Notizie mercati esteri

Venerdì 12 Marzo 2021

Portogallo: 35 milioni per trasformare un’isola del fiume Tago in un resort di lusso

L'investimento, realizzato dall'imprenditore portoghese Sidik Latif, andrà a combinare la produzione agricola sostenibile con il turismo naturalistico attraverso la costruzione di un resort in uno dei tre isolotti del fiume Tago, caratterizzato da una superficie di circa 900 ettari. 

Il progetto, denominato "Ilha de Lisboa" è stato accolto con piacere dal comune di Vila Franca de Xira e sarà analizzato dall'Agenzia portoghese per l'ambiente (APA).

Fonte: https://bit.ly/2Onk9Di


(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

 

 

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Giovedì 11 Marzo 2021

Green Energy – l’Irlanda del Nord ha in progetto di raddoppiare la produzione di energia rinnovabile

SONI, operatore elettrico nordirlandese, ha dichiarato che la rete di energia elettrica in Irlanda del Nord necessita di investimenti da centinaia di migliaia di sterline per far fronte all’accresciuta domanda di energia rinnovabile.

La domanda è molto probabilmente determinata dalla forte diffusione di veicoli elettrici e dall’elettrificazione degli impianti di riscaldamento.

I costi degli investimenti saranno a carico delle bollette elettriche dei contribuenti.

Una delle questioni piú problematiche rispetto al progetto riguarda la dislocazione delle fonti di energia rinnovabile – principalmente i parchi eolici – che si trovano nella parte nord e in quella ovest dell’Irlanda del Nord, mentre la maggior parte dell’energia consumata si trova ad est della nazione.

L’ambizione è quella di arrivare ad una produzione di energia rinnovabile pari al 70% di quella totale entro il 2030.

Affinché questo accada, la quantità di energia rinnovabile della rete elettrica nordirlandese dovrebbe almeno essere raddoppiata. Ciò rappresenta una vera sfida per il sistema elettrico della zona, vista la natura dell’energia rinnovabile e alla capacità limitata della rete di trasportarla.

SONI ha delineato quattro approcci per raggiungere l’obiettivo, due dei quali – concentrare la produzione di energia rinnovabile presso le aree piú potenti della rete elettrica e incoraggiare le grosse aziende a stabilirsi vicino a fonti energetiche green – garantiranno l’obiettivo di copertura auspicato del 70%.

Tali disposizioni richiederanno un investimento che va dai 113 milioni ai 120 milioni di sterline.

Fonte: https://bbc.in/3vhtzAQ

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

 

 

Ultima modifica: Giovedì 11 Marzo 2021
Giovedì 11 Marzo 2021

Formazione: la Svizzera primeggia nel mondo

Otto delle migliori scuole alberghiere al mondo sono in Svizzera: è il risultato di una graduatoria, stilata quest’anno dalla società britannica Quacquarelli Symonds (QS). Nell’undicesima edizione della classifica per materia, il Politecnico federale di Zurigo (ETH) occupa il primo posto mondiale in geologia, geofisica e scienze della terra e marine.

Inoltre, 29 programmi elvetici si classificano tra i primi 10 al mondo nella loro disciplina, erano 26 del 2020. La Svizzera si classifica così al terzo posto, dopo Usa e Gran Bretagna.

In quattro materie, le università svizzere sono addirittura le migliori del mondo nella classifica QS. L’Ecole Hôtelière di Losanna, per esempio, difende la sua prima posizione tra le scuole di gestione alberghiera. In totale, otto istituti elvetici sono nella top 10 nel settore della ricettività e del tempo libero, molte delle quali per la prima volta quest’anno.

Per esempio, l’Hotel Institute Montreux, che è passato dal 24.esimo al sesto posto. «L’istituto ha fatto così bene principalmente a causa del feedback positivo dei datori di lavoro sui diplomati», ha dichiarato a Keystone-ATS Jack Moran, portavoce di QS, aggiungendo che QS ha sempre constatato che la Svizzera offre una formazione all’avanguardia nel settore della ricettività.

