Domenica 4 Maggio 2025
Vai al Contenuto Raggiungi il piè di pagina
Secondo i dati dell'Ufficio statistico serbo, nel periodo gennaio-aprile 2023 la Serbia ha:
Gli scambi complessivi delle merci sono stati pari a 21944,70 milioni di euro, con un aumento del 3,30% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Espresso in euro, il deficit è di 2629,30 milioni, con una riduzione del 36,90% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
La copertura delle importazioni rispetto alle esportazioni è del 78,60% ed è maggiore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, quando era del 67,20%.
L’interscambio commerciale è stato maggiore con i paesi con i quali la Serbia ha firmato accordi di libero scambio. Gli Stati membri dell'UE rappresentano il 59,70% dell’interscambio totale. L’Italia è rimasta il terzo cliente (609,20 milioni di euro) ed il quarto fornitore (847,80 milioni di euro) della Serbia, nonché uno dei principali investitori stranieri nel Paese.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Serba)
Secondo i dati diffusi il 31 maggio dall'Istituto Nazionale di Statistica (INE), il PIL in Portogallo ha registrato nel 1° trimestre 2023 una variazione positiva del 2,5% in termini annuali e del 3,2% rispetto al trimestre precedente.
La domanda interna ha fornito un contributo nullo alla variazione tendenziale del PIL nel 1° trimestre, dopo aver contribuito per 2,3 punti percentuali (pp) nel trimestre precedente. Nel 1° trimestre, inoltre, si è registrata un'accelerazione delle Esportazioni di Beni e Servizi in volume, mentre le Importazioni di Beni e Servizi hanno rallentato, traducendosi in un aumento del contributo della domanda esterna netta a 2,6 pp (0,9 pp nel 4° trimestre).
Rispetto al 4° trimestre 2022, il PIL è aumentato dell'1,6% in volume (crescita a catena dello 0,3% nel trimestre precedente). Il contributo della domanda esterna netta alla variazione a catena del PIL è stato di 2,5 pp, dopo essere stato negativo nel trimestre precedente (-0,2 pp), mentre la domanda interna è passata da un contributo di 0,6 pp nel 4° trimestre a un contributo negativo di -0,8 pp.
Fonte: https://tinyurl.com/sftauvp6
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)
Il presidente ceco Petr Pavel potrebbe visitare quest’anno l’Italia. Lo ha detto durante i festeggiamenti della Festa della Repubblica all’Istituto Italiano di Cultura in Praga il sottosegretario al ministero degli esteri Jan Marian.
“Il presidente (ceco Petr) Pavel dovrebbe quest’anno visitare l’Italia e incontrare il presidente (Sergio) Mattarella” ha detto Marian durante il suo saluto ai festeggiamenti, in cui ha sottolineato i buoni rapporti con l’Italia.
L’ambasciatore italiano a Praga Mauro Marsili ha ricordato nel suo saluto la recente visita a Praga della premier italiana Giorgia Meloni. Secondo il diplomatico italiano nell’ultimo anno “le relazioni tra l’Italia e la Repubblica Ceca sono cresciute e ulteriormente rafforzate” sia sotto il profilo politico che quello economico.
La Festa della Repubblica si è tenuta a Praga il primo giugno. L’evento è stato realizzato dall’Ambasciata d’Italia e dall’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con la Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca e il sostegno di numerosi soci Camic.
Fonte: https://tinyurl.com/3em44zr4
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
I costi delle case in UK stanno scendendo rapidamente – come riportato dalla Nationwide Building Society. I prezzi sono diminuiti del 3,4% negli ultimi 12 mesi, rappresentando il calo maggiore visto dal luglio 2009, quando è stata registrata una riduzione annua del 6,2%.
I prezzi delle abitazioni sono diminuiti dello 0,1% rispetto al mese precedente, dopo una performance positiva ad aprile. Nationwide ha affermato che il valore delle case è rimasto in gran parte invariato nell'ultimo mese, portando il prezzo medio a £ 260.736. Questo dato rimane il 4% inferiore rispetto al picco registrato nell'agosto 2022, prima che il mini-budget autunnale voluto dal primo ministro Liz Truss facesse salire i tassi d’interesse sui prestiti.
Robert Gardner, capo economista di Nationwide, ha avvertito che "l’instabilità del mercato immobiliare sembra destinata a rafforzarsi nei prossimi mesi.” I recenti dati deludenti sull'inflazione nel paese hanno spinto gli economisti a prevedere un ulteriore aumento dei tassi d’interesse entro la fine dell'anno, con un possibile ritiro di quasi 800 contratti di mutuo residenziale e buy-to-let.
