Notizie mercati esteri

Mercoledì 28 Aprile 2021

Si riduce il disavanzo delle partite correnti della Turchia

Secondo i dati dell’Ente di Statistica turco (TurkStat), il deficit del commercio estero della Turchia si è ridotto di quasi il 33% su base annua a gennaio 2021. Le esportazioni sono aumentate del 2,3% su base annua con oltre $ 15 miliardi, mentre le importazioni sono scese del 5,9% ad oltre $ 18 miliardi. Il surplus del commercio estero, esclusi i prodotti energetici e l'oro non monetario, è stato di $ 9 milioni. Il settore manifatturiero ha ottenuto una quota del 93,8% nelle esportazioni totali. Con $ 1,45 miliardi, la Germania è stata la principale destinazione delle esportazioni turche nel mese di gennaio, mentre la Cina è stata il principale partner per le importazioni con $ 2,2 miliardi. La quota di prodotti ad alta tecnologia nelle esportazioni delle industrie manifatturiere è stata del 3%. I dati hanno anche mostrato che le importazioni di energia del paese sono scese del 35,8% a $ 2,63 miliardi nel primo mese dell'anno rispetto allo scorso anno, a seguito dell’aumento della produzione interna e di quella rinnovabile. L'energia ha rappresentato il 14,45% delle importazioni complessive, anche le importazioni di greggio del paese hanno mostrato un calo del 31,71% rispetto a gennaio 2020. La Turchia ha importato circa 1,83 milioni di tonnellate di greggio il mese scorso, in calo rispetto ai 2,68 milioni di tonnellate dello stesso mese dello scorso anno.

Secondo il rapporto della bilancia dei pagamenti della Banca Centrale dell’11 marzo, la Turchia ha registrato un disavanzo delle partite correnti di $ 1,87 miliardi nel mese di gennaio 2021, in calo rispetto a $ 2,03 miliardi osservati nel gennaio 2020, con una riduzione dell'8% su base annua. Il miglioramento è stato principalmente alimentato da una diminuzione del deficit commerciale dei beni, nonostante un minore surplus nei servizi registrato nel mese. Il deficit di 12 mesi della Turchia si è attestato a quasi $ 36,6 miliardi a gennaio. Le partite correnti, esclusi oro ed energia, hanno registrato un surplus di circa $ 1,18 miliardi, in calo rispetto ai $ 3 miliardi dell’anno precedente.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Mercoledì 28 Aprile 2021
Mercoledì 28 Aprile 2021

Svizzera: previsto in crescita del +3,4% il PIL nel 2021

I ricercatori di BAK Economics, l’Istituto di analisi economiche, prevedono una forte ripresa economica nel corso del 2021. Gli esperti dell’istituto basilese, confortati dall’avanzamento della campagna di vaccinazione, ipotizzano per l’anno in corso un aumento del Pil svizzero del 3,4%.
L’ottimismo contagerà anche il 2022, per il quale la crescita immaginata del Pil si fissa al 3,7%. Correggendo i valori dagli effetti degli eventi sportivi, che hanno un impatto importante sul prodotto interno lordo elvetico a causa della presenza sul territorio di associazioni internazionali, ci si attende un incremento del 3,1% per quest’anno e del 3,5% per il prossimo.
Anche se la crisi scatenata dalla pandemia sta ancora colpendo il Paese, i ricercatori nutrono grandi speranze relative ai vaccini. Più velocemente le immunizzazioni procedono e più velocemente l’economia ne beneficerà, ha chiosato Alexis Bill Körber del BAK.
Ad aiutare sarà anche il pacchetto di stimoli confezionato negli Usa dall’amministrazione del presidente Joe Biden. «Quando gli Stati Uniti fanno una festa, il resto del mondo riceve un invito», ha spiegato con una metafora Körber, sottolineando così l’importanza dell’economia a stelle e strisce per tutto il pianeta, Svizzera compresa.
Malgrado queste prospettive tutto sommato rosee, la situazione del mercato del lavoro andrà monitorata da vicino. Nei prossimi mesi vi è infatti da mettere in preventivo un aumento dei disoccupati, la cui quota potrebbe raggiungere il 3,8%. Il sostegno durante la crisi è stato comunque senza precedenti, ha sottolineato Körber, e tuttora la Svizzera è ben al di sopra del suo record pre-Covid per quanto riguarda il ricorso al lavoro ridotto.
Nonostante ciò, è probabile che il fallimento di alcune aziende sia stato solo rimandato. In certi casi, scaduta la possibilità di accedere al lavoro ridotto vi saranno verosimilmente licenziamenti. La situazione dovrebbe distendersi entro la fine del 2022, quando, secondo il BAK, il tasso di disoccupazione scenderà di nuovo al 2,8%.

