Notizie mercati esteri

Venerdì 3 Maggio 2024

Report Brief – Le importazioni sudafricane di marmo

A partire dal 2010, l'industria globale della pietra grezza ha registrato una crescita significativa. Secondo un rapporto di Grand View Research [1], il settore è stato valutato a 47 miliardi di dollari e si prevede che continuerà a svilupparsi ad un tasso di crescita annuale medio del 4,7% fino al 2030.

Tuttavia, in Sudafrica, l'industria del marmo ha subito un notevole declino negli ultimi anni. Ciò è probabilmente dovuto a una serie di fattori tra cui l'aumento delle importazioni di prodotti concorrenti, il crescente volume della produzione locale di granito, l'indebolimento del settore edile locale e il costante indebolimento della valuta locale. Tuttavia, fattori come la domanda sostenuta di edifici residenziali, commerciali e industriali, nonché una classe media in crescita, hanno contribuito a preservare l'industria a lungo termine, nonostante il suo declino.

ItalCham ha esplorato l’opportunità dell'importazione di lastre di marmo dall'Italia in Sudafrica. Da questa ricerca è emerso che nel Paese esiste un settore del marmo consolidato che offre continue opportunità, ma che ostacola l'ingresso di nuovi operatori a causa della maturità del settore e di una classe medio-alta di consumatori relativamente piccola.

In Sudafrica esiste un solido ecosistema che facilita la consegna dei prodotti finiti in marmo. Sono presenti, infatti, un numero considerevole di produttori che si occupano del taglio e della lavorazione delle lastre di marmo, ma anche diverse aziende che si occupano dell'esportazione del marmo in alcuni Paesi dell'Africa sub-sahariana.

Quando si esamina il settore del marmo, è importante prendere in considerazione i vari prodotti concorrenti che esistono, tra cui la pietra ingegnerizzata e la porcellana. Per quanto riguarda la roccia ornamentale, che è il termine generale per prodotti come marmo e granito, nel 2018 sono state vendute in Sudafrica 87,7 milioni di tonnellate di prodotti di cava prodotti localmente, per un valore di 9,5 miliardi di Rand. Inoltre, per quanto riguarda il solo granito, la produzione locale è stimata pari a un totale di 800mila tonnellate all'anno[2]. Mentre il Sudafrica ha un settore locale ben consolidato per l'estrazione e ben sviluppato nel campo delle rocce ornamentali, la maggior parte del marmo viene importato.

Come si può vedere nella tabella seguente, l'Italia è tra i Paesi con le maggiori quantità di marmo esportato in Sudafrica, detenendo una quota di mercato in termini di valore del 21,5%, e collocandosi in cima alla classifica per il più alto valore unitario. Il prezzo medio di vendita del marmo dall'Italia, nel 2023, è stato di circa 1.859 dollari per tonnellata, mentre il prezzo medio del marmo proveniente dal resto del mondo è stato di 951 dollari per tonnellata. Questa è un'ulteriore conferma del fatto che la qualità e il valore dei prodotti italiani sono riconosciuti in Sudafrica, con persone disposte a pagare un certo prezzo per il prodotto “Made in Italy”.

 

[1] https://www.grandviewresearch.com/industry-analysis/natural-stone-slab-m...

2 Stone_Quarrying_Clay_and_Sandpits_and_Mining_of_Phosphates_-_December_2019

  SA Valore Importato (migliaia di $) SA Tonnellate Importate (migliaia di tonnellate) Valore Medio ($ per tonnellata)
Mondo 6 242 6 563 951
Turchia 1719 1477 1163
Italia 1346 724 1859
Cina 959 775 1237
India 861 704 1223
Namibia 557 794 701

 

Per questa ricerca, in seguito a consultazioni con diversi importatori sudafricani di marmo, sono stati presi in considerazione due codici HS: 680291 e 680221.

Le importazioni complessive di marmo del Sudafrica sono diminuite costantemente negli ultimi 15 anni, dopo aver raggiunto un picco a metà degli anni 2000, quando erano in corso grandi costruzioni per la Coppa del Mondo e quando il Rand era una moneta più forte, fattori che hanno stimolato la domanda e favorito le importazioni.

