Notizie mercati esteri

Mercoledì 15 Novembre 2023

Istantanea economica di Brisbane – settembre 2023

Brisbane, la capitale del Queensland, è una città fiorente con importanti distretti occupazionali come il Brisbane Central Business District, l'Australia Trade Coast (compresi l'aeroporto di Brisbane e il porto di Brisbane) e il South West Industrial Gateway. Questi distretti si rivolgono sia alle imprese locali che a quelle del Queensland sudorientale.

La città vanta un'economia impressionante, con circa 863.000 posti di lavoro, una forza lavoro di oltre 759.000 unità e oltre 136.000 imprese registrate, che la rendono un luogo eccellente per vivere e condurre affari.

Nel trimestre di marzo del 2023, Brisbane ha registrato un tasso di disoccupazione del 3,1%, che è stato costantemente inferiore ai tassi di disoccupazione osservati sia nella Grande Brisbane che nella più ampia regione del Queensland. L'area metropolitana di Brisbane ha registrato un tasso di disoccupazione del 4,0% e il Queensland del 3,8%. Queste cifre sono indicative del Queensland ma, più specificamente, delle forti previsioni economiche di Brisbane.

Rispetto al tasso pre-COVID-19 del 5,6% nel marzo 2020, ora ci sono 228.500 persone occupate in più nel Queensland, con altre 58.200 persone che hanno trovato lavoro nell’ultimo anno. Il tasso di partecipazione nel Queensland per marzo 2023 è pari al 66,3%, superando il 65,7% registrato a marzo 2020.

Come indicato dal NAB Monthly Business Survey di marzo 2023, il Queensland vanta le condizioni commerciali più favorevoli tra tutti gli stati continentali, con un punteggio indice di +26 in termini di tendenza.

I dati commerciali dell’ABS rivelano che le esportazioni di merci all’estero del Queensland hanno raggiunto i 135,8 miliardi di dollari nell’anno terminato a febbraio 2023, segnando un aumento significativo di 44,6 miliardi di dollari rispetto all’anno precedente.

Nel 2021, è stato riferito che i settori primari dell'occupazione a Brisbane comprendevano assistenza sanitaria e sociale, servizi professionali e scientifici, istruzione e formazione. Questi settori collettivamente fornivano lavoro a 281.221 individui, costituendo il 35% della forza lavoro totale nell'area del governo locale di Brisbane. All'interno di questa forza lavoro, il 68% della forza lavoro totale lavora e vive a Brisbane mentre il 32% lavora a Brisbane ma vive fuori Brisbane.

Si prevede che Brisbane vedrà un aumento di nuovi posti di lavoro a Brisbane con una previsione di 1,18 milioni di posti di lavoro entro il 2046. Ciò illustra un aumento di 317.000 posti di lavoro dal 2018. Ciò dimostra la solida performance dello stato nel mercato del lavoro.

Per informazioni più dettagliate: https://tinyurl.com/23xmctv6; https://tinyurl.com/439sz6tn; https://tinyurl.com/48u6u5se

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (ICCI, Queensland))

Ultima modifica: Mercoledì 15 Novembre 2023
Mercoledì 15 Novembre 2023

Rep. Ceca - Cambio di tendenza: gli imprenditori hanno ripreso a crescere

In agosto, il numero degli imprenditori presenti in Repubblica Ceca ha ripreso a crescere. Si tratta di un cambio di tendenza rispetto ai mesi precedenti dell’anno. Lo indica CRIF – Czech Credit Bureau.

In agosto hanno cominciato a fare impresa circa 6600 persone, mentre hanno cessato la loro attività circa 5300 imprenditori. “Mentre da ottobre dello scorso anno si registrava un calo degli imprenditori di alcune migliaia o decine di migliaia al mese, in agosto per la prima volta si è registrato un incremento” ha registrato l’analista di CRIF – Czech Credit Bureau, Věra Kameníčková.