Fonte: http://www.ccis.ch/it/news.aspx?id=1395

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

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Mercoledì 28 Aprile 2021

È spagnolo l’investimento di 450 milioni in parchi eolici nella regione del Tamega in Portogallo

L’azienda spagnola Iberdrola sta realizzando quello che sarà il più grande complesso idroelettrico in Portogallo, in Alto Tâmega, senza intenzione di fermarsi. 

L'azienda intende anche costruire parchi eolici nella stessa regione, che rappresentano un investimento di 450 milioni di euro (Expresso). L'azienda elettrica ha infatti avviato la concessione di licenze ambientali per due parchi che dovrebbero avere dozzine di torri eoliche accanto alle dighe in costruzione nell'Alto Tâmega.

È uno dei più grandi progetti eolici mai realizzati in Portogallo.

Fonte: https://bit.ly/3eqzn3A

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

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Mercoledì 28 Aprile 2021

Turchia: il volume degli scambi nelle zone franche è aumentato del 12% nel 2020

Secondo il Ministero del Commercio turco, il volume degli scambi nelle 18 zone di libero scambio della Turchia nel 2020 è aumentato del 12% su base annua, nonostante la situazione pandemica. Il volume degli scambi nelle zone ha superato i 22 miliardi di dollari nel 2020, contro i 19,6 miliardi di dollari del precedente anno. Metà delle 18 zone di libero scambio hanno visto una crescita del commercio, mentre le altre hanno subito un calo. La zona franca specializzata ad Istanbul, la capitale commerciale del paese, ha registrato la crescita maggiore, seguita dalle province nord-orientali di Rize e sud-ovest di Denizli, con aumenti rispettivamente del 100% e del 53,48%, e dalla provincia meridionale di Mersin con $ 2,52 miliardi. Nel 2020, le zone franche della Turchia hanno avuto il più alto scambio commerciale con l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e con i paesi dell'UE, per un totale di $ 9,6 miliardi, di cui 6,4 miliardi di dollari in scambi commerciali con i paesi dell'UE, in aumento dell'8,34% nel 2020 rispetto al 2019.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

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Mercoledì 28 Aprile 2021

Istantanea sull’economia del Texas nel primo trimestre 2021

L'economia del Texas continua a riprendersi dall’impatto negativo della pandemia globale e rimane una delle economie più forti e diversificate della nazione. Di seguito si riportano alcuni dati economici relativi al primo trimestre 2021:

• Il tasso di disoccupazione del Texas, a febbraio 2021, è del 6,9% (Texas Workforce Commission)

• Il Texas ha perso 27.500 posti di lavoro non agricoli e 19.300 nel settore privato a febbraio 2021 (Texas Workforce Commission)

• La produzione industriale in Texas è cresciuta, nel febbraio 2021, per il nono mese consecutivo. (Federal Reserve Bank di Dallas)

• L'attività nel settore dei servizi è aumentata leggermente nel febbraio 2021 (Federal Reserve Bank of Dallas)

• Il settore della vendita al dettaglio è rimasta stabile nel febbraio 2021 (Federal Reserve Bank of Dallas)

• Nel gennaio 2021, c'erano più di 39 nuovi progetti annunciati in Texas. I progetti dovrebbero creare 354,3 milioni di dollari in investimenti di capitale e 1.448 nuovi posti di lavoro (Ricerca EDT)

• A gennaio 2021, le esportazioni del Texas ammontavano a circa 27,36 miliardi di dollari, rispetto ai 15,8 miliardi di dollari del maggio 2020 (USA Trade)

• Le richieste di sussidio di disoccupazione fino alla settimana terminata il 1 marzo 2021 continuano a essere inferiori al picco più alto dell'aprile 2020 (Texas Workforce Commission)

• La forza lavoro del Texas è di 14 milioni a febbraio 2021, rispetto ai 13 milioni nel maggio 2020 (US Bureau of Labor Statistics)

• Gli incassi degli hotel nella settimana dal 14 al 20 marzo 2021 sono stati pari a $ 234 milioni, il dato più alto dall'inizio della pandemia e quasi uguale alla stessa settimana nel 2019 (STR, Texas Comptroller's Office)

• I voli di linea stanno aumentando. Ci sono una media di 3.885 partenze giornaliere dal Texas (Airline Data Inc.)