Il Sudafrica non è un importatore relativamente grande di marmo, rappresentando solo lo 0,1% delle importazioni mondiali di questi prodotti e posizionandosi al 66° posto nella classifica mondiale degli importatori.

Anche i prezzi complessivi del materiale hanno subito un forte aumento negli ultimi anni, caratterizzati da un'inflazione elevata, con un incremento di oltre il 20% in tutti i settori. Un fattore importante, che influenza le importazioni, è il potere d’acquisto della valuta locale del Sudafrica. Dal 2007 persiste una forte correlazione negativa tra il tasso di cambio Rand Sudafricano-Dollaro Statunitense e le importazioni di marmo nel Sudafrica. Correlazione non significa necessariamente causalità; infatti, diversi altri fattori dovrebbero essere presi in considerazione per quanto riguarda l'andamento delle importazioni di marmo, tra cui la produzione locale di alternative, l'importazione di prodotti sostitutivi e la forza del settore edile locale.

 

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Sudafricana)

Ultima modifica: Venerdì 3 Maggio 2024
Venerdì 3 Maggio 2024

I valori 2022 delle importazioni sudafricane piu’ rilevanti per le pmi italiane

Secondo Trade Map, il Sudafrica ha chiuso il 2022 con un saldo della bilancia commerciale positivo (+ $11.736 miliardi): il Paese ha esportato beni per un valore di oltre $123.614 miliardi, mentre il totale delle sue importazioni è ammontato a oltre $111.878 miliardi.

Le prime importazioni del Sudafrica riguardano: petrolio raffinato ($17,1 miliardi); automobili ($4,62 miliardi); petrolio greggio ($4,34 miliardi); autoveicoli, parti e accessori di essi ($ 3,76 miliardi); e apparecchiature di radiodiffusione ($3,12 miliardi). Queste importazioni avvengono principalmente da Cina ($23,5 miliardi), Germania ($9,67 miliardi), India ($8,32 miliardi), Stati Uniti ($6,11 miliardi) e Arabia Saudita ($4,5 miliardi)[1].

Le importazioni sudafricane dal mondo secondo Trade Map

Altre categorie di prodotti di provenienza mondiale che nel 2022 sono state soggette a importazione da parte del Sudafrica registrando un valore significativo delle importazioni compreso tra $1 miliardo e $300 milioni sono state le seguenti[2]:

$1 miliardo – sopra gli $800 milioni:

  • Accumulatori di energia elettrica
  • Livellatori, ruspe, escavatori, rulli stradali e simili
  • Fertilizzanti minerali e chimici
  • Idrocarburi gassosi

Sotto gli $800 milioni – sopra i $600 milioni

  • Trasformatori elettrici e convertitori statici e parti di essi
  • Insetticidi, rodenticidi, fungicidi, erbicidi, regolatori di crescita per piante e simili
  • Pneumatici
  • Olio di palma
  • Strumenti e apparecchi utilizzati nelle scienze mediche, chirurgiche, odontoiatriche e veterinarie
  • Grano

Sotto i $600 milioni – sopra i $500 milioni

  • Corindone sintetico, e ossido e idrossido di alluminio
  • Macchine da stampa, fotocopiatrici e parti di esse
  • Sostanze per la preparazione di bevande
  • Polimeri di etilene
  • Trattori agricoli
  • Combustibili ricavati dal carbone
  • Centrifughe ed essicatori centrifughi
  • Pompe per liquidi
  • Rubinetti, valvole, apparecchi per tubazioni, vasche e caldaie
  • Fili, cavi e altri conduttori elettrici isolati

Sotto i $500 milioni – sopra i $400 milioni

  • Riso
  • Prodotti laminati, di ferro o di acciai
  • Alberi di trasmissione, ingranaggi, cuscinetti, e simili
  • Fili di rame
  • Componenti elettronici come dispositivi a semiconduttore, anche fotosensibili come cellule fotovoltaiche
  • Aeromobili a motore come elicotteri e aeroplani

