Lunedì 5 Maggio 2025
Vai al Contenuto Raggiungi il piè di pagina
Il 24 novembre scorso, la Banca Centrale della Turchia (CBRT) guidata dal governatore Şahap Kavcıoğlu, ha deciso di ridurre nuovamente il tasso di riferimento, per il quarto mese di fila, dal 10,5% al 9%.
La Banca Centrale turca ha commentato tale decisione adducendo che gli effetti negativi causati dai crescenti rischi geopolitici sull’attività economica internazionale continuano ad imporre un approccio “macro-prudenziale”. Una decisone presa, si legge nel comunicato, anche alla luce del considerevole rallentamento delle principali economie del mondo per le quali è previsto un certo “ristagno”. Nel contesto internazionale, infatti, prosegue la nota della CBRT, le interruzioni degli approvvigionamenti sebbene si stiano attenuando in Turchia in particolare nel settore dei beni di prima necessità, impongono ancora prudenza a causa dell’aumento dei prezzi globali sia alla produzione che al consumo. Kavcıoğlu ritiene che l’inflazione su scala internazionale si manterrà elevata per un prolungato periodo di tempo e continuerà ad incidere sulla crescita delle principali economie che hanno aumentato il ricorso a misure e strumenti eccezionali per far fronte alle crescenti incertezze dei mercati finanziari.
Il Monetary Policy Committe (MPC) della Banca Centrale, evidenzia al riguardo che la Turchia nei primi sei mesi dell’anno ha registrato una importante crescita con un significativo miglioramento del tasso di occupazione e buoni risultati anche sul versante della bilancia dei pagamenti grazie agli introiti del settore turistico. Tuttavia, gli indicatori per la seconda parte dell’anno rivedono al ribasso il PIL e gli effetti della recessione dei principali partner commerciali della Turchia, alimentata dalle quotazioni elevate dell’energia, potrebbero invece ampliare il deficit delle partite correnti e allontanare l’obiettivo nazionale di medio termine di raggiungere la stabilità dei prezzi e l’equilibrio della bilancia commerciale.
Sul lato della politica monetaria, la Banca Centrale continua a monitorare il differenziale tra il tasso ufficiale di riferimento e i tassi di interesse bancari rafforzando gli strumenti per contrastare l’utilizzo delle valute estere nell’economia del Paese, strumento ritenuto fondamentale e che verrà implementato anche il prossimo anno. La Banca Centrale intende dunque continuare la politica c.d. di “liralizzazione”.
Per le ragioni di cui sopra il Comitato di Politica Monetaria ha annunciato un ulteriore taglio di 150 punti base aggiungendo che potrebbe essere terminato il ciclo di riduzioni iniziato nell’agosto scorso; il tasso di riferimento al 9% è infatti giudicato dalla BCRT adeguato all’attuale quadro congiunturale.
Il cambio della lira turca, che aveva reagito ai tre precedenti tagli toccando i minimi storici, non sembra essere stato questa volta sottoposto ad eccessiva pressione.
Il Ministro del Tesoro e delle Finanze, Nureddin Nebati, era intervento poco prima dell’atteso taglio evidenziando necessario il mantenimento di un orientamento espansivo della politica monetaria a favore di crescita, stabilità dei prezzi e per salvaguardare i posti di lavoro aggiungendo: “l'inflazione resta la principale priorità del governo e la tendenza al ribasso dovrebbe a partire dal prossimo mese di gennaio, sostenuta dalla stabilizzazione dei prezzi dell'energia e delle materie prime, e continuerà per tutto il 2023”. Nebati nel suo intervento ha elogiato anche le diverse misure adottate per attutire le ricadute dell'inflazione annunciandone di nuove per contraste il caro vita: un nuovo ritocco al salario minimo è atteso nel 2023 e, dopo gli aumenti del dicembre 2021 e dello scorso luglio, la Commissione del Ministero del Lavoro e della Previdenza tornerà a confrontarsi nuovamente con le parti sociali a fine mese; è stato poi fissato un tetto all’aumento degli affitti, sono state ridotte le tasse sulle bollette e proseguirà il progetto abitativo per le famiglie a basso reddito; verrà inoltre rafforzato il meccanismo di deposito garantito dallo stato per la protezione della moneta nazionale (la quota dei conti di deposito in valuta estera sul totale è tuttavia ancora rilevante). Ha continuato Nebati “aumenteremo gli asset denominati in lire turche con strumenti alternativi che riteniamo aumenteranno gli investimenti esteri". Del resto, ha poi aggiunto il Ministro, “la politica monetaria restrittiva di molte banche centrali, con un’ondata di cospicui incrementi dei tassi di interesse di riferimento senza precedenti soprattutto degli Stati Uniti, ha aumentato il rischio di recessione globale”. Nebati ha infine citato il forte contributo dell’export con 253,1 miliardi di dollari nel mese di ottobre, le vivaci entrate del turismo che superano anche quelle registrate nel periodo pre-pandemia, e l'occupazione.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir e della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)
La Danimarca si posiziona ai primi posti nelle classifiche dei paesi maggiormente digitalizzati. Tutti gli aspetti della vita della popolazione danese sono, infatti, influenzati dalla digitalizzazione: lavoro, vita privata, settore pubblico, collegamenti tra il settore pubblico e quello privato, tutto è digitale.
