Notizie mercati esteri

Martedì 20 Dicembre 2022

Rep. Ceca - L’inflazione riprende vigore a novembre

L’inflazione ha ripreso vigore a novembre in Repubblica Ceca. Lo indica l’indagine sull’andamento dei prezzi dell’Ufficio di Statistica Ceco. In media i prezzi sono cresciuti rispetto a un anno fa del 16,2%.

A influenzare il dato di novembre è stata anche la decisione del governo durante lo scorso anno di cancellare l’IVA per l’energia elettrica e gas. Nonostante gli interventi dell’esecutivo durante quest’anno i prezzi del gas sono in forte aumento, mentre quelli della luce hanno registrato un calo di circa un quarto. Un forte aumento è stato registrato anche nel comparto alimentare e quello della ristorazione e accoglienza con una crescita dei prezzi del 26%. Complessivamente i prezzi dei beni sono cresciuti del 18,5% e quelli dei servizi del 12,6%.

Fonte: https://bit.ly/3YwP2ER

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Mercoledì 21 Dicembre 2022
Martedì 20 Dicembre 2022

Sul mercato praghese degli uffici si attendono rincari

I principali players sul mercato praghese degli uffici attendono rincari degli affitti. Lo hanno detto all’Agenzia di Stampa Ceca (ČTK).

Attualmente il prezzo medio dell’affitto di un ufficio a Praga oscilla da 15 euro al mese per metro quadrato nelle parti meno centrali della città, e a 26,5 euro negli edifici centrali e più moderni.

Nei primi tre trimestri dell’anno il mercato ha registrato una forte crescita delle transazioni, che hanno superato gli anni della pandemia. Il tasso degli uffici sfitti è calato a circa l’otto percento. La superficie disponibile di spazi amministrativi a Praga toccherà i 3,8 milioni di metri quadrati entro la fine dell’anno.

Fonte: https://bit.ly/3PCX233

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Mercoledì 21 Dicembre 2022
Martedì 20 Dicembre 2022

La corsa ai vertici dello SMI nell'era Sanchez causa la perdita di oltre 200.000 posti di lavoro in Spagna

Uno studio di Cepyme stima che gli aumenti del salario minimo interprofessionale (SMI) effettuati dal 2018 hanno portato alla scomparsa di 217.500 posti di lavoro, di cui 71.600 corrisponderebbero a perdite di posti di lavoro e 145.900 a posti di lavoro che non sarebbero più stati creati a causa dell'aumento del costo del lavoro per le aziende. L'ISM è passato da 735,9 euro al mese nel 2018, anno in cui Pedro Sánchez è diventato primo ministro spagnolo, agli attuali 1.000 euro al mese, con un aumento del 35,9% in cinque anni.

Secondo l'associazione dei datori di lavoro delle piccole e medie imprese, ciò ha comportato un aumento delle basi contributive minime di quasi il 40%.

Attualmente lo SMI è pari a circa il 56% del salario medio, ma l'obiettivo del governo è di portarlo al 60% entro il 2023, come raccomandato dalla Carta sociale europea.

Fonte: https://bit.ly/3HPOF21

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana – Barcellona)

 

Ultima modifica: Mercoledì 21 Dicembre 2022
Martedì 20 Dicembre 2022

Il mondo dell’Istruzione in Danimarca

L’istruzione, in Danimarca, è considerata un caposaldo del sistema statale di welfare. Infatti, l’investimento sia pubblico che privato nello sviluppo di nuove qualifiche e competenze per adulti e giovani cittadini è uno dei più elevati in Europa.  

L'idea che sta alla base di questo forte investimento è quella di mantenere una forza lavoro altamente qualificata e ben istruita che possa avere successo in un contesto di un'economia globale. 

Alcune statistiche riguardanti gli ultimi due anni dimostrano concretamente cosa vuol dire puntare ad un’educazione di qualità. Nel 2020, la spesa delle amministrazioni pubbliche per l'istruzione nell'UE ammontava a 671 miliardi di euro, pari al 5% del PIL. La Danimarca, ha raggiunto il 6,4%, mentre, per fare un confronto, in Italia si è speso il 4.3% del PIL.  

Per ottenere una scuola di qualità, è importante supportare gli insegnanti; ed è per questo che in Danimarca, la retribuzione annua lorda dei professori delle scuole secondarie è aumentata costantemente dal 2009 al 2021, raggiungendo oggi i 47.980 euro, cifre tra le più elevate d’Europa, e che ammontano a circa il doppio di quanto guadagnano gli stessi insegnanti in Italia.  