Sotto i $400 milioni – sopra i $300 milioni

  • Leganti per la stampa, anime da fonderia e altri prodotti chimici per l’industria chimica
  • Apparecchi elettrici per circuiti elettrici o per la realizzazione di collegamenti con circuiti elettrici, come interruttori, fusibili, limitatori di sovratensione, spine e prese.
  • Prodotti laminati piatti di acciai legati, diversi da quelli inossidabili
  • Calzature
  • Abbigliamento uomo
  • Alcool etilico non denaturato con titolo alcolometrico < 80%; acquaviti, liquori e simili
  • Concimi minerali o chimici potassici
  • Scaldacqua elettrici istantanei o ad accumulo e riscaldatori ad immersione; apparecchi elettrici per il riscaldamento dell’ambiente, apparecchi per il riscaldamento del suolo, e simili
  • Motori elettrici e generatori
  • Pompe ad aria o a vuoto, compressori e ventilatori d'aria o di altri gas, cappe di ventilazione e parti di essi
  • Concimi minerali o chimici contenenti due o tre degli elementi fertilizzanti azoto, fosforo e potassi, e altri concimi
  • Lastre, fogli, pellicole, strisce e nastri di materie plastiche non cellulari
  • Carta, cartone, ovatta di cellulosa e strati di fibre di cellulosa ulteriormente lavorati
  • Articoli per sedersi, anche trasformabili in letto, e loro parti

 

Le importazioni sudafricane dall’Italia secondo Trade Map

Nel 2022, le esportazioni italiane verso il Sudafrica hanno raggiunto un valore complessivo di oltre $2,468 miliardi; l’Italia si è così classificata come il decimo partner commerciale preferenziale del Sudafrica per le sue importazioni.

Riassumendo i dati riportati in Trade Map[3], elenchiamo le categorie di prodotti di provenienza italiana che nel 2022 sono state importate dal Sudafrica per valori superiori ai $10 milioni:

  • Petrolio e minerali bituminosi
  • Parti di macchinari
  • Trattori, veicoli e parti di essi
  • Calzature
  • Macchinari e prodotti per il settore beverage
  • Prodotti in ceramica per pavimenti
  • Macchinari per il settore degli imballaggi
  • Sostanze chimiche
  • Apparecchi per tubazioni e caldaie
  • Pompe centrifughe
  • Ingranaggi
  • Viti, bulloni, dadi e rondelle
  • Prodotti del settore food come cioccolato, cacao, preparazioni alimentari, pasta e prodotti a base di pomodoro
  • Forni
  • Occhiali
  • Prodotti di bellezza

 

 

[1] South Africa (ZAF) Exports, Imports, and Trade Partners | The Observatory of Economic Complexity (oec.world)

[2] Facciamo riferimento a una ricerca delle importazioni sudafricane dal resto del mondo condotta su tutte le categorie di prodotti e avente come criterio “codici HS a quattro cifre”.

[3] Facciamo riferimento a una ricerca delle importazioni sudafricane dall’Italia condotta su tutte le categorie di prodotti e avente come criterio “codici HS a sei cifre”.

 

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Sudafricana)

 

Ultima modifica: Venerdì 3 Maggio 2024
Mercoledì 3 Aprile 2024

Repubblica Ceca: Trasformazioni nel Paesaggio Salariale: il futuro dello stipendio minimo e della contrattazione

Il Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali ha presentato una proposta audace che potrebbe rivoluzionare il paesaggio salariale della nazione nei prossimi anni. Secondo quanto riportato, il Ministero auspica che il salario minimo rappresenti circa il 45% dello stipendio medio nazionale, un'iniziativa che sarà ora sottoposta all'attenzione del governo.

La proposta ministeriale mira a introdurre un meccanismo innovativo basato sulle proiezioni del Ministero delle Finanze, il quale consentirebbe un aggiornamento quasi automatico dello stipendio minimo. L'obiettivo dichiarato è quello di garantire che il salario minimo sia fissato al 45% dello stipendio medio per l'anno in corso. Inoltre, il Ministero intende semplificare le tabelle dei cosiddetti stipendi garantiti, riducendo le categorie tutelate da otto a quattro.

