Notizie mercati esteri

Venerdì 9 Giugno 2023

La Banca Nazionale Serba ha aumentato il tasso di interesse di riferimento al 6,25%

Il comitato esecutivo della Banca Nazionale Serba (BNS) ha deciso di aumentare il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base, al livello del 6,25%. Anche il tasso sulle linee di deposito è stato aumentato, al 5%, così come il tasso sulle linee di credito, al 7,5%, secondo quanto annunciato dalla BNS.

Nel prendere questa decisione, il Consiglio Esecutivo ha annunciato che sarà necessario continuare con un moderato inasprimento della condizionalità monetaria, in modo che le aspettative inflazionistiche non crescano e per garantire che l'inflazione stessa si trovi su un percorso in discesa e ritorni ai limiti della deviazione ammissibile dagli obiettivi nell'orizzonte di proiezione.

In linea con le attese del Consiglio Esecutivo, l'inflazione ha toccato il picco a marzo ed è rallentata ad aprile al 15,1% su base annua, principalmente sotto l'influenza del rallentamento della crescita dei prezzi alimentari, che nel periodo precedente ha contribuito ad aumentare l'inflazione.

Secondo l'attuale elaborazione del Consiglio Esecutivo, si prevede che l'inflazione su base annua continuerà a muoversi su un percorso discendente, con un calo significativo nella seconda metà di quest'anno. L'inflazione dovrebbe raggiungere la soglia del 3 ± 1,5% a metà del prossimo anno, da quanto si legge nell'annuncio.

La prossima sessione in cui verrà presa la decisione sul tasso di interesse di riferimento si terrà il 13 luglio 2023.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Serba)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

La Spagna ha registrato il miglior aprile di sempre in termini di numero di turisti internazionali e livelli di spesa

Nei primi quattro mesi del 2023, la Spagna ha ricevuto 21 milioni di arrivi, il 32,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2022, secondo l'Istituto Nazionale di Statistica (INE). Ad aprile sono stati battuti anche i record di visite e di spesa: 8.480 milioni di euro, il 22,7% in più rispetto al 2022 e il 20,2% in più rispetto al miglior dato pre-pandemia (2019). 

Per il Ministro dell'Industria, del Commercio e del Turismo, Héctor Gómez, "si tratta di cifre straordinarie che dimostrano, ancora una volta, che la Spagna è all'avanguardia nel turismo mondiale, che la ripresa turistica è completa e che le politiche del Governo stanno funzionando".

La Catalogna, principale destinazione turistica ad aprile - con il 21,3% del totale - ha ricevuto 1,5 milioni di turisti, il 33% in più rispetto a un anno fa.

Fonte: https://tinyurl.com/yc5kxby7

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana – Barcellona)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Regno Unito: aumento dei finanziamenti nel settore aerospaziale per nuovi partenariati internazionali

L'Agenzia spaziale britannica ha annunciato un finanziamento di 6,6 milioni di sterline per una serie di partenariati scientifici internazionali e progetti educativi STEM. Il nuovo programma bilaterale per la scienza e l'esplorazione è progettato per supportare le collaborazioni con istituzioni internazionali che faranno progredire la ricerca nel campo dell’aerospace.

Il nuovo programma Space to Learn promuoverà le iniziative dedicate a ispirare i giovani e migliorerà l'accesso alle carriere STEM, con opportunità di apprendimento in tutto il paese. Il dottor Paul Bate, amministratore delegato dell'Agenzia spaziale britannica, ha dichiarato: “I partenariati internazionali non solo supportano la ricerca nel paese, ma ci aiutano a sviluppare nuove relazioni per affrontare le sfide del futuro. Questo nuovo finanziamento bilaterale aumenterà l’influenza della nostra agenzia spaziale, portando nuovi investimenti nel paese”.

