Notizie mercati esteri

Giovedì 2 Novembre 2023

Cavecom-e i centri commerciali si uniscono alle vendite online

Il presidente della Camera di Commercio Elettronico Venezuelana (Cavecom-e), Richard Ujueta, ha sottolineato che nel 2023 il settore ha registrato una crescita significativa dei consumi.

In questo senso, ha indicato che i commercianti hanno incorporato il commercio digitale su scala massiccia. "Non siamo preparati a questa crescita", ha detto.

"C'è stata un'impennata di commercianti di tutti i tipi in ogni settore, dalla medicina a tutti i tipi di servizi come l'idraulica", ha detto.

In un'intervista a Unión Radio, ha chiarito che "il volume delle fatture aumenta, ma quando passiamo all'analisi diretta del commerciante, vediamo che il primo trimestre ha avuto un calo del 30% e il secondo del 20 o 25% circa".

Ha affermato che i centri commerciali si uniranno alle vendite online. "È praticamente pronto, è una questione di giorni o settimane (...) stiamo parlando di volumi di fatturato significativi", ha aggiunto.

Ha spiegato che avranno un portale digitale dove gli utenti potranno accedere a tutti i negozi per acquistare i prodotti con un clic.

Secondo lui "tutti i commercianti" vogliono aderire alla fattura elettronica per risparmiare sui costi.

Per quanto riguarda la forma di pagamento nel commercio elettronico nel Paese, ha precisato che circa il 40% delle transazioni vengono effettuate tramite pagamento mobile, seguito da Zelle, e contanti.

Tra gli articoli più acquistati dai venezuelani attraverso l'e-commerce ci sono i prodotti per la casa, gli alimenti, le bevande, la cura della persona, i ricambi per auto e i servizi.

Fonte: https://tinyurl.com/2295kena

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Venezolano-Italiana)

Ultima modifica: Giovedì 2 Novembre 2023
Giovedì 2 Novembre 2023

Il governo venezuelano sta lavorando alla creazione di una grande zona speciale per la produzione alimentare

Le autorità venezuelane stanno lavorando alla creazione di una grande zona speciale dedicata alla produzione di diversi tipi di alimenti nell'est del paese, secondo un annuncio fatto dal ministro dell'Agricoltura, Wilmar Castro Soteldo.

Il funzionario ha assicurato che è stata una settimana di lavoro "molto intensa", con tre incontri tra il Ministero dell'Agricoltura e le autorità regionali "per la formazione della zona economica speciale dell'est", che comprende gli stati di Guárico, Anzoátegui, Monagas, Sucre e Bolivar.

"Ci sono quasi 12.552.000 ettari adatti all'agricoltura di tutti i tipi, più un'importante area agroforestale che ha anch'essa un potenziale straordinario in questa parte del Paese, e circa 1.240 chilometri di costa marina (...), dove c'è un potenziale straordinario per la pesca", ha detto Soteldo.

Nel suo programma "Coltivare la patria", trasmesso dal canale statale VTV, il ministro ha sottolineato che quest'area sarà in grado di produrre soia, sorgo, mais, riso, manzo, bovini, bufali, capre, pecore, pollame, maiali, frutta secca come arachidi e anacardi, frutta tropicale, canna da zucchero, cacao, caffè e spezie come cannella, pepe e rosmarino, tra gli altri prodotti.

Il ministro ha inoltre precisato che, nonostante il Venezuela orientale "riunisce il 40% del territorio nazionale, produce appena il 9% del cibo", il resto - ha osservato il funzionario - è prodotto dalle pianure, dalle regioni occidentali e andine.

Fonte: https://tinyurl.com/4rtp3ccp

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Venezolano-Italiana)

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Giovedì 2 Novembre 2023

Turchia - I flussi di IDE: i dati YASED sul primo semestre del 2023

Secondo i dati diffusi l’11 agosto dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), nel primo semestre dell’anno, i flussi di Investimenti Diretti Esteri (IDE) in ingresso nel Paese hanno sfiorato i cinque miliardi di dollari.

In particolare, si sono registrati USD 2,5 mld di flussi in capitale azionario e USD 2,2 mld da vendite immobiliari a residenti stranieri. Contestualmente, disinvestimento e strumenti di debito hanno ridotto i flussi totali rispettivamente di USD 152 mln e USD 308 mln, portando così il valore netto degli IDE a USD 4,8 mld (pari al 13% del deficit di parte corrente), in calo del 31% rispetto ai 7 miliardi di dollari registrati nel primo semestre del 2022.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

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Giovedì 2 Novembre 2023

Il commercio estero della Turchia nell’ultimo report TURKSTAT-Ministero del Commercio

Secondo i dati diffusi il 29 agosto scorso da TURKSTAT in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel mese di luglio le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 20,8 mld (18,5 se si scorporano energia e oro) e USD 32,3 mld (24,5 se si scorporano energia e oro). In rapporto allo stesso mese del 2022, si è registrato un aumento, per le prime, dell’8,3% (9,9% se si scorporano energia e oro) e, per le seconde, del 10,5% (24,1% se si scorporano energia e oro). Il disavanzo commerciale, pari a USD 12,2 mld nel luglio 2023, è aumentato del 14,2% rispetto al medesimo periodo del 2022.

