Notizie mercati esteri

Lunedì 1 Marzo 2021

Il Nord Est in UK vuole raddoppiare i posti di lavoro nel settore delle scienze biologiche

Sono stati recentemente definiti alcuni nuovi programmi per l’accrescimento del settore delle scienze biologiche, già in via di sviluppo, e la conseguente creazione di ben 12.000 nuovi posti di lavoro.

La East LEP, con base nel Nord Est, intende basare il proprio progetto di espansione sui consolidati punti di forza della regione, che si contraddistingue nell’ambito della salute, delle scienze biologiche e farmaceutiche e che intende raddoppiare le dimensioni del settore entro il 2030.

La pandemia, che ha portato alla luce l’importanza dell’innovazione nel settore sanitario, è stata il motore del progetto di espansione, che vedrà il numero di posti di lavoro nelle scienze biologiche raddoppiare da 12.000 a 24.000, così come il numero di business nel settore, che passerà da 150 a 300.

La regione britannica del Nord Est gode di una consolidata reputazione nell’ambito delle scienze biologiche, grazie anche alla Newcastle University, che è da tempo considerata come uno dei centri di ricerca in ambito medico più importanti del Regno Unito.

Alcuni operatori internazionali di alto calibro, tra cui Procter & Gamble e GlaxoSmithKline, hanno base nella regione, che conta anche numerose aziende farmaceutiche e un importante polo innovativo a Sedgefield (NETPark). 

Fonte: https://bit.ly/2NOAC36

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Lunedì 1 Marzo 2021
Lunedì 1 Marzo 2021

L’aeroporto di Heathrow registra perdite da 2 miliardi di sterline a causa della pandemia

Le perdite annuali dell’aeroporto di Heathrow sono precipitate a 2 miliardi di sterline, dopo che i numeri dei passeggeri sono diminuiti a livelli da record, paragonabili ai dati registrati nel 1970.

Heathrow ha richiesto al governo britannico la stipulazione di un accordo per permettere ai passeggeri di riprendere a volare già a partire da quest’estate e per fornire agevolazioni fiscali agli aeroporti per riuscire ad affrontare la crisi. 

L’aeroporto più importante di Londra è fiducioso circa la riapertura del mercato dei viaggi a partire da metà maggio.

Heathrow ha dichiarato che durante il 2020 il numero dei passeggeri è diminuito del 73% e che le perdite sul fatturato ammontano oggi a 2 miliardi di sterline. È stato anche comunicato, però, che la disponibilità di 3,9 miliardi di sterline in liquidità permetterà all’aeroporto di rimanere aperto almeno fino al 2023.

Fonte: https://reut.rs/3uLTPD8

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Lunedì 1 Marzo 2021
Lunedì 1 Marzo 2021

ECO-SCORE: la Francia lancia una nuova etichettatura alimentare destinata a promuovere i prodotti ecosostenibili e a km 0

Conoscevamo Nutri-score, l’etichetta a semaforo realizzata dal Ministero francese della Salute già dal 2017, che dava una patente nutrizionale tutta francese ai prodotti agroalimentari di largo consumo.

Nata tre anni fa, Nutri-score non è un’etichettatura obbligatoria, ma essendo ben visibile su buona parte delle confezioni alimentari, fornisce ai consumatori un’immediata lettura dei valori nutrizionali del prodotto orientandoli verso una scelta d’acquisto più consapevole, più salutare con un occhio attento alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, diabete e obesità.

Il paradosso alimentare è che il “semaforo” Nutri-Score premia con la lettera verde “B” il Cordon Bleu fritto in olio di soia, mentre mette una bella e rossa “E” al nostro Parmigiano Reggiano DOP. 

 

OCCHIO AL SEMAFORO ECOLOGICO

Il semaforo Nutri-Score piace così tanto ai francesi, che sulla scia delle politiche nazionali legate alla transizione ecologica, hanno iniziato a vedere sugli scaffali dei supermercati l’ultimo nato: ECO-SCORE, “semaforino” a fogliolina con gli stessi colori del fratello maggiore ma che ha il compito di “certificare” l’impatto ambientale del ciclo produttivo degli alimenti (trasformati e non), premiando quelli ad alto valore di ecosostenibilità, quelli “very greeny” e quelli a km 0.

