Agroalimentare

Venerdì 1 Dicembre 2023

Il mercato del biologico in Danimarca

Contesto

La Danimarca è considerata un pioniere nel settore degli alimenti biologici. Da ben oltre 30 anni promuove ed incentiva i cittadini a scegliere prodotti provenienti dal suddetto mercato.

Storicamente, la Danimarca è stato il primo paese al mondo a stabilire regole per produrre in modo biologico, oltre ad introdurre standard biologici nazionali ed a lanciare un’etichetta biologica.

Questa etichetta biologica danese, facilmente riconoscibile dalla lettera “ø” dell’alfabeto con la corona danese racchiusa in essa, esiste dal 1989 e serve a garantire che i prodotti alimentari siano stati coltivati e trasformati in base alle norme vigenti e che siano stati sottoposti ad un rigido e attento controllo dello Stato.

Alcuni dati

Il mercato biologico danese è il più grande mercato biologico al mondo.  Nel 2020 la sua quota di mercato delle vendite biologiche nel commercio al dettaglio era del 13%, la più alta quota di mercato su scala mondiale. Seguiva l’Austria al secondo posto e la Svizzera al terzo. Sempre nello stesso anno veniva registrata una spesa pro capite di 384 euro di cibi organici da parte dei danesi.

L’Organizzazione Internazionale del Biologico, IFOAM, formula quattro principi su cui si basa la produzione biologica danese: ecologia, salute, equità e cura. L’attenzione danese, infatti, è rivolta a contenere le emissioni, al benessere animale, all’origine naturale degli ingredienti utilizzati e ai loro valori nutrizionali.

Dal report “Il mondo dell’agricoltura biologica”, rilasciato da FiBL (Istituto di ricerca dell’agricoltura biologica) e IFOAM, emerge che il mercato globale dei prodotti alimentari biologici ha avuto una crescita record negli ultimi anni. Inoltre, i consumatori europei in generale stanno spendendo sempre di più per il biologico. I trend mostrano una crescita delle vendite di prodotti biologici a livello globale di €5 miliardi dal 2020 al 2021.

Si tratta di un mercato che è cresciuto e continua a crescere. Dall’ultimo report di Renub Research intitolato “Denmark Organic Food Market, Size, Forecast 2023-2028, Industry Trends, Growth, Impact of Inflation, Opportunity Company Analysis" il mercato del biologico danese raggiungerà i 7.08 miliardi di euro entro il 2028.

Infatti, un consumatore danese su cinque ritiene che il marchio bio sia il primo criterio di scelta quando acquista, una quota che aumenta quando si acquista ortofrutta fresca, olio extravergine di oliva, alimenti per bambini e formaggi.

Nel 2021 è stato inoltre creato in Danimarca un Centro di Innovazione per l’Agricoltura Biologica con l’obiettivo di «aiutare gli agricoltori biologici danesi con ricerche ed esperimenti, in modo che continuino ad essere tra i più talentuosi al mondo» afferma Kirsten Lund Jensen, responsabile del dipartimento per i prodotti biologici, all’interno del Ministero dell’Agricoltura e dell’Alimentazione.

Conclusioni

L’aumento delle vendite dei prodotti biologici sta creando diverse opportunità sul mercato dell’import e dell’export. Un’opportunità invitante di cui anche l’Italia può godere.

Una Danimarca così bio è possibile anche grazie a delle politiche statali attive, ed ad uno Stato che lavora direttamente con produttori, retailer e associazioni. Difatti, prima che i prodotti danesi possano essere venduti effettivamente come biologici, le aziende agricole attraversano un periodo di conversione che dura due anni dall’inizio della produzione biologica. Solo trascorsi questi due anni, i prodotti possono rientrare nella categoria di prodotti biologici.