Da gennaio 260.000 imprenditori hanno cessato la loro attività, mentre hanno avviato le attività quasi 50.000 persone. A determinare l’esodo sono stati i nuovi impegni amministrativi come l’obbligo di comunicare tramite la posta elettronica certificata. Si è tratta per lo più di imprenditori che avevano già sospeso il loro lavoro.

Fonte: https://tinyurl.com/5a4crtjp

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

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Mercoledì 15 Novembre 2023

Il Piano di Recupero per la Repubblica Ceca aumenterà di 2,2 miliardi di euro

Il Piano di Recupero della Repubblica Ceca aumenterà di 2,2 miliardi di euro. Lo ha annunciato a Praga martedì 26 settembre la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

La Commissione ha approvato una richiesta presentata dal governo di Praga di aumentare lo stanziamento previsto dal piano comunitario di recupero e resilienza per la Repubblica Ceca. Il paese, quindi, avrà complessivamente a disposizione 9,2 miliardi di euro da Bruxelles, a cui vanno aggiunte altre risorse di cofinanziamento nazionale. Una parte delle risorse verrà finanziata da mutui a tassi agevolati.

Potremo utilizzare le risorse per la modernizzazione dell’economia ceca e della pubblica amministrazione, per l’accesso sostenibile alle abitazioni e per i progetti di sicurezza elettronica” ha indicato il premier Petr Fiala. Secondo il Ministero dell’Industria e del Commercio la Repubblica Ceca ha anche ottenuto una semplificazione amministrativa per l’accesso ai fondi.

Fonte: https://tinyurl.com/4fvc7x9w

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

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Mercoledì 15 Novembre 2023

Repubblica Ceca e Italia soddisfatte per il compromesso su Euro 7

La Repubblica Ceca e l’Italia sono soddisfatte per il compromesso raggiunto sulla nuova norma per le emissioni Euro 7.

Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato il testo del compromesso presentato dalla presidenza spagnola. Vengono di fatto indeboliti alcuni limiti, che prevedeva la proposta della Commissione Europea, e ai produttori di automobili, bus e mezzi pesanti si dà più tempo per adeguarsi alla normativa. Non si tratta tuttavia della versione finale della norma, che verrà discussa nel cosiddetto dialogo a tre con la Commissione e il Parlamento Europeo.

L’Italia e la Repubblica Ceca guidavano il gruppo di paesi insoddisfatti con la proposta presentata da Bruxelles. “Siamo riusciti a concordare un testo della norma tale da non mettere in rischio la competitività dell’automotive europeo” ha indicato il ministro dei Trasporti ceco Martin Kupka. Secondo il ministro delle imprese italiano Adolfo Urso è prevalsa “una visione finalmente concreta, realistica, pragmatica più volte reclamata dall'Italia”.

Fonte: https://tinyurl.com/mryne2ns

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

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Mercoledì 15 Novembre 2023

Danimarca – L’occupazione continua ancora a crescere

Per la prima volta nella storia del Paese, il numero di lavoratori stipendiati in Danimarca ha superato i 3 milioni. Si tratta di un record che fa gioire tutti, dagli economisti al governo.

Questa tendenza di crescita era iniziata circa 3 anni fa, con una crescita ininterrotta negli ultimi 28 mesi. I numeri mostrano il trend in maniera chiara. Secondo l’Istituto di Statistica Danese, infatti, ad agosto 2023 si sono contate 3.000.600 persone con un impiego retribuito, e da luglio ad agosto di quest’anno il numero di dipendenti con stipendio è aumentato di 4.300 persone. In confronto allo stesso mese nel 2022, quest’anno lavorano in Danimarca 37.000 stipendiati in più.

Si tratta di una pietra miliare storica” ha, per esempio, commentato Lisette Rosenbeck Christensen, di Arbejdernes Landsbank. Secondo l’economista, nonostante le sfide dovute all’inflazione, ai tassi di interesse elevati ed alla ridotta capacità d’acquisto, l’occupazione si è dimostrata essere molto resiliente.

