Notizie mercati esteri

Venerdì 1 Dicembre 2023

Svizzera: “così ci difendiamo dall’immigrazione clandestina”

Sono 744 i km di territorio che Svizzera e Italia condividono. Una linea di terra che, dal 24 settembre, la Confederazione elvetica ha deciso di blindare per impedire all’immigrazione clandestina di entrare. Una decisione condivisa con Francia e Austria che hanno dato vita alla militarizzazione del confine con l’Italia. Saltano quindi gli accordi di libera circolazione sanciti da Schengen? I controlli in ingresso dal Canton Ticino sono serrati soprattutto sul treno, mezzo prediletto dai migranti per spostarsi. I primi si palesano già alla stazione Centrale di Milano: sul binario di accesso ai treni diretti in Svizzera sono aumentati i controlli dei titoli di viaggio. La stazione di Como San Giovanni rappresenta il secondo filtro: la stazione di frontiera è presidiata dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato. Sono loro ad effettuare il controllo dei passaporti e dei documenti dei viaggiatori a bordo treno mentre fuori, le camionette militari sorvegliano la stazione ed eventuali fuggitivi. Pochissimi, anzi praticamente inesistenti i migranti a bordo di questi treni: i Convogli in entrata vengono passati a tappeto e il senso di allerta è altissimo ma l’efficienza permette di mantenere l’area del territorio svizzero sicura e presidiata.

I confini italo-svizzeri corrono per lo più sulla linea alpina e sono per questo complicati da attraversare, tuttavia, la Confederazione si sta organizzando sull'esempio della Francia, attrezzandosi con i droni. La Confederazione ha già posizionato nuove guardie di frontiera "stazionate" sui confini italiani e richiamate dalla Svizzera tedesca in particolare nella zona di Chiasso. Il Ticino, proprio per la sua vicinanza con l'Italia, è il cantone che più degli altri subisce la pressione e Chiasso, trovandosi contigua a Como, è la città in cui l’attenzione è più alta.

Leggi la notizia: https://tinyurl.com/fr5mx9vb

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

Ultima modifica: Venerdì 1 Dicembre 2023
Giovedì 30 Novembre 2023

Il commercio estero della Turchia

Secondo i dati diffusi a fine settembre scorso da TURKSTAT, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel mese di agosto le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 21,6 mld (19,7 se si scorporano energia e oro) e USD 30,3 mld (21,6 se si scorporano energia e oro). In rapporto allo stesso mese del 2022, si è registrato un aumento, per le prime, dell’1,6% (0,7% se si scorporano energia e oro) e, per le seconde, del 6,9% (0,9% se si scorporano energia e oro). Il disavanzo commerciale, pari a USD 8,7 mld nell’agosto 2023, è sceso del 23,1% rispetto al medesimo periodo del 2022.

Nei primi otto mesi del 2023, invece, le esportazioni sono equivalse a USD 164,8 mld (-0,4% rispetto al periodo intercorso tra gennaio e agosto del 2022), a fronte di importazioni per USD 248 mld (-3,4%). Tra gennaio e agosto di quest’anno, è stato riportato un deficit complessivo di USD 82,3 mld, in aumento dell’11,9% se comparato ai primi otto mesi del 2022.

A livello geografico, lo scorso agosto, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 1,8 mld), Stati Uniti (USD 1,3 mld), Iraq (USD 1,09 mld), Regno Unito (USD 1,06 mld) e Italia (0,8 mld). Nei primi otto mesi del 2023, invece, essi sono stati Germania (USD 14,2 mld), USA (USD 9.8 mld), Italia (USD 8,9 mld), Regno Unito (USD 8,2 mld) e Iraq (USD 7,7 mld).

Relativamente alle importazioni, nell’agosto 2023, i primi Paesi di provenienza sono stati Cina (USD 3,8 mld), Russia (USD 3,4 mld), Germania (USD 2,5 mld), EAU (USD 2 mld) e Svizzera (USD 1,5 mld). Nel periodo intercorso tra gennaio e agosto di quest’anno, invece, essi sono stati Russia (USD 31,7 mld), Cina (USD 30,7 mld), Germania (USD 18,8 mld), Svizzera (USD 15,7 mld) e USA (USD 10,6 mld).