ECO-SCORE è per ora in fase di test, su un campione di 2500 referenze individuate in collaborazione con l'Agenzia francese per la transizione ecologica (Ademe), ma il suo obbiettivo è di prendere in conto i criteri qualitativi di un prodotto agroalimentare quali il luogo d’origine, il rispetto della stagionalità, l’impatto ambientale dei metodi di produzione, la completezza delle informazioni in etichetta, il riciclaggio degli imballaggi: ognuno di questi genera un punteggio su forma di bonus/malus che sommato determina il colore finale della preziosa fogliolina.

In Francia sono già numerose le App digitali utilizzate quotidianamente dai consumatori e che consentono, attraverso il codice a barre, di ottenere tutte le informazioni nutrizionali sul prodotto che si sta acquistando (Yuka, Open food facts, Marmiton, etc).  

Ora con i semafori NUTRI-SCORE ed ECO-SCORE il rischio di penalizzazione per il Made in Italy agroalimentare in Francia diventa assai più alto.

Fonti: https://bit.ly/37YND12; https://bit.ly/3uIcakx; https://bit.ly/3b1MasF

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Lione)

Ultima modifica: Lunedì 1 Marzo 2021
Lunedì 1 Marzo 2021

I leader degli Emirati Arabi Uniti approvano i progetti per i prossimi 50 anni

I leader degli Emirati Arabi Uniti hanno approvato una nuova edizione dell'Agenda Nazionale per modellare i modelli di lavoro e le prestazioni del governo federale e dei ministeri.

La nuova agenda riflette gli obiettivi a lungo termine del governo per sostenere la stabilità economica in tutti i settori.

L’incontro, durato due giorni, è stato presieduto da Sua Altezza lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vicepresidente e primo ministro degli EAU e sovrano di Dubai, e Sua Altezza lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi e vice comandante supremo delle forze armate degli EAU.

La nuova agenda rappresenta il piano strategico del governo per promuovere il concetto di "sviluppo equilibrato" ovvero un piano di lavoro avanzato per adottare nuove tecnologie che aumentino lo status degli Emirati Arabi Uniti nella trasformazione digitale globale.

Una visione di sviluppo di 50 anni

Il ritiro di due giorni ha permesso di delineare un quadro strategico per la visione di sviluppo per i prossimi 50 anni del paese. L’obiettivo è quello di aumentare la competitività del paese in vari settori.

I partecipanti hanno affrontato la questione dello sviluppo futuro per ottenere salti competitivi nei settori vitali del paese e hanno esaminato nuovi meccanismi per espandere i progetti federali e locali e rendere gli EAU una delle nazioni più agili e adattabili.

 

Per l’articolo completo visita il sito Khaleejtimes.com

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

Ultima modifica: Giovedì 11 Marzo 2021
Lunedì 1 Marzo 2021

Obiettivi di crescita del PIL 2021 fissati per 29 province – oltre 10% previsto per Hebei e Hainan

Per il 2021 le province, municipalità e regioni autonome cinesi hanno stabilito i loro obiettivi di crescita economica ad eccezione dello Hebei e dello Heilongjiang che non hanno ancora presentato i rispettivi rapporti.

Complessivamente, gli obiettivi di crescita del PIL non sono inferiori al 6% simbolo di una forte fiducia nella ripartenza. In particolare, lo Hubei e Hainan hanno fissato obiettivi di crescita del PIL superiori al 10%. Per quanto riguarda lo Hubei, si prevede infatti un rilancio dell’economia a seguito del forte impatto che le chiusure dettate dall’epidemia da coronavirus hanno avuto sull’economia locale che ha registrato un calo annuale medio del 5%. Per Hainan, invece l’obiettivo di crescita è fortemente legato alla costruzione del porto di libero scambio, parte degli sforzi per promuovere le riforme e l'apertura dell'isola.

Secondo l'ultima edizione del World Economic Outlook Report del Fondo Monetario Internazionale nel 2021 l’economia cinese crescerà a un tasso dell’8,1%. In relazione a questo dato, gli obiettivi fissati a livello locale si configurano come leggermente più cauti (oltre 20 governi locali hanno fissato la crescita prevista a un tasso inferiore all’8%) ma relativamente robusti.

Le soglie stabilite favoriscono la continuità e la stabilità del perseguimento degli obiettivi di crescita a livello nazionale e segnalano i margini di manovra dei governi locali in un contesto ancora incerto a seguito dell'epidemia.

Nel quadro del 14° Piano Quinquennale annunciato nel novembre 2020, la Cina per la prima volta non ha posto l’enfasi sulla definizione di un obiettivo numerico di crescita in linea con il perseguimento di uno sviluppo qualitativo. Gli obiettivi definiti dai governi locali riflettono il perseguimento non eccessivo del tasso di crescita del PIL ponendo l'accento sulla qualità della crescita.

