Notizie mercati esteri

Lunedì 24 Marzo 2025

Notizie dai mercati esteri - Svezia

Il boom del gaming in Svezia: un’industria in espansione

Negli ultimi decenni, la Svezia si è affermata come uno dei principali centri globali per l’industria del gaming. Con oltre 600 aziende del settore e una crescita esponenziale del mercato, il paese nordico è diventato un punto di riferimento per lo sviluppo di videogiochi innovativi e di successo mondiale. Da titoli iconici come Minecraft e Candy Crush a studi rinomati come Paradox Interactive e DICE, il contributo svedese al mondo del gaming è stato straordinario.

Il boom del gaming in Svezia ha le sue radici in diversi fattori chiave. Innanzitutto, il paese vanta un’infrastruttura tecnologica avanzata, con un accesso diffuso a Internet ad alta velocità e una forte cultura digitale. Questa base tecnologica ha creato un terreno fertile per la nascita di studi di sviluppo e per l’adozione di nuove tecnologie.

Un altro elemento cruciale è il sistema educativo svedese, che promuove la creatività e l’innovazione. Molte università offrono corsi specifici in game design e sviluppo di software, preparando una nuova generazione di talenti. Tra le istituzioni più rinomate spicca l'Università di Skövde, che ha formato molti dei professionisti oggi attivi nel settore.

Alcuni dei giochi più celebri al mondo sono nati in Svezia. Minecraft, creato da Markus Persson e successivamente acquisito da Microsoft, è uno dei videogiochi più venduti di tutti i tempi, con oltre 238 milioni di copie vendute. Candy Crush, sviluppato da King Digital Entertainment, è diventato un fenomeno globale nel settore del mobile gaming, generando miliardi di dollari in ricavi.

Altri studi svedesi, come DICE, sono noti per la creazione di franchise di successo come Battlefield e Star Wars Battlefront. Paradox Interactive, invece, si è specializzata in giochi strategici profondi e complessi, come Crusader Kings e Stellaris, conquistando una nicchia di appassionati in tutto il mondo.

Secondo l’ultimo rapporto dell’associazione Swedish Games Industry, il settore del gaming in Svezia ha registrato una crescita annua del 17% negli ultimi cinque anni. Nel 2022, il fatturato complessivo dell’industria ha superato i 4 miliardi di euro, con una forza lavoro di oltre 10.000 dipendenti.

Un aspetto interessante è la crescente diversificazione del settore. Oltre ai grandi studi, stanno emergendo numerose startup che si concentrano su giochi indie e tecnologie innovative, come la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR). Questa diversificazione è supportata da un ecosistema dinamico, che include acceleratori, incubatori e programmi di finanziamento specifici per il gaming.

Nonostante il successo, l’industria del gaming in Svezia affronta alcune sfide. Una delle principali è la carenza di talenti qualificati, che spinge molti studi a cercare sviluppatori e designer all’estero. Inoltre, la crescente concorrenza a livello globale richiede alle aziende svedesi di innovare continuamente per mantenere la loro posizione di leadership.

D’altra parte, le opportunità sono enormi. Il mercato globale dei videogiochi continua a crescere, trainato dalla diffusione del gaming su mobile e dalle nuove tecnologie. La Svezia è ben posizionata per sfruttare queste tendenze, grazie alla sua reputazione di eccellenza e al suo ecosistema di supporto.

Il gaming svedese sembra destinato a continuare la sua espansione. Con l’aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo e il crescente interesse per le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale e il cloud gaming, le aziende svedesi hanno l’opportunità di ridefinire il futuro dell’industria.

Un esempio è rappresentato da Embracer Group, un colosso del settore con sede a Karlstad, che sta acquisendo studi di sviluppo in tutto il mondo per espandere il proprio portafoglio. Allo stesso tempo, molte startup svedesi stanno esplorando nuovi modelli di business, come gli abbonamenti e i giochi come servizio (Games-as-a-Service).

Fonti:

Le foreste intelligenti in Svezia

La Svezia, nota per i suoi vasti paesaggi boschivi che coprono circa il 70% del territorio nazionale, sta sperimentando un nuovo approccio alla gestione forestale con l'introduzione delle cosiddette "foreste intelligenti". Questo ambizioso progetto combina tecnologie avanzate come droni, intelligenza artificiale e sensori IoT (Internet of Things) per monitorare e gestire in modo sostenibile le risorse forestali del paese.

Uno degli elementi centrali del progetto è rappresentato dai droni dotati di scanner LiDAR (Light Detection and Ranging), in grado di mappare con precisione le foreste e rilevare cambiamenti nella densità del fogliame, nella crescita degli alberi e nella salute del suolo. Questi dati vengono poi elaborati da algoritmi di intelligenza artificiale per prevedere e prevenire potenziali problemi come incendi, infestazioni di parassiti o deforestazione illegale.

Un'altra innovazione riguarda l'installazione di sensori IoT lungo specifiche aree boschive. Questi dispositivi monitorano costantemente parametri fondamentali come l'umidità del suolo, la temperatura e la qualità dell'aria, fornendo informazioni utili per adattare le strategie di gestione forestale in tempo reale.

Il progetto, avviato nel 2021, è il risultato di una stretta collaborazione tra il governo svedese, istituti di ricerca come il Forest Research Institute of Sweden (Skogforsk) e aziende tecnologiche leader come Ericsson e Husqvarna. Lo scopo è quello di garantire una produzione di legname sostenibile, mantenendo allo stesso tempo la biodiversità e il ruolo delle foreste come assorbitori naturali di CO₂.

Nel 2023, un importante test pilota è stato condotto nella regione di Västerbotten, una delle aree più ricche di foreste della Svezia. I risultati sono stati promettenti: l'utilizzo di droni e sensori ha permesso di ridurre del 30% le perdite legate a infestazioni di insetti e di migliorare del 20% l'efficienza nella raccolta del legname rispetto ai metodi tradizionali.

Nonostante i successi iniziali, il progetto delle foreste intelligenti deve affrontare alcune sfide significative. Tra queste, l'alto costo delle tecnologie impiegate e la necessità di formazione per il personale addetto alla gestione forestale. Per affrontare questi problemi, il governo svedese ha stanziato 500 milioni di corone per sostenere ulteriori progetti pilota e implementazioni su larga scala.

Inoltre, il progetto punta a coinvolgere le comunità locali, offrendo loro strumenti per monitorare lo stato delle foreste e partecipare attivamente alla loro conservazione. Questo approccio partecipativo è cruciale per garantire il successo a lungo termine dell'iniziativa.