 

Il politecnico di Zurigo (ETH) tra i primi 10 in 15 discipline

Come anticipato, l’ETH occupa ancora una volta il primo posto in tre discipline delle scienze della terra, vale a dire in scienze della terra e degli oceani, geologia e geofisica. In dodici altre discipline, si colloca tra i primi 10 del mondo. Tuttavia ha perso un paio di posizioni in sette di queste discipline. Secondo Moran non c’è una ragione particolare per tale calo nella classifica. Ai vertici, dove la concorrenza è forte, anche cambiamenti minimi nella «reputazione accademica», per esempio, portano a un risultato leggermente peggiore.

Il Politecnico federale di Losanna (EPFL) è anche tra i primi 10 in quattro discipline. Inoltre, l’Università di Berna è all’ottavo posto in odontoiatria, mentre la facoltà congiunta delle Università di Berna e Zurigo Vetsuisse, è al settimo posto in medicina veterinaria.

Fonte: https://bit.ly/2NcLxUa

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

 

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Giovedì 11 Marzo 2021

Miami si candida a diventare il prossimo grande tech hub statunitense

Trasferirsi a San Francisco e nella Silicon Valley era considerata una seconda corsa all’oro, verso l’Eldorado dove giovani in cerca di fortuna diventavano presto CEO di start-up in grado di fatturare rapidamente milioni, se non addirittura miliardi di dollari. Questo movimento ha però generato effetti spillover importanti come l’aumento esorbitante dei prezzi degli affitti e quello smisurato delle tasse. Di conseguenza, l’aumento del costo della vita ha influenzato negativamente la qualità della stessa.

Tra i primi ad emigrare dalla California spicca il nome di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, che con la sua Tesla si è traferito in Texas per fuggire ai nodi burocratici dell’amministrazione californiana. Il New York Times riporta che la California ha perso, nell’ultimo anno, più di 653.000 residenti, un buon numero dei quali si è trasferito in Texas (82.000), più che in qualunque altro stato. La Hewlett-Packard, che per prima, nel 1939, inaugurò la Silicon Valley, si trasferirà presto da San Jose a Houston.

Negli ultimi tempi, Miami sta iniziando a catturare l’attenzione, quasi inaspettatamente, delle tech companies che stanno lasciando la California. Il sindaco di Miami, il Repubblicano Francis Suarez, ha iniziato a corteggiare attivamente i più famosi tra i CEO che hanno intenzione di migrare, tra cui lo stesso Elon Musk, i CEO di TwitterGoogle e Palantir e il co-fondatore di Paypal. Miami ha da offrire un ambiente business-friendly e ha intenzione di mettere a disposizione dei “servizi di accoglienza” per le aziende che desiderano stabilirsi a Miami.

Negli ultimi mesi il Blackstone Group, la Elliott Management e la Icahn Enterprises hanno scelto di delocalizzarsi a Miami e altre grandi aziende come la Goldman Sachs hanno deciso di spostare in città parte delle loro attività. Miami diventerà quindi presto una rivale di New York per quanto riguarda il settore bancario e del fin tech, grazie al suo clima più mite, le sue spiagge e l’assenza di tasse statali sul reddito. Questi fattori di successo sicuramente accresceranno la competitività di Miami come futuro hub tecnologico e finanziario degli Stati Uniti.

 

(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce Southeast)

Ultima modifica: Giovedì 11 Marzo 2021
Giovedì 11 Marzo 2021

Il progetto rivoluzionario dei freeport in Regno Unito

Boris Johnson e Rishi Sunak (Chancellor of the Exchequer) hanno visitato il Nord Est dell’Inghilterra per discutere sul progetto dei freeport, delineato nel Budget annunciato di recente da Sunak.

In particolare, si sono recati al porto Teesport a Middlesbrough, che diventerà il freeport piú grande del Paese.