Attualmente, lo stipendio minimo è stabilito dal governo tramite decreto, senza un meccanismo automatico di adeguamento alle condizioni economiche. Nel 2023, ad esempio, lo stipendio minimo è stato fissato a 17.300 corone ceche al mese, rappresentando quasi il 40% dello stipendio medio. Tuttavia, le autorità comunitarie raccomandano che lo stipendio minimo sia almeno pari al 50% dello stipendio medio nazionale.

Un provvedimento recentemente approvato dal governo prevede che lo stipendio minimo entro il 2029 raggiunga il 47% dello stipendio medio. Attualmente, questa percentuale si attesta al 41%, e ogni anno dovrebbe aumentare di un punto percentuale grazie all'introduzione di un meccanismo semiautomatico. "Così eliminiamo la necessità di condurre ogni anno le trattative (tra le parti sociali)", ha sottolineato il ministro del lavoro e degli affari sociali Marian Jurečka, indicando che con le norme attuali gli eventuali aumenti vengono decisi dal governo tramite decreto.

L'esecutivo ha anche parzialmente accolto la richiesta delle associazioni imprenditoriali, che chiedevano l'abolizione del sistema degli stipendi garantiti. Se la modifica del Codice del Lavoro verrà approvata dal parlamento, gli stipendi garantiti saranno vincolanti solo per il settore pubblico. La modifica include anche provvedimenti per potenziare la contrattazione collettiva nelle aziende. Queste misure, se attuate, potrebbero avere un impatto significativo sulle dinamiche del mercato del lavoro e sulle relazioni industriali nel paese.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Mercoledì 3 Aprile 2024
Mercoledì 3 Aprile 2024

La nuova frontiera dell'edilizia svedese

Il materiale giusto al posto giusto. Questo è stato il motto quando Heidelberg Materials Precast Contiga insieme alla finlandese Metsä Wood ha sviluppato una parete ibrida con un basso impatto climatico.

La parete ibrida è un elemento di facciata in costruzione “sandwich” con un pannello esterno in calcestruzzo climalterato, isolamento intermedio e un pannello interno portante in legno Kerto. Ha un impatto climatico inferiore di circa il 40-50% rispetto ad un corrispondente materiale tradizionale in calcestruzzo ed è molto più leggero, il che influisce anche sull'impatto climatico totale dell'intero progetto di costruzione.

“I trasporti verso l'edificio possono essere ridotti, perché è possibile trasportare il doppio degli elementi con lo stesso viaggio” afferma Daniel Eriksson.

Precast Contiga produce strutture in acciaio ed elementi in calcestruzzo negli stabilimenti di Norrtälje e Uddevalla. Quasi due anni fa l'azienda ha avviato trattative con Metsä Wood per inserire anche la produzione di elementi ibridi nel mercato svedese. Poiché normalmente l'azienda lavora con acciaio e cemento, ha dovuto imparare a trattare anche il legno.

“Il metodo di produzione è molto simile a quello che già abbiamo, quindi possiamo realizzare questi elementi ibridi utilizzando lo stesso metodo degli altri nostri muri e assemblarli allo stesso modo. Non abbiamo dovuto fare grandi investimenti o ristrutturazioni” dice Daniel Eriksson.

Sensore di umidità nell'edificio di prova

Per testare nella pratica il funzionamento del muro ibrido, nell'area dello stabilimento di Norrtälje è stata costruita una vera casa con i nuovi materiali. L'edificio di prova è dotato di sensori di umidità per poter seguire ciò che accade all'interno degli elementi della parete e finora non è stata registrata traccia di umidità.

Per molti esperti del settore questi nuovi elementi ibridi saranno i protagonisti del mondo edilizio del futuro.

 

FONTE: Heidelberg Materials Sverige

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svezia)

Ultima modifica: Mercoledì 3 Aprile 2024
Mercoledì 3 Aprile 2024

Il nuovo Polo Aziendale di Rosario: iniziativa di sviluppo industriale che beneficia l'Italia

Il sindaco Pablo Javkin ha annunciato oggi in un discorso durante l'apertura delle sessioni del Consiglio che, entro due settimane, presenterà un accordo raggiunto con un gruppo di investitori privati per lo sviluppo del più importante parco industriale della regione. Si tratta di un progetto ambizioso situato a sud dell'autostrada Rosario-Córdoba, a soli 10 minuti dal centro della città, in un'area attualmente in fase di consolidamento come polo produttivo regionale. Questo progetto, denominato "Nuovo Polo Aziendale", promuoverà lo sviluppo industriale, logistico e commerciale di Rosario, generando nuovi posti di lavoro.

