Martedì 6 Maggio 2025
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Gli stipendi sono cresciuti in Repubblica Ceca lo scorso anno di oltre il 6%. Una parte significativa dell‘aumento è stato tuttavia eroso dall’inflazione. Lo indicano i dati dell’Ufficio di Statistica Ceco.
Lo scorso anno lo stipendio medio è aumentato del 6,1% a quasi 38.000 corone mensili lorde. Con l’inflazione al 3,8% l’aumento reale è stato del 2,2%. Le remunerazioni più alte continuano a essere a Praga con una media di 46.000 corone al mese e un rialzo del 5%. Seguono la Boemia centrale con poco più di 38.300 corone al mese e la Moravia meridionale con circa 37.000 corone lorde al mese. I salari più bassi sono invece nelle regioni di Karlovy Vary e Zlin con una media inferiore a 34.000 corone mensili.
Nell’ultimo trimestre del 2021 gli stipendi non sono riusciti a tenere il passo con l’inflazione. Gli introiti dei dipendenti sono aumentati del 4% di fronte a una crescita dei prezzi del 6%. Secondo gli analisti un andamento simile caratterizzerà anche l’intero 2022.
Fonte: https://bit.ly/3vWKA6q
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
L’undici febbraio Martin Wansleben, l’AD della DIHK- Camera di industria e commercio tedesca, ha presentato i risultati di un sondaggio capillare che ha visto la partecipazione di 28.000 aziende tedesche provenienti da vari settori e varie regioni della Germania.
Le aziende tedesche intervistate hanno mostrato un cauto ottimismo per quelle che saranno le prospettive di crescita dell’economia tedesca nel 2022, ma soltanto ¼ di esse prevede di assistere ad un chiaro miglioramento del quadro economico. La DIHK ha dunque ha modificato le previsioni di crescita da 3,6% a 3,0%, prevedendo di raggiungere i livelli pre-crisi solamente a metà anno.
Tra i fattori che più preoccupano le aziende i più ricorrenti oltre alla Pandemia sono: i continui colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento, l’aumento dei prezzi energetici e delle materie prime, la penuria di personale specializzato e l’aumento dei costi causato dalla transizione ecologica.
In particolar modo, secondo dati diffusi dalla DIHK, le aziende tedesche devono fare i conti con i prezzi energetici attualmente più alti al mondo e con una pressione fiscale ben al di sopra della media dei paesi dell’OCSE.
In base ai risultati del sondaggio, più di 2/3 degli intervistati individuano l’aumento dei prezzi energetici e delle materie prime come il primo fattore di rischio per la propria sopravvivenza, mentre il 61% si mostra preoccupato per la mancanza di personale specializzato. Il 43% guarda invece con timore all’aumento del costo del lavoro.
Sono soprattutto le aziende operanti nel settore alberghiero e della ristorazione oltre che quelle nel settore delle arti, dello spettacolo e del tempo libero a mostrarsi particolarmente preoccupate. Sono infatti questi i settori che hanno risentito di più delle misure restrittive adottate per arginare la quarta ondata del Virus, dopo che in autunno si era assistito ad una tendenza al rialzo. Più ottimiste sono invece le aspettative delle aziende farmaceutiche, meccaniche e tessili.
Arrivano buone notizie anche sul fronte dell’occupazione, dove più di 1 azienda su 5 (21%) conta di assumere più personale, 2/3 di mantenerlo invariato e il 13% di fare dei tagli.
Fonti: https://bit.ly/3KxuOTp
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)
Continua a crescere il traffico di passeggeri all’aeroporto internazionale di Belo Horizonte, a Confins, nella regione metropolitana. Nel mese di marzo si prevede che circoleranno oltre 732 mila persone un numero superiore del 77% rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2021. Anche il valore è superiore, del 15% rispetto al mese precedente (febbraio 2022). Per quanto riguarda la movimentazione degli aerei sono previste 6.600 mila operazioni per tutto il mese di marzo.
L’inaugurazione del volo per Londrina (PR) dovrebbe riflettere anche sul flusso di passeggeri al terminale. Il volo è stato lanciato questo lunedì (7 marzo), su una rotta operata da Azul Linhas Aéreas, con sei frequenze settimanali. Per quanto riguardano i nuovi percorsi, oltre al volo inaugurale per Londrina, l’aeroporto avrà due destinazioni a marzo: Vitória (ES) e Curitiba (PR).