Nel Budget, Sunak ha dichiarato che il Tesoro britannico ha in programma di finanziare la costruzione di un altro importante freeport a nord, nella città di Darlington, il quale si chiamerà Treasury North e che permetterà la creazione di ben 750 nuovi posti di lavoro.

Il Budget prevede in totale la pianificazione di 8 freeport nel Paese.

Sunak ha dichiarato che i freeport saranno zone economiche speciali con regole diverse, che renderanno gli scambi commerciali piú facili e meno costosi. Queste aree saranno caratterizzate da una pianificazione semplice, da dazi doganali piú economici – con tariffe, IVA e dazi favorevoli – e da un sistema di tassazione conveniente per favorire la costruzione, gli investimenti privati e la creazione di posti di lavoro.

Sunak si è espresso così rispetto al freeport presso Teesside: “Sarà un progetto rivoluzionario, e la buona notizia è che stiamo già ricevendo richieste da parte delle aziende, che hanno saputo del progetto ieri e che pensano sia interessante.”

Fonte: https://bit.ly/3cj9jq1

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

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Mercoledì 10 Marzo 2021

Danimarca prima tra i paesi per il benessere dell’infanzia

La Danimarca è uno degli Stati in cui maggiormente trovano spazio politiche sociali che concretamente sostengono il benessere dei bambini e degli adolescenti (UNICEF Report Card, 2020).

La Report Card n. 16 “Sfere di influenza”, studio lanciato dal Centro di Ricerca Innocenti (IRC) dell’UNICEF, traccia un quadro chiaro della probabilità, per bambini e adolescenti, di crescere, ricevere tutela, istruzione e ascolto. Lo studio dell’UNICEF, che si concentra sugli Stati ad altro reddito dell’Unione Europea e dell’OCSE, tiene inoltre in considerazione la misura in cui i genitori sono in grado di fornire sostegno e risorse per garantire ai propri figli le migliori possibilità di vivere un’infanzia sana e felice (ibid.).

Il report sviluppa questi temi adottando un approccio multilivello, così da stabilire come il benessere dei bambini sia influenzato dalla rete di sostegno e dalle risorse di chi si occupa di loro, dalle politiche pubbliche e dal contesto nazionale in cui si trovano (Ibid.). Sulla base di questi indicatori, la Danimarca si classifica al secondo posto tra i migliori Paesi in cui crescere un bambino (ibid.). Tra i principali fattori che portano lo Stato danese in cima alla graduatoria ci sono: le politiche sociali, l’istruzione e la sanità.

Lo Stato danese mette infatti a disposizione delle famiglie diversi sussidi economici per affrontare le spese destinate alla crescita dei propri figli. Sono previsti assegni familiari, erogati con cadenza trimestrale (børnecheck), per ciascun figlio fino al compimento della maggiore età. Questi possono essere integrati da un ulteriore assegno, se i genitori rientrano in determinate condizioni: essere single, aver due o più gemelli, essere pensionato, o frequentare un corso d’istruzione (Life in Denmark, 2021).

Nel rispetto delle condizioni fissate dal Governo danese nel corso del 2021, per i bambini che hanno solo uno dei genitori, l’importo percepito può arrivare ad un totale di 200 euro per ciascun figlio; se invece uno dei due (o entrambi) i genitori frequentano un corso d’istruzione, il sussidio erogato avrà un importo massimo di 265 euro (ibid.).

Il sistema del congedo parentale rientra nelle politiche sociali a sostegno della famiglia. Esso prevede 52 settimane, di cui 32 sostenute da sussidi statali, per entrambi i genitori (ibid.). Di queste, 18 sono concesse alla madre, 2 al padre, le restanti possono essere fruiti in modalità condivisa a seconda dei bisogni della coppia (Agi, 2018). Per ricevere l’indennità di maternità è necessario però soddisfare alcune condizioni lavorative: essere un lavoratore stipendiato, un lavoratore autonomo o un disoccupato. L’importo, di massimo 600 euro settimanali, viene calcolato in base alla retribuzione oraria del salario e al numero delle ore settimanali prese per il congedo (Life in Denmark, 2021).