Gli ultimi dati pubblicati dalla Bank of England hanno mostrato tuttavia alcuni segnali di ripresa del mercato immobiliare, sebbene il numero di mutui approvati per l'acquisto di abitazioni nel mese di marzo sia rimasto di circa il 20% al di sotto dei livelli pre-pandemia.
Matt Thompson, responsabile vendite dell’agenzia immobiliare Chestertons, ha descritto maggio come "un mese positivo per il settore". "Abbiamo assistito a un evidente aumento delle richieste degli acquirenti e delle offerte effettive fatte per l’acquisto di abitazioni. Nonostante gli avvertimenti sull'impatto dei tassi di interesse, Nationwide non ha previsto una significativa diminuzione dei prezzi delle case, anticipando però che ci saranno meno vendite nei prossimi mesi.”
Fonte: https://tinyurl.com/yus667cd
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
Il presente articolo andrà ad esplorale il funzionamento del sistema sanitario danese, la cui struttura sanitaria risulta essere tripartita in quanto opera, sia da un punto di vista politico che amministrativo, a livello Statale, Regionale e Locale.
Lo Stato detiene le funzioni regolamentatrici e di supervisione generale in materia di sanità e di assistenza agli anziani; a loro volta, le cinque regioni danesi sono responsabili dell’assistenza ospedaliera, comprese le cure di emergenza, dalla psichiatria e dei servizi sanitari forniti dai medici di base e dagli specialisti privati. Infine, i novantotto comuni sono responsabili di una serie di servizi sanitari e sociali primari, come ad esempio i servizi di assistenza agli anziani, la riabilitazione extraospedaliera, l’assistenza domiciliare, le cure dentistiche infantili, l’assistenza all’infanzia e la fisioterapia; inoltre, i comuni cofinanziano i servizi di riabilitazione regionale e le strutture di formazione.
Il Panorama sanitario
La Danimarca, oggi, con una popolazione di 5,8 milioni di abitanti è uno dei paesi dove l’aspettativa di vita è tra le più alte al mondo, con una media di 81 anni per gli uomini e di 84 per le donne. Il tasso di mortalità infantile è tra i più bassi al mondo e l’assistenza sanitaria è universale (l’85% della spesa è a carico dello Stato, mentre il cittadino paga il 15% per servizi ausiliari come la fisioterapia).
In Danimarca, in caso di emergenza, chiunque ha diritto a cure gratuite in ospedale. Questo vale anche per i visitatori provenienti da altri paesi. Chiunque ottenga un permesso di soggiorno e viva stabilmente nel Paese è libero di utilizzare il sistema sanitario, infatti, la maggior parte degli esami e dei trattamenti sono gratuiti.
Tutti i residenti danesi registrati sono automaticamente iscritti all'assistenza sanitaria finanziata con fondi pubblici, che è in gran parte gratuita al momento dell'utilizzo. Anche gli immigrati registrati e i richiedenti asilo sono coperti, mentre gli immigrati privi di documenti hanno accesso a servizi di assistenza attraverso un'iniziativa volontaria, finanziata privatamente e sostenuta dall'Associazione Medica Danese, dalla Croce Rossa danese e dal Consiglio Danese per i Rifugiati.
I danesi possono scegliere tra due opzioni di assicurazione pubblica. Praticamente tutti i danesi (98%) scelgono la copertura del Gruppo 1, in cui i medici generici fungono da gatekeepers e i pazienti hanno bisogno di un’impegnativa per vedere gli specialisti, tranne che per alcune specialità. Il restante 2% dei danesi sceglie la copertura del Gruppo 2, che consente l'accesso agli specialisti senza bisogno di referenze, anche se si applica un costo aggiuntivo. In entrambe le opzioni assicurative, l'accesso agli ospedali richiede una prescrizione.
La Digital Health Strategy
Da diverso tempo il Paese scandinavo viene considerato come un punto di riferimento a livello mondiale per l’eHealth, infatti, secondo il rapporto 2022 dell’Ocse, il 100% dei medici di base utilizza cartelle cliniche elettroniche ed il 100% degli studi medici può condividere informazioni con gli ospedali sulle terapie farmacologiche utilizzate dai pazienti. Inoltre, la quota di cittadini che utilizza le app dedicate alla salute è aumentata dal 20% (2015) al 66% (2021). In generale, la società danese è altamente digitalizzata e questo vale anche per il settore sanitario; si pensi che, ogni mese, vengono scambiati 5,5 milioni di messaggi digitali tra 150 sistemi diversi.