Le foreste intelligenti rappresentano un esempio di come la tecnologia possa essere utilizzata per affrontare le sfide ambientali globali. Se adottato su scala internazionale, il modello svedese potrebbe contribuire significativamente alla lotta contro il cambiamento climatico, migliorando la gestione delle foreste e proteggendo la biodiversità.

Con il progetto delle foreste intelligenti, la Svezia dimostra ancora una volta la sua capacità di innovare nel campo della sostenibilità, offrendo una soluzione concreta e tecnologicamente avanzata per la salvaguardia di uno dei suoi patrimoni naturali più preziosi.

Fonti:

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svezia)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Venerdì 21 Marzo 2025

Notizie dai mercati esteri - Spagna

Il traffico merci attraverso i porti spagnoli chiude il 2024 con un volume di oltre 557,7 milioni di tonnellate

Secondo i dati dell’Ente público Puertos del Estado, pubblicati a fine gennaio, i porti di interesse generale in Spagna hanno movimentato nel 2024, secondo la chiusura provvisoria, 557.784.253 tonnellate, pari al 2,7% in più rispetto al 2023 (543,2 milioni). L’esercizio 2024 è stato caratterizzato dalla ripresa del traffico rispetto al calo del 3% registrato l’anno precedente, in gran parte dovuto alla situazione di instabilità del Mar Rosso, che ha costretto a deviare le tradizionali rotte marittime dall’Asia, causando un aumento temporaneo dei movimenti in alcuni porti spagnoli.

Sebbene il traffico totale dello scorso anno non abbia superato il record raggiunto nel 2019 (564,6 milioni di tonnellate), il carico generale movimentato dai porti spagnoli ha superato tutte le cifre precedenti, con 278,6 milioni di tonnellate, dopo i 276,2 milioni di tonnellate raggiunti nel 2021.

Questo dato per il general cargo (278,6 milioni) rappresenta una crescita del 6,1% rispetto al 2023, trainata principalmente dalla ripresa del carico containerizzato (+8%). Anche il general cargo convenzionale ha chiuso l’anno con un aumento del 2,1% a 85,5 milioni di tonnellate.

TEU hanno registrato un aumento del 10,6% nel 2024 e 18.114.516 tonnellate, un dato che contrasta con quello del 2023, quando sono diminuiti del 4,5%. Questo forte incremento è dovuto al picco di crescita dei container in transito, pari al 15,1%, un dato che, sebbene molto elevato, si è attenuato negli ultimi mesi dell’anno, dopo le cifre registrate nei mesi estivi (20,2% a giugno, 19% a luglio e 18,1% ad agosto).

I solidi sfusi hanno registrato un calo del 6,4% a 84,8 milioni di tonnellate, appesantito dalla forte diminuzione del carbone e del coke di petrolio (-41,2%). Le rinfuse liquide sono aumentate del 2,3% a 178,9 milioni di tonnellate.

Il traffico ro-ro è cresciuto dell’1,1% fino a 72,7 milioni di tonnellate.

Il numero di navi mercantili nei porti spagnoli è aumentato dell’1%, con un totale di 166.129 unità, e la stazza lorda è cresciuta del 2,5%.

Il traffico passeggeri ha superato le cifre degli anni precedenti, anche se con una crescita più moderata rispetto al 2023. In totale, i porti spagnoli hanno registrato 40,8 milioni di movimenti passeggeri nel 2024, +3,9%, rispetto all’aumento del 18,9% dell’anno precedente, quando questo settore si stava ancora riprendendo dopo la pandemia.

Allo stesso modo, il movimento di crocieristi attraverso i porti spagnoli ha raggiunto i 12,8 milioni nel 2024, con una crescita del 6,7% rispetto all’anno precedente.

Esportazioni di frutta e verdura in Spagna, record nel 2024

Le esportazioni di frutta e verdura spagnole hanno raggiunto la cifra di 17.521 milioni di euro nel 2024, un nuovo massimo storico.

È quanto si evince  dal recente studio Sectores basic Frutas y Hortalizas elaborato dall’Osservatorio settoriale DBK di INFORMA, le cui principali conclusioni sul mercato ortofrutticolo spagnolo e sulle esportazioni nel 2024 sono le seguenti:

Il valore della produzione ortofrutticola è aumentato del 2,1% nel 2024, raggiungendo i 25,088 miliardi di euro, grazie all’aumento del volume delle vendite e nonostante i prezzi più bassi, rispetto alla crescita del 13,3% registrata nell’anno precedente, dovuta al forte aumento dei prezzi in quell’anno.

  • Il valore della produzione di frutta ha mostrato il maggiore dinamismo, con un aumento del 6,1% a 12.168 milioni di euro, registrando una crescita del 13,9% in volume.
  • Il segmento degli ortaggi è diminuito dell’1,4% a 12,92 miliardi di euro, anche se in termini di volume la produzione è aumentata del 4,9%.

Le esportazioni di frutta e verdura sono cresciute del 2,8% in valore, dopo il 7,2% registrato nel 2023, raggiungendo i 17.521 milioni di euro. In questo modo, le vendite di frutta e verdura spagnola all’estero completano, dopo il calo del 2014, un periodo di dieci anni consecutivi di aumenti, accumulando da allora un incremento vicino al 65%.

  • Le esportazioni di frutta sono aumentate del 4,7% nel 2024, raggiungendo i 9697 milioni.
  • Gli ortaggi sono rimasti sostanzialmente stabili, con un aumento di appena lo 0,5% (7824 milioni).

Per quanto riguarda la destinazione di queste esportazioni, l’Unione Europea spicca come destinazione principale, con l’83% delle vendite di frutta all’estero e il 79% di quelle di ortaggi. Germania, Francia e Regno Unito sono i principali Paesi di destinazione in entrambi i casi, e insieme rappresentano quasi il 60% del valore delle merci esportate.

Infine, per quanto riguarda la struttura di questo mercato, è caratterizzato da un elevato numero di produttori di piccole e medie dimensioni, anche se vi è una crescente tendenza all’integrazione e all’associazione nelle organizzazioni di produttori e commercianti. Nel settore della commercializzazione all’ingrosso specializzata si registra un maggior grado di concentrazione. Il fatturato complessivo dei primi dieci operatori del settore si avvicinava a 5250 milioni di euro nel 2023, mentre i primi venti avevano un fatturato di quasi 7900 milioni di euro e i primi trenta avevano un fatturato di oltre 9750 milioni di euro. In tutti e tre i casi si tratta di cifre superiori di circa il 15% rispetto all’anno precedente. L’Italia è al quinto posto tra i paesi destinatari dell’export spagnolo di frutta e ortaggi, con una quota del 5,2% del totale, per un valore di 970 milioni di euro nel 2024, in crescita costante negli ultimi anni (+11% rispetto al 2019 e + 2,1% in termini annuali).