Gli economisti, però, ritengono che presto, se non verranno raggiunti altri record, la rotta potrebbe invertirsi.

Alcuni esperti, infatti, hanno commentato i numeri dimostrando prudenza. Per esempio, Sofie Holme Andersen, economista capo del Consiglio Aziendale del Movimento dei Lavoratori, spiega come non si può parlare di “decollo dell’economia danese”, poiché, nonostante l’occupazione abbia raggiunto un traguardo incredibilmente positivo, alcune parti del sistema economico hanno sperimentato meno attività nell'ultimo anno. Per questo motivo, secondo l’economista, è importante rimanere cauti e analizzare la situazione con un approccio sistemico, e non solo guardare ai numeri in valore assoluto.

Infatti, anche la sopracitata Lisette Rosenbeck Christensen ha dichiarato che, nonostante questo traguardo altissimo sia stato raggiunto e superato, allo stesso tempo, il numero di persone impiegate con stipendio si sia in qualche modo in ritirato, e che quindi, la crescita risulti essere più lenta rispetto ai mesi precedenti.

Anche il governo danese è consapevole del complesso panorama dell’economia del paese. Il ministro dell’Occupazione, Ane Halsboe-Jørgensen, ha infatti gioito al raggiungimento del record, ma ha anche sottolineato il fatto che il Paese debba continuare a lavorare affinché le aziende possano ottenere la forza lavoro necessaria. Il ministro, infatti, non vuole parlare di raggiungimento di un traguardo finale, poiché ritiene che il vero traguardo possa essere raggiunto solo nel momento in cui il mercato del lavoro sarà più inclusivo.

Questo si collega agli sforzi del governo per rendere il mercato del lavoro più accessibile ed aperto. La Danimarca, infatti, si vuole impegnare per fare in modo che più giovani senza lavoro e senza istruzione possano trovare il loro posto all’interno del mercato del lavoro. Inoltre, sta lavorando per fare in modo che un maggior numero di immigrati riescano a contribuire allo sviluppo economico del Paese entrando nel mercato del lavoro, ed infine, sta sviluppando delle politiche che mirano a supportare più persone a formarsi e riqualificarsi professionalmente.  

Fonte: https://tinyurl.com/mmmjmhnf

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Mercoledì 15 Novembre 2023
Mercoledì 15 Novembre 2023

Il Brasile espande la leadership nel settore agrobusiness globale

Il Paese, che era già leader nelle vendite di caffè verde, carne di manzo, pollo fresco, cellulosa, soia e zucchero, è ora anche il più grande esportatore di mais e vuole raggiungere record nel cotone

Il Brasile si sta sempre più consolidando come il più grande esportatore agricolo del mondo. Il Paese, che era già leader nelle vendite di caffè verde, carne di manzo, pollo fresco, cellulosa, soia e zucchero, è ora anche il maggiore esportatore di mais, superando gli Stati Uniti.

L’anno prossimo il Paese dovrebbe superare gli americani anche nella produzione di cotone, occupando il terzo posto nella classifica mondiale, dietro a Cina e India. Con un raccolto in crescita, il Brasile è in grado di diventare il più grande esportatore di fibre al mondo, superando gli Stati Uniti.

 

Leadership in agricoltura

La leadership è il risultato di una serie di fattori. Sul mercato interno, il Paese ha battuto record consecutivi nel raccolto di grani, anche grazie all'aumento della produttività nazionale. La tecnologia della semina diretta, l'irrigazione e il miglioramento genetico delle cultivar consentono già in generale agli agricoltori brasiliani di raccogliere fino a tre raccolti agricoli all'anno nella stessa zona.

All'estero, anche la rottura del raccolto negli Stati Uniti e in Argentina a causa del clima e la guerra in Ucraina spiegano i numeri. La riduzione dell'offerta da parte dei principali produttori ha aperto la prospettiva di un aumento delle esportazioni per il grande raccolto brasiliano.