La Danimarca non solo sta puntando al biologico, ma vorrebbe essere sempre più plant-based, un obiettivo che non sembra irraggiungibile grazie ad un piano d’azione pubblicato dal Ministero dell’Alimentazione e dell’Ambiente incentrato su formazione e incentivi.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Venerdì 1 Dicembre 2023
Venerdì 1 Dicembre 2023

Rep. Ceca - Il Ministero dell’Agricoltura ha emanato nuove regole per le etichette dei vini

Il Ministero dell’Agricoltura della Repubblica Ceca ha emanato nuove regole per le indicazioni sulle etichette dei vini, che dovrebbero rispondere maggiormente ai nuovi trend nel settore vitivinicolo.

La nuova direttiva ministeriale che entra in vigore il 15 ottobre, fissa per la prima volta un quadro giuridico chiaro per riportare sull’etichetta diciture come vino arancione, vino non filtrato o vino frizzante naturale (pétillant naturel). Inoltre, vengono modificate definizioni già codificate come il rezerva e grand rezerva per gli spumanti ottenuti con il metodo classico o quello di vino giovane o vergine.

Il Ministero ha inoltre reso più stringenti alcune regole riguardanti l’origine dei vini. Potranno contenere sull’etichetta raffigurazioni di luoghi storici o monumenti cechi solo quei vini, che hanno utilizzato la materia prima raccolta in Repubblica Ceca. “In questo modo vogliamo ridurre i raggiri dei consumatori” ha indicato il ministro dell’Agricoltura Marek Výborný.

Fonte: https://tinyurl.com/4jk3rnae

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

 

 

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Venerdì 1 Dicembre 2023

La panificazione in Italia e in Germania: i due mercati a confronto

Dati Germania:

Nel corso del 2022, il settore della panificazione in Germania ha riportato risultati molto positivi, con un aumento del fatturato del +9,3%, raggiungendo così la cifra di 16,27 miliardi di euro. Tuttavia, il numero di aziende attive nel settore e degli occupati è diminuito del 3,6%; ciò è da attribuire all'aumento dell'inflazione, del costo dell'energia e alla crescente difficoltà nel reperire personale qualificato.

Durante l'anno 2022 si stima che ogni famiglia tedesca abbia consumato mediamente 56 Kg di pane e prodotti da forno, mentre le aziende del settore hanno investito complessivamente 500 milioni di euro nell'acquisto di macchinari e attrezzature di produzione.

La Germania, infatti, vanta una grandissima varietà di pane, ben 3059 tipologie, secondo il “Deutsches Brotinstitut e.V.”. Le più vendute sono il pane da toast (29,3% del mercato complessivo), il mischbrot (pane misto segale, 24,3%) e il pane con cereali e semi (13,7%).

La clientela è incredibilmente diversificata, tutti alla ricerca di prodotti sempre più salutari e naturali. I consumatori mostrano un crescente interesse per soluzioni vegane, prodotti locali e soprattutto per opzioni veloci e "snackable”. Ad acquistare maggior importanza è anche il tema della sostenibilità; per questo motivo diventa fondamentale l’utilizzo di confezioni che siano facilmente riciclabili o riutilizzabili.

D’altra parte, chi produce cerca di ridurre il consumo di energia passando a forni e frigoriferi di ultima generazione. Infatti, ad oggi, il 75% del fabbisogno energetico nel settore è da attribuire a forni e attrezzatura per il raffreddamento. Mentre per quanto riguarda il settore alimentare, stanno emergendo nuove tecnologie digitali, che permettono di rivoluzionare i processi produttivi, con l'obiettivo di ottimizzare l'efficienza e ridurre gli sprechi.