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna)

Ultima modifica: Martedì 8 Aprile 2025
Giovedì 13 Marzo 2025

Notizie dai mercati esteri - Germania

Startup: motori di innovazione in Germania

In Germania, secondo le stime di KfW, nel 2024 il capitale investito nelle start-up ha toccato i 7,4 miliardi di euro, con un incremento del 4% rispetto all'anno precedente.

Principali settori e profilo dei fondatori

Secondo il Deutscher Startup Monitor, i principali ambiti di attività sono l’IT e la comunicazione, l’healthcare, i beni di consumo, la formazione e l’energia. Per quanto riguarda la composizione dei fondatori, le start up fondate da donne rappresentano una quota ancora limitata: solo il 19% delle aziende in fase di avviamento è guidato da donne.

Intelligenza artificiale: potenziale per le start up europee

Uno dei principali trend del settore è la crescita costante delle start-up specializzate in intelligenza artificiale (IA). Le aziende europee attive in questo comparto nel 2024 hanno raccolto circa il 20% di tutti i finanziamenti in venture capital, per un totale di circa 8 miliardi di dollari. Secondo il French AI Report 2024, le startup europee dell’IA stanno attirando investimenti non solo dal mercato continentale, ma anche da investitori internazionali. Questi ultimi rappresentano il 50% del totale. Tra i principali hub europei per l’intelligenza artificiale troviamo anche la Germania, insieme a Regno Unito e Francia.

Le start up sull’IA

La Germania sta vivendo una fase particolarmente dinamica nello sviluppo di startup focalizzate sull’intelligenza artificiale. Nel 2023, il paese ha registrato un incremento del 66% nelle startup IA rispetto all'anno precedente. Nel 2024, invece, il numero di aziende attive in questo settore è salito a 687, con una crescita del 35% rispetto al 2023.La Germania si distingue anche per l’elevato numero di richieste di brevetti nel campo dell’intelligenza artificiale, che rappresentano il 17% delle domande globali. Questo dato colloca il Paese al terzo posto mondiale dopo Stati Uniti e Cina, rendendolo il leader europeo nel settore.

Abitudini di acquisto di prodotti agroalimentari dei consumatori tedeschi

Profilo del consumatore

Secondo lo studio “HANDELSREPORT LEBENSMITTEL 2024” pubblicato da Handelsverband Deutschland (HDE) in collaborazione a Handelsforschungsinstitut IFH di Colonia, il consumatore tedesco, nell’acquisto di beni alimentari e nella scelta del punto vendita ritiene di primaria importanza i seguenti fattori: rapporto qualità prezzo, varietà e alta qualità del prodotto.

L’aspetto qualitativo gioca un ruolo sempre più importante nelle abitudini di acquisto dei tedeschi. Infatti, nel 2024 circa l'87% degli intervistati si aspetta una qualità dei prodotti molto buona da un negozio di alimentari. Questo dato è in lieve crescita negli ultimi anni. Questo dimostra che nonostante l’inflazione i tedeschi non rinunciano alla freschezza e alla qualità di ciò che portano in tavola.

Anche il prezzo rappresenta un fattore fondamentale nelle scelte d’acquisto dei tedeschi. Secondo l'indagine, il prezzo è particolarmente importante per gli alimenti a lunga conservazione. Poco meno del 59% dei consumatori dichiara di prestare particolare attenzione al prezzo in questa gamma di prodotti. Anche i prodotti surgelati (57,8), i prodotti confezionati (57, 4) i dolciumi e gli snack (54,7) sono stati citati più frequentemente dagli intervistati. Il prezzo è meno importante per le verdure, le bevande alcoliche (48,4 ciascuno) e i prodotti da forno freschi (44,8).

I canali di vendita dell’agroalimentare

Sebbene l’acquisto online di prodotti alimentari sia in espansione, i consumatori tedeschi continuano a preferire i canali tradizionali. In particolare, le tipologie di negozi più popolari sono le catene di supermercati e di discount. Il canale digitale, invece, è uno dei meno comuni, con solo il 13% di consumatori che sono soliti acquistare lì prodotti alimentari.

Se osserviamo più da vicino il canale virtuale, il commercio online nel settore agroalimentare, dopo una crescita significativa tra il 2014 e il 2020, si è stabilizzato negli ultimi anni, con un valore attuale di circa 3 miliardi di euro. Come è possibile evincere dal grafico, gli anni della pandemia hanno segnato una crescita notevole negli acquisti online nel settore agroalimentare che poi si è stabilizzata a partire dal 2021.

Motivazioni della preferenza per i canali tradizionali:

  • Acquisto routinario e spontaneo non pianificato
  • Verificare di persona la qualità e freschezza del prodotto

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Tedesca)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Mercoledì 12 Marzo 2025

Notizie dai mercati esteri - Svezia

Startup tecnologiche in Svezia

La Svezia si è affermata negli ultimi anni come uno dei principali hub tecnologici del mondo, tanto da essere soprannominata “La Silicon Valley d’Europa”. Questa definizione non è casuale: con una popolazione di poco superiore ai 10 milioni di abitanti, la Svezia è il secondo paese al mondo per numero di startup tecnologiche pro capite, preceduta solo dagli Stati Uniti. Il cuore pulsante di questo ecosistema innovativo è Stoccolma, città che ospita alcune delle aziende più influenti del panorama tech globale, come Spotify, Klarna, King Digital Entertainment (creatori di Candy Crush) e Mojang (casa madre di Minecraft).

Il successo dell’ecosistema tecnologico svedese si basa su diversi fattori. Innanzitutto, il sistema educativo svedese è uno dei più avanzati al mondo, con un forte focus sulle materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Le università svedesi, come il KTH Royal Institute of Technology e la Chalmers University of Technology, producono ogni anno migliaia di laureati altamente qualificati. Questo crea un serbatoio di talenti per le aziende tecnologiche emergenti.

Un altro elemento chiave è la cultura imprenditoriale profondamente radicata. La Svezia è nota per il suo approccio progressista e per la mentalità orientata all’innovazione. Gli imprenditori svedesi hanno accesso a una vasta rete di supporto, che include incubatori, acceleratori e programmi di mentoring. Tra questi, spiccano iniziative come “SUP46” (“Start-Up People of Sweden”), un hub che ha aiutato centinaia di startup a crescere e a ottenere finanziamenti.

Infine, le politiche governative giocano un ruolo cruciale. La Svezia offre incentivi fiscali per le aziende tecnologiche, oltre a un ambiente regolamentare che facilita l’avvio di nuove imprese. Inoltre, il governo svedese investe attivamente nella digitalizzazione e nell’innovazione attraverso programmi come “Digital Sweden”, che mira a fare del paese uno dei leader mondiali nel settore tecnologico entro il 2030.