I primi nove progetti selezionati per il finanziamento dal programma bilaterale collegheranno le organizzazioni del Regno Unito con Stati Uniti, Giappone, Canada ed Europa, utilizzando un finanziamento dell'Agenzia spaziale britannica di 2,3 milioni di sterline per sviluppare nuove collaborazioni nell’esplorazione spaziale. Un progetto vedrà l'Imperial College di Londra collaborare con l'Università del New Hampshire per progettare magnetometri per la missione HelioSwarm della NASA, che migliorerà la comprensione del clima spaziale utilizzando nove veicoli per misurare i venti solari.

C'è anche il lavoro dell'Università di Cambridge su CosmoCube, una missione di radio-cosmologia guidata dalla NASA che esplorerà i cosiddetti Dark Ages of the Universe, e una collaborazione tra Royal Holloway e Indian Space Research per sviluppare radar cruciali nella Missione Shukrayaan su Venere, prevista per il 2026.

Nel frattempo, il programma Space to Learn convoglierà 4,3 milioni di sterline di finanziamenti dell'Agenzia spaziale britannica in quattro grandi progetti educativi. Questi includono 1.000 masterclass specializzate della National Space Academy, coinvolgendo più di 40.000 studenti; l'iniziativa Blue Skies di Jon Egging Trust che offre agli studenti 28.000 ore di risorse educative legate allo spazio e il programma Our World From Space dell'Association for Science and Discovery Centre, che esplora l'importanza della scienza spaziale per la sostenibilità del nostro pianeta natale.

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

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Venerdì 9 Giugno 2023

L’Autorità per l'Energia Atomica britannica ha firmato una serie di contratti per 6,8 milioni di sterline

Sette organizzazioni si sono aggiudicate delle collaborazioni con l'Autorità per l'Energia Atomica britannica (UKAEA) per sviluppare nuove tecnologie innovative. I contratti (per un valore totale di 6,8 milioni di sterline) sono stati assegnati ad enti che operano nel campo dell'ingegneria digitale e dei combustibili da fusione.

I contratti sono finanziati dal Fusion Industry Program lanciato nel 2021, che fa parte del pacchetto di sostegno del governo da 484 milioni di sterline per sviluppare il settore scientifico nel paese. Il programma sta stimolando la crescita industriale e sta aiutando a sviluppare nuove tecnologie per il futuro mercato dei propulsori a fusione.

I sette vincitori provengono da una serie di start-up, piccole-medie imprese, aziende affermate e università.  Le organizzazioni, che operano principalmente nella riduzione del fabbisogno di carburante per i propulsori a fusione attraverso la ricerca di tecnologie avanzate, includono Gencoa Ltd, AqSorption Ltd, IS-Instruments Ltd, l'Università di Bristol e l'Università di Liverpool.

Il ministro per l'energia nucleare britannico, Andrew Bowie, ha dichiarato: "Il Regno Unito è un leader mondiale nell'energia nucleare e ha deciso di investire oltre 700 milioni di sterline nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie innovative per aiutare ad alimentare quest’energia a basse emissioni di carbonio. Il finanziamento attraverso il Fusion Industry Programme guiderà lo studio di nuove tecnologie di trasformazione, con l’obiettivo di portare la fusione energetica da una visione scientifica ad una realtà più commerciale".

L'UKAEA sta lavorando giornalmente con il mondo accademico, numerose organizzazioni di ricerca e i principali attori nel settore industriale per sviluppare la commercializzazione dell'energia nucleare. A complemento delle fonti energetiche rinnovabili e di altre fonti energetiche a basse emissioni di carbonio, questa tipologia di energia potrebbe essere fondamentale per la sicurezza energetica e il cambiamento climatico.