Il ruolo di primo piano del Brasile nella classifica mondiale dell'agrobusiness è stato evidenziato nell'ultimo rapporto del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), datato del 12 settembre. Secondo il documento, il Paese ha esportato 57 milioni di tonnellate di mais rispetto ai 42,29 milioni di tonnellate dei produttori americani nell’anno di raccolto 2022/2023, che va da agosto a luglio. Per il raccolto attuale, l'USDA prevede esportazioni di mais pari a 55 milioni di tonnellate per il Brasile e 52,07 milioni per gli Stati Uniti.

 

Scalando la classifica

Per quanto riguarda il cotone, la prospettiva è che le vendite estere per il raccolto 2023/24 negli Stati Uniti ammonteranno a 2,67 milioni di tonnellate, appena 100mila tonnellate in più rispetto ai volumi esportati dal Brasile (2,57 milioni di tonnellate). Nello stesso periodo, il Brasile dovrebbe produrre 3 milioni di tonnellate di cotone, davanti agli Stati Uniti (2,859 milioni).

Nel caso del mais, nel raccolto 2022/23, la produzione totale ha raggiunto quasi 132 milioni di tonnellate, secondo la Compagnia Nazionale di Approvvigionamento (Conab). Con la ripresa della produttività negli Stati del Sud e nel Mato Grosso, il raccolto è stato del 17% maggiore rispetto all'anno precedente, che era già stato un record.

"Questo aumento della produzione ha dato impulso alle esportazioni brasiliane", afferma Tiago Pereira, consulente tecnico della Commissione Nazionale per i Cereali, le Fibre e i Semi Oleosi della Confederazione Brasiliana dell'Agricoltura e dell'Allevamento (CNA).

 

Fonte: https://tinyurl.com/ye46n2yb

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Mercoledì 15 Novembre 2023
Mercoledì 15 Novembre 2023

Le previsioni di crescita del PIL del Brasile nel 2023 migliorano

Il Bollettino Focus, pubblicato a fine settembre dalla Banca Centrale, mostra che le aspettative di crescita del PIL del Brasile nel 2023 sono migliorate per la quinta volta consecutiva.

La proiezione per l'espansione dell'economia del Paese quest'anno è aumentata dal 2,89% al 2,92%. Per il 2024 la previsione di aumento dell’attività è rimasta all’1,50%. In diminuzione, dall’1,95% all’1,90%, la stima per il 2025.

Nello scenario dell’IPCA nulla è cambiato. Gli agenti finanziari prevedono che il tasso di inflazione sarà del 4,86% alla fine del 2023, del 3,86% alla fine del 2024 e del 3,50% alla fine del 2025.

Per quanto riguarda le prospettive per Selic, tutto è rimasto com'era. Il mercato prevede che il tasso di interesse di base sarà all’11,75% quest’anno, al 9% l’anno successivo e all’8,50% nel 2025.

Infine, anche il Bollettino Focus non riporta alcuna notizia riguardo alla proiezione del tasso di cambio del dollaro. La valuta americana, secondo le previsioni degli esperti, dovrebbe chiudere il 2023 a 4,95 R$, salire a 5 R$ nel 2024 e avanzare a 5,10 R$ nel 2025.

Fonte: https://tinyurl.com/2ak9xb5f

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Mercoledì 15 Novembre 2023
Mercoledì 15 Novembre 2023

Haddad parla della costruzione di una fabbrica di batterie elettriche in Brasile

Il Ministro delle Finanze, Fernando Haddad, ha dichiarato che il costo di costruzione di una fabbrica di batterie elettriche in Brasile è di circa 2 miliardi di dollari, ovvero quasi 10 miliardi di R$.

Haddad ha anche affermato che, se i settori della ricerca dell'Università di San Paolo (USP) e il governo lavoreranno insieme e “premeranno i pulsanti giusti”, sarà possibile mobilitare risorse da Petrobras, dai fondi, dal Ministero della Scienza e della Tecnologia a beneficio di questi progetti. “Perché è all'ordine del giorno, è urgente, necessario ed è un'opportunità per il Brasile”, ha aggiunto.