Fonte: https://bit.ly/3tQhaUV
(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura di Minas Gerais)
Dopo un inizio d’anno caratterizzato da segnali contrastanti, il secondo mese del 2022 in Germania si conclude con un quadro economico più lineare. Le misure adottate dal governo federale per arginare l’aumento delle infezioni stanno producendo gli effetti previsti, facendo così sperare un’eventuale revoca delle restrizioni che accelererebbe la ripresa economica del paese.
Sul versante del mercato del lavoro interno, le previsioni dell’Agenzia Federale del Lavoro (Bundesagentur für Arbeit) sono ottimiste, in quanto auspicano che nel corso dell’anno avverrà un calo del tasso di disoccupazione e sottooccupazione. Il Ministero Federale per l’Economia e la Protezione del Clima (BMWK) si aspetta anche un significativo calo dei lavoratori in cassa integrazione.
La Germania continua, inoltre, ad essere il punto di riferimento economico del vecchio continente e soprattutto un porto sicuro per gli IDE (investimenti diretti all’estero), che nonostante la recessione globale del 2020 causata dal Corona Virus sono calati solo del 9% rispetto all’anno precedente. Questo dato viene confermato da un’analisi del 2020 di Germany Trade & Invest, che segnala 1.684 progetti IDE in Germania.
Per quanto riguarda il quadro sulle esportazioni, DESTATIS (ufficio tedesco per la statistica) segnala soprattutto un aumento delle esportazioni verso paesi terzi, che a gennaio 2022 sono aumentate del 9,4% rispetto a dicembre 2021. Sulla base di dati preliminari, le esportazioni verso paesi terzi (aggiustate per gli effetti di calendario e stagionali) hanno raggiunto a gennaio un valore di 56,3 miliardi di euro, registrando così un aumento del 19,3% rispetto a febbraio 2020.
Nonostante i numerosi e persistenti colli di bottiglia, i veicoli a motore e i loro componenti continuano ad essere i beni più esportati. Secondo dati preliminari, la Germania ha esportato veicoli a motore e i loro componenti per un valore di 209,4 miliardi di euro nel 2021: l'11,6% in più rispetto al 2020. I beni più importati sono stati invece i dispositivi per l'elaborazione dei dati, prodotti elettrici e ottici per un valore di 127,7 miliardi (+9,9% rispetto al 2020), veicoli a motore e i loro componenti per 113,8 miliardi di euro (+1,1 %), seguiti dai prodotti chimici per 93,3 miliardi di euro (+15,9 %).
Sulla base dei dati forniti da DESTATIS, il paese verso il quale la Germania ha esportato più merci sono stati gli Stati Uniti, con merci esportate per un valore di 9,9 miliardi di euro. Verso la Repubblica Popolare Cinese sono state invece esportate merci per un valore di 8,1 miliardi di euro, il 7,2% in più rispetto allo stesso mese dell'anno scorso.
Fonti: https://bit.ly/3vWbriY; https://bit.ly/3HYop1V; https://bit.ly/3CKO5hL; https://bit.ly/3J45Qux
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)
L’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE) venerdì 4 marzo ha pubblicato i dati sul prodotto interno lordo (PIL) brasiliano. Secondo le informazioni presentate, l’economia brasiliana, nel suo insieme, è cresciuta del 4.6% nel 2021, recuperando le perdite dell’anno precedente, che ha registrato un riavvolgimento del 3.9% a causa della pandemia del Covid-19. Nei dati assoluti, il PIL brasiliano ha chiuso l’anno con un valore totale di 8.7 miliardi di reais.
La crescita registrata è stata trainata dal settore dei servizi, che ha registrato una crescita del 4.7% con enfasi sui settori dei trasporti, delle comunicazioni e del commercio. Il settore ha registrato un incremento del 4.5% con una performance positiva nelle costruzioni, che hanno registrato un calo del 6.3%, nel 2020, e nell’industria manifatturiera. Insieme, i settori dei servizi e dell’industria sono stati responsabili per il 90% della ricchezza prodotta nel Paese. L’agroalimentare ha invece registrato un calo del 0.2% nelle proprie attività, a causa della siccità prolungata.