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

La compagnia di bandiera turca, “Turkish Airlines” (THY) festeggia il suo 90° anno di servizio

Il grande viaggio di trasformazione della THY negli anni è stato strepitoso: la compagnia oggi raggiunge la maggior parte dei Paesi - 344 scali in 129 paesi e cinque continenti - grazie ad un parco flotta che supera i quattrocento aeromobili. Fondata il 20 maggio 1933, con il nome di “State Airlines Administration” e dipendente dal Dicastero della Difesa, la Turkish Airlines oggi può contare su 82.000 persone tra piloti, personale di bordo e di terra e si colloca tra le prime 10 compagnie al mondo con la più grande flotta di aeromobili e con uno dei più vasti network di voli del pianeta. È membro della rete “Star Alliance”.

Prima dell’epidemia da coronavirus, la Turkish Airlines aveva raggiunto gli 80 milioni di passeggeri; dopo un 2020 chiuso con soli 28 milioni di passeggeri, è passata a 44,8 milioni nel 2021 quando sono i ripresi i voli con la pandemia sotto controllo. L’anno scorso, invece, i passeggeri che hanno scelto di volare con la THY sono saliti nuovamente sopra gli 80 milioni (per l’esattezza 82,5 milioni) con un profitto di 2,7 miliardi di dollari, la migliore performance nell’ambito dell'aviazione europea.

L’AD di THY, Ahmet Bolat, ha evidenziato il contributo della compagnia all'economia del Paese con quasi 5 miliardi di dollari nel 2022, che sarà ancora più sostenuto nei prossimi anni grazie al nuovo programma di crescita strategica decennale del vettore che è stato presentato in occasione del 90° anno di servizio. Bolat ha anche annunciato che Turkish Airlines ha ordinato 600 nuovi aerei (probabilmente commesse con Boing per una parte dell’ordine ed il resto con Airbus), con consegne scaglionate in 10 anni, con l’obiettivo di portare la flotta a ben 810 aeromobili, 150 mila dipendenti e 170 milioni di passeggeri entro il 2033.

Il vettore THY è stato recentemente premiato da istituzioni internazionali ed eletta come "Best Airline In Europe", "Top-10 International Airline", "Five Star Global Airline", "Best Airline Of Eastern Europe", "Top-3 Global Airlines", e “miglior catering business class al mondo”, riconoscimenti a cui si aggiunge quello “Arline Sustainability Innovation of the Year” del 2022.

Il maxi-scalo di Istanbul, inaugurato dal Presidente Erdoğan nel 2018 e pienamente operativo dalla primavera del 2019, è tra i più grandi aeroporti al mondo con un traffico passeggeri di 150 milioni di persone e un costo iniziale stimato in 12 miliardi di dollari. Il piano di crescita strategica 2023-2033 di THY consentirà allo scalo del Bosforo di competere con gli scali di Dubai e Doha e con quelli europei.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Turchia - Aggiornamento di maggio dei flussi in entrata degli investimenti esteri

I dati i più aggiornati sui flussi di IDE in Turchia, pubblicati lo scorso 11 maggio dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), indicano che nel primo trimestre del 2023 i ricavi provenienti dalle vendite delle proprietà immobiliari sono stati pari a 1,37 miliardi di dollari (59% del totali degli IDE in entrata), seguiti dagli investimenti in “equity capital” (796 milioni di dollari), e dagli strumenti di debito (ossia crediti e depositi commerciali, sottoscrizioni di titoli obbligazionari e prestiti) che hanno totalizzato nel trimestre in osservazione 217 milioni di dollari.

I disinvestimenti si attestano invece a 75 milioni di dollari.

In totale gli IDE hanno totalizzato nei mesi gennaio-marzo di quest’anno 2.3 miliardi di dollari facendo segnare un decremento del 31% rispetto all’analogo trimestre del 2022.

I saldi negativi degli IDE nel primo trimestre del 2023 hanno rappresentato il 9,8% del deficit di parte corrente della bilancia dei pagamenti.

Dal 2002 ad oggi il IDE in entrata in Turchia sono ammontati a 254 miliardi di dollari.

Il settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio ha fornito il più grande un contributo agli IDE in “equity capital” che hanno rappresentato il 24% del totale seguito da quello dei prodotti chimici e farmaceutici (20%). Del 12% è stato invece l’apporto del settore elettronico e degli strumenti ottici di precisione.