Fonte: https://bit.ly/3bV6wmS

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Cina)

Ultima modifica: Lunedì 1 Marzo 2021
Lunedì 1 Marzo 2021

Svizzera - Consuntivo 2020: disavanzo record per la Confederazione

Il bilancio della Confederazione ha chiuso l’esercizio 2020 con un disavanzo record pari a 15,8 miliardi di franchi a fronte dell’eccedenza di 344 milioni preventivata. Il peggioramento di 16,1 miliardi è provocato dalle ripercussioni della pandemia da coronavirus. Da un lato, il crollo congiunturale dovuto alle misure di contenimento ha comportato minori entrate (-3,7 mia. o - 5,0 %), dall’altro la Confederazione ha sostenuto elevate spese straordinarie per attenuare gli effetti economici negativi (14,7 mia.).

Rispetto all’anno precedente le entrate ordinarie sono diminuite del 3,4 per cento, che corrisponde approssimativamente al calo atteso del prodotto interno lordo nominale (-3,9 %). La contrazione delle entrate (-2,6 mia.) è principalmente riconducibile all’imposta preventiva (- 3,1 mia.). Nel 2020 le imprese sono state più prudenti con la distribuzione di dividendi e il riacquisto di azioni. Di conseguenza, i ricavi sono stati nettamente inferiori rispetto all’anno precedente. Anche il gettito dell’imposta sul valore aggiunto (-4 mia.) e dell’imposta sugli oli minerali (-0,3 mia.) segna una flessione rispetto al 2019. Per contro, l’imposta federale diretta ha registrato un’ulteriore crescita (+0,9 mia.), dato che concerne prevalentemente i redditi e gli utili conseguiti nel 2019.

Nel 2020 le uscite effettive per contrastare la pandemia sono ammontate a 15 miliardi di franchi e riguardano principalmente l’indennità per lavoro ridotto (10,8 mia.) e l’indennità per perdita di guadagno a seguito del coronavirus (2,2 mia.). Le uscite inerenti al programma per i casi di rigore esplicheranno i loro effetti soltanto sul consuntivo 2021. Nel 2020 sono stati stanziati circa 31 miliardi per le misure COVID-19. La grande differenza rispetto alle uscite effettive risiede soprattutto nelle indennità per lavoro ridotto e per perdita di guadagno in seguito alla pandemia. Questi mezzi sono stati calcolati nella primavera del 2020 in base alle ripercussioni della pandemia, che allora era possibile stimare solo a grandi linee. Nel complesso il crollo economico nel 2020 è però stato meno forte del previsto. L’allegato al presente comunicato stampa fornisce una panoramica delle uscite sostenute nel 2020 per le misure anti COVID.

Secondo le stime attuali, nell’anno in corso le uscite straordinarie per contrastare la pandemia (c. 17 mia.; preventivo e prima aggiunta A) provocheranno un deficit di finanziamento di circa 20 miliardi di franchi. Per gli anni 2022–2024 la Confederazione si attende un saldo di bilancio equilibrato o leggermente positivo.

 

Aumento del debito e del disavanzo del conto di ammortamento

Nel 2020 il debito netto è cresciuto di 15,5 miliardi e rispecchia quindi il deficit di finanziamento. Per coprire l’elevato fabbisogno di mezzi necessari per le misure anti COVID-19, nel corso del 2020 la Confederazione ha, da un lato, aumentato lʼindebitamento e, dall’altro, ridotto la liquidità, ovvero i suoi beni patrimoniali. Negli scorsi anni la liquidità era cresciuta in misura considerevole in particolare per effetto dell’imposta preventiva. Impiegando tale liquidità la Confederazione ha potuto limitare il nuovo indebitamento. Nel 2020 il debito lordo è dunque cresciuto “soltanto” di 6,7 miliardi e a fine anno si attestava a 103,7 miliardi.

Fonte: https://bit.ly/301ZMxQ

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

Ultima modifica: Lunedì 1 Marzo 2021
Lunedì 1 Marzo 2021

Regno Unito: la linea ferroviaria HS2 ha appena indetto la ricerca di un appaltatore per un progetto da 275 milioni di sterline

La linea ferroviaria britannica HS2 ha appena iniziato la ricerca di un appaltatore per la costruzione di un deposito da 275 milioni di sterline e un centro amministrativo a Birmingham.