 

(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce of Texas)

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Martedì 27 Aprile 2021

Il Portogallo è l'unico paese europeo con un saldo positivo nella bilancia commerciale del settore calzaturiero

Nella mappa europea il Portogallo appare come un caso isolato nel settore calzaturiero: "È l'unico Paese che ha un saldo positivo nella bilancia commerciale del settore", afferma l'associazione di settore APICCAPS.

Le fabbriche portoghesi, nell'anno di pandemia, hanno esportato 61,3 milioni di paia in più di 160 paesi. Ci sono 15 milioni di paia in meno di un anno prima, ma i numeri sono comunque sufficienti per dare un saldo positivo di 17 milioni nella bilancia commerciale, dove il piatto di importazione ammonta a 44,6 milioni di paia.

Nell'Unione Europea il 2020 si è chiuso con l'export di 1.619 milioni di paia, contro le importazioni di 2.974 milioni, con il saldo in calo di 1.355 milioni.

 

Fonte: https://bit.ly/3dIggTw

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Martedì 27 Aprile 2021
Martedì 27 Aprile 2021

Italia secondo partner europeo nell’interscambio commerciale con la Turchia a gennaio 2021

Nel mese di gennaio 2021, l’Italia ha riconfermato la propria posizione di secondo partner europeo della Turchia e si è posizionata quale 5° partner commerciale con 1,5 miliardi di interscambio totale rispetto al 2020 (1,8%). L’export italiano verso la Turchia è stato di $ 671,4 milioni (7,6%), mentre l’export turco verso l’Italia è diminuito del -2,3% ($ 863,9 milioni) rispetto a gennaio 2020. Si è registrato un saldo negativo per l’Italia di $ 192,4 milioni. A gennaio 2021, l’Italia si è confermata quale settimo fornitore della Turchia dopo Cina, Russia, Germania, Iraq, Stati Uniti, Francia e terzo cliente dopo Germania e Stati Uniti. Le tre voci prevalenti dell’export turco verso l’Italia riguardano: autoveicoli, trattori e parti di ricambio; macchinari ed apparecchiature meccaniche; frutta commestibili, scorze di agrumi o di meloni. Le principali categorie dell’import turco dall'Italia si riferiscono a: macchinari ed apparecchiature meccaniche; materie plastiche; autoveicoli, trattori e parti di ricambio.

L’interscambio commerciale con la UE - principale partner commerciale della Turchia con il 36,9% dell’interscambio totale – è passato da $ 11,7 miliardi del 2020 a 12,2 (+4,2%). Le importazioni turche dalla UE sono aumentate da $ 5,3 miliardi a $ 5,7 miliardi (+8,9%), mentre le esportazioni verso l’UE sono cresciute del 0,3%, passando da $ 6,4 a $ 6,5 miliardi. La graduatoria dei principali partner commerciali ha mostrato al primo posto la Germania con $ 2,9 miliardi di interscambio (7,4% rispetto al 2020), di cui 1,5 miliardi di importazioni (12,0%) e 1,5 miliardi di esportazioni (3,1%) con un saldo negativo per la Turchia di $ 55,3 milioni. A seguire: Cina, con 2,4 miliardi di interscambio (16,2%), di cui 2,2 miliardi di import (16,5%) e 244,4 milioni di export (13,3%) con un saldo negativo per la Turchia di 1,9 miliardi di USD.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Martedì 27 Aprile 2021
Martedì 27 Aprile 2021

Settore Scienze della vita: nuovo potenziale di esportazione per l’industria danese

Sulla scia della crisi da Covid-19, i sistemi sanitari di tutto il mondo si trovano ad affrontare una necessità generale di rafforzamento e l’industria Scienze della vita rende le tecnologie e i prodotti farmaceutici e medicali sempre più cruciali per favorire nuove metodologie di cura e innalzare il benessere della popolazione (Scienze della vita, 2020).