Dati Italia:

L’84,9% degli italiani non rinuncia al pane fresco e continua a comprarlo dai 20mila panifici artigianali in attività, che ne sfornano circa 1,5 milioni di tonnellate l’anno (fonte Aibi - Associazione Italiana Bakery Ingredients). Ma ne acquistano meno che in passato e con minor frequenza, tanto che in 40 anni il consumo è diminuito del 65%. In parallelo, però, sono esplose le vendite di pani industriali, arrivate a oltre 216 tonnellate e di altri prodotti il pane da tramezzino (+8,5% in volume), i panini da hamburger (+8,3%) e il pancarrè (+5%). Aumenta anche il consumo di pizze e/o focacce nell’ultimo biennio. E si conferma la tendenza del pane prodotto con il lievito madre, più venduto dopo il pane comune. (https://tinyurl.com/3xd65h2s)

«Piacciono le ricette speciali, come i multicereali, e i pani salutari – afferma Alberto Molinari, presidente di Aibi, l’Associazione Italiana Bakery Ingredients – e si preferiscono i formati piccoli e la pagnotta, perché resiste più giorni».

La lunga durata del pane è determinante per l’acquisto, soprattutto in chiave antispreco. Per questo molti panificatori hanno adottato soluzioni come la vendita a prezzo scontato dal tardo pomeriggio, la “bruschettatura” del pane vecchio e la produzione su prenotazione. Misure che aiutano anche a migliorare la redditività dei panificatori (5-10% l’utile netto medio) messa a dura prova dai rincari dei costi delle materie prime e delle tariffe energetiche. Da mesi le associazioni di categoria chiedono interventi per contrastare il caro costi e salvare il pane artigianale, senza dover aumentare i prezzi saliti in 10 anni del 57% secondo Altroconsumo. (https://tinyurl.com/4tajcyyx)  

A tal proposito, i professionisti del settore si riuniranno tra il 26 e il 29 ottobre 2024 presso il polo fieristico di Stoccarda in occasione di Südback. Si tratta di uno dei più importanti punti d'incontro per l’artigianato dei settori panetteria e pasticceria in Germania e nei paesi europei limitrofi. Durante la fiera presenteranno i trend e le novità riguardanti tecnologie di produzione e cottura, impianti di refrigerazione, macchinari per la gastronomia, allestimento e arredamento negozi, promozione vendite e materie prime.

 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Tedesca)

Ultima modifica: Venerdì 1 Dicembre 2023
Venerdì 1 Dicembre 2023

Chef rosarino vince il titolo di miglior pizza napoletana nel campionato sudamericano

Santiago Cenitagoya, cuoco e proprietario della pizzeria Chichilo’s a Rosario, lo scorso 30 settembre ha vinto la terza edizione del prestigioso "Campionato Scuola Pizzaioli". Un traguardo importante che porterà il cuoco rosarino in Italia per rappresentare tutto il Sud America nell'ambito del Campionato Nazionale Pizza DOC. Santiago sottolinea l'importanza della freschezza e l'autenticità delle materie prime e l’utilizzo di ingredienti di prima qualità per realizzare le sue pizze. Inoltre, Santiago ha investito nella ricerca di forniture culinarie italiane di altissimo livello, compresi forni con caratteristiche paragonabili a quelli utilizzati nelle pizzerie d'Italia.

La vittoria di Santiago eleva la scena culinaria di Rosario mettendo in luce l'importanza delle materie prime di qualità e delle attrezzature all'italiana ed offre un'opportunità d'oro per l'industria italiana per rispondere alla crescente domanda di attrezzature e materie prime di alta qualità potrebbe ed espandere i propri orizzonti commerciali portando il gusto autentico dell'Italia in Argentina.  Questo potrebbe non solo portare a nuove partnership commerciali, ma anche a nuovi fornitori internazionali che cercano di esportare i loro prodotti nel mercato argentino.

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

Ultima modifica: Venerdì 1 Dicembre 2023
Venerdì 1 Dicembre 2023

Continua la crescita del settore della panificazione a Rosario: opportunità globali per le aziende italiane

Rosario sta vivendo una crescita notevole nel settore della panificazione, con nuove aperture, tendenze mondiali e una crescente domanda di attrezzature specializzate. Nell’ultimo biennio, Rosario ha visto un aumento del 20% nel numero di laboratori artigianali, portando il totale a oltre 150. In termini di vendite, il settore della panificazione ha registrato una crescita annua del 15%. Inoltre, Rosario segue da vicino le tendenze globali del settore. Le panetterie stanno adottando nuove tecnologie per migliorare la qualità e l'efficienza nella produzione del pane. In particolare, il 30% delle panetterie ha investito in prodotti di prima qualità, mentre il 25% ha adottato macchinari avanzati per la lavorazione del pane.