La realizzazione del progetto porterà alla creazione di ben 500 nuovi posti di lavoro e ruoterà attorno all’area di Washwood Heath.

Lo sviluppatore selezionato avrà l’opportunità di lavorare con HS2 per trasformare l’area industriale dismessa in un centro operativo 24 ore su 24, con 430.550 metri quadrati di area adibita alla manutenzione dei treni e alla pulizia delle carrozze, inclusi 14 binari dove i treni possono essere lasciati parcheggiati durante la notte.

Il nuovo centro operativo comprende anche un’area adibita all’amministrazione e agli uffici.

La prima fase dei lavori di costruzione della HS2, tra Birmingham e Londra, è attualmente in esecuzione. La seconda, tra Birmingham e Crewe, ha ricevuto il via libera dalla Corona la settimana scorsa.

Fonte: https://bit.ly/3dXTLKL

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Lunedì 1 Marzo 2021
Lunedì 1 Marzo 2021

Introduzione della valuta digitale cinese: stimolo ai consumi interni e agevolazione per transazioni internazionali

La Cina si sta preparando ad introdurre su larga scala una nuova valuta: lo yuan digitale. Si tratta della prima valuta digitale nazionale con valore legale erogata da un’autorità monetaria internazionale, la Banca Popolare Cinese.  Lo yuan digitale avrà valore equivalente alla moneta fisica ora in uso nel Paese beneficiando di un cambio 1:1.  

La distribuzione dello yuan digitale avverrà secondo uno schema ben definito che prevede la distribuzione dello stesso tramite banche d’affari e piattaforme di pagamenti digitali già in uso che a loro volta lo distribuiranno all’utente finale. Il pagamento digitale è, di fatto, pratica già diffusa in Cina, tramite piattaforme quali WeChat Pay e Alipay, che insieme controllano il 94% delle transazioni su piattaforme online. Il progetto della Banca Popolare è quello di servirsi di queste piattaforme come intermediarie nella distribuzione dello yuan digitale.

Tramite l’accesso a un portafoglio digitale, aggiunto automaticamente al proprio conto corrente, gli utenti potranno utilizzare il denaro in valuta digitale per effettuare pagamenti e bonifici destinati ad altri utenti o venditori online e offline. La maggiore differenza rispetto alle piattaforme di pagamento non bancarie come Alipay e WeChat Pay, che richiedono il collegamento di un conto bancario al proprio account, sta nel fatto che il portafoglio digitale può essere aperto tramite qualsiasi metodo di identificazione personale univoca come patente di guida o numero di cellulare. 

L’obiettivo è quello di utilizzare ufficialmente la nuova forma di valuta durante le prossime Olimpiadi invernali del 2022 incentivando i consumi nel mercato interno, principale nodo della strategia di ripartenza cinese. A tal fine, negli ultimi mesi sono stati avviati progetti pilota distribuiti sul territorio nazionale mirati a sperimentare l’introduzione della nuova valuta digitale. In occasione della festività del Capodanno Cinese città come Pechino, e Suzhou hanno emesso sul mercato locale somme in valuta digitale fino a 30M di RMB (€3,8 M) assegnate ai residenti tramite una lotteria digitale su larga scala promossa tramite le principali piattaforme.  I vincitori, che hanno ricevuto dei voucher sotto forma di “busta rossa” (红包hong bao) dal valore di 200 yuan, sono stati tra i primi ad utilizzare l’innovativo sistema di pagamento per fare acquisti nei negozi e nei punti vendita online selezionati, insieme ai vincitori delle lotterie pilota precedenti avviate in città come Shenzhen. 

L’ introduzione dello yuan digitale, oltre a rappresentare un volano per stimolare i consumi interni, assicurerebbe maggiore trasparenza finanziaria. Inoltre, la Banca Popolare Cinese ha sottolineato come l’introduzione della moneta digitale favorirebbe la riduzione dei costi e delle tempistiche per le transazioni internazionali agevolando le aziende straniere nel condurre operazioni in Cina nel prossimo futuro. Infine, secondo i progetti della Banca Popolare Cinese, una semplificazione del sistema di pagamenti internazionali aumenterebbe le probabilità di internazionalizzazione dello Yuan, che si potrebbe affiancare al dollaro americano come valuta di riferimento nelle transazioni internazionali.