L'iniziativa, sviluppata da diversi attori tra cui Rosental Inversiones, Ivanar, Rossetti Desarrollos Urbanos e Fundar, prevede la realizzazione di tre diverse aree: Lotti Industriali, Area Commerciale e a Usi Misti e Centro Logistico. Particolare attenzione sarà rivolta alle piccole e medie imprese, offrendo lotti di dimensioni ridotte rispetto ad altre proposte e la possibilità di unificarli per adattarsi alle esigenze dei diversi tipi di attività.

Il parco industriale, con circa 350 lotti destinati a PMI, officine e depositi, garantirà una buona ubicazione, connettività, sicurezza permanente, minori imposte e tutti i servizi necessari. L'area commerciale e a usi misti prevede la realizzazione di diverse proposte commerciali, industriali e di servizi, mentre il Centro Logistico sarà uno dei più grandi della regione, senza attività produttive né industriali, garantendo un'attività libera da emissioni.

Inoltre, il progetto beneficerà di una buona connettività e facilità di accesso grazie alla nuova uscita diretta dall'autostrada Rosario-Córdoba. Il "Nuovo Polo Aziendale" segnerà un punto di svolta nello sviluppo produttivo di Rosario, consolidando il progresso industriale già avviato nella regione. La presenza della Camera di Commercio italiana a Rosario potrebbe facilitare la concretizzazione di possibili affari, fornendo agli imprenditori italiani un punto di contatto locale per esplorare opportunità di investimento e collaborazione in questo nuovo polo industriale.

Questo progetto non solo porta vantaggi tangibili alla regione di Rosario, ma offre anche opportunità significative per gli imprenditori italiani. La stretta collaborazione tra Italia e Argentina in questo ambito evidenzia il potenziale di sviluppo economico reciproco tra i due paesi.

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

Ultima modifica: Mercoledì 3 Aprile 2024
Mercoledì 3 Aprile 2024

La Danimarca non è solo Danimarca

La Danimarca non è solo Danimarca

Le Isole Faroe adottano un sistema politico di tipo Scandinavo: una democrazia parlamentare, con un’assemblea legislativa eletta democraticamente, chiamata Løgting, e un governo esecutivo guidato dal primo ministro.

Facendo parte del Regno di Danimarca le isole Faroe hanno due rappresentanti nel parlamento danese. A causa della loro semi-indipendenza, hanno deciso di rimanere fuori dall’Unione Europea, a differenza della Danimarca. A causa di questo, le Isole, negoziano autonomamente i propri accordi commerciali con l’UE e con le altre nazioni.

Il Primo Ministro Aksel V. Johannesen e la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, hanno, in settimana, firmato il Protocollo d’Intesa (MoU). Il documento mira a stabilire un quadro di riferimento per il partenariato, concentrandosi su aree quali la transizione verde, l'energia, il cambiamento climatico, la digitalizzazione e l'Artico, oltre alle aree di cooperazione esistenti in materia di commercio, pesca e ricerca.

Le Faroe sono un possibile buon investimento?

Le isole Faroe, seppur di piccole dimensioni, rappresentano un attore significativo nel mercato del pesce mondiale. I prodotti ittici costituiscono circa il 90-95% delle esportazioni delle Isole, e circa il 20% del PIL.

Il PIL delle Isole Faroe è di circa 3,65 miliardi di dollari, con un PIL pro capite di circa 69 mila dollari.

L’economia risente particolarmente dei cambiamenti climatici e politici, riguardanti l’industria della pesca. Per questo l’industria del turismo è in continuo aumento, come i servizi finanziari, le imprese legate all'energia, il trasporto marittimo, la produzione per il settore marittimo, l'informatica, le telecomunicazioni e le industrie creative.

Le Isole Faroe rappresentano una possibilità economica non indifferente, essendo un’economia in crescita e in cerca di maggiore stabilità. Questa possibilità è al contempo agevolata dalla politica locale che permette di stabilire il proprio business in maniera facile e veloce, con una tassazione sulle società conveniente: 18%.