Per quanto riguardano le esportazioni, i punti salienti sono stati il petrolio, il gas naturale, la metallurgia, i veicoli automobilistici e i prodotti di metallo. Mentre nelle importazioni, i punti salienti sono stati i prodotti chimici, macchine ed apparecchi elettrici, settore automobilistico e prodotti di metallo.
Fonte: https://bit.ly/3t0Pv4r
(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura di Minas Gerais)
Il tasso ipotecario di riferimento rimane così al livello dell’ultimo tasso pubblicato. In tutta la Svizzera le pigioni vengono stabilite in base a questo tasso.
Il tasso d'interesse di riferimento è basato su un tasso d'interesse medio dei crediti ipotecari svizzeri, ponderato secondo il volume dei crediti, oggetto di rilevamento trimestrale. Viene calcolato in quarti di punto percentuale. Rispetto al trimestre precedente, il tasso d'interesse medio, riferito al 31 dicembre 2021, dal 1,21% è sceso al 1,19%. Con l'arrotondamento commerciale, il tasso d'interesse di riferimento, determinante sotto il profilo del diritto della locazione, si mantiene così al 1,25%. Si manterrà a questo livello finché il tasso d'interesse medio non scenderà sotto l'1,13% o non supererà l'1,37%.
Dal 3 marzo 2020 il tasso ipotecario di riferimento è al 1,25 % ed è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente: perciò dall'ultima pubblicazione non sussiste il diritto ad aumenti o a diminuzioni della pigione. Se un contratto di locazione prevede attualmente una pigione non stabilita secondo il tasso d'interesse di riferimento vigente (1,25%), può essere chiesta una diminuzione in virtù di una precedente riduzione del tasso d'interesse di riferimento. Inoltre, il diritto ad un adeguamento della pigione può derivare da variazioni di costo (il 40% dell'indice nazionale dei prezzi al consumo e/o dei costi di manutenzione) ed essere fatto valere nel quadro della riduzione della pigione.
Il tasso ipotecario di riferimento e il tasso d'interesse medio in base al quale viene calcolato sono pubblicati trimestralmente dall'UFAB sul sito www.tassodiriferimento.admin.ch. Inoltre il pubblico viene informato mediante comunicati stampa. Il prossimo è previsto per il 1° giugno 2022.
Dal 10 settembre 2008 in tutta la Svizzera il tasso ipotecario di riferimento per la determinazione delle pigioni è stato unificato e ha sostituito quello precedentemente determinante nei singoli Cantoni per le ipoteche a tasso variabile. La base legale è l'articolo 12a dell'Ordinanza concernente la locazione e l'affitto di locali d'abitazione o commerciali (OLAL).
Fonte: http://www.ccis.ch/it/news.aspx?id=1492
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)
Personnel service, compagnia polacca specializzata in risorse umane, ha analizzato le opportunità lavorative per i rifugiati ucraini, basandosi sulle informazioni dell’Ufficio centrale di statistica.
Secondo l’agenzia, ci saranno posti di lavoro soprattutto nell’industria, nel servizio e nel settore dei lavori più umili.
“La cosa più importante saranno le leggi che permetteranno ai datori di lavoro di assumere velocemente chi ne ha bisogno e di dare l’assistenza ai bambini fuggiti dalla guerra assieme alle loro famiglie” si legge nella nota della Personnel service. “Ci sarà anche bisogno di molti specialisti in vari settori, quindi le persone che possiedono competenze superiori e che già padroneggiano la lingua polacca troveranno impieghi anche in questi ambiti”.
Fonte: https://bit.ly/3pDmKIO
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Quasi tutti gli stati del continente europeo, compresa la Danimarca, hanno espresso il loro profondo disaccordo con la guerra che sta scuotendo l’Ucraina da ormai una settimana. In un clima politico ed economico sempre più teso, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato una richiesta ufficiale di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea.
La risposta dell'Unione Europea. In risposta, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione non vincolante sulla concessione all’Ucraina dello status di candidato all’UE, accolta con 637 voti. Questa risoluzione fa parte del tentativo dell’UE di fornire un aiuto principalmente politico al governo ucraino: infatti, pochi giorni dopo l’inizio del conflitto, la Commissione europea ha approvato l’attivazione della direttiva sulla protezione temporanea del 2001, che prevede accordi eccezionali per concedere protezione internazionale a richiedenti asilo non comunitari rinnovabili fino a tre anni.