Tra i settori più promettenti per le startup tecnologiche svedesi, il fintech occupa una posizione di rilievo. Klarna, ad esempio, ha rivoluzionato il mondo dei pagamenti digitali e del credito al consumo, diventando uno dei principali unicorni europei con una valutazione che supera i 45 miliardi di dollari.

Anche il settore dell’intelligenza artificiale sta vivendo un momento di forte crescita. Startup come Peltarion e Sana Labs stanno sviluppando soluzioni innovative per settori come l’istruzione e la sanità, attirando l’interesse di investitori internazionali.

Il gaming è un altro pilastro dell’industria tecnologica svedese. Oltre ai successi di Mojang e King, emergono nuove realtà come Toca Boca, specializzata in giochi educativi per bambini, e Coffee Stain Studios, noto per il suo stile innovativo e irriverente.

Nonostante il successo, le startup svedesi affrontano alcune sfide significative. Una delle principali è la crescente concorrenza internazionale. Paesi come Germania, Paesi Bassi e Francia stanno investendo massicciamente per attrarre talenti e capitali nel settore tecnologico. Inoltre, il costo della vita elevato in città come Stoccolma rappresenta un ostacolo per molte giovani aziende.

Un altro problema è la carenza di sviluppatori e ingegneri software. Sebbene il sistema educativo svedese sia eccellente, la domanda di professionisti qualificati supera di gran lunga l’offerta. Per affrontare questa sfida, molte aziende stanno cercando di attrarre talenti dall’estero, offrendo salari competitivi e benefici interessanti.

Il futuro, tuttavia, sembra luminoso. Nel 2023, il fondo di venture capital Northzone ha annunciato un investimento di 1,2 miliardi di euro destinato esclusivamente a startup tecnologiche nordiche, segno che l’interesse per il mercato svedese rimane altissimo. Inoltre, il governo svedese sta lavorando per migliorare ulteriormente le infrastrutture digitali e per rendere il paese ancora più attrattivo per gli investitori internazionali.

La Svezia rappresenta un esempio straordinario di come un paese relativamente piccolo possa diventare una superpotenza tecnologica. Grazie a un mix di talento, cultura imprenditoriale e supporto istituzionale, le startup tecnologiche svedesi sono destinate a continuare a crescere e a influenzare il panorama globale.

Fonti:

Il design svedese

Il design svedese è sinonimo di semplicità, funzionalità e sostenibilità. Da decenni, la Svezia si distingue nel panorama internazionale per uno stile unico, che combina estetica minimalista e praticità quotidiana. Questo approccio, profondamente radicato nella cultura scandinava, non si limita all'arredamento e all'architettura, ma abbraccia settori come la moda, il design industriale e persino la tecnologia.

Parlando di design svedese, è impossibile ignorare IKEA. Fondato nel 1943 da Ingvar Kamprad, IKEA è diventato il simbolo del design funzionale e conveniente. L’azienda ha rivoluzionato il modo in cui le persone arredano le proprie case, offrendo mobili dal design accattivante a prezzi accessibili. Con oltre 400 negozi in 52 paesi, IKEA ha portato il design svedese nelle case di milioni di persone.

Un elemento distintivo di IKEA è il suo impegno per la sostenibilità. L’azienda utilizza legno proveniente da fonti responsabili e materiali riciclati per molti dei suoi prodotti, dimostrando che il buon design può essere anche ecologico.

Il minimalismo svedese non si limita all’arredamento, ma si riflette anche nella moda. Marchi come Acne Studios, Filippa K e COS incarnano l’estetica scandinava, caratterizzata da linee pulite, colori neutri e un focus sulla qualità dei materiali. Questi brand hanno conquistato una clientela internazionale, dimostrando che il design svedese può essere elegante e contemporaneo.

Oltre all’arredamento e alla moda, la Svezia è all'avanguardia nel design industriale. Aziende come Electrolux e Husqvarna hanno sviluppato elettrodomestici e attrezzature che combinano efficienza, estetica e sostenibilità. Questo approccio ha contribuito a posizionare la Svezia come leader nel settore del design funzionale.

Il design svedese ha sempre avuto un forte legame con la natura. Questa connessione si riflette nell’uso di materiali naturali e in un approccio sostenibile alla produzione. Negli ultimi anni, molti designer svedesi si sono concentrati sulla creazione di prodotti che riducono l’impatto ambientale, utilizzando materiali riciclati e tecniche di produzione innovative.

Un esempio è il lavoro di Form Us With Love, uno studio di design che ha collaborato con aziende come IKEA e Muuto per sviluppare soluzioni sostenibili. Allo stesso modo, marchi emergenti come Nudie Jeans si distinguono per il loro impegno nella moda sostenibile, offrendo capi realizzati con denim riciclato.

Anche le città svedesi riflettono l’approccio al design del paese. Stoccolma, in particolare, è un esempio di come l'architettura e l'urbanistica possano migliorare la qualità della vita. Progetti come il quartiere di Hammarby Sjöstad dimostrano come sia possibile combinare estetica, funzionalità e sostenibilità in un contesto urbano.

Il design svedese è molto più di un semplice stile: è un modo di vivere. La sua enfasi sulla funzionalità, la semplicità e la sostenibilità lo rende rilevante non solo per il presente, ma anche per il futuro. Con un forte focus sull’innovazione e un impegno per ridurre l’impatto ambientale, il design svedese continuerà a influenzare il mondo per molti anni a venire.

Fonti:

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svezia)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Mercoledì 12 Marzo 2025

Notizie dai mercati esteri - Moldova

La Moldova ha aderito al sistema unico dei pagamenti in euro

Giovedì 6 marzo la Moldova è stata accettata nell'Area unica dei pagamenti in euro (SEPA), una decisione che faciliterà i pagamenti internazionali in euro per cittadini e imprese, ha annunciato la Banca nazionale moldava. La decisione è stata presa dal Consiglio europeo dei pagamenti.

In un comunicato stampa, la Banca nazionale afferma che nei prossimi mesi le banche moldave effettueranno gli adeguamenti tecnici necessari per garantire il funzionamento del meccanismo di pagamenti in euro, rapido, sicuro e accessibile.

“L'adesione alla SEPA segna un momento storico e una chiara dimostrazione che la Moldova è pronta ad allinearsi ai più alti standard finanziari europei”, ha dichiarato il governatore della NBM Anca Dragu, in visita di lavoro a Bruxelles, dove è stata presa la decisione.

La delegazione dell'Unione Europea ha accolto con favore la decisione del Consiglio europeo per i pagamenti, che ha dato il via libera all'adesione alla SEPA della Macedonia del Nord.