Nei primi otto mesi del 2023, invece, le esportazioni sono equivalse a USD 164,8 mld (-0,4% rispetto al periodo intercorso tra gennaio e agosto del 2022), a fronte di importazioni per USD 248 mld (-3,4%). Tra gennaio e agosto di quest’anno, è stato riportato un deficit complessivo di USD 82,3 mld, in aumento dell’11,9% se comparato ai primi otto mesi del 2022.

A livello geografico, lo scorso agosto, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 1,8 mld), Stati Uniti (USD 1,3 mld), Iraq (USD 1,09 mld), Regno Unito (USD 1,06 mld) e Italia (0,8 mld). Nei primi otto mesi del 2023, invece, essi sono stati Germania (USD 14,2 mld), USA (USD 9.8 mld), Italia (USD 8,9 mld), Regno Unito (USD 8,2 mld) e Iraq (USD 7,7 mld).

Relativamente alle importazioni, nell’agosto 2023, i primi Paesi di provenienza sono stati Cina (USD 3,8 mld), Russia (USD 3,4 mld), Germania (USD 2,5 mld), EAU (USD 2 mld) e Svizzera (USD 1,5 mld). Nel periodo intercorso tra gennaio e agosto di quest’anno, invece, essi sono stati Russia (USD 31,7 mld), Cina (USD 30,7 mld), Germania (USD 18,8 mld), Svizzera (USD 15,7 mld) e USA (USD 10,6 mld).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Giovedì 30 Novembre 2023
Giovedì 30 Novembre 2023

Turchia - I flussi di IDE: i dati YASED sui primi sette mesi del 2023

Secondo i dati diffusi a settembre scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il dato degli IDE a luglio 2023, è stato pari a USD 521 mln in capitale azionario, USD 206 mln da vendite immobiliari a residenti stranieri e USD 111 mln tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 11 mln. Il valore netto degli IDE è stato nel mese di luglio pari a USD 827 mln.

I flussi di Investimenti Diretti Esteri (IDE) in ingresso nel Paese nei primi sette mesi del 2023 sono stati pari a USD 5.6 mld (pari al 15% del deficit di parte corrente), in calo del 27% rispetto ai gennaio-luglio 2022. Il contributo più rilevante ai flussi di ingresso è stato fornito dal settore dei servizi, sotto la voce riferita alle attività immobiliari, che hanno rappresentato nei mesi gennaio-luglio 2023 il 42% degli IDE totali.

I flussi di Investimenti Diretti Esteri (IDE) in ingresso nel Paese nei primi sette mesi del 2023 sono stati pari a USD 5.6 mld (pari al 15% del deficit di parte corrente), in calo del 27% rispetto ai gennaio-luglio 2022. Il contributo più rilevante ai flussi di ingresso è stato fornito dal settore dei servizi, sotto la voce riferita alle attività immobiliari, che hanno rappresentato nei mesi gennaio-luglio 2023 il 42% degli IDE totali.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Giovedì 30 Novembre 2023
Giovedì 30 Novembre 2023

Rep. Ceca - Il Governo prepara un rialzo dei pedaggi per i mezzi pesanti

Il Ministero dei Trasporti prevede di rialzare nel corso del prossimo anno i pedaggi per i mezzi pesanti. Lo indicano i materiali presentati dal Governo.

Il dicastero prevede che il rialzo dei pedaggi copra il taglio da 2,9 miliardi di corone del trasferimento dalle casse statali al Fondo Statale per le Infrastrutture di Trasporto. In media il pedaggio dovrebbe aumentare del 15%, come aveva già annunciato in estate il ministro dei Trasporti Martin Kupka. Attualmente il sistema dei pedaggi per autobus e mezzi pesanti raccoglie circa 15 miliardi di corone all’anno.

Secondo gli autotrasportatori l'intero incremento verrà riversato sulle tariffe applicate ai clienti. Il rialzo riguarderà tutti i trasportatori, sia quelli cechi che stranieri.