Per il paese scandinavo, la digitalizzazione non rappresenta solo un modo pratico ed innovativo per far funzionare la realtà, ma è un elemento fondamentale per lo sviluppo del paese. Nuove opportunità di sviluppo commerciale e di crescita economica si materializzano proprio dal progresso tecnologico.
Minacce digitali
La digitalizzazione offre molte possibilità, ma porta con sé anche dei rischi. L'altra faccia della medaglia, infatti, è proprio la minaccia alla sicurezza digitale.
Il pericolo informatico, infatti, è considerato dal paese, uno dei rischi più seri da affrontare, poiché può compromettere qualsiasi aspetto della vita delle persone prese singolarmente, ma anche dell’intera società danese.
Come del resto succede in tutta Europa, in Danimarca, cittadini, aziende, ed il settore pubblico possono venire minacciati ogni giorno da attacchi informatici più o meno gravi. Hacker, criminali e servizi d'intelligence ostili sono un’insidia per la sicurezza.
Il Piano strategico per la sicurezza informatica
Per questo motivo, il governo danese ha varato, a fine 2021, un piano biennale di difesa contro gli attacchi informatici chiamato “Strategia Nazionale Danese per la Sicurezza Informatica”, per intraprendere un’operazione di rafforzamento del sistema di sicurezza informatica fino al 2024.
Questo piano strategico prende in considerazione tutti gli stakeholders del paese: il governo ed il settore pubblico, i singoli cittadini privati, le piccole e medie aziende, ed infine le grande imprese. Numerose iniziative, che prevedono uno sforzo collettivo ed integrato dei vari attori, sono state pianificate per rafforzare il sistema di sicurezza informatico, ed un totale di 270 milioni di corone danesi sono state assegnate al finanziamento di questo progetto.
Le imprese
La politica danese ha affermato come la sicurezza informatica debba diventare una priorità per tutte le aziende danesi, in particolare per le circa 300.000 piccole e medie imprese (PMI). Molte PMI, infatti, sono colpite da attacchi informatici e le statistiche dimostrano che questa tendenza è in costante aumento.
Un attacco informatico può avere costi così significativi per una realtà commerciale, che può portare perfino al fallimento. Per questo motivo, il piano strategico mostra un occhio di riguardo per le PMI, riservando loro uno sforzo coordinato e coerente, mirato al potenziamento del livello di sicurezza digitale di ciascuna azienda, per assicurare, di conseguenza, una crescita economica stabile e senza ostacoli, competitiva e sana.
I punti fondamentali del piano
I Il piano strategico per la sicurezza informatica mira a:
Tutto ciò mira non solo a salvaguardare aziende, cittadini ed il sistema paese, ma è volto anche a rafforzare il sistema economico danese, creando basi per una longeva stabilità e crescita.
La camera di commercio italiana in Danimarca ha contribuito al raggiungimento di questi obiettivi attraverso il progetto Engine – CyberSecurity per le piccole e medie imprese europee, di cui è stato il principale coordinatore.
Il progetto, finanziato da Erasmus+, offre degli strumenti pratici, efficaci (e gratuiti), proprio dedicati a tutte le piccole e medie imprese europee, per rafforzare la loro sicurezza informatica.