Geograficamente si trovano nel mezzo dell’Oceano Atlantico, eppure i paesi vicini (Danimarca, Islanda, Norvegia e Regno Unito) sono raggiungibili in circa 1-2 ore. In più la popolazione locale, come molti dei paesi scandinavi, hanno un livello molto avanzato di inglese.

Groenlandia, le possibilità economiche

Anche la Groenlandia fa parte del Regno di Danimarca. L'economia della Groenlandia dipende dalle esportazioni di gamberi e pesce e da una sostanziosa sovvenzione del governo danese. Il PIL del Paese si aggira sui 3 mld di dollari ed il pesce rappresenta oltre il 90% delle sue esportazioni, sottoponendo l'economia alle fluttuazioni dei prezzi. La sovvenzione del governo danese è più del 50% delle entrate statali e il 25% del PIL.

L'economia è in espansione dopo un periodo di declino. L'espansione sta avvenendo grazie all'aumento delle quote per i gamberi, la principale esportazione groenlandese, e anche dall'incremento dell'attività nel settore delle costruzioni. Il turismo in Groenlandia è cresciuto, in gran parte grazie al numero crescente di compagnie di crociera che ora operano nelle acque occidentali e meridionali della Groenlandia durante l'alta stagione turistica estiva.

L'isola deve affrontare sfide significative, tra cui i bassi livelli di manodopera qualificata, la dispersione geografica, la mancanza di diversificazione dell'industria, la sostenibilità a lungo termine del bilancio pubblico e il calo della popolazione dovuto all'emigrazione. L'esplorazione di idrocarburi è cessata a causa del calo dei prezzi del petrolio. L'isola ha un potenziale per lo sfruttamento delle risorse naturali, con progetti di estrazione di olio, gas, terre rare, uranio e minerali di ferro, ma, grazie a politiche attente alla salvaguardia ambientale, non è più possibile, e la Groenlandia sta tutt’ora cercando, alternative sostenibili per il supporto della sua economia. Questo rappresenta un’opportunità significativa per entrare a far parte del sistema economico della Groenlandia, con idee innovative e rispettose dell’ambiente e della biodiversità.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Mercoledì 3 Aprile 2024
Mercoledì 3 Aprile 2024

Perché investire nel fotovoltaico in Svezia

La Svezia ha una superficie di 41 milioni di ettari. Di questi, il 68% è costituito da terreni forestali e il 7% da terreni agricoli. La percentuale di terreni edificati e paesaggistici non supera il 3% della superficie del Paese. In altre parole, ci sono grandi opportunità per un aumento sostanziale dell'energia solare e quindi per una produzione energetica più ecologica.

“La Svezia ha bisogno di sviluppare rapidamente molta energia verde. Il paese è perfetto per la costruzione di parchi solari: abbiamo grandi aree e siamo scarsamente popolati. Quindi il potenziale è grande. Chi affitta un terreno per un parco solare, può arrivare a diverse fonti redditizie e sostenibili", afferma Oskar Molin, responsabile dello sviluppo di progetti presso EnergiEngagemang, uno dei principali operatori svedesi nel settore delle celle solari e dell'accumulo di energia.

Secondo Oskar Molin bisognerebbe raggiungere i proprietari terrieri che hanno terreni a basso rendimento per cui è possibile trovare usi alternativi. È possibile gestire sia l'agricoltura che l'energia solare sullo stesso terreno. Ovviamente non tutti i terreni sono adatti ai parchi solari, ma 140.000 ettari dei terreni agricoli sono incolti e non vengono utilizzati per altre attività. Se si costruissero parchi solari solo sul 14% di questi terreni - cioè su 20.000 ettari, che corrispondono a circa la metà di tutti i campi da golf in Svezia – il paese potrebbe aumentare la quota di energia solare nel mix energetico svedese dall'attuale 2% al 10%.

Si prevede che il consumo energetico della Svezia raddoppierà entro il 2045, ciò significa che l'espansione dei parchi solari giocherebbe un ruolo rilevante nell'aumento della produzione necessaria.