Nel primo trimestre del 2023, sono ancora una volta i Paesi dell’Unione Europea (più il Regno Unito) i più importanti investitori in Turchia, detenendo una quota dell’80% degli IDE totali nel Paese e con una crescita del 21%.

Il blocco UE più Regno Unito è seguito a distanza dai Paesi dell’Asia orientale (4%), che hanno scavalcato gli altri Paesi dell’Europa fermi al 5%; seguono i Paesi CIS, quelli delle Americhe e del Medio Oriente.

A livello di singoli Paesi, nella graduatoria riferita al trimestre in osservazione, i Paesi Bassi si confermano al primo posto (34% degli IDE totali in entrata), l’Olanda precede Francia e la Germania; si confermano nella top 10 Taiwan e Irlanda.

Nel 2022, i flussi di IDE in entrata in Turchia si erano attestati a 13 miliardi di dollari con la Spagna al primo posto con 1,6 miliardi di dollari che ha preceduto Paesi Bassi (863 milioni) e Svizzera (737 milioni).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

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Venerdì 9 Giugno 2023

Nuovi permessi di lavoro per alcuni dipendenti negli EAU: Annunciati modelli remoti e ibridi

Il governo degli EAU ha introdotto quattro nuovi permessi di lavoro per i dipendenti federali del Paese.

  • Lavoro in loco, che include il lavoro dalla sede centrale o dall'ufficio
  • Lavoro a distanza all'interno del Paese
  • Orario di lavoro intensivo, con una "settimana lavorativa compressa" che prevede un orario di lavoro giornaliero più lungo.
  • Lavoro ibrido, che combina lavoro in sede e a distanza

Fonte: https://tinyurl.com/5yubyuh9

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Le relazioni commerciali tra Italia e Turchia nel nuovo aggiornamento del 17 maggio

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nel primo trimestre del 2023 - rispetto all’analogo periodo del 2022 - il commercio estero con la Turchia segna un aumento del 7,1%. L’Italia si colloca al 6° posto tra i maggiori partner commerciali con 6,8 miliardi di dollari di interscambio ed una quota del 3,7% sul totale importato dalla Turchia.

Il nostro Paese, in ambito UE, si piazza invece al secondo posto preceduto dalla Germania (12,11 miliardi di merci e servizi venduti) e prima di Francia (5,5 miliardi) e Spagna (4,57 miliardi) e conferma, infine, come primo partner commerciale della Turchia nell’area del Mediterraneo.

Nei mesi gennaio-marzo 2023, le esportazioni italiane sono state 3,57 miliardi di dollari con un incremento dell’export in valore del 20,7% rispetto al 2022, che collocano l’Italia al sesto posto tra i principali fornitori della Turchia preceduti da Russia, Cina, Svizzera, Germania e Stati Uniti. L’Italia balza invece al terzo posto, subentrando alla Federazione russa, tra i principali clienti dopo Germania e Stati Uniti e Russia con 3,22 miliardi di dollari di beni acquistati. La bilancia commerciale è piuttosto in equilibrio, con un lieve saldo positivo per l’Italia di 353,8 milioni di dollari.

La dinamica dell’export italiano nel trimestre in osservazione è stata trainata dalle vendite di “metalli e pietre preziose” (+88,6%) e da quelle della voce merceologica “autoveicoli e parti di ricambio” (+64,8%) e, in misura meno marcata, dalle nostre esportazioni di strumenti ottici di precisione (+54,4%). È risultato in calo invece l’export di materie plastiche (-5,0%). In termini assoluti, le principali voci del nostro export nel primo trimestre dell’anno restano quelle tradizionali dei “macchinari e apparecchiature meccaniche” che si sono attestati su un valore di circa 834 milioni di dollari. In diminuzione l’export turco del 7,2% con la prima voce merceologica degli acquisti italiani rappresentata dalle vendite di autoveicoli e parti di ricambio con oltre 700 milioni di dollari.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei e Regno Unito, nei mesi gennaio-marzo 2023 si rileva ancora una crescita delle esportazioni dell’Italia superiore agli incrementi registrati dalla Germania (+17,3% rispetto al nostro +20,7%) e del Regno Unito (+7,6%), che guadagna quote nei confronti dei nostri due principali concorrenti. Nel trimestre in considerazione fa invece meglio la Francia (+25,0%) con incrementi importante negli acquisti turchi di autoveicoli e parti di ricambio e cosmetica.