Fonte: https://bit.ly/3uKeSpZ 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Cina)

Ultima modifica: Venerdì 26 Marzo 2021
Lunedì 1 Marzo 2021

Turchia - Interscambio commerciale nel 2020: Italia secondo partner europeo

Nonostante le difficoltà per le attività produttive e il commercio internazionale dovute alla pandemia nel corso del 2020, l’Italia ha confermato la propria posizione di secondo partner europeo della Turchia e si è posizionata quale 6° partner commerciale in assoluto con 17,3 miliardi di interscambio totale rispetto al 2019 (-9,6%).

L’export italiano verso la Turchia è rimasto sostanzialmente stabile (9,2 miliardi, -1,7%) mentre l’export turco verso l’Italia si è contratto del -17,2%. Nel 2020, pertanto si è registrato un saldo positivo per l’Italia di 1.114 milioni di dollari.

Nel 2020, l’Italia si conferma il quinto fornitore della Turchia dopo Cina, Germania, Russia, Stati Uniti ed il quinto cliente dopo Germania, Regno Unito, Stati Uniti ed Iraq. Le tre voci prevalenti dell’export turco verso l’Italia riguardano: autoveicoli, trattori e parti di ricambio; macchinari ed apparecchiature meccaniche; ferro e acciaio. Le principali categorie dell’import turco dall'Italia si riferiscono a: macchinari ed apparecchiature meccaniche; autoveicoli, trattori e parti di ricambio; materie plastiche.

L’interscambio commerciale con la UE (principale partner commerciale della Turchia con il 36,8% dell’interscambio totale), ha registrato un calo dell’1% passando da $ 144,6 miliardi del 2019 a $ 143,2 miliardi registrati nell’anno 2020. Le importazioni turche dalla UE sono passate da $ 67,9 miliardi a $ 73,3 miliardi (7,9%), mentre le esportazioni verso la UE sono diminuite dell’8,8%, passando da $ 76,7 a $ 69,9 miliardi.

La graduatoria dei principali partner commerciali mostra al primo posto la Germania con $ 37,7 miliardi di interscambio (5% rispetto al 2019), di cui 21,7 miliardi di importazioni (12,6%) e 15,9 miliardi di esportazioni (-3,9%) con un saldo negativo per la Turchia di $ 5,7 miliardi. Segue: la Cina con 25,9 miliardi di interscambio (18,4%), di cui 23 miliardi di import (20,3%) e 2,9 miliardi di export (5,1%) e un saldo negativo per la Turchia di 20 miliardi di USD.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Venerdì 19 Marzo 2021
Lunedì 1 Marzo 2021

Il piano Biden per le infrastrutture USA

La nuova amministrazione Biden-Harris è pronta ad entrare nel vivo della realizzazione delle promesse elettorali. Il piano “Build Back Better”, in risposta alla grave crisi economica dovuta alla pandemia, incarna l’ambizione del nuovo Presidente di concentrare gli sforzi nazionali nella creazione di nuovi posti di lavoro per la realizzazione a breve termine di infrastrutture moderne e sostenibili e per la conversione ad un futuro di energia pulita entro il 2035

Il piano “Build Back Better si declina in diverse linee d’azione tra cui: trasformare la rete infrastrutturale – strade e ponti, ferrovie, aviazione, porti e corsi d’acqua navigabili interni – per rendere il movimento delle persone e delle merci più rapido, più economico e più sicuro; attuare una seconda rivoluzione ferroviaria per rendere il trasporto su rotaia più sicuro, più diffuso e meno inquinante, in particolare mirando al movimento pendolare nelle grandi aree urbane;  rivoluzionare il network di trasporti locali per ridurre l’inquinamento nelle grandi città, favorire il trasporto pubblico e leggero e creare le condizioni per una rivoluzione green dell’automotive americana.  

Per attuare questo piano ambizioso, Biden ha bisogno di importanti fondi per gli investimenti e di uomini giusti nei ruoli chiave. Al nuovo Presidente non manca nessuno dei due fattori di successo: 2 trilioni di dollari, gran parte dei quali indirizzati alle infrastrutture, e Pete Buttigieg, 38 anni, che sarà il più giovane segretario della nuova amministrazione. L’ex-sindaco di South Bend, Indiana, ha da sempre sostenuto il bisogno di grandi investimenti nelle infrastrutture. La sua nomina a Segretario dei Trasporti, salutata con approvazione dagli operatori del settore, lo porterà ad affrontare le sfide più critiche, come l’ambizioso progetto dell’alta velocità in Texas

 

(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce Southeast)

 

Ultima modifica: Martedì 9 Marzo 2021