Questi sono i valori che sono sul tavolo affinché i paesi decidano cosa fare. E alla luce di ciò che abbiamo sentito qui, immaginare che l'investimento che sarà fatto qui sia costoso, non ha l'entità del ritorno che sarà essere ottenuti per il Brasile”, ha dichiarato il ministro durante una visita al “Research Centre for Greenhouse Gas Innovation” dell'USP.

Il Ministro delle Finanze ha anche valutato che forse altri paesi lo vedrebbero come un costo ma, secondo lui, il Brasile è in grado di “convertire rapidamente questo costo in considerevoli tassi di rendimento”. “È ancora una volta una finestra che si apre davanti a noi e sono sicuro che questo governo non la sprecherà”, ha concluso.

 

Batterie elettriche

Le batterie elettriche menzionate da Haddad possono essere utilizzate, ad esempio, nei telefoni cellulari, nei computer portatili e nei veicoli elettrici. Un rapporto del Jornal Nacional ha mostrato che l'input fondamentale per la sua produzione, il litio, è un minerale presente in Brasile, che possiede l'8% delle riserve mondiali.

La domanda maggiore è nel settore delle batterie, che oggi rappresenta oltre il 90% del mercato globale del litio, della domanda globale di litio. Ora, il mercato interno è sempre stato al centro dell’attenzione. Ad esempio, l'industria farmaceutica, abbiamo l'industria della ceramica, l'industria dei grassi, dei lubrificanti. Quindi, il litio ha molte applicazioni rilevanti e noi le abbiamo sempre servite tutte in Brasile”, ha dichiarato Vinícius Alvarenga, presidente della Società Brasiliana di Litio, al Jornal Nacional.

Fonte: https://tinyurl.com/hzbmm375

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Mercoledì 15 Novembre 2023
Lunedì 13 Novembre 2023

Dubai è pronta a guidare il mondo nel trasporto autonomo

Dubai è pronta a guidare il mondo nel settore della mobilità intelligente sostenibile. Lo ha sottolineato lo sceicco Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, principe ereditario di Dubai e presidente del Consiglio esecutivo, inaugurando il 3° Congresso mondiale di Dubai per il trasporto a guida autonoma.

Organizzato dall'Autorità per le strade e i trasporti di Dubai (RTA), l'evento di due giorni è in linea con la Strategia di Dubai per il trasporto intelligente a guida autonoma, avviata da Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Vicepresidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti e Sovrano di Dubai, con l'obiettivo di trasformare il 25% dei viaggi di mobilità a Dubai in viaggi intelligenti e senza conducente entro il 2030.

"Dando un esempio stimolante nell'adozione delle tecnologie del futuro, Dubai è pronta a guidare il mondo nel settore della mobilità intelligente sostenibile".

Fonte: https://tinyurl.com/bdhaeatd

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

Ultima modifica: Lunedì 13 Novembre 2023
Lunedì 13 Novembre 2023

L'evoluzione energetica del Medio Oriente affronta sfide e opportunità

Il Medio Oriente sta lavorando attivamente all'evoluzione del proprio settore energetico, affrontando sia sfide che opportunità. Secondo gli esperti, l'evoluzione del settore energetico deve affrontare sfide legate alla diversificazione, al cambiamento climatico e alla gestione delle risorse, soprattutto in vista della scarsità d'acqua prevista per il prossimo futuro.

Tuttavia, esistono opportunità significative nel campo delle energie rinnovabili, dell'innovazione tecnologica, delle partnership internazionali, della diversificazione economica e dell'efficienza energetica che possono aiutare la regione a passare a un futuro energetico più sostenibile e resiliente.

Fonte: https://tinyurl.com/5bm772av

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

Ultima modifica: Lunedì 13 Novembre 2023