La Danimarca, inoltre, garantisce a tutti i bambini un posto in asili, scuole materne e centri di assistenza. Per coloro il quale reddito familiare totale non supera le 185.000 DKK annue, lo Stato mette a disposizione un ulteriore sussidio finanziario così da poter accedere in modo gratuito all’istruzione (ibid.).

In totale, fra sussidi e prestiti a tassi calmierati, ­lo Stato spende quasi 25 miliardi di DKK l’anno, equivalenti a quasi 3,3 miliardi di euro: circa l’1% del Pil della Danimarca. Così, lo Stato danese si qualifica come uno dei sistemi più generosi e flessibili d’Europa (Corriere della Sera, 2020).

Fonte: https://bit.ly/38Ju8tV   

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Mercoledì 10 Marzo 2021
Mercoledì 10 Marzo 2021

Il RCEP spiana la strada al Vietnam per unirsi alle catene di approvvigionamento globali

Nguyen Thi Thu Trang, Direttore dell'OMC e Centro di integrazione presso la Camera del Commercio e dell'Industria del Vietnam (VCCI), ha detto che la firma del RCEP (Regional Comprehensive Economic Partnership) al 37º Summit dell’ASEAN nel 2020 ha dimostrato la determinazione e il successo del Vietnam alla presidenza dell'ASEAN.

Ha anche dimostrato che il Vietnam è un partner affidabile e che ha espresso il suo prestigio sulla scena internazionale. Per quanto riguarda le opportunità derivanti dall'accordo, secondo Trang quest’ultimo comprende una regione economica che fornisce la più grande fonte di materiali e attrezzature per il Vietnam e rappresenta il più grande mercato per i consumi del paese.

L’accordo copre anche le più grandi catene di produzione del mondo, facilitando così la connessione del Vietnam con altre economie membri del RCEP e promuovendo la sua potenzialità per investimenti esteri.

Per il paese sarà quindi più facile aderire alle catene di fornitura globali. 

L'accordo ha anche posto molte sfide, ha aggiunto Trang, spiegando che esso aumenterà il deficit commerciale del Vietnam nella regione e lo vedrà perdere slancio istituzionale con standard non troppo elevati. Per quanto riguarda l’attrazione degli IDE (Investimenti Diretti Esteri), la maggior parte delle economie membri del RCEP sono grandi investitori in Vietnam, ma ci sono ancora partner le cui tecnologie e qualità di investimento non sono buone.

Per sfruttare al meglio il RCEP il Vietnam potrà adottare tre tipi di soluzioni: continuare a innovare le istituzioni e a migliorare il contesto imprenditoriale; elaborare politiche industriali chiare che definiscano le industrie di punta e di supporto; innovare i meccanismi di controllo e garantire la qualità degli IDE.

Per attuare efficacemente l'accordo, le imprese dovranno quindi migliorare la loro competitività, studiare gli impegni dell'accordo e prepararsi per qualsiasi sfida.

Fonte: https://bit.ly/3t7tHRO

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Vietnam (ICHAM))

Ultima modifica: Mercoledì 10 Marzo 2021
Venerdì 5 Marzo 2021

L’economia britannica si assesta nel mese di febbraio

Il rendimento economico britannico si è stabilizzato nel mese di febbraio, dopo un forte crollo registrato a gennaio, mentre molti business continuano a soffrire le restrizioni del lockdown che colpiscono in primis il settore hospitality e degli altri servizi in praesentia.

Qualche ora prima dell’annuncio di Rishi Sunak circa i futuri programmi di sussidio finanziario al Paese, l’indice IHS Markit/CIPS era 49,6 per il mese di febbraio, contro il 41,2 di gennaio.

I dati mostrano che i business hanno registrato un’attività stabile durante lo scorso mese, in seguito ad un aspro peggioramento all’inizio dell’anno.

In linea con le stime, anche l’indice per il settore dei servizi è salito al 49,5 a febbraio, contro il 39,5 di gennaio.