I rappresentanti della missione diplomatica dell'UE in Moldova affermano che l'adesione alla SEPA è un “esempio concreto” dell'impatto del piano di crescita per la Moldova da 1,9 miliardi di euro, adottato giovedì dalle commissioni specializzate del Parlamento europeo.

La notizia è stata accolta con favore anche dal Primo Ministro Dorin Recean, che in un post sulle reti ha affermato che, grazie all'adesione alla SEPA, i trasferimenti di denaro tra la Moldova e l'Unione Europea saranno “senza commissioni elevate o ritardi”. Il funzionario ha aggiunto che questa è “una buona notizia” per i cittadini della diaspora che inviano denaro in patria, ma anche per gli imprenditori.

“Ora gli imprenditori potranno effettuare pagamenti e incassi internazionali con bassi costi di transazione e senza fluttuazioni valutarie, diventando così più competitivi sul mercato europeo”, ha scritto Recean.

Il Primo Ministro ha dichiarato che le banche devono “adattarsi rapidamente” a questo sistema in modo che i cittadini possano beneficiare delle opportunità offerte dalla SEPA nei prossimi mesi.

La Banca nazionale moldava ha spiegato in un comunicato stampa che un trasferimento internazionale in euro, che oggi costa tra i 20 e i 200 euro per i moldavi, dopo la SEPA scenderà a “solo 1-2 euro o addirittura 50 centesimi”.

L'istituto afferma inoltre che la Moldova risparmierà immediatamente circa 12 milioni di euro all'anno, e a medio termine l'importo potrebbe raggiungere i 20 milioni di euro.

L'Area unica dei pagamenti in euro (SEPA) è un'area geografica in cui i pagamenti senza contanti in euro vengono effettuati utilizzando strumenti di pagamento standardizzati.

L'area comprende attualmente i 27 Stati membri dell'Unione Europea più Regno Unito, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Monaco, San Marino, Andorra e Vaticano.

Nella SEPA è possibile effettuare pagamenti in euro tra qualsiasi conto detenuto presso le banche di quest'area geografica, con la stessa facilità e con lo stesso livello di servizio e di sicurezza che si può ottenere al di là dei confini nazionali.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Moldova)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Mercoledì 12 Marzo 2025

Notizie dai mercati esteri Corea del Sud

Le esportazioni di febbraio sono aumentate dell'1%, raggiungendo i 52,6 miliardi di dollari e segnando un recupero dopo un mese di calo

Le esportazioni di febbraio sono aumentate dell'1% rispetto allo scorso anno, segnando un recupero dopo un mese di declino. A gennaio, le esportazioni erano diminuite del 10,3%, interrompendo un trend positivo di 15 mesi, ma a febbraio sono tornate a crescere, portando anche il saldo commerciale a registrare un surplus.

Secondo il rapporto "Andamento delle esportazioni e importazioni di febbraio" pubblicato il 1° marzo dal Ministero del Commercio, dell'Industria e dell'Energia, le esportazioni sono aumentate dell'1% a 52,6 miliardi di dollari, mentre le importazioni sono cresciute dello 0,2% raggiungendo i 48,3 miliardi di dollari. Di conseguenza, il saldo commerciale ha registrato un surplus di 4,3 miliardi di dollari. Il surplus commerciale mensile era stato in continuo aumento per 19 mesi consecutivi fino a giugno 2023, ma a gennaio era passato in negativo, tornando positivo a febbraio.

A gennaio, le esportazioni erano diminuite a causa della riduzione dei giorni lavorativi dovuta alle festività del Capodanno lunare e ai giorni festivi aggiuntivi, ma a febbraio sono tornate a crescere. Le esportazioni della Corea del Sud avevano mantenuto un trend positivo di crescita anno su anno per 15 mesi consecutivi fino a dicembre 2023, ma a gennaio questo trend era stato interrotto.

Il principale prodotto esportato, i semiconduttori, ha registrato una diminuzione del 3% a febbraio, con esportazioni pari a 9,6 miliardi di dollari, interrompendo un periodo di nove mesi in cui le esportazioni avevano superato i 10 miliardi di dollari e avevano registrato una crescita per 15 mesi consecutivi.

Il Ministro del Commercio, dell'Industria e dell'Energia, Ahn Duk-geun, ha commentato: "A febbraio, le esportazioni che erano state deboli a gennaio sono aumentate, raggiungendo sia un surplus commerciale che una crescita delle esportazioni. Nonostante l'alto livello di incertezze esterne legate alle recenti misure commerciali e commerciali del governo degli Stati Uniti, la competitività delle esportazioni dei nostri settori industriali si è mantenuta."

Diadora apre il suo primo flagship store ‘Diadora 1948’ in Apgujeong-ro, Seoul

Il marchio sportivo italiano Diadora, di proprietà di Highlight Brands (CEO Lee Joon-kwon), ha inaugurato il suo primo flagship store, Diadora 1948 Seoul, nel distretto di Gangnam, a Seul, precisamente in Apgujeong-ro (42-gil 36), una zona emergente nota come il “quartiere di Dosan”. Il numero 1948 fa riferimento all'anno in cui Diadora è stata fondata per la prima volta a Treviso, nel nord Italia.

Diadora 1948 non è semplicemente un negozio di vendita, ma un'esperienza che punta a connettersi con i consumatori, trovandosi in una delle aree commerciali più importanti di Seul, vicino al Parco Dosan. Per distinguersi, il negozio è stato progettato per offrire un'immersione diretta nell’eredità sportiva di Diadora, grazie all’inserimento di pareti artistiche e schermi digitali. Inoltre, è stata allestita un'area archivio che presenta la storia del brand e le collaborazioni realizzate dalla sede italiana, aggiungendo ulteriore valore al concept del negozio.

Per attrarre le nuove generazioni, in particolare la fascia d’età 20-30 anni, il negozio ha posizionato in primo piano le scarpe da running e da tennis, discipline in forte crescita. Sono disponibili anche capi di abbigliamento performanti e lifestyle, accompagnati da consigli di styling per unire sport e quotidianità. Essendo il primo flagship store, lo spazio sarà anche un punto di lancio per prodotti esclusivi e anteprime delle nuove collezioni.

All’inizio di quest'anno, Diadora ha presentato la linea Carbon, con l'obiettivo di potenziare le prestazioni nel running e ampliare l'intera categoria footwear. In linea con questa strategia, il flagship store ospiterà a marzo sessioni di consulenza sul running in collaborazione con i coach specializzati della Run Corp Academy. Durante i weekend, saranno offerti servizi come l’analisi del piede e la correzione della postura. Inoltre, il negozio è stato dotato di un tapis roulant della marca italiana Technogym, permettendo ai clienti di testare le scarpe da corsa in condizioni reali. In futuro, Diadora continuerà a organizzare eventi e servizi esclusivi per rafforzare il legame con i propri clienti.