In Danimarca. Il governo danese, in continuità con le posizioni assunte da molti stati e istituzioni europee, sta fornendo aiuti all’Ucraina principalmente in due modi: in primo luogo, inviando armi e protezione. In particolare, il governo ha annunciato che la Danimarca invierà giubbotti protettivi, kit di primo soccorso e aiuti umanitari per 50 milioni di corone danesi (circa 7 milioni di euro). Inoltre, l’aiuto della Danimarca è di natura legislativa. Infatti, il governo danese sta approvando una legge interna speciale che permetterebbe ai richiedenti asilo ucraini di integrarsi direttamente nel tessuto sociale e nel mercato del lavoro danese. In particolare, Mattias Tesfaye, ministro degli affari esteri e dell’integrazione, ha espresso l’intenzione di concedere ai rifugiati ucraini un permesso di soggiorno per un periodo iniziale di due anni.
Le imprese. Anche il tessuto imprenditoriale danese si è mosso in linea con le intenzioni del governo. Un numero crescente di aziende danesi stanno fornendo aiuti e beni di prima necessità all’Ucraina e hanno espresso la volontà di aprire le loro porte ai rifugiati ucraini. La brevità dell’eventuale integrazione delle famiglie ucraine nel mercato del lavoro sarebbe senza dubbio facilitata dalla profonda digitalizzazione della società danese, che per decenni ha fatto dell’intuitività e dello snellimento della burocrazia il suo punto di forza.
La guerra in Ucraina ha visto l’Unione europea unita. La Danimarca, un partner importante dell’UE con un’economia robusta e un tessuto sociale profondamente digitalizzato e reattivo, si conferma una risorsa fondamentale per l'Unione Europea di fronte al conflitto ucraino.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)
L'affiliazione cresce di 37.726 lavoratori a febbraio, inferiore a quella dello stesso mese prima del covid. Nonostante il punto di partenza dei due momenti è diverso, dal mese scorso, il mercato del lavoro ha nuovamente superato il record di affiliati con 19.934.481 lavoratori.
Prendendo in considerazione la disoccupazione, inoltre, il numero di disoccupati è sceso di 11.394 a febbraio. In questo caso, la caduta in febbraio è più alta che nello stesso periodo prima dell'inizio del covid.
Fonte: https://bit.ly/3pBpyGh
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana – Barcellona)
Nel 2021 l'uso dei servizi bancari su Internet in Corea è aumentato del 18% su base annua; questo è da attribuirsi al fatto che i clienti hanno preferito i servizi a distanza durante la pandemia da Covid-19.
Secondo i dati della Bank of Korea (BOK) l'uso quotidiano dei servizi bancari online, compreso il mobile banking, ha raggiunto 17,32 milioni di istanze l'anno scorso, segnando un corposo aumento rispetto ai 14,68 milioni del 2020.
L'utilizzo del mobile banking è arrivato quindi a 14,36 milioni di istanze al giorno, con un aumento del 22,9% rispetto all'anno precedente e rappresentando quasi l'83% del totale ti tutte le operazioni bancarie.
Il valore delle transazioni giornaliere tramite l'online banking si è attestato a 70,6 trilioni di won (58,6 miliardi di dollari), segando un aumento del 19,6% rispetto all'anno precedente.
La quantità giornaliera di transazioni tramite mobile banking o servizi bancari a cui si accede tramite dispositivi mobili è stata in media di 12,9 trilioni di won lo scorso anno, con un aumento del 36,6% rispetto al 2020.
In particolare, lo scorso anno la media giornaliera dei prestiti contratti tramite internet banking è stata di poco superiore ai 750 miliardi di won, in crescita del 56,9% rispetto al 2020.
Il numero di abbonati all'internet banking registrati presso 18 istituti finanziari ammontava a 198,6 milioni a fine dicembre, con un aumento del 9,4% rispetto all'anno precedente. Il numero di utenti di mobile banking è aumentato del 13,5% su base annua arrivando a 153,4 milioni.
Secondo la BOK la cifra è la semplice somma di tutti gli utenti registrati presso i fornitori di servizi di Internet e mobile banking nel paese, il che significa che la stessa persona può contare più volte nella stima.
Fonte: https://bit.ly/3MkpjsP
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)