Fonte: https://reut.rs/3kRx4tg

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Venerdì 5 Marzo 2021
Venerdì 5 Marzo 2021

Il centro di produzione e distribuzione alimentare SmartParc a Derby riceverà fondi da 17,5 milioni di sterline

Si prospetta lo stanziamento di importanti fondi da 17,5 milioni di sterline per la costruzione del nuovo centro di produzione di alimentari SmartParc, a Derby, Inghilterra, il quale potrebbe contribuire alla creazione di 5.000 posti di lavoro.

Il piano di costruzione è già stato avviato e consiste nella creazione di un centro di produzione e distribuzione di generi alimentari da 300 milioni di sterline, che verrà costruito nell’ex area di Celanese, vicino al centro città.

La D2N2 Local Enterprise Partnership ha già stanziato 12 milioni di sterline provenienti dal fondo governativo britannico Getting Building Fund.

All’amministrazione della città di Derby è ora richiesto di garantire il finanziamento esistente e di fornire 5,5 milioni di sterline aggiuntive.

L’approccio rivoluzionario di SmartPac raduna i produttori di alimentari per migliorare le proprie conoscenze e apportare piú investimenti, riducendo, tra le altre cose, lo spreco di cibo e le emissioni inquinanti. 

La grande struttura potrà ospitare installazioni manifatturiere, start-up e un’area adibita al Food Manufacturing Technology Centre of Excellence. L’intero edificio sarà alimentato da un impianto ad energia rinnovabile ideato per ridurre le emissioni inquinanti ed aumentare l’efficienza produttiva.

Fonte: https://bit.ly/3bhzGNC

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

 

Ultima modifica: Venerdì 5 Marzo 2021
Venerdì 5 Marzo 2021

Il budget di Rishi Sunak dà una scossa all’economia britannica per uscire dalla crisi

Il ministro delle finanze britannico Rishi Sunak ha annunciato le nuove grandi spese nazionali per aiutare l’economia UK ad uscire dalla crisi finanziaria provocata dal Covid19. Tra queste, delle nuove imposte sui redditi societari a partire dal 2023, per far fronte al duro colpo inferto alle finanze pubbliche del Paese.

Di recente Sunak ha dichiarato che l’economia del Regno Unito sarebbe tornata ai livelli pre-pandemia a partire dalla metà del 2022, sei mesi prima rispetto alle stime di qualche tempo fa, grazie alla spinta decisiva della campagna vaccinale britannica.

Tuttavia, il danno economico, pari al 3% delle uscite annuali, persisterà ancora per qualche tempo e 65 miliardi di sterline di supporto finanziario aggiuntivo sono state necessarie nel breve periodo, alla luce dell’attenuamento delle restrizioni previsto per i prossimi mesi.

Il primo aumento delle imposte sulla società in Regno Unito dal 1974 vedrà la tassazione al 25% per le aziende piú grandi e redditizie britanniche a partire dal 2023, contro il 19% attuale.

Tuttavia, prima che questo accada, i business potranno usufruire di una “super detrazione” della durata di due anni, nella speranza che uno sgravo fiscale li aiuti ad uscire dalla situazione di stallo provocata dalla pandemia, permettendo loro di investire maggiormente in una crescita futura.

Le misure annunciate da Sunak comprendono anche l’estensione di 5 mesi del programma a supporto dei business e dei lavoratori autonomi (Job Retention Scheme, taglio del 5% all’IVA per il settore hospitality, Business Rates Relief, ecc.) e dei provvedimenti dettati dall’emergenza rispetto ai pagamenti dei mutui (Mortgage Guarantee Scheme).

Saranno inoltre disponibili i cosiddetti Restart Grants, ovvero delle sovvenzioni che vanno fino a 6.000 sterline per i business che commerciano beni considerati “non essenziali” e fino a 18.000 per le attività commerciali nei settori dell’hospitality, fitness, leisure e cura della persona.

Fonte: https://reut.rs/3c2a0nv  

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

 

Ultima modifica: Venerdì 5 Marzo 2021