(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Mercoledì 12 Marzo 2025

Notizie dai mercati esteri - Australia

Le esportazioni di febbraio sono aumentate dell'1%, raggiungendo i 52,6 miliardi di dollari e segnando un recupero dopo un mese di calo

Le esportazioni di febbraio sono aumentate dell'1% rispetto allo scorso anno, segnando un recupero dopo un mese di declino. A gennaio, le esportazioni erano diminuite del 10,3%, interrompendo un trend positivo di 15 mesi, ma a febbraio sono tornate a crescere, portando anche il saldo commerciale a registrare un surplus.

Secondo il rapporto "Andamento delle esportazioni e importazioni di febbraio" pubblicato il 1° marzo dal Ministero del Commercio, dell'Industria e dell'Energia, le esportazioni sono aumentate dell'1% a 52,6 miliardi di dollari, mentre le importazioni sono cresciute dello 0,2% raggiungendo i 48,3 miliardi di dollari. Di conseguenza, il saldo commerciale ha registrato un surplus di 4,3 miliardi di dollari. Il surplus commerciale mensile era stato in continuo aumento per 19 mesi consecutivi fino a giugno 2023, ma a gennaio era passato in negativo, tornando positivo a febbraio.

A gennaio, le esportazioni erano diminuite a causa della riduzione dei giorni lavorativi dovuta alle festività del Capodanno lunare e ai giorni festivi aggiuntivi, ma a febbraio sono tornate a crescere. Le esportazioni della Corea del Sud avevano mantenuto un trend positivo di crescita anno su anno per 15 mesi consecutivi fino a dicembre 2023, ma a gennaio questo trend era stato interrotto.

Il principale prodotto esportato, i semiconduttori, ha registrato una diminuzione del 3% a febbraio, con esportazioni pari a 9,6 miliardi di dollari, interrompendo un periodo di nove mesi in cui le esportazioni avevano superato i 10 miliardi di dollari e avevano registrato una crescita per 15 mesi consecutivi.

Il Ministro del Commercio, dell'Industria e dell'Energia, Ahn Duk-geun, ha commentato: "A febbraio, le esportazioni che erano state deboli a gennaio sono aumentate, raggiungendo sia un surplus commerciale che una crescita delle esportazioni. Nonostante l'alto livello di incertezze esterne legate alle recenti misure commerciali e commerciali del governo degli Stati Uniti, la competitività delle esportazioni dei nostri settori industriali si è mantenuta."

Potentia Energy: opportunita' per le aziende italiane nel settore delle energie rinnovabili

Enel Green Power entra nel panorama australiano nel 2017 quando fa un grosso investimento acquisendo Bungala Solar Farm, una della più grandi solar farm nel paese in quel momento. Negli anni ha poi allargato il suo portfolio nell’energia eolica, lo stoccaggio e altri progetti in tutta Australia. Nel 2024, Potentia Energy è stata lanciata, con il contributo di Enel Green Power e INPEX che si sono uniti per espandere il panorama delle energie rinnovabili. Inoltre, l'azienda ha acquisito un portafoglio di oltre 1,2 GW di capacità, comprendente impianti solari, eolici e sistemi di stoccaggio energetico avanzato, in un'operazione che si inserisce nel contesto di un piano ambizioso volto a consolidare la sua posizione nel mercato dell'energia pulita e a rispondere alla crescente domanda di soluzioni energetiche sostenibili in Australia. L'acquisizione è di fondamentale importanza per Potentia Energy non solo per l'entità degli asset acquisiti, ma anche per la varietà di impianti che entrano a far parte del portafoglio. Il pacchetto comprende impianti solari e eolici già operativi. Questi includono impianti strategici situati in diverse aree dell'Australia, come il Sud Australia e il Queensland, due regioni cruciali per la produzione di energia rinnovabile nel paese. Tra i principali impianti acquisiti vi sono il Bungala Solar Farm, un impianto da 275 MW situato nel Sud Australia, e il Clare Solar Farm, da 100 MW, nel Queensland. Questi impianti, infatti, si inseriscono perfettamente nella strategia a lungo termine di Potentia Energy, che punta a costruire una rete energetica sempre più resiliente e capace di soddisfare le esigenze energetiche future del paese, contribuendo anche agli obiettivi di sostenibilità fissati dal governo australiano. Con un mix di asset già operativi e progetti in fase di sviluppo, Potentia è in grado di garantire una continuità nella generazione di energia rinnovabile, aumentando la propria capacità di rispondere alle necessità di una rete elettrica sempre più integrata con fonti rinnovabili. In aggiunta agli impianti solari ed eolici, l’acquisizione comprende anche progetti relativi ai Battery Energy Storage Systems (BESS), ovvero sistemi di stoccaggio dell'energia a batteria. Questi sistemi sono fondamentali per migliorare l'affidabilità e la stabilità della rete elettrica, poiché consentono di immagazzinare l'energia in eccesso prodotta durante le ore di alta generazione per poi rilasciarla quando la domanda è più alta. L'integrazione di BESS è una mossa strategica particolarmente rilevante, in quanto contribuisce a risolvere uno dei principali problemi nell’utilizzo delle energie rinnovabili: la loro natura intermittente. Grazie ai sistemi di stoccaggio, è possibile bilanciare la variabilità della produzione e garantire che l'energia rinnovabile sia sempre disponibile, anche durante i periodi in cui la produzione di energia solare ed eolica diminuisce. Il portafoglio acquisito non solo permette a Potentia Energy di rafforzare la propria posizione nell’ambito della generazione di energia rinnovabile, ma lo colloca anche tra i principali attori nella transizione energetica in Australia. L'adozione di tecnologie di stoccaggio dell'energia, infatti, rappresenta una risposta concreta alle sfide legate alla necessità di una rete elettrica più sostenibile e flessibile, capace di gestire la crescita dell'energia rinnovabile senza compromettere la stabilità della rete. Con il crescente impegno verso la riduzione delle emissioni di carbonio e l'obiettivo di raggiungere una percentuale sempre maggiore di energia prodotta da fonti rinnovabili, l'Australia si sta progressivamente allontanando dalle fonti fossili, e acquisizioni come quella di Potentia Energy sono un chiaro segnale di come il mercato stia evolvendo in questa direzione. L'acquisizione dei 1,2 GW di asset è anche un passo importante verso l'espansione internazionale di Potentia Energy, che mira a diventare un leader globale nel settore delle energie rinnovabili. Questa mossa non solo rafforza la sua posizione in Australia, ma ne amplifica anche la capacità di attrarre investimenti, rafforzando la fiducia degli stakeholder e dei partner commerciali. L'azienda ha infatti l'ambizione di diventare un punto di riferimento nel settore della generazione di energia rinnovabile, capace di competere a livello internazionale con altri grandi operatori del mercato. La strategia di Potentia Energy mira, inoltre, a capitalizzare sulle politiche favorevoli alle energie rinnovabili adottate dal governo australiano, che sta facendo grandi progressi nel favorire la transizione verso un sistema energetico più verde e sostenibile. In particolare, il governo australiano ha posto obiettivi molto ambiziosi in termini di riduzione delle emissioni e aumento della capacità di energia rinnovabile, obiettivi che Potentia si prefigge di raggiungere e superare, contribuendo in modo significativo alla crescita del settore e alla realizzazione delle politiche climatiche nazionali. Concludendo, l'acquisizione di questi impianti rinnovabili segna una tappa fondamentale nella strategia di Potentia Energy. Non solo consolida la sua presenza sul mercato australiano, ma le consente di essere un protagonista della trasformazione energetica in corso. Grazie a un portafoglio diversificato di asset, che combina progetti operativi e sviluppi futuri, Potentia è ora in grado di offrire soluzioni energetiche sostenibili e innovative, supportando il paese nella sua transizione verso una rete elettrica più pulita, resiliente e in grado di soddisfare le sfide del futuro energetico globale. L'espansione di Enel Green Power e l'acquisizione da parte di Potentia Energy dimostrano come il mercato australiano delle energie rinnovabili offra ampie opportunità per le aziende italiane interessate a investire in soluzioni sostenibili. L'Australia, con la sua abbondanza di risorse solari ed eoliche e le politiche governa. 