Fonte: https://bit.ly/3Hm6GVo
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)
È la prima volta dalla metà del 2021 che l'inflazione si è rivelata inferiore a quanto previsto dalla maggior parte degli economisti. Per fare un confronto, in agosto e settembre l'inflazione ha superato stime anche estremamente elevate. Tra le principali categorie di beni e servizi, a novembre i prezzi dei vettori energetici (gas, elettricità, combustibili per riscaldamento) sono ancora i più mobili. Tuttavia, i loro prezzi sono aumentati del 36,8% anno su anno, il più basso da luglio, dopo un aumento del 41,7% in ottobre e oltre il 44% nel mese di settembre. Rispetto al mese precedente, questi prezzi sono addirittura leggermente diminuiti. Questo è probabilmente l'effetto della correzione dei prezzi del carburante.
A novembre anche l'aumento dei prezzi dei carburanti per i mezzi di trasporto privati ha subito un forte rallentamento: è stato pari al 15,5% anno su anno, 19,5% ciascuno in ottobre. Escludendo febbraio, quando è entrato in vigore lo scudo antinflazione, si tratta del minore aumento di prezzo in questa categoria da marzo 2021.
Gli incrementi più lenti dei prezzi dei trasporti e dell'energia hanno compensato l'effetto di una crescita più rapida dei prezzi dei generi alimentari e delle bevande analcoliche. I prodotti di questa categoria sono aumentati di prezzo del 22,3% a novembre, 22% anno su anno in ottobre. Rispetto al mese precedente, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati dell'1,6%, dopo il 2,7%. in ottobre. La maggior parte degli economisti ritiene che né un ulteriore aumento dell'inflazione core né un nuovo aumento dell'inflazione totale nel 2023 probabilmente indurrà il Consiglio di politica monetaria ad aumentare nuovamente i tassi di interesse.
Fonte: POLONIA OGGI
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Gli analisti cechi hanno indicato che la corona non corre rischi imminenti di crisi monetaria, in risposta a un rapporto negativo della banca giapponese Nomura.
L’istituto bancario giapponese ha inserito la corona ceca tra le monete a rischio di instabilità nel 2023. La banca esamina regolarmente lo stato di salute delle valute dei paesi emergenti sulla base di otto indicatori, tra cui i tassi di interesse o le riserve di moneta estera della banca centrale. Assieme alla corona ceca sono state retrocesse anche il fiorino ungherese e il leu romeno.
Secondo gli analisti cechi la valutazione di Nomura è troppo drastica. Anche se l’economia ceca presenta degli squilibri, ad esempio nei conti pubblici, il debito pubblico ha una bassa esposizione rispetto a euro o dollaro e la banca centrale ha grandi riserve di valuta estera da utilizzare in difesa della corona ceca.
Fonte: https://bit.ly/3VLvmep
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
La Thailandia sta lavorando con le 21 economie dell’APEC per sviluppare l’iniziativa dell’area di libero scambio nella regione Asia-Pacifico (FTAAP). Si stanno al momento definendo gli obiettivi del progetto che saranno poi approvati dai ministri e leader dell’APEC.
Il Dipartimento delle Trattative Commerciali (DTN) ha indicato che durante la APEC Economic Leaders’ Week si terranno colloqui bilaterali tra i ministri del commercio dei membri APEC. Auramon Supthaweethum, Direttrice Generale del DTN, ha affermato che sono inoltre previste discussioni con Cina e Arabia Saudita, ospite speciale.
L’avanzamento della FTAAP sarà particolarmente importante durante queste discussioni laterali. La Direttrice Auramon ha dichiarato che l’argomento verrà presentato al meeting dei Leader Economici APEC, dopo il quale verrà annunciato un piano quadriennale. Se le negoziazioni per la FTAAP si concluderanno entro 4 anni dipenderà dalla preparazione delle economie membro.
Il 17 novembre i ministri APEC si incontreranno per discutere una crescita economica sostenibile, inclusiva e bilanciata. Al meeting parteciperanno anche il Ministro del Commercio e il Ministro degli Affari Esteri.
I partecipanti parleranno di come promuovere il modello economico Bio-Circular-Green (BCG) e l’interconnessione regionale post-Covid. Il Ministro del Commercio presenterà l’argomento su scambi e investimenti aperti e sostenibili, con l’obiettivo di promuovere il libero commercio e la crescita economica. La Direttrice Generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) è stata invitata a parlare dell’argomento e ha affermato che per l’occasione verrà organizzata una mostra intitolata “BCG Journey”. L’evento evidenzierà il successo della Thailandia nell’implementare il modello BCG nei campi dell’agricoltura, industria e servizi.