Lo sfruttamento del sole è il modo più rapido per aumentare la produzione di energia, senza ricorrere ad alternative fossili. Sia l'energia nucleare che quella eolica richiedono tempi di sviluppo molto più lunghi. Inoltre, i parchi solari possono essere un'attività molto redditizia. Sempre più proprietari terrieri e investitori si stanno avvicinando a questa attività.

EnergiEngagemang è costantemente alla ricerca di proprietari terrieri che vogliano affittare un terreno per un parco solare, pagano 10.000-20.000 corone svedesi per ettaro e anno, a seconda della facilità di lavorazione del terreno, della vicinanza alla rete elettrica e della percentuale di luce solare.

Anche i terreni forestali possono essere utilizzati per i parchi solari. Tuttavia, il terreno deve essere pianeggiante e con una discreta profondità del suolo. Una foresta montuosa e rocciosa non avrebbe un buon rendimento finale. Fortunatamente oggi in Svezia ci sono molti terreni forestali buoni su cui costruire.

Indipendentemente dal tipo di terreno, ci sono grandi opportunità per un investimento valido e a lungo periodo, si diversifica il reddito e si distribuiscono i rischi delle operazioni agricole. In questo modo, è possibile garantire un futuro più green e creare un'agricoltura e una silvicoltura sostenibili.

 

FONTE: EnergiEngagemang

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svezia)

Ultima modifica: Mercoledì 3 Aprile 2024
Mercoledì 3 Aprile 2024

Minas Gerais: l'economia mineraria cresce del 3,1% nel 2023 e il PIL supera R $ 1 trilione per la prima volta nella storia

Guidato dalla crescita di tutte le attività economiche nell'ultimo anno, il Minas Gerais ha chiuso il 2023 con il prodotto interno lordo (PIL) più alto della sua storia. Per la prima volta, lo stato ha superato, a prezzi correnti, la casa di R $ 1 trilione (R $ 1.028 trilioni), un vero e proprio anticipo del 3,1% nella generazione di ricchezza rispetto al 2022. I dati sono stati diffusi giovedì (14/3), dal governatore Romeu Zema e dal vice professore Mateus, con la Fondazione João Pinheiro (FJP), responsabile dello studio.

La performance del Minas Gerais è stata superiore alla media del paese, che era alta del 2,9%, confermando che le politiche pubbliche per promuovere lo sviluppo economico del governo dello Stato sono sulla strada giusta. L'anno scorso, la quota mineraria nel PIL nazionale chiuso al 9,5%, che mette lo stato al 3 º posto tra tutti gli altri, dietro solo San Paolo e Rio de Janeiro.

Per il governatore Romeu Zema, il marchio di R $ 1 trilione di PIL conferma l'impegno della gestione attuale per rilanciare l'economia statale, attraverso l'attrazione record di investimenti vinti negli ultimi anni, scenario che favorisce anche la generazione di posti di lavoro e l'aumento del reddito della popolazione mineraria.

Nel confronto del quarto trimestre del 2023 con intervallo uguale nel 2022, Minas ha anche registrato una crescita reale dell'attività economica, che era del 2,6%. Si è registrato un aumento delle quantità prodotte sia in agricoltura che nelle industrie e nei servizi. Rispetto al trimestre immediatamente precedente della serie con destagionalizzazione, si registra un calo dello 0,5%.

Lo stimolo all'attività economica mineraria durante tutto l'anno deriva anche dall'attuazione dei principi della legge sulla libertà economica, attraverso il programma "Minas Livre para Crescer" nella regione. L'obiettivo dell'attuale gestione è trasformare il Minas Gerais nello stato più libero da intraprendere in Brasile.

Dal 2019 ad oggi, il governo dello Stato ha già attirato più di 391 miliardi di R$ in investimenti privati, in protocolli che rappresentano la creazione di oltre 194,3 mila posti di lavoro diretti.

I principali settori considerati sono: Infrastrutture (90 miliardi di R$), Miniere (85,7 miliardi di R$), Energia solare (74,9 miliardi di R$), Ferrovie (33,6 miliardi di R$), Automotive e Ricambi auto (26,1 miliardi di R$), Sucroenergetic (12,4 miliardi di R$), Minerali critici (9 miliardi di R$)Altre energie (7,2 miliardi di R$), Acciaio (6,4 miliardi di R$) e Imballaggi (5,8 miliardi di R$).

