Martedì 29 Aprile 2025
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La Città Stato produce il 10% dei chip mondiali, come tutti i Paesi Ue messi assieme. E punta sul data storage, business in grado di oscurare finanza e logistica, i due tradizionali pilastri dell’economia locale. Quali sono le ambizioni di Singapore nel Risiko mondiale tech? L’analisi di Rita Fatiguso.
Link Podcast: https://podcast.ilsole24ore.com/serie/le-voci-sole-24-ore-AEOcD15B/chip-...
(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Singapore)
Ha preso il via oggi a Singapore la Global Space Technology Convention & Exhibition (Gstce), uno dei principali eventi del settore aerospaziale in Asia, organizzata da Singapore Space & Technology Ltd.
L'edizione di quest'anno accoglie oltre un migliaio di delegati, in rappresentanza di istituzioni, imprese e organizzazioni provenienti da tutto il mondo. L'Italia figura con un'ampia partecipazione, grazie al Padiglione nazionale curato dalla Camera di Commercio Italiana a Singapore, che ospita Leonardo, Elt Group e MetaSensing, e alla presenza dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Avio e D-Orbit: una testimonianza dell'impegno del nostro Paese nello sviluppo e nella promozione del settore spaziale a livello internazionale.
Singapore punta a svolgere un ruolo sempre più rilevante nella realizzazione di satelliti per l'osservazione della Terra, nel monitoraggio del traffico marittimo, nella prevenzione dei disastri ambientali e nelle comunicazioni satellitari avanzate, anche attraverso collaborazioni strategiche con partner internazionali.
"La presenza italiana alla Gstce conferma la volontà di intensificare la cooperazione con Singapore nel settore spaziale, rafforzata dal dialogo tra l'Agenzia Spaziale Italiana e l'Office for Space Technology & Industry (OSTIn).
Completata con successo da Fratelli Cosulich Bunkers (S) Pte Ltd la prima consegna di bunker B100 a Singapore.
Ne ha dato notizia con una nota la stessa società facente capo al gruppo genovese: “La bettolina Marta Cosulich, dotata di notazione Imo Type II e gestita da Fratelli Cosulich, ha effettuato una fornitura di biocarburante B100 (Ucome) alla nave portarinfuse Nord Argentum, di proprietà di Norden. Questa importante operazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione con partner chiave della catena di fornitura, tra cui Petco Trading Labuan Company Limited, un ramo commerciale di Petronas, Mitsui & Co. Energy Trading Singapore Pte. Ltd. e la compagnia di spedizioni globale Norden”.
“Questa operazione riflette l’impegno di Fratelli Cosulich Marine Energy nel supportare la transizione a basse emissioni di carbonio dell’industria marittima con una flotta di petroliere di rifornimento pronte per il futuro e siamo orgogliosi di collaborare con Petco per fornire soluzioni innovative di energia verde” ha affermato Diana Mok, amministratore delegato di Fratelli Cosulich Bunkers (S) Pte Ltd.
“Ci impegniamo a fornire soluzioni a basse emissioni di carbonio e a fornire supporto continuo agli obiettivi di bassa carbonizzazione dei nostri clienti” ha affermato in una nota Mitsui & Co. Energy Trading Singapore Pte. Ltd.
Questa struttura offrirà un'infrastruttura con camere bianche e strumenti di livello industriale per supportare le attività di ricerca e sviluppo (R&S) delle aziende, ha dichiarato giovedì (6 marzo) il Ministro del Commercio e dell'Industria, Gan Kim Yong. Inoltre, fornirà competenze nella ricerca applicata e nella fabbricazione per favorire la crescita e la trasformazione della R&S. La struttura sarà istituita nell'ambito del National Semiconductor Translation and Innovation Centre (NSTIC), creato lo scorso aprile dall'Agenzia per la Scienza, la Tecnologia e la Ricerca (A*Star). La nuova struttura amplierà l’ambito di NSTIC per includere un maggior numero di tecnologie nel settore dei semiconduttori, ha aggiunto Gan, che è anche vice primo ministro, durante il dibattito del Comitato di Approvvigionamento sul bilancio del suo ministero. Attualmente, NSTIC fornisce accesso a infrastrutture di R&S per aziende e ricercatori nei settori dell’ottica planare e della fotonica del silicio. Dispone inoltre di capacità di prototipazione e produzione su piccola scala, consentendo alle aziende di accelerare l’ingresso sul mercato e la crescita.
(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Singapore)
Hong Kong, con la sua vibrante fusione di culture orientali e occidentali, si è affermata come uno dei centri artistici più dinamici del mondo. Questa metropoli scintillante, nota per il suo iconico skyline e la sua energia instancabile, sta vivendo un rinascimento culturale che la sta trasformando in un epicentro dell'arte contemporanea.