La dinamica dell’export turco fa invece registrare nel trimestre in osservazione un aumento degli acquisti italiani di combustibili (+162,2%) e un importante calo negli acquisti italiani del settore tesile e ortofrutticolo rispettivamente del 60,3% e del 46,6%. Tra gli incrementi maggiori delle esportazioni complessive della Turchia, nel primo trimestre del 2023 si segnala l’aumento fatto registrare verso la Federazione Russa (+167,8%) mentre la dinamica dell’import turco continua a segnare, tra i più cospicui aumenti, un +965,1% dalla Svizzera (lingotti) nonché un incremento dell’import dagli Emirati Arabi (+35,1%) e dalla Polonia (+31,9%).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

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Venerdì 9 Giugno 2023

Il governo UK ha stanziato oltre 30 milioni di sterline per aumentare la produzione alimentare sostenibile

Gli agricoltori britannici beneficeranno di nuove attrezzature e tecnologie per aumentare la propria produzione alimentare sostenibile, riducendo così emissioni e sprechi – questo quanto riportato dal Fondo per le Attrezzature e Tecnologie Agricole (FETF), che ha messo a disposizione 31 milioni di sterline. I candidati prescelti potranno richiedere sovvenzioni nell'ambito del budget Produttività per aiutare a coprire i costi per oltre 90 tipi di attrezzature.

Il Farming Equipment and Technology Fund fornirà finanziamenti alle aziende agricole per migliorare la propria produzione sostenibile, riducendo emissioni e sprechi. Con oltre 3.000 domande ricevute per le sovvenzioni FETF 2023, il governo ha aumentato il finanziamento da £ 17 milioni a £ 31 milioni.  

Il segretario di Stato per l'alimentazione e l'agricoltura Thérèse Coffey ha dichiarato: “L'enorme interesse mostrato per la FETF 2023 Productivity and Slurry sottolinea la determinazione dei nostri agricoltori nel sostenere pratiche sempre più produttive e sostenibili. Consentendo alle aziende agricole di investire denaro in nuovi kit, assicuriamo ai nostri agricoltori, coltivatori e silvicoltori le attrezzature di cui hanno bisogno per incentivare l'innovazione, proteggere l'ambiente e contribuire a creare un settore agricolo fiorente e sostenibile”.

Il FETF 2023 fa parte del piano del governo per investire 2,4 miliardi di sterline all'anno nell'agricoltura. Solo nel 2023, 168 milioni di sterline saranno messi a disposizione per aumentare la produttività agricola attraverso 16 diverse sovvenzioni a tema produttività, ricerca e innovazione.

Intendiamo offrire ulteriori finanziamenti FETF. Nel frattempo, la nostra ampia offerta di sovvenzioni sosterrà ulteriori investimenti nello stoccaggio dell'acqua e nel miglioramento delle infrastrutture d’ irrigazione, nonché finanziamenti per l'automazione e la robotica”. Questo annuncio fa seguito al vertice Farm to Fork del mese scorso, in cui il governo ha annunciato un pacchetto di sostegno per il settore agricolo.

Fonte: https://tinyurl.com/4wd3rttz

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Turchia: appuntamento con le energie rinnovabili

La potenza elettrica installata in Turchia a maggio scorso ha raggiunto i 104.488 megawatt (MW) di cui quasi la metà è rappresentata dalle rinnovabili con in testa l’idroelettrico (31.600 MW). Segue l’eolico (11.490 MV) e il solare (9.820 MV), quest’ultime due fonti sono in forte espansione.