La Danimarca ha una serie di punti di forza nel campo della sanità, che possono aiutare a rendere visibili soluzioni e prodotti danesi. La regolamentazione dei medicinali e delle attrezzature mediche è una delle aree in cui il resto del mondo guarda alla Danimarca per sparring e aspirazione professionale (Um.dk, 2021).

Il Ministero degli affari esteri danese ha condotto un’analisi per identificare i mercati di esportazione in cui le competenze danesi offrirebbero immediate esportazioni a breve termine nel settore delle Scienze della vita e delle biotecnologie (ibid.).

Il Ministero della Salute dà la priorità al dialogo con paesi e mercati che hanno un significato strategico per la comunità imprenditoriale danese e dove la partecipazione attiva del ministero può aiutare ad aprire le porte e creare consapevolezza delle soluzioni danesi nel settore sanitario. Ciò vale, ad esempio, per mercati in grande crescita e volumi come Cina, Stati Uniti e Giappone, nonché mercati vicini nella regione nordica e nell’UE. Bisogna però differenziare le piccole e medie imprese (più avanti PMI) dalle grandi imprese, poiché richiedono diversi tipi di supporto. La consulenza professionale del Trade Council si occupa di informare le aziende danesi sulle esportazioni e sull'internazionalizzazione in più di 60 mercati, considerando la sanità e le scienze della vita come un settore ad alta priorità (ibid.).

Ad oggi, secondo l’analisi effettuata su 30 mercati selezionati, le PMI trovano i loro maggiori mercati di esportazione in Germania e negli Stati Uniti, con esportazioni per ca. 1 miliardo DKK in ciascuno di essi. Anche Svezia e Norvegia sono mercati importanti, con esportazioni per un totale di 1,3 miliardi di DKK nel 2019. Per quanto riguarda le grandi imprese, gli Stati Uniti sono il più grande mercato di esportazione con oltre 46 miliardi di DKK nel 2019. La Cina, la Germania, il Giappone e la Svezia sono tra i primi cinque con un totale di ca. 30 miliardi DKK nel 2019. Pertanto, i maggiori mercati di esportazione per le PMI sono principalmente in Europa, ad eccezione del Giappone e della Cina, totalizzando oltre 700 milioni di DKK nel 2019 (ibid.).

In Danimarca, le PMI rappresentano ca. 20% del fatturato delle esportazioni nazionali. Nelle scienze della vita, tuttavia, ne rappresentano solo il 5%. Ciò significa che le PMI hanno un potenziale di esportazione inutilizzato e un sostegno più attivo dello Stato creerebbe un ambiente più favorevole alla ricerca (ibid.).

I paesi in cui le esportazioni danesi sono marginali, tra cui India, Brasile, Colombia, Arabia Saudita e Indonesia, possono essere un indicatore di un potenziale in particolare per le grandi aziende, supportato da alcune condizioni preliminari, come la domanda, la crescita della classe media, le relazioni esistenti e la cooperazione tra le autorità. (ibid.). 

Le cifre indicano che è necessario compiere investimenti personalizzati nei diversi paesi per ottenere il massimo effetto per le aziende danesi. Allo stesso tempo, la priorità dell’investimento deve tener conto sia del tipo di società che delle dimensioni dei singoli mercati e quindi del valore totale delle esportazioni (ibid.).

Sebbene l'analisi abbia identificato nuovi potenziali di esportazione, è importante mantenere e rafforzare gli sforzi e le collaborazioni già esistenti con una prospettiva a lungo termine. Di conseguenza, questa analisi è un punto di partenza per la definizione delle priorità di mercato per le aziende sanitarie danesi, le imprese e le organizzazioni associate (ibid.).

 

Fonte: https://bit.ly/3x8qvbm  

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Martedì 27 Aprile 2021
Martedì 27 Aprile 2021

Interscambio commerciale Italia Texas 2020

Interscambio Texas – Italia

Nel periodo gennaio-dicembre 2020, il valore complessivo degli scambi commerciali tra Italia e Texas (importazioni + esportazioni) ѐ stato di quasi 7 miliardi di USD, in discesa del -13,86% rispetto allo stesso periodo del 2019, collocando l’Italia in quattordicesima posizione tra i partner commerciali dello Stato.