Le aziende italiane specializzate nella produzione di macchinari per la panificazione, tecnologie e attrezzature per panifici possono cogliere questa crescita come un'opportunità unica. Il mercato locale cerca costantemente attrezzature di alta qualità per migliorare la produzione e rispondere alle crescenti esigenze dei clienti. Le aziende italiane possono offrire prodotti all'avanguardia e la loro reputazione di eccellenza nel settore costituisce un vantaggio competitivo. Le previsioni suggeriscono che la crescita nel settore della panificazione continuerà a un ritmo costante nei prossimi anni, con un aumento previsto del 10% nelle aperture di laboratori di panificazione e pasticceria. Questo rappresenta un'opportunità a lungo termine per le aziende italiane che desiderano entrare in questo mercato in espansione per avviare collaborazioni commerciali e partnership. 

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

Ultima modifica: Venerdì 1 Dicembre 2023
Giovedì 23 Novembre 2023

VIII Settimana della Cucina Italiana nel Mondo

Si è svolta dal 13 al 19 novembre 2023 l’VIII edizione della “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”, la rassegna tematica annuale di promozione integrata – avviata nel 2016 dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – che si propone di valorizzare all’estero le eccellenze del settore enogastronomico italiano, sostenendo le esportazioni, l’internazionalizzazione e i flussi turistici in entrata.

Le Camere di Commercio Italiane all’Estero hanno contribuito al ricco calendario di eventi – incentrati sul tema “A tavola con la cucina italiana: il benessere con gusto” – realizzato anche in collaborazione con la rete diplomatico-consolare, gli Istituti Italiani di Cultura, gli uffici ICE all’estero e i soggetti italiani protagonisti della filiera agroalimentare.

Sono state più di 100 le iniziative realizzate da 51 CCIE in 42 Paesi per promuovere e diffondere, attraverso la cucina italiana, uno stile di vita salutare e un modello di alimentazione equilibrata, valorizzando i prodotti a denominazione protetta e controllata, nonché i territori italiani e i loro prodotti tradizionali.

Ultima modifica: Venerdì 12 Gennaio 2024
Venerdì 17 Novembre 2023

Bancarella Siciliana: Un Assaggio di Tradizione durante la VIII Edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo

La Camera di Commercio ed Industria Italiana del Queensland ha festeggiato la VIII edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo con l’annuale “Aperitivo Siciliano” presso la rinomata e stimata pasticceria e panetteria “Da Gerbino” ad Ashgrove.

Da Gerbino non si va solo per mangiare, ma anche per vivere un’esperienza ricca di emozioni ed essere “viziati” con arancini, cannoli, pizza, pasta, caponata e altre specialità siciliane squisitamente grigliate, il tutto unito a una varietà di olive, salumi, e altri prodotti italiani.

Il presidente della Camera di Commercio, Allan Pidgeon, ha aperto l’evento ringraziando la Famiglia Gerbino per l’ottima preparazione e sottolineando l'importanza di promuovere la cultura gastronomica italiana in Australia.

L'evento non è solo una celebrazione della cucina siciliana, ma anche un'occasione per consolidare i legami tra la comunità italiana e gli amanti della gastronomia. La bancarella siciliana ha dimostrato che la cucina è un ponte culturale che collega le persone attraverso il gusto e la condivisione di tradizioni culinarie. La sua presenza all'interno della VIII edizione della Cucina Italiana nel Mondo ha contribuito a rendere Brisbane una tappa imperdibile per chiunque voglia vivere un'esperienza autentica della cucina italiana.