Nei primi sette mesi del 2023, invece, le esportazioni sono equivalse a USD 143,3 mld (-0,7% rispetto al periodo intercorso tra gennaio e luglio del 2022), a fronte di importazioni per USD 216,8 mld (+5%). Tra gennaio e luglio di quest’anno, è stato riportato un deficit complessivo di USD 73,5 mld, in aumento del 18,1% se comparato ai primi sette mesi del 2022.

A livello geografico, lo scorso luglio, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 1,7 mld), Italia (USD 1,103 mld), Stati Uniti (USD 1,101 mld) Iraq (USD 978 mln), e Regno Unito (USD 962 mln). Nei primi sette mesi del 2023, invece, essi sono stati Germania (USD 12,4 mld), USA (USD 8,5 mld), Italia (USD 7,32 mld), Regno Unito (USD 6,6 mld) e Iraq (USD 6,59 mld).

Relativamente alle importazioni, nel luglio 2023, i primi Paesi di provenienza sono stati Cina (USD 4,6 mld), Russia (USD 3,6 mld), Germania (USD 2,8 mld), Svizzera (USD 2,5 mld) e Stati Uniti (USD 1,6 mld). Nel periodo intercorso tra gennaio e luglio di quest’anno, invece, essi sono stati Russia (USD 28,3 mld), Cina (USD 26,8 mld), Germania (USD 16,3 mld), Svizzera (USD 14,2 mld) e USA (USD 9,1 mld).

Nel commentare i dati, il Ministro del Commercio, Ömer Bolat, ha rimarcato la crescita mensile delle esportazioni, ottenuta malgrado il rallentamento dell’economia mondiale, e in particolare dell’Unione europea, il principale mercato di destinazione delle merci turche. Il Ministro, inoltre, ha evidenziato l’incremento della quota detenuta dal settore tecnologico nelle esportazioni complessive del Paese, passata dal 36,9% nel 2022 al 40,8% nei primi sette mesi del 2023.

Sottolineando che, ai sensi della c.d. “vision 2028”, l’obiettivo è di portare entro tale anno le esportazioni a USD 400 mld (conseguendo una quota dell’1,2% dell’export globale), il Ministro ha affermato che si sta lavorando all’aumento delle dotazioni degli enti attivi nel finanziamento dell’export, oltre che all’attuazione della “strategia dei Paesi lontani”, volta a diversificare i mercati di sbocco delle merci turche.

Dal canto suo, il Presidente dell'Assemblea degli Esportatori turchi (TIM), Mustafa Gültepe, rimarcando il record raggiunto nel mese di luglio, ha previsto che entro la fine del 2023 le esportazioni del Paese possano raggiungere la cifra di USD 270 mld.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

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Giovedì 2 Novembre 2023

L’interscambio tra Italia e Turchia: i dati di ICE-Agenzia sul primo semestre del 2023

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, tra gennaio e giugno 2023, l’interscambio tra Italia e Turchia, pari a USD 13,4 mld, ha registrato un incremento dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono cresciute del 7,7% (USD 7,3 mld), mentre le importazioni sono diminuite del 6,7% (USD 6,2 mld). La bilancia commerciale mostra un saldo positivo in favore dell’Italia pari a USD 1,103 mld.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il sesto fornitore (dopo Russia, Cina, Germania, Svizzera e USA) e il terzo cliente (dopo Germania e Stati Uniti). Le esportazioni italiane costituiscono il 3,9% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 5% delle importazioni complessive italiane. In ambito UE, l’Italia si colloca alla seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 24,1 mld) e seguita da Parigi (USD 13,4 mld) e Madrid (USD 10,9 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nel primo semestre del 2023, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+23%), di “autoveicoli” (+83,4%) e “metalli e pietre preziose” (+73,7%). In calo, invece, l’export di “combustibili e oli minerari” (-55,2%) e “ferro e acciaio e derivati” (-28,2%).

In termini assoluti, la principale voce del nostro export rimane rappresentata dai “macchinari e apparecchiature meccaniche”, in crescita del 23% rispetto al semestre del 2022, con un valore di quasi USD 1.5 mld.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il sesto fornitore (dopo Russia, Cina, Germania, Svizzera e USA) e il terzo cliente (dopo Germania e Stati Uniti). Le esportazioni italiane costituiscono il 3,9% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 5% delle importazioni complessive italiane. In ambito UE, l’Italia si colloca alla seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 24,1 mld) e seguita da Parigi (USD 13,4 mld) e Madrid (USD 10,9 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nel primo semestre del 2023, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+23%), di “autoveicoli” (+83,4%) e “metalli e pietre preziose” (+73,7%). In calo, invece, l’export di “combustibili e oli minerari” (-55,2%) e “ferro e acciaio e derivati” (-28,2%).