Come funziona il sistema scolastico danese?  

I bambini danesi possono iniziare l’asilo nido quando compiono 6 mesi. A 2 anni e 10 mesi hanno la possibilità d'iscriversi all’asilo, fino al raggiungimento dei 6 anni, quando iniziano a frequentare la scuola primaria.  All’asilo, i bambini imparano i concetti di base come usare i numeri ed imparare le lettere, vengono introdotti alle regole sociali del paese e passano la maggior parte del loro tempo a giocare e svolgere attività all’aria aperta.  

Alla scuola primaria, i bambini vengono introdotti ai metodi d'istruzione più tradizionali, con materie e classi da seguire. Il sistema però, evita le valutazioni attraverso le verifiche ed i voti formali. L’approccio adottato in Danimarca si basa sul lavoro di gruppo e sul problem-solving, e trascura la memorizzazione d'informazioni e concetti. Molta attenzione viene data alla formazione di un pensiero critico nello studente, che deve imparare a mettere in discussione lo status quo. I ragazzi rimangono nella stessa scuola per 9 o 10 anni (l’ultimo anno è facoltativo), e poi passano agli istituti d'istruzione superiore.  

La scuola secondaria è caratterizzata da diversi indirizzi; per i ragazzi con forti abilità accademiche la direzione migliore è il liceo, che dura 3 anni e prepara all’università. Per i ragazzi più orientati verso il lavoro pratico invece, esiste la “vocational school” dove si insegnano le diverse professioni lavorative, come meccanico, cuoco, ecc.  

La scuola è completamente gratuita per tutti, perfino l’università è totalmente accessibile, e gli studenti vengono supportarti attraverso la Statens Uddannelsestøtte, o SU, una borsa di studio statale che aiuta gli studenti a pagare le spese durante il percorso universitario.  

Durante gli anni universitari, poi, è molto comune e consigliato per gli studenti fare tirocini, chiamati “praktikant”, per affacciarsi precocemente al mondo del lavoro. 

Possibilità per studenti e scuole italiane  

Molte scuole secondarie di secondo grado e molti studenti universitari sono stati supportati dalla Camera di Commercio Italiana in Danimarca nell’organizzazione di viaggi d'istruzione, tirocini e anche visite aziendali nel Paese Scandinavo, per toccare con mano le ricchezze del sistema scolastico danese e il mondo del lavoro ad esso associato. Esperienze di formazione, queste, molto interessanti e utili, poiché, i due sistemi d'istruzione, italiano e danese, insieme possono offrire alle giovani generazioni un profilo professionale completo e vincente.  

Fonte: https://www.euronews.com/

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

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Martedì 20 Dicembre 2022

La Banca Centrale non sta intervenendo sul cambio della corona ceca

La Banca Centrale Ceca (ČNB) non sta intervenendo da circa un mese sul cambio della corona ceca. Lo ha detto Oldřich Dědek, membro del board della banca centrale, a un dibattito organizzato dalla società SAB Finance, socio Camic.

La banca centrale ha cominciato ad intervenire sul mercato per evitare un indebolimento eccessivo della corona ceca in maggio. Da circa un mese, tuttavia, l’istituto centrale non sta più intervenendo e la corona ceca sta tenendo le sue posizioni sul mercato senza l’aiuto delle riserve della ČNB.

Gli interventi si sono fatti più rari già in ottobre, infatti, da maggio ad ottobre la ČNB ha impegnato a difesa della corona circa 26 miliardi di euro, che rappresentano circa il 16% delle sue riserve. Gli interventi più massicci si sono verificati nei mesi estivi.

Fonte: https://bit.ly/3Wr5CUs

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Mercoledì 21 Dicembre 2022
Martedì 20 Dicembre 2022

Spagna - Il debito pubblico supera per la prima volta i 1.500 miliardi, ma scende al 116% del PIL

Il continuo aumento del debito pubblico dall'inizio della pandemia è diventata una dinamica abituale. Le passività delle amministrazioni pubbliche nel loro complesso hanno raggiunto il livello record di 1.500 miliardi nel terzo trimestre dell'anno, secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Banca di Spagna mercoledì.

Un volume così grande non era mai stato raggiunto prima. D'altra parte, il calo in termini percentuali continua. Tra giugno e settembre, il rapporto debito/PIL si è attestato al 116%, un decimo di punto percentuale in meno rispetto ai tre mesi precedenti e sei punti in meno rispetto allo stesso periodo del 2021, segno che la ripresa ha preso forma nonostante il progressivo deterioramento della situazione economica nel corso dell'anno. Il dato fino a settembre, pubblicato mercoledì, è inferiore di 2,3 punti rispetto alla chiusura del 2021 e al picco raggiunto la scorsa primavera, quando ha sfiorato il 126%. Ciò significa che il taglio è dovuto a un aumento del denominatore, che è il PIL degli ultimi quattro trimestri.