 Fonte: https://www.ceskenoviny.cz/zpravy/2421532

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Giovedì 30 Novembre 2023
Giovedì 30 Novembre 2023

Il Governo ceco aumenterà le quote per i lavoratori extra UE

Dal prossimo anno il Governo ceco aumenterà le quote per i lavoratori provenienti dai paesi non aderenti all’Unione Europea. Lo ha annunciato il vicepremier e ministro del Lavoro Marian Jurečka al quotidiano Hospodářské noviny.

Dal prossimo anno alzeremo le quote per i lavoratori esteri di 20.000 persone all’anno. Si tratterà di persone provenienti dall’ex blocco dell’Est, Indonesia, India, Filippine o Vietnam” ha annunciato il Ministro. Secondo Jurečka, questi paesi sono tra i principali preferiti dalle imprese ceche e allo stesso tempo non rappresentano un rischio per la sicurezza in Repubblica Ceca.

Il reclutamento dei lavoratori extracomunitari è peggiorato con lo scoppio della guerra in Ucraina. Da questo Paese potevano arrivare fino a 40.000 lavoratori all’anno, per via del conflitto bellico gli uomini nell’età da lavoro non possono andare all’estero. Tra le imprese ceche è aumentata fortemente la domanda di lavoratori provenienti dalle Filippine, che dovrebbe vedere triplicata la sua quota da 2.300 a 7.300 permessi di lavoro da rilasciare.

Secondo i dati del Ministero del Lavoro e degli Affari sociali pubblicati giovedì 4 ottobre, alle imprese ceche mancano circa 249.000 dipendenti. Un’impresa su cinque sostiene di non riuscire a trovare la forza lavoro necessaria. Le casse dello Stato perdono ogni anno 45 miliardi di corone solo in mancati contributi.

 Fonte: https://tinyurl.com/47e4pf9h

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Giovedì 30 Novembre 2023
Venerdì 24 Novembre 2023

Rosario - Crescita nell’industria tessile locale

L'industria tessile locale di Rosario sta vivendo attualmente un periodo di notevole crescita e innovazione, abbracciando non solo la vendita di tessuti di alta qualità, ma anche l'acquisto di accessori per la produzione, macchinari all'avanguardia e tecnologie sofisticate, insieme a software specializzati per ottimizzare le operazioni. L’espansione di marchi rosarini come Sonder, Melocoton, Japon Jeans e la collaborazione con altre aziende locali regalano prospettive positive non solo per l'imprenditore e la comunità locale, ma anche per i fornitori e i venditori, in particolare quelli stranieri, desiderosi di espandere la loro presenza e apportare benefici come l'ottimizzazione della filiera, il miglioramento del flusso di fornitura di beni e servizi, e la diversificazione delle forniture in nuovi mercati.

Questa dinamica in espansione presenta un'opportunità unica di collaborazione e sinergia con gli operatori italiani nel settore tessile. Le aziende italiane specializzate nella produzione di macchinari tessili e tecnologie avanzate possono valutare opportunità di espansione e partnership con imprese che stanno registrando una crescita significativa.

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

Ultima modifica: Venerdì 24 Novembre 2023
Venerdì 24 Novembre 2023

Turismo di qualità nello stato di Santa Catarina, Brasile

Santa Catarina ha ricevuto il premio quale Miglior Stato per il Turismo durante la serata di premiazione del 27 settembre, organizzata dalla casa editrice “Abril e Viagem Turismo”, nella città di Rio de Janeiro, durante Abav Expo 2023.

Il turismo a Santa Catarina è stato ciò che più si è distinto, ricevendo 10 premi in tutte le categorie.

Tra i punti di eccellenza del turismo catarinense, 15 spiagge ricevono il certificato di qualità ambiental. In tutto il Brasile ne sono state selezionate 31 e di queste 15 sono sul territorio catarinense, occupando la vetta di questa classifica.

La certificazione tiene conto di alcuni punti come la sicurezza, la qualità ambientale, la gestione e l'educazione.

Infine, il Rio do Rastro Eco Resort, localizzato nell’alto della “Serra do Rio do Rastro”, sempre in Santa Catarina, è stato considerato il secondo miglior hotel di agriturismo del Brasile.