Negli ultimi anni, la città ha assistito a un'esplosione di interesse per l'arte e la cultura. Questo fervore non è casuale, ma è il risultato di una combinazione di fattori: l'aumento del benessere nella regione, l'apertura di istituzioni culturali all'avanguardia e un impegno deciso da parte sia del settore pubblico che privato nel promuovere le arti. Hong Kong è diventata una tela vivente dove tradizione e modernità si intrecciano in un dialogo creativo costante.
L'apertura del M+ Museum nel distretto culturale di West Kowloon rappresenta una pietra miliare per la scena artistica locale. Questo museo di arte visiva contemporanea, dedicato all'arte, al design, all'architettura e ai moving images, si pone come ponte tra Oriente e Occidente. Non è solo uno spazio espositivo, ma un centro pulsante per l'educazione e la ricerca, che mira a stimolare il dialogo e l'innovazione.
Accanto al M+, l'Hong Kong Palace Museum offre uno sguardo affascinante sulla storia e la cultura cinese. Con una ricca collezione di manufatti e opere d'arte provenienti dalla Città Proibita di Pechino, crea un legame potente tra il passato e il presente, tra la tradizione e le aspirazioni moderne della città.
Hong Kong si è affermata anche come uno dei mercati d'arte più importanti al mondo, grazie alla presenza di prestigiose case d'asta come Christie's e Sotheby's. La città ospita alcune delle aste più esclusive, attirando collezionisti internazionali e stabilendo record di vendita. Questo successo è alimentato dalla sua posizione strategica come porta d'accesso all'Asia, da un regime fiscale favorevole e da infrastrutture all'avanguardia.
La Art Basel Hong Kong è diventata un evento imperdibile nel calendario artistico globale. Questa fiera riunisce gallerie, artisti e collezionisti da ogni angolo del pianeta, offrendo una piattaforma per l'esposizione di opere innovative e per lo scambio di idee fresche. Ha elevato lo status di Hong Kong come hub artistico internazionale, stimolando l'interesse per l'arte contemporanea in tutta la regione.
Ma la scena artistica di Hong Kong non è alimentata solo da influenze internazionali. Gli artisti locali stanno plasmando una nuova identità culturale, esplorando temi legati all'identità, alla globalizzazione e alle dinamiche urbane. Le loro opere, che fondono tecniche tradizionali con approcci moderni, stanno guadagnando riconoscimento mondiale, dando voce a una prospettiva unica e autentica.
La città è costellata di gallerie indipendenti, studi d'arte e spazi creativi. Quartieri come Sheung Wan, Wong Chuk Hang e Fo Tan sono diventati enclave per la comunità artistica, offrendo spazi per l'innovazione creativa. Questi luoghi non solo ospitano mostre avvincenti, ma fungono da catalizzatori per discussioni stimolanti e progetti interdisciplinari.
L'arte a Hong Kong esce dalle gallerie e invade le strade. Murales colorati e installazioni interattive animano la città, riflettendo la vita urbana e le aspirazioni dei suoi abitanti. Iniziative come il HKwalls Street Art Festival hanno portato artisti locali e internazionali a trasformare gli spazi pubblici, rendendo l'arte accessibile a tutti e arricchendo ulteriormente l'ambiente urbano.
Inoltre, il futuro dell'arte a Hong Kong è sostenuto da istituzioni educative di eccellenza. Università e scuole d'arte come l'Academy of Visual Arts presso la Hong Kong Baptist University e la School of Creative Media della City University of Hong Kong stanno formando la prossima generazione di artisti, curatori e professionisti del settore culturale, assicurando che l’anima creativa della città continui a brillare.
Nonostante il dinamismo, il mondo dell'arte a Hong Kong affronta anche sfide significative. La competizione con altri centri artistici asiatici, le questioni politiche e sociali e le incertezze economiche globali possono influenzare il mercato e la produzione artistica. Tuttavia, queste sfide alimentano anche la resilienza e l'innovazione, spingendo artisti e istituzioni a trovare nuovi modi per esprimersi e connettersi con il pubblico.
Guardando al futuro, le prospettive per l'arte a Hong Kong sono luminose. L'integrazione della tecnologia, come la realtà virtuale e gli NFT, apre nuove frontiere per la creazione e la fruizione artistica. La città continua ad attrarre talenti e investimenti, rafforzando il suo ruolo di nodo culturale cruciale nel panorama globale.
In conclusione, Hong Kong sta vivendo un momento magico in cui l'arte permea ogni aspetto della società, influenzando l'economia, l'educazione e la vita quotidiana. È un luogo dove tradizione e innovazione si fondono armoniosamente, e dove l'arte non è solo un prodotto culturale, ma uno strumento potente per comprendere e plasmare un mondo in rapida evoluzione.