Importazioni Texas - Italia

Nella classifica dei principali Paesi fornitori del Texas, l’Italia si colloca al tredicesimo posto. In prima posizione il Messico, parte del USMCA insieme al Canada (quarta posizione). Entrambi i Paesi hanno visto contrarre l’export verso il Texas, probabilmente come conseguenza della pandemia. Dopo una fortissima contrazione delle importazioni del Texas dalla Cina nel 2019 (-24,84%), causata dalla guerra commerciale in corso con gli Stati Uniti, le importazioni cinesi hanno registrato una crescita del 3,91%. L’Italia ѐ in seconda posizione tra i Paesi dell’Unione Europea fornitori del Texas, dopo la Germania, con una quota dell’1,36%. Nel 2020 il Texas ha importato dall’Italia beni per un totale di $ 3,4 miliardi: si evidenzia una flessione 13,99% rispetto ai 3,9 miliardi del 2019, in linea comunque con la contrazione complessiva delle importazioni texane (-15,9%).

Se confrontato con gli altri stati statunitensi, il Texas si colloca in quarta posizione per valore complessivo delle importazioni dall’Italia, dopo New Jersey, New York, e California. Dal punto di vista delle categorie merceologiche, nel 2020, il Texas ha importato dall’Italia soprattutto reattori nucleari, macchinari, attrezzature meccaniche e parti delle stesse, collegate soprattutto al settore energetico e/o petrolifero, per un valore pari a circa $1 miliardo (-9,75% rispetto al 2019), prodotti aerospaziali (308 milioni, -31.30%) prodotti in ferro e acciaio ($ 217 milioni, -40,56% su 2019). In consistente aumento il settore gioielleria e oreficeria (+15%, 158 mln USD) e dei prodotti chimici (13,07%, $ 137 mln).

Esportazioni Texas- Italia

Il Texas si conferma nel periodo in esame il primo esportatore in assoluto verso l’Italia tra tutti gli Stati americani per un valore complessivo dell’export che ha raggiunto nel 2020 i $ 3,5 miliardi. Considerando gli altri paesi verso i quali il Texas esporta beni e servizi, l’Italia si colloca in quindicesima posizione tra i Paesi clienti del Texas e in quinta posizione in ambito europeo (anche extra UE), subito dopo: Paesi Bassi, Regno Unito, Germania e Belgio. Nel 2020 il Texas ha esportato in Italia beni provenienti principalmente dal settore petrolifero che, da solo, costituisce il 66,5 % dell’export texano verso l’Italia per un totale di quasi $ 2,4 miliardi, un crollo di circa il 15% rispetto al 2019. Il gruppo di “reattori nucleari, caldaie, apparecchi e congegni meccanici” in seconda posizione con una quota di mercato pari al 7,27% delle esportazioni verso l’Italia, si conferma uno dei settori in maggiore crescita nel 2020 con un +16 % rispetto al 2019 e un valore complessivo di $ 257 milioni (+$55 mln).

Bilancia commerciale Texas-Italia

Il surplus commerciale del Texas con l’Italia si è ridotto dal 2019. Nel 2020 l’Italia ha registrato un deficit commerciale con il Texas, pari a $ 163 milioni.

 

(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce of Texas)

Ultima modifica: Giovedì 20 Maggio 2021
Venerdì 23 Aprile 2021

Il Portogallo avrà due “Valli dell'idrogeno”, una a Sines e l'altra a nord

Il Portogallo prevede di sviluppare almeno due "valli dell'idrogeno" nei prossimi anni, ovvero due cluster industriali per la produzione, distribuzione, esportazione e utilizzo di idrogeno verde in Portogallo.  

Essi saranno situati rispettivamente nel porto di Sines e nel nord della nazione, ha annunciato mercoledì il Segretario di Stato per l'Energia, João Galamba, al termine della conferenza “Hydrogen in Society - Bridging the Gaps”, organizzata sotto la presidenza portoghese del Consiglio dell'Unione europea.

"Questi cluster favoriscono l'efficienza, abbassano i costi di produzione e consentono la creazione più rapida di catene del valore dell'idrogeno verde, che sono alcuni degli obiettivi dell'UE", ha affermato Galamba.

Precedentemente era stato Filipe Costa, CEO di AICEP Global Parques, a sollevare il velo sulla strategia del Governo per creare una “Sines Hydrogen Valley”, con più di 1 GW di produzione di elettricità rinnovabile da energia solare ed eolica e più di 1 GW di capacità di produzione di idrogeno verde da elettrolizzatori.

Fonte: https://bit.ly/3nhj3pC

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Venerdì 23 Aprile 2021