Da Gerbino il 98% dei prodotti vengono preparati a casa da mani italiane, come la ciabatta che non manca mai dietro il bancone. Questi descritti sono i valori di una famiglia siciliana “vecchio stampo” che si è trasferita in Australia alla fine degli anni ‘90 e che desidera mantenere le tradizioni della pasticceria italiana e l’integrità dei sapori mantenendo l’atmosfera di casa propria.

Ancora una volta si è riconfermata la quintessenza della cucina italiana che consiste nel duro lavoro, la famiglia, la cucina e l’ospitalità. I Gerbino hanno riconosciuto fondamentale per il loro successo proprio l’equilibrio tra questi quattro elementi e l’importanza di mantenerli vivi nella comunità italo-australiana di Brisbane.

Al termine dell’evento la Console Luna Angelini Marinucci ha pronunciato un ringraziamento alla Famiglia Gerbino donando un certificato e un regalo da parte della Camera.

Successivamente si è tenuta una lotteria che ha premiato i vincitori con premi donati dagli sponsor, che la Camera ringrazia per il loro continuo supporto.

 

Il prossimo evento organizzato dalla Camera di Commercio si terrà il 7 dicembre al ristorante Tartufo per festeggiare il Natale assieme al Sindaco di Brisbane Adrian Schrinner e premiare le imprese d’eccellenza per il Business Excellence Awards 2023.

Per partecipare a questo evento si prega di chiamare la Camera al 07 33922499.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio ed Industria Italiana del Queensland)

Ultima modifica: Giovedì 23 Novembre 2023
Mercoledì 15 Novembre 2023

Il Brasile espande la leadership nel settore agrobusiness globale

Il Paese, che era già leader nelle vendite di caffè verde, carne di manzo, pollo fresco, cellulosa, soia e zucchero, è ora anche il più grande esportatore di mais e vuole raggiungere record nel cotone

Il Brasile si sta sempre più consolidando come il più grande esportatore agricolo del mondo. Il Paese, che era già leader nelle vendite di caffè verde, carne di manzo, pollo fresco, cellulosa, soia e zucchero, è ora anche il maggiore esportatore di mais, superando gli Stati Uniti.

L’anno prossimo il Paese dovrebbe superare gli americani anche nella produzione di cotone, occupando il terzo posto nella classifica mondiale, dietro a Cina e India. Con un raccolto in crescita, il Brasile è in grado di diventare il più grande esportatore di fibre al mondo, superando gli Stati Uniti.

 

Leadership in agricoltura

La leadership è il risultato di una serie di fattori. Sul mercato interno, il Paese ha battuto record consecutivi nel raccolto di grani, anche grazie all'aumento della produttività nazionale. La tecnologia della semina diretta, l'irrigazione e il miglioramento genetico delle cultivar consentono già in generale agli agricoltori brasiliani di raccogliere fino a tre raccolti agricoli all'anno nella stessa zona.

All'estero, anche la rottura del raccolto negli Stati Uniti e in Argentina a causa del clima e la guerra in Ucraina spiegano i numeri. La riduzione dell'offerta da parte dei principali produttori ha aperto la prospettiva di un aumento delle esportazioni per il grande raccolto brasiliano.

Il ruolo di primo piano del Brasile nella classifica mondiale dell'agrobusiness è stato evidenziato nell'ultimo rapporto del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), datato del 12 settembre. Secondo il documento, il Paese ha esportato 57 milioni di tonnellate di mais rispetto ai 42,29 milioni di tonnellate dei produttori americani nell’anno di raccolto 2022/2023, che va da agosto a luglio. Per il raccolto attuale, l'USDA prevede esportazioni di mais pari a 55 milioni di tonnellate per il Brasile e 52,07 milioni per gli Stati Uniti.