Ciononostante, tutte le organizzazioni indicano che la crescita della Spagna nel 2022 sarà superiore a quella dei Paesi circostanti (circa il 4%-4,5%, a seconda dell'analista) e che il rallentamento avverrà l'anno prossimo, con un aumento più moderato del PIL e senza necessariamente passare per una recessione.

Fonte: https://bit.ly/3YA4XlI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana – Barcellona)

 

 

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Martedì 20 Dicembre 2022

Warsaw Enterprise Institute: nel 2043 Polonia nel G20 e nel 2050 al livello della Germania

Secondo il Warsaw Enterprise Institute, circa nel 2043, Polonia si può trovare nel gruppo delle venti economie più grandi nel mondo (G20). Nel 2021 la Polonia si è avvicinata alla Germania del 2,2%, nell'anno corrente del 2%. "Se manterremo questo ritmo abbiamo la possibilità di diventare ricchi come la Germania negli anni 50 del XXI secolo", si legge nel rapporto.

Come indica il WEI, nell'UE ci sono paesi che si sviluppano più velocemente della Polonia. Secondo l'Istituto, negli ultimi anni la qualità del governo in Polonia diminuisce. "Perseguendo una buona politica economica, la Polonia può entrare nel gruppo G20, cioè il gruppo delle maggiori economie del mondo, questo darà un'influenza a prendere decisioni economiche su scala globale, non solo nell'UE. Da qualche anno siamo al ventitreesimo posto al mondo. La Polonia potrebbe entrare nel G20 fra minimo dieci anni, circa nel 2043", leggiamo nel rapporto.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

Ultima modifica: Mercoledì 21 Dicembre 2022
Venerdì 16 Dicembre 2022

Record di aumento del costo della vita nelle grandi città americane

Il rapporto pubblicato nel dicembre 2022 dalla The Economist Economic Intelligence Unit (EIU), “Worldwide Cost of Living 2022” (WCOL) rivela come l’inflazione globale abbia colpito nell’ultimo anno le 172 maggiori città del mondo, con una crescita media dei prezzi dell’8,1% rispetto all’anno precedente.

Secondo il rapporto della EIU, New York e Singapore si aggiudicano a pari merito il primato come città più costose del mondo. La Grande Mela raggiunge quindi la metropoli del Sud Est Asiatico, sul podio negli ultimi otto anni. Entrambe le città nel 2022 hanno sorpassato la capofila del precedente report 2021, Tel Aviv. 

L’indice WCOL mostra inoltre l’impatto di un dollaro forte con conseguente crescita dei tassi di interesse e la scelta di investimenti più sicuri da parte degli investitori. Tutte le 22 città statunitensi prese in esame dal report scalano le posizioni che avevano raggiunto nei rapporti precedenti. Tra le dieci città che scalano più posizioni, ovvero dove la crescita del costo della vita ha avuto un incremento notevole, sei sono americane (Atlanta, Charlotte, Indianapolis, San Diego, Portland e Boston). Tre importanti città degli Stati Uniti scalano le classifiche e si attestano tra le dieci città al mondo con il costo della vita più alto: New York (1° posizione), Los Angeles (4° posizione) e San Francisco (6° posizione). 

A livello globale, l'aumento più rapido dei prezzi è stato registrato per la benzina (come nel 2021), che ha subito un'impennata del 22% in termini di valuta locale. Anche i prezzi delle utenze come l’elettricità, i generi alimentari e i beni di prima necessità per la casa sono aumentati rapidamente. Per contro, i prezzi di beni e servizi ricreativi sono stati contenuti in un certo senso riflettendo una domanda più debole, in quanto i consumatori potrebbero concentrare le loro spese, in tempi di crisi e incertezze, su beni considerati essenziali.

Fonte: https://bit.ly/3jbaZZN

 

(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce Southeast)

Ultima modifica: Mercoledì 21 Dicembre 2022
Venerdì 16 Dicembre 2022

Il turismo sanitario la nuova miniera d’oro thailandese

Il Ministero della Salute Pubblica ha lanciato il programma “Health for Wealth” per rafforzare l’economia del paese attraverso la promozione del turismo sanitario.

