Istanbul (15,9%), Ankara (7,9%) e Izmir (5,5%).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Martedì 9 Gennaio 2024
Martedì 9 Gennaio 2024

La disoccupazione in Turchia al 9,2%: i dati Turkstat del terzo trimestre 2023

Turkstat, l’Istituto nazionale turco di statistica, il 17 novembre, ha reso noto che nel terzo trimestre del 2023, la disoccupazione nel Paese si è attestata al 9,2%, pari a 3.218.000 persone, in calo dello 0,54% rispetto al trimestre precedente.

In termini di distribuzione di genere, a fronte di una disoccupazione maschile al 7,5%, quella femminile è risultata al 12,5%. Nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni, il dato si è attestato al 17,1% (14,2% tra gli uomini e 22,4% tra le donne), in diminuzione dello 0,7% rispetto al trimestre aprile-giugno 2023.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Martedì 9 Gennaio 2024
Martedì 9 Gennaio 2024

Turchia - La bilancia dei pagamenti di settembre 2023: avanzo del conto corrente

Nel mese di settembre, secondo gli ultimi dati disponibili al 17 novembre, la bilancia dei pagamenti della Turchia ha registrato un avanzo del conto corrente di USD 1,876 mld principalmente dovuto alla riduzione del deficit della bilancia commerciale che si è quasi dimezzato in un solo mese passando da USD 7 mld di agosto a USD 3,657 mld di settembre. Il saldo del conto corrente era stato per due mesi consecutivi in deficit a luglio e agosto preceduto da un avanzo a giugno che aveva interrotto una serie di saldi negativi in atto dall’inizio del 2022. Il surplus registrato a settembre è il più alto dall’ottobre del 2021.

Il disavanzo della bilancia commerciale è stato bilanciato dal contributo della voce “servizi” (+USD 6,25 mld), trainata dal settore del turismo che ha fatto registrare un attivo di USD 5,03 mld. Al netto delle importazioni di oro non monetario e di energia, il conto corrente avrebbe realizzato un avanzo di USD 7,118 mld.

Nei primi nove mesi del 2023 il deficit cumulato di conto corrente è di circa USD 40,84 mld, ampliandosi rispetto agli USD 38,21 mld dello stesso periodo dell’anno scorso; quello a 12 mesi si è attesta invece USD 51.7 mld. Come delineato nel Programma a Medio Termine (PMT) 2024-2026, il governo prevede un deficit del conto corrente a fine anno di USD 42,5 mld, pari al 4% del PIL. Nel PMT si prevede che il deficit di conto corrente scenderà a USD 34,7 mld, ossia al 3,1% nel 2024.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Martedì 9 Gennaio 2024
Martedì 9 Gennaio 2024

La Turchia rafforza la collaborazione con le principali istituzioni finanziarie internazionali

A margine del “Forum Economico tra i Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo e Turchia”, il 12 novembre il Ministro del Tesoro e delle Finanze Mehmet Şimşek ha dichiarato che a fine 2023 i finanziamenti esterni alla Turchia avrebbero raggiunto la cifra record di USD 7,5 mld. Nel corso dell’intervento, il Ministro ha quindi elencato i principali impegni finanziari che la Turchia si è assicurata nel corso dell’anno da parte delle istituzioni finanziarie internazionali.

È stato ricordato ad esempio che la Banca europea per gli investimenti (BEI) ha concesso a novembre un prestito di 400 milioni di euro da utilizzare per la ricostruzione delle zone a sud della Turchia colpite dai sismi dello scorso 6 febbraio. Il finanziamento sarà rivolto principalmente a ripristinare le infrastrutture idriche e fognarie nelle province meridionali della Turchia. A tale somma vanno aggiunti quelli già stanziati (USD 1,5 mld) per la regione meridionale della Turchia colpita dai sismi.

Şimşek ha anche annunciato l’istituzione del “Türkiye Green Fund” sostenuto attraverso un prestito del valore di USD 155 mln concesso dalla Banca Mondiale (WB) e rivolto ai progetti di investimento “green” delle PMI. Il prestito sarà gestito dalla “Banca per lo sviluppo industriale della Turchia” (TSKB). Il Ministro ha aggiunto che il sostegno finanziario fornito dalla WB alla Turchia ha raggiunto il livello record di USD 3,3 mld nel 2023.

Per quanto concerne la BERS (Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo), la Banca nel 2023 ha superato USD 2,72 mld in investimenti in Turchia, come ha recentemente dichiarato la Presidentessa BERS Renaud-Basso, divenendo il primo Paese di intervento della Banca. Il 93% degli investimenti BERS nel Paese sono diretti al settore privato, a quello manifatturiero e agli Istituti di credito; in particolare l’istituzione internazionale in Turchia sostiene la transizione verde delle PMI e l’imprenditoria femminile.

Il Ministro Şimşek nel corso dell’intervento ha evidenziato come l’arrivo di questi capitali costituisca un segno della rinnovata fiducia delle istituzioni finanziare internazionali riconquistata grazie al nuovo corso economico portato avanti dal suo Dicastero.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Martedì 9 Gennaio 2024
Martedì 9 Gennaio 2024

Continua la stretta monetaria della Banca Centrale turca: incremento del tasso di interesse al 40%

Il 23 novembre, la Banca Centrale (BCRT) turca ha annunciato un ulteriore rialzo del tasso di riferimento rispetto al mese precedente, che passa dal 35% al 40%. Si tratta del sesto aumento consecutivo della Banca negli ultimi mesi.

Nonostante i primi segnali degli effettivi della politica monetaria restrittiva degli ultimi mesi, che sta progressivamente comprimendo l’alta domanda interna, la Banca Centrale ha optato per un nuovo aumento del tasso, superiore alle aspettative degli analisti che attendevano un rialzo di 2,5 punti base.

La Governatrice della Banca Centrale Erkan ha sottolineato come il livello attuale della stretta monetaria è vicino al livello necessario per avviare il percorso disinflazionistico. Di conseguenza, nei prossimi mesi ci saranno gli ultimi incrementi previsti del tasso di interesse fino al raggiungimento - relativamente in breve tempo - del valore finale disinflazionistico.
Questa nuova decisione della BCRT è stata percepita dagli osservatori come un segnale per i mercati riguardo la serietà dell’Istituto nella lotta all’inflazione portata avanti dalla nuova Governance economica, che si pone l’ambizioso obiettivo di ridurre l’attuale tasso d’inflazione dal 61% al valore target del 5%.

Secondo alcuni economisti, il tasso di riferimento, potrebbe posizionarsi al 42,5% nella prossima seduta del Comitato per la politica monetaria della BCRT e al 45% a gennaio 2024.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Martedì 9 Gennaio 2024