 

Scalando la classifica

Per quanto riguarda il cotone, la prospettiva è che le vendite estere per il raccolto 2023/24 negli Stati Uniti ammonteranno a 2,67 milioni di tonnellate, appena 100mila tonnellate in più rispetto ai volumi esportati dal Brasile (2,57 milioni di tonnellate). Nello stesso periodo, il Brasile dovrebbe produrre 3 milioni di tonnellate di cotone, davanti agli Stati Uniti (2,859 milioni).

Nel caso del mais, nel raccolto 2022/23, la produzione totale ha raggiunto quasi 132 milioni di tonnellate, secondo la Compagnia Nazionale di Approvvigionamento (Conab). Con la ripresa della produttività negli Stati del Sud e nel Mato Grosso, il raccolto è stato del 17% maggiore rispetto all'anno precedente, che era già stato un record.

"Questo aumento della produzione ha dato impulso alle esportazioni brasiliane", afferma Tiago Pereira, consulente tecnico della Commissione Nazionale per i Cereali, le Fibre e i Semi Oleosi della Confederazione Brasiliana dell'Agricoltura e dell'Allevamento (CNA).

 

Fonte: https://tinyurl.com/ye46n2yb

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Mercoledì 15 Novembre 2023
Data evento

Ven, 10 Maggio, 2024 - 04:27

Iscrizioni non ancora aperte.

Prossimi eventi:

Mer 03 Lug, 2024

(Subtec Convention Centre, Singapore)
Barcellona
10 Maggio 2024 -

In occasione della Settimana della Cucina Italiana, che si tiene ogni anno nel mese di novembre, la Camera di Commercio Italiana di Barcellona, in collaborazione con il Consolato Generale d'Italia di Barcellona, ripropone "Italia con Gusto", un tour gastronomico che fa tappa in 12 ristoranti di Barcellona rinomati per la loro attenzione alla gastronomia regionale di origine italiana.

I ristoranti partecipanti rappresentano la loro regione d'origine con piatti tradizionali, permettendo ai commensali di viaggiare con il palato in questa regione, con l'aggiunta che parte del ricavato sarà devoluto al Parco della Salina di Cervia (Emilia-Romagna), gravemente colpito dall'alluvione dello scorso maggio.

Italia con Gusto si terrà nei 12 ristoranti partecipanti dal 13 al 26 novembre.

 

Italia con Gusto torna per la sua terza edizione, affermandosi come un appuntamento imperdibile per assaporare la gastronomia italiana a Barcellona nel mese di novembre. Si tratta di un'iniziativa della Camera di Commercio Italiana di Barcellona che, insieme al Consolato d'Italia, cerca di portare la tradizione delle ricette regionali italiane agli amanti della gastronomia italiana, ponendo l'accento sull'autenticità, l'origine e l'educazione.

Partecipano dodici famosi ristoranti della mappa gastronomica della città di Barcellona, rinomati per essere i portabandiera della cucina regionale delle loro città d'origine. Ogni proposta può essere degustata attraverso un menu a prezzo fisso, il cui prezzo varia tra i 25 e i 35€, e consiste in un antipasto, un piatto principale e un dessert (bevande escluse). I clienti che prenotano in uno dei 12 ristoranti partecipanti potranno scoprire ingredienti, preparazioni e sapori delle ricette regionali degli chef. In questa edizione, in segno di solidarietà con la regione Emilia-Romagna, devastata dalle piogge torrenziali dello scorso maggio, parte del ricavato sarà destinato alla ricostruzione del Parco della Salina di Cervia.

I ristoranti partecipanti sono: Xemei e Bacaro (Veneto), Menudo Pau, Punta e Bella Italia (Campania), Gravin (Puglia), Rasoterra (vegano) e Zaza Cuina i Vi (Emilia-Romagna), Le Cucine Mandarosso (Campania), Raffaelli (Toscana), Le Romane (Lazio) e Massimo (Lombardia).