Il Ministro Anutin Charnvirakul martedì si è detto soddisfatto del recente aumento dei turisti, che la scorsa settimana hanno raggiunto i 10 milioni relativamente a quest’anno.

Il Paese ha raggiunto il risultato all’aeroporto di Suvarnabhumi sabato, superando l’obiettivo dei visitatori per il 2022. Questo dimostra la rapida ripresa del turismo dopo l’allentamento delle restrizioni legate al Covid-19.

Secondo la Medical Tourism Association, la Thailandia lo scorso anno era 5° tra le più popolari destinazioni del turismo della salute a livello mondiale.

I fattori che continuano a rendere la Thailandia una meta popolare per i turisti comprendono gli elevati standard delle cure mediche, la qualità dei trattamenti, le tariffe ragionevoli e il basso costo della vita per chi ha bisogno di soggiornare più a lungo per il ricovero. Il Ministro ha anche aggiunto che esiste un visto medico e infrastrutture vantaggiose.

Il Dr Sura Wisetsak, direttore generale del Department of Health Service Support, ha citato un sondaggio della Banca di Thailandia (BoT) e del dipartimento condotto su 30 ospedali lo scorso anno. Si è visto che i turisti che arrivano per le cure mediche hanno speso circa 11.9 miliardi di baht, 47% in più rispetto all’anno precedente.

La maggior parte dei pazienti venivano dal Kuwait, seguito Cambogia, Myanmar, Giappone e Cina, prevalentemente in cerca di cure relative a ossa, articolazioni, sistema cardiovascolare, metabolismo e dentistiche.

I trattamenti che hanno generato più ritorni per gli ospedali erano per problemi cardiovascolari, metabolismo, tumori, ossa e articolazioni e sistema neurologico.

Un sondaggio dell’autorità’ del Turismo Thailandese di luglio e agosto ha mostrato che le attività preferite dei turisti comprendono mangiare cibo thailandese (90%), massaggi e spa (48%), spiagge (48%) e visite di luoghi storici (46%).

Secondo la Banca di Thailandia, i turisti stranieri hanno speso una media di 35,000 baht in cure mediche lo scorso anno.

Fonte: https://bit.ly/3Wl5E0e

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 16 Dicembre 2022
Venerdì 16 Dicembre 2022

IEAT lancia la costruzione del nuovo porto Map Ta Phut

La Industrial Estate Authority of Thailand (IEAT) ha co-sviluppato un nuovo molo per facilitare il trasporto e lo stoccaggio di prodotti liquidi, incluso il gas naturale liquefatto, al porto in acque profonde Map Ta Phut, nel Corridoio Economico dell’Est (EEC).

L’investimento, attuato grazie ad una partnership pubblico-privata (PPP) con Thai Tank Terminal Ltd, e’ uno dei progetti per costruire infrastrutture EEC, afferma Veeris Ammarapala, direttore dell’IEAT.

Thai Tank Terminal è una società a capitale misto tra PTT Global Chemical Plc e Royal Vopak NV.

Il governo ha approvato il progetto e autorizzato la IEAT a procedere.

Sotto la PPP, la IEAT e Thai Tank Terminal svilupperanno il nuovo porto e lo manterranno operativo per 30 anni.

Il porto è dotato di un impianto di stoccaggio con una capacità di 723,000 metri cubi.

Per questo progetto, Thai Tank Terminal deve investire 14.8 miliardi di baht in un periodo di 30 anni”, ha affermato Veeris.

La IEAT prevede che il nuovo porto produrrà rendimenti intorno a 20 miliardi di baht; la sua apertura e’ programmata per il 2025.

Questo progetto è parte della terza fase di sviluppo del porto in acque profonde Map Ta Phut. La terza fase copre un totale di 1,000 rai, richiede un investimento di 55.4 miliardi di baht ed è suddivisa in quattro periodi.

Il primo periodo, che richiede un investimento di 12.9 miliardi di baht, è focalizzato sulla bonifica e il dragaggio di corsi d’acqua. Porti per il trasporto di gas e liquidi e magazzini saranno sviluppati nei rimanenti tre periodi.

Le autorità e gli investitori hanno speso più di 656 miliardi di baht sullo sviluppo di infrastrutture EEC usando PPP. Di questi, 417 miliardi di baht vengono dal settore privato, mentre 239 dal governo.

È previsto che l’EEC, che copre parte di Chon buri, Rayong e Chachoengsao, ospiterà 12 industrie chiave, tra cui veicoli elettrici (Evs), elettronica smart e turismo sanitario e del benessere.

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

 

Ultima modifica: Venerdì 16 Dicembre 2022