Nella valutazione del Segretario dell'Agricoltura, Bestiame e Fornitura (Seapa), Thales Fernandes, il buon andamento del settore agricolo nello stato è dovuto all'aumento, lo scorso anno, della produzione di alcune colture rilevanti nello stato, in particolare il caffè.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Minas Gerais)

Ultima modifica: Mercoledì 3 Aprile 2024
Mercoledì 3 Aprile 2024

Minas raggiunge 197 mercati e si distingue come il terzo più grande esportatore nel paese

Le relazioni commerciali di Minas con il mercato internazionale hanno avuto un saldo positivo nel 2023. Con 40,2 miliardi di dollari di esportazioni (+0,1%), lo Stato è il terzo esportatore del paese, con una quota dell'11,8%. Dei 197 mercati raggiunti, cinque si sono distinti: Cina (40%), Stati Uniti (9%), Argentina (5,1%), Paesi Bassi (3,4%) e Germania (3%).

I dati provengono dal Panorama del Commercio Estero del Minas Gerais 2024, preparato dalla Segreteria di Stato dello Sviluppo Economico (Sede-MG) e condotto dal Sottosegretario di Promozione degli Investimenti e Catene Produttive (Subinvest). Le cifre, riferite al 2023, riflettono il lavoro del Governo di Minas Gerais a favore delle relazioni estere e dello stimolo alle esportazioni. 

Nell'ultimo anno, il flusso commerciale dello stato ha totalizzato 55,7 miliardi di dollari e il saldo ha chiuso un avanzo di 24,7 miliardi di dollari, in crescita del 9,4% rispetto al 2022. 

La tariffa di esportazione del Minas Gerais è stata guidata dall'industria di trasformazione (42%), seguita dall'industria estrattiva (35%) e dall'agricoltura (23%). I principali prodotti esportati dallo Stato erano: minerale di ferro (32,1%), caffè (13,8%), soia (8,1%), leghe di ferro (5,6%) e zucchero (4,7%). La tradizione in questi segmenti ha posto lo stato, tra cui, nella leadership nazionale delle esportazioni di caffè (5,5 miliardi di dollari), ferro e acciaio (4,7 miliardi di dollari) e pietre preziose (1,7 miliardi di dollari). 

La Regione Metropolitana di Belo Horizonte spicca nelle esportazioni nel 2023 con una partecipazione del 38,1%, seguita dal Triângulo Mineiro/Alto Paranaíba (18,3%) e dal Sul /Sudoeste de Minas (11,3%).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Minas Gerais)

Ultima modifica: Mercoledì 3 Aprile 2024
Mercoledì 3 Aprile 2024

Minas ha 14 ospedali tra i migliori in Brasile

Minas Gerais ha 14 ospedali elencati tra i migliori del settore in Brasile, secondo "The World’s Best Hospitals 2024", un sondaggio condotto annualmente da Statista, in collaborazione con la rivista americana "Newsweek". Complessivamente sono state classificate 115 aziende.

Delle 14 aziende che sono stati evidenziati in Minas Gerais, metà sono a Belo Horizonte e gli altri, sparsi in tutto lo stato, in particolare la Zona da Mata, con due ospedali - Santa Casa de Misericórdia de Juiz de Fora e Monte Sinai Hospital, anche in Juiz de Fora - e a sud di Minas, con la Santa Casa de Misericórdia de Passos e l'Ospedale Santa Lúcia, a Poços de Caldas. Degni di nota sono anche i Santas Casas, che sono tre, tutti all'interno: Passos, Juiz de Fora e Montes Claros, nel nord di Minas.

Il primo ospedale in Minas Gerais è elencato Santa Casa de Misericórdia de Passos, classificato 14 º nella classifica brasiliana. Secondo il sovrintendente dell'Hospital do Sul de Minas, Daniel Porto Soares, per il quinto anno consecutivo, l'istituzione è tra i 15 migliori ospedali in Brasile.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Minas Gerais)

Ultima modifica: Mercoledì 3 Aprile 2024