Per citarne alcuni menù: Max Colombo di Xemei ci avvicinerà al Veneto con gli spaghetti al nero di seppia o il fegato alla veneziana con polenta. Zaza Cuina i Vi ci porta in Emilia-Romagna con i suoi tortellini con spuma di parmigiano 24 mesi. Raffaelli presenta il ricettario toscano con piatti come il cinghiale in umido con olive e polenta toscana. Menudo Pau presenta piatti campani come i ravioli alla caprese, Gravin offre prelibatezze pugliesi come le orecchiette con cime di rapa e Le Romane rappresenta la regione Lazio con una succulenta Porchetta d'Ariccia con patate al forno e rosmarino e focaccia romana. È un'occasione per viaggiare praticamente in Italia da nord a sud attraverso i piatti di questi 12 esponenti della gastronomia, assaggiando un totale di 45 piatti e 12 dessert a meno di 35 euro a testa.

I 12 ristoranti propongono questo menu per tutta la durata di "Italia con Gusto", dal 13 al 26 novembre, a pranzo o a cena. l'iniziativa è aperta al pubblico e chi desidera gustare questi menu non deve fare altro che prenotare presso i ristoranti, in base ai loro orari di apertura. Allo stesso modo, la proposta di ogni ristorante non si basa solo su ricette tradizionali. Al di fuori del menu e a scelta, è completata da un'accurata selezione di vini della regione, scelti da ogni ristoratore per essere il complemento perfetto di questa esperienza gastronomica globale.

Italia con Gusto si inserisce nella Settimana della Cucina Italiana nel Mondo come parte di un ampio programma promozionale promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, giunto alla sua ottava edizione. Questa settimana di celebrazione della cucina italiana, in occasione della terza edizione di Italia con Gusto, si concentra su come gli ingredienti della cucina italiana facciano parte di un'alimentazione non solo sana ma anche sostenibile. L'innovazione sta nell'importanza che il territorio, i prodotti e i loro produttori hanno in una cucina che da sempre premia gli artigiani e i produttori, dando valore ai prodotti autentici italiani. Un esempio in cui la tradizione è innovazione e fonte di ispirazione per altre cucine.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Barcellona)

Lunedì 13 Novembre 2023

Spagna: i dati del report sul consumo dei generi alimentari nel 2022

Secondo il Rapporto annuale sui consumi alimentari in Spagna, pubblicato dal Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, nel 2022 la spesa alimentare totale è aumentata del 2,7% rispetto al 2021, mentre il volume acquistato è diminuito del 7,1%, portando il consumo pro capite a 698,50 chili/litri per persona all’anno.

Il supermercato rimane il luogo preferito per gli acquisti di alimenti e bevande delle famiglie, seguito dall’ipermercato e dalle catene di discount; internet si è stabilizzato.

Gli spagnoli stanno aumentando le uscite, in linea con lo stile di vita mediterraneo, con la famiglia o gli amici che si riuniscono intorno ad alimenti e bevande. Gli acquisti sono più responsabili e selettivi, perché i consumatori apprezzano maggiormente il valore degli alimenti e sprecano di meno.

I cibi grigliati, crudi, bolliti o al vapore rimangono in cima alla lista dei pasti cucinati a casa, con i cibi freschi che rappresentano una categoria rilevante.

Secondo il report, la spesa totale per alimenti e bevande in Spagna si è attestata a 107,78 miliardi di euro lo scorso anno, con un aumento del 2,7% rispetto al 2021 e dell’1,1% rispetto al 2019 – anno di riferimento pre-pandemia – dovuto in parte all’aumento dei prezzi, ma anche alla ripresa dei consumi fuori casa. Nel frattempo, il volume totale consumato è diminuito del 7,1% rispetto a quello acquistato l’anno precedente e dell’8,1% rispetto al 2019, attestandosi a 30.946 milioni di chili/litro, in gran parte a causa di questo spostamento dei consumi da dentro a fuori casa.

La maggior parte del consumo di cibi e bevande avviene a casa, con l’87,2% in volume, mentre il restante 12,8% viene consumato negli esercizi di ristorazione, soprattutto in famiglia e con gli amici. Più di due terzi della spesa (68,6%) viene effettuata per riempire il frigorifero e la dispensa di casa.