Il fatto che ogni cittadino sia in possesso di un numero CPR (il corrispettivo italiano della Tessera Sanitaria) ha permesso la rapida introduzione di un fascicolo sanitario elettronico lanciato con il Piano Strategico sulla Sanità Digitale nel 1996. Altro esempio di e-Health in Danimarca è lo Shared Medication Record, un registro elettronico che contiene tutte le informazioni sulle terapie farmacologiche utilizzate dai cittadini. Esso consente di effettuare aggiornamenti in tempo reale, nonché, la condivisione di informazioni sui farmaci di un paziente tra ospedale, medico di famiglia, comune e farmacia. Il paziente ha, così, sempre accesso ai propri dati tramite un’applicazione, attraverso la quale è possibile richiedere il rinnovo della prescrizione così come i genitori possono accedere ai dati dei propri figli.
Guardando alle problematiche odierne che accomunano tutti gli stati europei, le istituzioni danesi hanno cominciato a pensare in anticipo alle possibili soluzioni e nel 2018 hanno lanciato una nuova ambiziosa Digital Health Strategy (2018–2022), che mira a favorire un processo coerente e una rete sanitaria affidabile per tutti. Una strategia basata sui dati e sulle tecnologie innovative che dovrebbe servire a realizzare l’ormai tanto sbandierata «medicina delle 4P»: Preventiva, Partecipativa, Personalizzata e Predittiva.
Problemi Comuni
Come la maggior parte degli altri Paesi europei anche la Danimarca sta attualmente affrontando alcune sfide chiave nel settore sanitario quali: carenza di forza lavoro, invecchiamento della popolazione e aumento delle malattie croniche.
Proprio la carenza di personale sanitario, oggi, pare essere uno dei problemi più importanti che affliggono e preoccupano il popolo danese; la stessa Cecilie Marie Meyer (brand manager presso la Camera di Commercio Italiana in Danimarca), ci spiega il problema che il Paese sta vivendo «oggi, in Danimarca, assistiamo ad una costante chiusura dei presidi sanitari presenti nei piccoli centri urbani del Paese in favore di un accentramento dei reparti nei più importanti presidi ospedalieri delle grandi città».
Questo fenomeno porta inevitabilmente con sé delle problematiche soprattutto di natura logistica quando, a queste forme di accentramento, non seguono opere infrastrutturali che permettano a chi ancora vive nei piccoli centri urbani di potersi muovere con rapidità per ricevere l’assistenza dovuta.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)
Da un piccolo insediamento di pescatori negli anni '60 a un'infrastruttura urbana futuristica che attira milioni di visitatori ogni anno
Un nuovo progetto visionario - il futuristico masterplan di Palm Jebel Ali - è stato annunciato mercoledì da Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Vicepresidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti e Sovrano di Dubai.
Ha dichiarato: "Palm Jebel Ali rafforzerà ulteriormente le nostre infrastrutture urbane e consoliderà l'emergere della città come una delle principali metropoli del mondo. Questo nuovo progetto innovativo riflette il nostro piano di sviluppo strategico incentrato sull'aumento della qualità della vita e della felicità dei residenti".
L'eccezionale crescita di Dubai è in effetti una storia di costruzione della città dal deserto in modo costante e continuo, trasformandola con innovazione, visione e creatività un mattone alla volta.
Fonte: https://tinyurl.com/5eu7byte
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)
I turisti che si trovano negli EAU con un visto di visita di 30 o 60 giorni possono prolungare il loro soggiorno nel Paese di altri 30 giorni. La decisione dell'Autorità federale per l'identità e la cittadinanza (ICA) e della Direzione generale per la residenza e gli affari degli stranieri (GDRFA) concede ai visitatori altri 30 giorni per esplorare e godere delle diverse offerte del Paese.
Dall'ottobre dello scorso anno, gli Emirati Arabi Uniti hanno attuato diversi cambiamenti nelle procedure di rilascio dei visti, segnando una delle più grandi riforme dei permessi di residenza e di ingresso da parte dell'ICP (Immigration and Citizenship Program). Da allora, si sono verificati diversi sviluppi nel sistema dei visti di visita del Paese.
Secondo il sito web dell'ICA, le persone in possesso di un visto di visita di 30 o 60 giorni potranno ora beneficiare di un ulteriore soggiorno di 30 giorni, mentre il periodo massimo di estensione per i titolari di un visto di visita è di 120 giorni.
Fonte: https://tinyurl.com/f4bp87kc
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)
Le vendite di prodotti a marchio dei supermercati sono cresciute il doppio rispetto ai prodotti di marca nel 2023 - come hanno mostrato i dati riportati da NIQ. I prezzi dei prodotti alimentari sono incrementati di oltre il 19% nell'ultimo anno, superando il più alto tasso di inflazione mai registrato e aggiungendo nuove tensioni alle spese dei consumatori britannici, già gravate da bollette energetiche elevate e aumenti dei prezzi.