Fonte: https://bit.ly/3Fmjf1B
(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)
Il processo di vendita all'ingrosso si può definire fase intermedia nella distribuzione delle merci.
Nel 2021, in Ontario il commercio all’ingrosso ha raggiunto il suo massimo storico per quel che riguarda le vendite, che si sono attestate sui $440 miliardi. Se si prendono in considerazione le vendite totali per ogni singolo mese dal 2015 al 2021, si nota che le più alte si presentano verso la fine dell’anno, a ridosso delle festività. Questo, infatti, porta ad un innalzamento naturale della domanda per una serie di prodotti che vengono anche venduti all’ingrosso.
I prodotti commercializzati maggiormente all’ingrosso in Ontario rientrano in cinque sottosettori, i quali compongono il 72% delle vendite totali (macchinari, attrezzature industriali, veicoli a motore e le loro parti, cibo e bevande, beni personali e per la casa, materiali per l’edilizia). L’Ontario è la provincia canadese con il maggior numero di stabilimenti per il commercio all’ingrosso, ben 20,448 nel 2021, quasi il doppio rispetto al Québec.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))
Le statistiche ufficiali sulla situazione economica delle famiglie danesi sono state pubblicate questo novembre, e riportano l’analisi dei dati raccolti durante il 2021.
Una cifra importante riguarda il reddito disponibile, che è aumentato in media del 3,2% dal 2020 al 2021, cifra raggiunta dopo aver apportato correzioni riguardanti l’andamento dei prezzi e tenendo conto della composizione dei nuclei famigliari.
Lo sviluppo del reddito è stato più evidente ai due estremi della popolazione, ossia sono aumentati in maniera significativa i redditi del ceto inferiore e superiore della popolazione.
Nel 1° decile, cioè il decimo della popolazione con i redditi più bassi, il reddito è passato da 89.800 DKK nel 2020 a 95.500 DKK nel 2021, corrispondente ad un aumento del 6,3%. Stessa cosa è stata riscontrata nel 10° decile, la fascia della popolazione con i redditi più alti, dove il reddito è cresciuto da 733.300 DKK a 779.800 DKK, anch'esso equivalente ad un aumento del 6,3%. Le altre fasce di popolazione, invece, hanno visto un incremento del reddito del 2%.
La crescita del reddito dal 2020 al 2021 è dovuta sia all'aumento del reddito d'impresa che del reddito di proprietà. Inoltre, l’aumento del reddito nel 1° decile è anche il risultato dell'aumento dell'occupazione, e conseguentemente, della diminuzione del numero di beneficiari di assistenza in denaro nel 2021.
L’aumento del reddito della fascia più ricca della popolazione, invece, può essere attribuito a rendimenti più elevati sulle attività, ad esempio sotto forma di dividendi azionari e guadagni.
Il significativo incremento del 6,3% del reddito nel 1° decile ha influenzato anche il numero di persone in povertà relativa, che ha contato una diminuzione da 241.800 persone nel 2020 a 233.000 nel 2021.
Questo ha portato anche ad una diminuzione del numero di bambini e minorenni relativamente poveri, che è sceso da 56.500 a 53.800 persone nel 2021. “Relativamente povero” significa avere un reddito 50% inferiore al reddito medio della popolazione, escludendo dal calcolo sia i nuclei famigliari con studenti come capofamiglia sia il ceto più ricco.
Questa misura, ed il significato che rappresenta, viene utilizzato sia come misura della disuguaglianza economica che del rischio di esclusione sociale a causa di scarse opportunità economiche. Il numero in diminuzione, quindi, è una buona notizia per il Paese Scandinavo.
Fonte: https://bit.ly/3FjrtYr
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)
Come ha comunicato giovedì UOKiK (l'Ufficio per la Concorrenza e la Tutela dei Consumatori), gli operatori di Orange Polska, P4 (rete Play) e T-Mobile hanno recentemente deciso di introdurre nei contratti a tempo determinato disposizioni che sollevano dubbi al presidente dell'Ufficio per la concorrenza e la tutela dei consumatori. Si tratta di clausole inflazionistiche che autorizzano a modificare i termini degli obblighi sottoscritti dai consumatori durante la loro durata.