La potenza eolica, che ha coperto il 10,9% della produzione di energia elettrica, si attesta esattamente a 11.490 MW, secondo le più recenti stime fornite lo scorso mese di aprile dal Ministero dell'Energia e delle Risorse Naturali. La città di Izmir ha la più alta capacità installata di energia eolica con 1.754,9 MW. Secondo i dati della Turkish Wind Energy Association (TÜREB), il settore dell'energia eolica in Turchia continua a crescere, non solo in potenza installata, ma anche in termini di crescita della produzione e nell’esportazione di turbine. Secondo TÜREB, oltre 100 aziende operanti in questo campo in Turchia esportano tecnologie per l'energia eolica in 44 Paesi; l’aumento del prezzo del petrolio, i cambiamenti climatici e l'alto costo dell'energia importata, hanno poi obbligato la Turchia a svoltare in direzione delle risorse rinnovabili di energia destinando ingenti investimenti proprio nel solare e nell’eolico. Si prevede che entro il 2023 possano essere installati 1.000 MW di potenza eolica e solare aggiuntiva che consentirebbero alla Turchia di raggiungere posizioni di primato sia in Europa che nel mondo.

Cem Özkök, DG dell'Associazione degli investitori energetici (GÜYAD) in una recente intervista ha posto l’accento sul potenziale, eolico e solare, non ancora sfruttato affermando che “in Turchia lo sfruttamento dell’eolico è partito in ritardo rispetto all’energia solare a causa dei costi più elevati ma oggi si sta muovendo molto più rapidamente". Özkök ha poi aggiunto che grazie ad uno sfruttamento più inteso del sole, la potenza installata salirà fino a 52.900 MW (contro 1/5 di potenza installata oggi) a partire dal 2035, (stime del Piano Energetico Nazionale del Ministero dell'Energia e delle Risorse Naturali presentato lo scorso mese di gennaio). Özkök ha infine affermato che i progetti c.d. “Renewable Energy Resource Zone” (YEKA) sono stati i principali motori della crescita delle energie rinnovabili in Turchia, sia in termini di sviluppo tecnologico che di produzione di pannelli e si prevede che i futuri investimenti da parte di investitori e/o di consorzi locali possano essere in grado di realizzare una potenza installata di 3.000 megawatt ogni anno.

Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia (AIE), si prevede che la Turchia vedrà una crescita di circa il 64% della sua capacità di energia rinnovabile fino a 90 GW nei prossimi cinque anni, con quasi il 75% di questa aggiunta costituita da energia solare ed eolica. La crescita la aiuterà il Paese ha collocarsi al quarto posto in Europa e tra i 10 maggiori mercati rinnovabili al mondo.

A livello geografico, Konya ospita la maggior parte della potenza solare installata in Turchia grazie alla grande centrale solare costruita sul sito di “Kalyon Karapınar” (la più grande d’Europa e tra le prime al mondo) che assicura una potenza installata di 1.350 megawatt, mentre le regioni meridionali del Paese, devastate dai sismi del 6 febbraio scorso, vantano alti tassi di sole.

Le province turche con la maggiore potenza eolica installata sono anche quelle che producono più energia: l’eolico in Turchia è distribuito in 47 province dislocate principalmente nella parte occidentale di Izmir (che possiede la più alta capacità installata di energia eolica con 1.754,9 MW), seguita da Balıkesir, un'altra città a ovest del Paese (1.382,4 MW); in questa classifica seguono poi Çanakkale (943,7 MW), Istanbul (838,7 MW) e Manisa (701,7 MW). Come per il solare, anche l’eolico vede tra i siti più con la più alta potenza di energia installata quelli devastati dai terremoti come le province di Hatay, Aydın, Kırklareli e Kayseri.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 26 Giugno 2023