Sempre secondo lo studio, nel 2022, il consumo pro capite in Spagna (698,5 chili/litri per persona all’anno) è rimasto al di sotto di quello registrato nei tre anni precedenti, mentre la spesa pro capite per l’acquisto di alimenti e bevande (2.582 euro per persona all’anno) è cresciuta rispetto al 2021 e al 2020, ma è rimasta inferiore ai livelli del 2019.

CONSUMI DELLE FAMIGLIE

La spesa delle famiglie spagnole per alimenti e bevande si è attestata a 73.893 milioni di euro nel 2022, con un leggero calo dello 0,9% rispetto all’anno precedente, determinato dall’aumento dei prezzi, in quanto per ogni chilo o litro di alimenti o bevande si è pagato l’8,7% in più rispetto al 2021. La spesa media per persona è stata quindi di circa 1.597 euro.

I prodotti con il volume più alto nel paniere della spesa sono il latte e i latticini e la frutta e verdura fresca, che rappresentano il 37%. Carne e pesce sono in cima alla spesa alimentare, con il 31% del valore, anche se in volume rappresentano circa il 10%.

In media, ogni persona consuma circa 583 kg o litri di alimenti all’interno della famiglia, il che significa che sono stati consumati circa 55 kg o litri in meno rispetto al 2021.

I consumatori spagnoli preferiscono i supermercati e i negozi self-service per fare la spesa, un formato che ha aumentato la loro quota di mercato in volume di due punti, raggiungendo il 49,5%, ben al di sopra degli ipermercati, che hanno raggiunto il 12,8%. Il discount (13,7%) e il negozio tradizionale (12,7%) hanno subito una flessione, mentre le vendite online (2,3%) hanno perso la loro tendenza al rialzo, scendendo di un decimo di punto, pur rimanendo al di sopra dell’1,6% raggiunto nel 2019.

CONSUMI FUORI CASA

Con il consolidarsi della normalità, sono aumentati anche i pasti e le cene fuori casa e gli ordini da asporto, questi ultimi inclusi nel bilancio del fuori casa. La tendenza è chiaramente positiva, secondo il rapporto, che sottolinea che la spesa degli spagnoli fuori casa è stata di 33.887 milioni di euro, l’11,5% in più rispetto al 2021.

Gli spagnoli hanno speso di più, tra gli altri fattori, perché l’aumento dei prezzi nei ristoranti è stato inferiore a quello degli alimenti domestici. Fuori casa, il budget è stato speso più per le bevande (58,4%) che per il cibo (41,6%).

La spesa media pro-capite è stata quindi di 984,51 euro, l’11,3% in più rispetto all’anno precedente, ovvero circa 100 euro in più a persona rispetto al 2021.

Si sono intensificati i consumi in locali come bar, caffè e birrerie, mentre sono aumentati gli acquisti negli alberghi e nei servizi commerciali. In media, ogni individuo ha consumato 115 kg o litri di prodotti alimentari fuori casa, l’equivalente di 6,4 kg o litri in più rispetto all’anno precedente.

USI, ABITUDINI E TENDENZE

Con il graduale ritorno alla normalità e il ritorno al lavoro faccia a faccia, il numero di pasti principali a casa è diminuito, ad eccezione della colazione. Il rapporto mostra che il 93,4% degli spagnoli fa ancora colazione a casa in media 6 volte a settimana e il 95,3% pranza o cena a casa, in media 10,4 volte a settimana.

La novità, rispetto agli studi precedenti, è la diminuzione dell’assunzione di proteine della carne, molto consumate durante la pandemia e il periodo di restrizioni, e la riduzione del numero di consumatori che possono essere considerati completamente onnivori a vantaggio di flexitariani, vegetariani e vegani.

Fonte: https://tinyurl.com/5c7havu8

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna)

Ultima modifica: Lunedì 13 Novembre 2023