"Non sempre sono ammesse modifiche agli elementi essenziali dell'impegno in corso, pertanto ho avviato un procedimento esplicativo in merito alle clausole di inflazione introdotte dagli operatori mobili. Sospettiamo che possano costituire clausole abusive, e quindi disposizioni illecite che violano gravemente gli interessi dei consumatori" ha detto il presidente dell'Ufficio per la concorrenza e la tutela dei consumatori, Tomasz Chróstny. UOKiK spiega che le clausole di inflazione, se devono essere introdotte nei contratti, dovrebbero essere garantite da entrambe le parti e non possono essere utilizzate solo a vantaggio degli imprenditori. Secondo i risultati dell'Ufficio, Orange Polska prevede possibili aumenti se i prezzi aumenteranno di almeno il 3,5%. rispetto all'anno precedente. T-Mobile Polska, e non solo, ha introdotto disposizioni simili. Il presidente dell'Ufficio per la concorrenza e la tutela dei consumatori sta valutando anche l'introduzione di clausole inflazionistiche in altri settori dell'economia.
Fonte: POLONIA OGGI
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
L’ultima edizione della guida vede l’aggiunta di nuovi premi speciali Premio Apertura dell’anno e Premio Sommelier.
In questa sesta edizione della Michelin Thailandia rientrano 441 ristoranti, tra cui 6 due Stelle, 29 da una Stella e 189 Bib Gourmand (locali con ottimo rapporto qualità prezzo). 69 i nuovi locali della regione nord est e 3 le Stelle verdi (per i locali più sostenibili).
Degni di nota tra i nuovi ingressi sono il ristorante Baan Tepa, che offre un menù stagionale con materie prime da produttori locali o dall’orto di proprietà, Potong, ristorante cinese-thailandese e Maison Dunand e Signature, che si ispirano alla cucina francese.
Tra i Bib Gourmand 2023 si contano 105 ristoranti tradizionali e 84 locali di street food. Tra i nominativi vi sono indirizzi attivi da oltre 50 anni, come Arunwan di Bangkok, famoso per il cavolo marinato e le frattaglie fresche in brodo dolce di maiale, oppure Khun Jaeng Guay Tiew Pak Mor Kao Wang di Khon Kaen, specializzato in tom yum, gnocchi di riso e palline di tapioca in versione street food. Vengono anche menzionati locali più particolari come Pae Araya a Ubon Ratchathani, ristorante galleggiante con una scelta di prodotti ittici thailandesi e ispanici.
Davide Garavaglia di Côte di Mauro Colagreco vince il premio Young Chef 2023. Tra le sue esperienze lavorative passate compaiono i nomi di Davide Oldani e Pierre Gagnaire.
Premio per il Miglior Servizio va a Uthit Songtho, direttore del Baan Phraya.
A Pichaya "Pam" Soontornyanakij il premio per l'Apertura dell'anno, grazie alla brillante idea di aprire il locale ristrutturando - in tempo di Covid - un'antica farmacia di famiglia.
Sommelier dell'Anno è Guillaume Perdigues del Mezzaluna.
Le nuove Stelle Verdi sono Haoma, indiano di Bangkok che per le carni si appoggia su una fattoria che lavora in acquaponica, e Jampa a Phuket, a base di erbe e verdure provenienti dalla propria fattoria biologica e frutti di mare direttamente dai pescatori dell'isola.
Fonte: https://bit.ly/3iv8XTW
(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)
Le vendite al dettaglio a prezzi costanti in ottobre sono aumentate del 0,7 % rispetto all’anno scorso. Si tratta di un aumento inferiore a quanto previsto dagli esperti, che prevedevano che questo indicatore sarebbe stato superiore al 3%. Gli analisti notano che si prevedono deboli dati di vendita in inverno. La situazione finanziaria delle famiglie è storicamente debole. Abbiamo a che fare con un rallentamento economico.
Probabilmente i dati di novembre potrebbero distorcere leggermente questa immagine a causa della Coppa del Mondo di calcio in corso, che può incoraggiare i polacchi a fare più spese. In teoria l’inflazione alta dovrebbe sostenere la crescita delle vendite al dettaglio, ma l’aumento dei prezzi causa anche volontà di risparmio sulla spesa.
Fonte: POLONIA OGGI
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)