Fonti: 

https://potentiaenergy.com.au/media-release/potentia-energy-acquires-over-1-gw-of-portfolio-of-renewable-assets-as-part-of-ambitious-growth-strategy/ 

https://www.afr.com/companies/energy/cbus-and-cvc-capital-partners-sell-1b-australian-renewables-portfolio-20250206-p5l9za 

https://esdnews.com.au/potentia-energy-acquires-over-1gw-renewables-portfolio/ 

https://www.energy-storage.news/potentia-energy-to-secure-energy-storage-assets-in-australia-as-part-of-1-2gw-acquisition/ 

(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia inc.)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Lunedì 10 Marzo 2025

Notizie dai mercati esteri - Spagna

Torna il World Mobile Congress 2025: l'evento di riferimento sulla tecnologia

Ieri è ufficialmente iniziato il World Mobile Congress (WMC), la fiera più grande e importante nel campo delle telecomunicazioni, che si svolgerà a Barcellona dal 3 al 6 marzo 2025. Con lo slogan Convergere, Connettere, Creare, questa edizione accoglie oltre 2.700 aziende espositrici e fino a 100.000 visitatori provenienti da 200 Paesi, a testimonianza della vivacità e del dinamismo del settore tecnologico. Il MWC, ogni anno, si conferma come un punto di riferimento per l'industria mobile, non solo come vetrina delle più recenti innovazioni tecnologiche, ma anche come spazio di discussione sul futuro della connettività, dell'intelligenza artificiale e delle telecomunicazioni. L'edizione di quest'anno ha messo in luce i principali sviluppi nell'hardware, nelle reti 5G e 6G, e le soluzioni avanzate per la sostenibilità e la sicurezza digitale. Un tema di grande rilevanza è stato l'autonomia tecnologica europea, con aziende come Telefónica e Vodafone che hanno avviato il dibattito sulla necessità di una maggiore indipendenza e regolamentazione del settore.

Tra le novità più interessanti, spicca il prototipo di un obiettivo removibile per smartphone, presentato da Xiaomi, che promette di rivoluzionare la fotografia mobile, offrendo una maggiore versatilità e qualità nell’acquisizione delle immagini. L'intelligenza artificiale (AI) è un altro protagonista del MWC 2025, con aziende come Unitree Robotics che hanno mostrato robot quadrupedi e umanoidi equipaggiati con AI avanzata, in grado di apprendere e adattarsi a vari compiti senza necessitare di programmazione specifica. Questi progressi aprono nuove possibilità nei settori della logistica, della manutenzione e della sicurezza.

All'interno del MWC, emerge anche il 4YFN (4Years For Now), l'evento di riferimento per le startup, che offre loro l'opportunità di entrare in contatto con investitori, consulenti strategici e una rete globale di imprenditori innovativi. Tra le startup presenti, c'è Finapp, rappresentata da Marcos Jose Miranda Carvalho, Responsabile delle Partnership Strategiche e dello Sviluppo Commerciale.

Finapp è la startup italiana vincitrice dell'edizione 2024 del concorso My Start BCN della Camera di Commercio Italiana di Barcellona, un programma volto a supportare la crescita internazionale delle imprese italiane che desiderano espandere il loro mercato in Spagna. Il premio del concorso offre diverse opportunità, tra cui uno stand alla fiera 4YFN, che consente alle startup di accrescere la visibilità, connettersi con investitori e partner strategici, e ampliare le possibilità di crescita commerciale.

Il Comune di Barcellona destinerà 30 milioni di euro ai fondi di investimento a supporto delle startup

Il Comune di Barcellona rafforza il suo impegno per l’innovazione con il lancio del Barcelona Investment Fund, un nuovo strumento dedicato al sostegno delle startup. Il fondo, con una dotazione di 30 milioni di euro, verrà distribuito tra diversi fondi di investimento specializzati, che a loro volta finanzieranno le startup emergenti.  Secondo quanto dichiarato dal vicesindaco e responsabile della Promozione economica, Jordi Valls, si tratta di un modello unico in Spagna e già utilizzato in precedenza e che rappresenta un mezzo efficace per sostenere i fondi specializzati i questo settore. 

Il Barcelona Investment Fund sarà finanziato direttamente con 30 milioni di euro provenienti dal bilancio comunale, con l’obiettivo di recuperarli entro dieci-dodici anni, il tempo medio in cui i fondi di investimento generano un ritorno sugli investimenti nelle startup. Il Barcelona Investment Fund investirà esclusivamente in fondi di venture capital che si impegnano a supportare startup attive in settori strategici, tra cui sostenibilità, blue economy, impatto sociale, industrie creative, salute, biotecnologie e deep tech. Un focus particolare sarà dedicato allo sviluppo dell’economia delle cure, legata all’invecchiamento della popolazione, in linea con il nuovo hub che il Comune lancerà prossimamente in città. Il fondo è concepito per sostenere startup con prodotti già convalidati sul mercato e in fase di crescita. Per ogni operazione, il Comune – tramite i fondi di investimento – potrà contribuire con importi compresi tra 500.000 e 5 milioni di euro, sempre con un ruolo di co-investitore, lasciando ai fondi privati la guida delle operazioni. 