In termini assoluti, la principale voce del nostro export rimane rappresentata dai “macchinari e apparecchiature meccaniche”, in crescita del 23% rispetto al semestre del 2022, con un valore di quasi USD 1.5 mld.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

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Giovedì 2 Novembre 2023

Recupero e valorizzazione del centro congressi Mercado del Patio nel cuore della città di Rosario

La società Urban Investment SRL ha ottenuto l'appalto per la gestione del centro congressi Mercado del Patio per un periodo iniziale di 12 anni, con la possibilità di estenderlo ulteriormente per altri quattro anni. Questa situazione presenta agli imprenditori italiani nei settori dell'edilizia e delle agroalimentari interessanti prospettive sia in termini di investimenti che di opportunità commerciali.

L'impresa Urban Investment SRL si occuperà del recupero e dell'incremento del valore delle diverse strutture presenti nel locale, tra cui spazi gastronomici, servizi igienici, strutture permanenti e parcheggio esterno. Inoltre, l'impresa Asfalto Producciones collaborerà con la società concessionaria per organizzare spettacoli musicali, mostre, fiere e congressi nel luogo. Questa partnership offre opportunità di coinvolgimento e investimento per operatori italiani nel settore dell'intrattenimento e dell'organizzazione di eventi.

Inoltre, l'interesse delle aziende locali coinvolte a investire in know-how e buone pratiche internazionali, in particolare italiane, offre un ambiente favorevole per la collaborazione e lo sviluppo di partnership redditizie.

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

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Giovedì 2 Novembre 2023

Argenway chiede il via libera del Consiglio della Cittá di Rosario per ampliare il progetto Iconcenter

Argenway, sviluppatore e gestore alberghiero-immobiliare, ha presentato una proposta al Consiglio comunale di Rosario per l'espansione del progetto Iconcenter, progetto di costruzione complesso che collega: un hotel Hampton by Hilton di oltre 100 camere, una torre ellittica con unità residenziali, suite ad uso temporaneo, uffici, tre livelli di parcheggio sotterraneo e una passeggiata pedonale a cielo aperto con spazi commerciali e gastronomici.

L'obiettivo principale di questa espansione è aumentare: l'altezza delle strutture, migliorare la capacità dei garage, ampliare la base della torre residenziale offrendo così un aumento significativo del valore del progetto e rendendo la struttura ancor più imponente nel panorama urbano. L’esecuzione del progetto Hampton by Hilton è già iniziata, affidata all'impresa di costruzioni CJM, il che significa che l'opportunità di investimento è concreta e in fase di sviluppo. La prima fase del progetto, che prevede la costruzione di livelli sotterranei, parcheggio pubblico e altri servizi, rappresenta un punto di ingresso ideale per gli investitori italiani interessati a contribuire a questa eccitante iniziativa.

Iconcenter, oltre all'Hotel Hampton by Hilton, comprenderà una torre ellittica con unità residenziali e turistiche, uffici, spazi gastronomici, una passerella pedonale che collega le strade, una palestra e un bar sul tetto. Questo complesso a uso misto rappresenta una realizzazione all'avanguardia e un'opportunità unica nel suo genere nel cuore della città, offrendo molteplici settori di investimento interessanti per gli operatori italiani.

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

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Giovedì 2 Novembre 2023

Si allunga la lista dei comuni italiani transfrontalieri. Un errore sul calcolo viziava la norma

Sono sei i comuni brianzoli che presto potrebbero essere nominati “transfrontalieri”. Alla base un ricalcolo kilometrico delle distanze che li separano dal confine con la Svizzera. Per i lavoratori meno tasse e introiti migliori.

Leggi la notizia: https://tinyurl.com/haj77h8t

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

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Giovedì 2 Novembre 2023

Svizzera - Mercati finanziari e stabilità dell’economia sotto la lente degli esperti

Come garantire la stabilità dei mercati finanziari e la tenuta dell’economia svizzera? A questa domanda ha risposto un pool di esperti, incaricati dal Consiglio Federale di trovare la soluzione dopo il crack della Credit Suisse.

Leggi la notizia: https://tinyurl.com/yufyus6y

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

Ultima modifica: Giovedì 2 Novembre 2023
Giovedì 2 Novembre 2023

Battuta di arresto per l’economia Svizzera

Un secondo trimestre difficile per l’economia svizzera. A dirlo sono i dati che il Consiglio federale. Calano le importazioni di beni e servizi (-3.7%) e la flessione maggiore viene registrata nei settori dell’edilizia, dell’industria chimico farmaceutica e della metalmeccanica. Aumentano invece le voci legate al turismo.

Fonte: https://tinyurl.com/yckkxfey

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

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