Gli ultimi dati hanno mostrato che le vendite dei prodotti a marchio dei supermercati sono cresciute del 14,1% rispetto alla crescita dei prodotti di marca, rispettivamente del 7,1%. Nelle ultime quattro settimane, la quota di mercato delle vendite di questi prodotti è salita ulteriormente al 63,3% nella categoria dei beni di largo consumo, rispetto al 62,1% nel 2022.
All'inizio di questo mese Tesco, il più grande gruppo di supermercati in Regno Unito, ha tagliato il prezzo di alcuni generi alimentari a marchio proprio come pasta, verdura e olio di semi di girasole.
I rivenditori hanno affermato di aspettarsi un aumento generale dei prezzi nel 2023, ma con un tasso di inflazione in calo nel corso dell'anno. L’organo britannico che si occupa di disciplinare la concorrenza nel mercato sta esaminando i guadagni dei principali supermercati, così da identificare quali aziende debbano essere controllate ulteriormente nel tentativo di bloccare l’aumento dell'inflazione dei prezzi alimentari.
Fonte: https://tinyurl.com/mr3p4vmh
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
Gli obiettivi principali includono il raddoppio delle dimensioni dell'economia di Dubai entro il prossimo decennio. L'economia di Dubai, ben diversificata e orientata ai servizi, è in procinto di registrare una robusta crescita economica del 3,0% nel 2023, grazie al continuo e forte slancio della maggior parte dei settori chiave, mentre il governo cerca di rafforzare il proprio bilancio con una forte riduzione del debito, hanno dichiarato gli analisti di una delle principali agenzie di rating globali.
Gli analisti di S&P Global Ratings hanno dichiarato che le riforme strutturali e i programmi sociali degli Emirati Arabi Uniti, sostenuti dallo slancio sostenuto dei settori dell'ospitalità, dell'immobiliare, del commercio e dei servizi finanziari, forniscono il vento in poppa alla crescita di Dubai a medio e lungo termine.
Fonte: https://tinyurl.com/8npd8kd8
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)
Nel 2022, l’Italia si è classificata al 15’ posto tra i maggior Paesi di origine dell’import in Queensland, costituendo l’ 1.4% dell’intero import di beni in Queensland e raggiungendo un valore [1] complessivo di ben A$1,022.9 milioni. Rispetto all’anno precedente, nel 2022p[2] l’import di beni in Queensland dall’Italia è complessivamente aumentato del 25.2% ($205.9 milioni), passando da $817.0 milioni nel 2021 a $1,022.9 milioni nel 2022.
Nel 2017, l’Italia occupava una posizione simile all’interno della classifica dei maggiori Paesi di origine dell’import in Queensland, ovvero il 14esimo posto, e aveva ottenuto una simile percentuale sull’intero import di beni in Queensland, ovvero l’1.5%, ma il valore complessivo raggiunto era solo di A$622.0 milioni. Dal 2017 al 2022, l’import di beni in Queensland dall’Italia è complessivamente aumentato del 64.4% (A$400.8 milioni).
La parentesi negativa degli anni 2019 e 2020, durante la quale si è registrato un cambiamento percentuale annuale negativo (-9.7% per l’import dall’Italia in Queensland sia nel 2019 sia nel 2020), sembra essersi risolta già nel corso dell’anno successivo, quando è stato registrato un cambiamento percentuale positivo (+20.4% per l’import dall’Italia in Queensland; +12.3% per l’import dall’Italia in Australia). Tale trend positivo è stato confermato nel 2022p.
Nel 2022p, la merce maggiormente importata dall’Italia in Queensland era una combinazione di beni classificati come confidenziali [3] (dal valore complessivo di A$163.6 milioni); a queste merci seguivano i macchinari specializzati per industrie particolari (A$115.0 milioni), i macchinari industriali generici (A$101.7 milioni), i veicoli da strada (inclusi i veicoli a cuscino d’aria) (A$91.7 milioni) e i prodotti medicinali e farmaceutici (A$69.4 milioni). Il valore totale di queste merci (A$541.5 milioni) superava la metà del valore complessivo dell’import di beni dall’Italia in Queensland per l’anno 2022p.
Fonte: https://statistics.qgso.qld.gov.au/qld-trade-profiles
[1] I valori sono riportati in termini nominali (basati sul dollaro australiano); rappresentano quindi il valore monetario dei beni al momento del commercio.
[2] “p” sta per “preliminary” (alla pubblicazione di dicembre 2022)
[3] Dati statistici sul commercio di alcune tipologie di beni d’importazione non vengono rilasciati per evitare la possibile identificazione di attivita’ di un singolo business. Per approfondire si veda la lista di beni confidenziali rilasciata dall’Australian Bureau of Statistics al seguente link: https://www.abs.gov.au/statistics/economy/international-trade/international-trade-goods-and-services-australia/latest-release
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (ICCI, Queensland))