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana - Barcellona)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Lunedì 10 Marzo 2025

Notizie dai mercati esteri - Francia

Vino francese: il piano del settore per uscire dalla crisi

Al Salone dell’Agricoltura di Parigi, il compartimento vitivinicolo ha svelato una strategia comune per far fronte al calo della consumazione di vino e al cambiamento climatico. In particolare, la filiera vuole modernizzare l’immagine del vino e attirare più giovani. Le aziende si sono dimostrate unite per rilanciare il settore e tale azione si è rivelata colletiva ed inedita. 

Il piano che è stato lanciato dura 18 mesi e riguarda l’estirpo di 100.000 ettari, ovvero il 10% del vigneto nazionale. Con un premio fino a 4.000 euro per ettaro. Inoltre, a breve partirà una seconda campagna, con 5.500 domande presentate, per oltre 27.000 ettari. Si tratta di un bilancio di 110 milioni di euro, finanziato dallo Stato e dalle istituzioni del settore.

Ulteriormente, i viticoltori, insieme ai distributori di vino, vorrebbero migliorare l’offerta proposta nei punti vendita. In generale, il piano si basa sul modello dello champagne che conosce lo stock necessario e la consumazione dei suoi clienti. Infine, per le esportazioni, che rappresentano l'80% delle vendite, il settore vuole "lavorare in pack", ad esempio presentando attività colletive, come “Vini di Francia” e garantire, quindi, una solida alleanza tra i viticoltori francesi.

Le esportazioni d’elettricità non sono mai state così tanto redditizie per la Francia

Nel 2024, il forte aumento dei volumi ha permesso di compensare il calo dei prezzi sul mercato internazionale. L’Italia, la Germania e il Belgio sono nella Top 3 dei consumatori d’eletricità francese. Le esportazioni sono arrivate al record di 101,3 terawattora e il saldo netto è stato di 89 TWh, superando il precedente record, che risaliva al 2002 (76 TWh).

Nel 2024, il valore totale delle esportazioni francesi di elettricità ha raggiunto il livello di 5 miliardi di euro. In questo panorama economico, l’Italia risulta la prima acquirente di energia eletrica francese, importando il 32%. Inoltre, la bilancia commerciale, incrociando queste esportazioni e importazioni, sfiora anch'essa i 5 miliardi di euro. Questo è dovuto al fatto che durante i rari periodi di importazioni, la Francia ha potuto acquistare dai suoi vicini europei una produzione a basso tenore di carbonio abbondante e poco costosa.

Tuttavia, da rimarcare è che il guadagno derivante dall'elettricità rimane molto ridotto rispetto al costo dell'importazione di combustibili fossili per alimentare gli usi non elettrificati. Infatti, nel 2024, le importazioni di combustibili fossili costarono più di 64 miliardi di euro. I combustibili fossili rappresentano ancora quasi il 60% del consumo finale di energia della Francia, con la speranza di ridurli a zero entro il 2050.

Svelato lo stabilimento di Saint-Aignan-de-Grandlieu: Labeyrie Fine Foods vuole lanciare un nuovo fiore all'occhiello dell'industria agroalimentare

L’entità Océan du Groupe Labeyrie Fine Foods ha aperto un nuovo stabilimento nella Loira a Saint-Aignan-de-Grandlieu, frutto di un investimento di 18 milioni di euro. Questo sito ittico, con le sue capacità produttive ottimizzate, si posiziona come uno dei più moderni in Europa. Tuttavia, oltre alla potenza economica industriale, il progetto testimonia l’impegno del Gruppo in favore della sostenibilità. L'installazione di una caldaia a gas abbinata a un sistema di recupero del calore riduce le emissioni di gas serra di circa il 20%, ottimizzando al contempo il consumo energetico.

Con l'aumento della produzione del 50 % negli ultimi 5 anni, i gamberetti sono al centro dell'attività del sito, in tutte le loro forme: interi, sgusciati o lavorati. Distribuiti con il marchio Delpierre, questi prodotti si possono trovare nei supermercati, nelle pescherie e nei ristoranti. Infine, per stare al ritmo della domanda, la struttura beneficia di due ligne di produzione e tre ligne di approvvigionamento arrivando a una capacità annuale di 18 000 tonnelate. Inoltre, il complesso ha 250 salariati a contratto indeterminato e ne assume ulteriori 130 nei periodi di forte attività.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Lunedì 10 Marzo 2025

Moldova. La Banca Nazionale rafforza la cooperazione finanziaria con l'Unione Europea

Rafforzare la cooperazione finanziaria della Repubblica Moldova con l'Unione Europea è l'obiettivo della visita di lavoro della delegazione della Banca Nazionale della Moldova (NBM) a Bruxelles. Il servizio stampa della Banca ha informato che la delegazione è guidata dal governatore della NBM, Anca Dragu.

La visita, che durerà fino a venerdì, prevede incontri con funzionari europei: la vicepresidente esecutiva della Commissione europea, Roxana Mînzatu, il commissario per i servizi finanziari e l'Unione Economica e degli Investimenti, Maria Luis Albuquerque.

“Durante l'incontro con il commissario Albuquerque, la delegazione moldava ha discusso l'adeguamento della normativa finanziaria moldava agli standard europei, la modernizzazione dell'infrastruttura dei pagamenti e l'adesione all'Area Unica dei Pagamenti in Euro (SEPA), che garantirà vantaggi per tutti grazie a un più facile accesso a pagamenti più rapidi e sicuri”, si legge in un comunicato stampa della banca.

Il governatore Anca Dragu ha ribadito il forte impegno della NBM a garantire la stabilità finanziaria e lo sviluppo di un ambiente bancario sicuro e competitivo, che sostenga gli investimenti e la crescita economica in tutti i modi possibili. Dragu ha espresso la sua gratitudine per il sostegno fornito dalle istituzioni europee nel processo di armonizzazione della struttura finanziaria della Repubblica Moldova con le norme dell'UE.

“Le discussioni su questi temi riflettono l'impegno della NBM a mantenere la stabilità finanziaria, rafforzando così il percorso europeo della Moldova, sottolineando l'importante ruolo della NBM nel preparare il Paese all'adesione all'UE. Con l'adozione delle norme dell'UE, il settore bancario in Moldova opererà in linea con le regole europee, il che migliorerà la qualità dei servizi bancari e la sicurezza delle transazioni”, ha dichiarato Dragu.

La delegazione della NBM, tra cui il primo governatore della banca, Petru Rotaru, ha incontrato John Berrigan, direttore generale della Direzione Generale per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e i mercati dei capitali (DG FISMA) e Giorgio Andreoli, direttore generale del Consiglio europeo per i pagamenti.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Moldova)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025