Fonte: Informativo ABJH-SC  5 / 10 / 2023

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italiana Commercio e Industria SC - Brasile)

Ultima modifica: Venerdì 24 Novembre 2023
Venerdì 24 Novembre 2023

Sanzioni alla Cina: la Svizzera ha detto no

Il 9 dicembre del 2022 il Consiglio Federale aveva deciso di non introdurre né adottare le sanzioni con cui l’Unione Europea colpiva la Cina. Una decisione che è stata resa pubblica solo ad ottobre. Le ragioni del secco no alle misure contro la Cina sono da rintracciarsi nei numerosi interessi che legano il mondo intero alla Cina e sui criteri legati alla politica estera elvetica. Lo ha dichiarato il Dipartimento Federale dell’Economia, della formazione e della ricerca (DEFR) a Keystone-ATS specificando che, alla base della decisione di tenere in embargo la divulgazione della notizia era fondata sulla necessità di chiarire prima i numerosi aspetti legali legati ad una eventuale successiva adozione di altre sanzioni tematiche. Questioni che non risultano ancora chiare in modo definitivo.

Leggi la notizia: https://tinyurl.com/3vftt478

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

Ultima modifica: Venerdì 24 Novembre 2023
Venerdì 24 Novembre 2023

Inflazione svizzera: aumenta il costo della vita ma tiene l’acquisto di made in Italy

L'inflazione svizzera è tornata ad aumentare, seppur lievemente, per la prima volta dal febbraio scorso: In settembre, la crescita dei prezzi su base annua è stata dell'1,7%, a fronte dell'1,6% registrato in agosto e in luglio. L'indice dei prezzi al consumo si è attestato a 106,3 punti nel nono mese del 2023, secondo i dati pubblicati martedì dall'Ufficio federale di statistica (UST).

Invece, i prezzi sono diminuiti ogni mese: La variazione rispetto ad agosto è stata del -0,1%, mentre le attese erano del 0,0% e del +0,2%, rispettivamente. La riduzione dei prezzi mensili è dovuta an una serie di fattori, secondo gli esperti dell'UST, tra cui la riduzione dei prezzi dei biglietti aerei, dei viaggi forfetari e della catena alberghiera e paralberghiera.

Più cara la spesa anche per il tempo libero, il carburante, il riscaldamento: di fatto per l’abitazione si spende il +3.8% annuo. Fino a marzo 2021 l’inflazione in Svizzera aveva ancora segno meno, mentre ad agosto ha toccato il punto massino segnando un +3.5%, il più alto da 30 anni.

La mancata compensazione negli stipendi ha comportato, già nel 2022 la perdita di potere d’acquisto per i dipendenti più forte dai tempi della Seconda guerra mondiale. Nel 2023 il punto più altro è stato osservato in febbraio: +3,4%.

Nessuno scossone invece sull’acquisto di merce di importazione: ancora una volta in Svizzera la qualità del prodotto viene premiata e nonostante un aumento del prezzo medio dello 0,2% i beni provenienti, ad esempio dall’Italia, non hanno subito flessione nelle vendite al dettaglio.

Leggi la notizia: https://tinyurl.com/3786s887

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

Ultima modifica: Venerdì 24 Novembre 2023
Venerdì 24 Novembre 2023

In forte aumento le vendite delle macchine di lusso in Repubblica Ceca

La Repubblica Ceca sta registrando quest’anno un forte aumento delle vendite delle macchine di lusso. Lo indicano i dati dell’Associazione degli Importatori delle Automobili.

Quest’anno, le vendite delle macchine di lusso sono aumentate del 39% con forti picchi negli ultimi mesi. L’andamento è quindi molto più dinamico che nel resto del mercato delle nuove vetture, che anche sta registrando una forte ripresa. Gli esperti e i concessionari attendono una forte spinta anche nei mesi di ottobre e di novembre.

A spingere le vendite sono, secondo gli esperti, gli interventi fiscali presentati dal Governo, che dovrebbero entrare in vigore dal primo gennaio del prossimo anno. Verrà meno la norma sugli ammortamenti più celeri e sarà limitata anche il valore deducibile. “Secondo la modifica sarà possibile inserire tra i costi di esercizio una cifra massima di due milioni di corone del valore dell’auto” ha indicato Jana Dudková di Rödl & Partner Tax. Attualmente è invece possibile includere l’intero valore senza alcuna limitazione.

 Fonte: https://tinyurl.com/42ys87p3

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 24 Novembre 2023