Fonti:
https://www.investhk.gov.hk/media/yongovpl/202104-art-en.pdf
https://www.chinadailyhk.com/hk/article/369856
https://www.jll.com.hk/en/trends-and-insights/research/art-engagement-to-thrive-in-hong-kong
https://www.theartnewspaper.com/2024/03/26/new-hong-kong-how-the-city-aims-to-stay-a-global-art-hub
https://www.artwalkway.com/navigating-trends-hong-kong-art-market-insights-perspectives/
https://www.artsy.net/article/artsy-editorial-hong-kongs-art-market-emerges-tumultuous-year-optimism
https://www.artmajeur.com/en/magazine/20-sell-art/hong-kong-the-new-art-market/331414
L'eccellenza di Bar Leone è stata ufficialmente riconosciuta a livello mondiale, guadagnandosi il secondo posto nella prestigiosa classifica "The World's 50 Best Bars" per il 2024. Questa conquista non solo celebra l'abilità e la creatività del Bar, ma afferma anche Hong Kong come una delle capitali mondiali per l'arte della mixology.
Il Bar Leone, situato nel quartiere di Central, cuore pulsante della città, è diventato un simbolo di innovazione e qualità, grazie anche alla guida del co-fondatore italiano Lorenzo Antinori. Secondo The World’s 50 Best Bars, il locale ha saputo combinare un'atmosfera accogliente con cocktail d'avanguardia, creando un'esperienza unica che ha catturato l'attenzione della scena internazionale. Infatti, la fama del bar non è limitata alla sola Asia e la sua risonanza ha raggiunto un pubblico globale, attirando appassionati di cocktail da ogni parte del mondo. Anche GQ Taiwan ha lodato il locale, sottolineando come il Bar Leone sia diventato una tappa obbligata per chiunque desideri vivere una serata indimenticabile a Hong Kong.
Nel corso degli anni, il Bar Leone ha continuato a sorprendere sia i locals che i visitatori con la sua offerta diversificata che si distingue per l'uso innovativo di ingredienti locali e stagionali, combinati con tecniche di mixology avanzate. Il Bar Leone è riuscito a mantenere un equilibrio tra tradizione e innovazione, creando un ambiente che celebra la cultura del bere di Hong Kong e allo stesso tempo introduce elementi freschi e moderni.
Bar Leone continua a rappresentare un esempio brillante di eccellenza nella mixology, elevando Hong Kong nel panorama mondiale dei migliori bar, grazie anche a un tocco di italianità che, unita alla sua maestria nell'arte del cocktail e alla capacità di reinventarsi costantemente, saranno sicuramente ingredienti chiave per il suo successo futuro.
Fonti:
https://www.theworlds50best.com/bars/the-list/bar-leone.html
https://www.openrice.com/zh/hongkong/r-bar-leone-%E4%B8%AD%E7%92%B0-%E5%...
https://www.esquirehk.com/lifestyle/bar-leone
https://www.gq.com.tw/article/gq-bar-bar-leone
https://guide.michelin.com/hk/en/article/travel/bar-leone-co-founder-lor...
https://www.vogue.com.tw/article/bar-leone-%E9%A6%99%E6%B8%AF
https://amp.scmp.com/lifestyle/100-top-tables/article/3290472/whats-bar-...
https://www.theworlds50best.com/stories/News/bar-leone-opening-hong-kong...
https://robbreport.hk/posts/asias-50-best-bars-2024-full-list
https://www.forbes.com/sites/amberlovebond/2024/08/07/this-is-the-best-b...
(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Hong Kong and Macao)
La regione di Basilea, in Svizzera, si sta sempre più trasformando in un centro legato all’innovazione tecnologica. Un attore chiave in questo sviluppo è l’uptown Basel di Arlesheim: un nuovo parco dell'innovazione all'avanguardia che lavora in stretta collaborazione con NorthC Datacenters Schweiz.
L'attenzione qui è rivolta a settori come l'industria 4.0, la tecnologia medica e la tecnologia dell'informazione e della comunicazione. In questo luogo non si promuove solo l’innovazione ma si offre un modo a tutti gli attori e i protagonisti dell’ecosistema hitech di fare network tra di loro , con l’obiettivo di trasformare questo hub in un centro leader per l'innovazione e la tecnologia, capace di offrire alle aziende, agli istituti di ricerca e alle start-up una piattaforma competa per lanciare e sviluppare i propri progetti. Ad oggi, tra i settori più attivi ad Arlesheim troviamo la AI, l’internet delle cose, la fisica quantistica, per promuovere la trasformazione digitale e il progresso della società.
Questo Ecosistema svizzero contribuisce a posizionare Arlesheim come sede importante per le aziende e le startup (anche Made in Italy) che vogliano entrare in modo mirato nell’ecosistema svizzero.
La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera ha organizzato a Lugano (27.02.2025) una serata all’insegna della divulgazione scientifica. Ospite d’onore del convegno intitolato “L’innovazione che trasforma il mondo”: il professor Federico Faggin, inventore del Microchip.
Il convegno, organizzato dal gruppo Yex Lugano della Camera, in collaborazione con Tokenance e JuliusBear, è stato anche l’occasione per fare il punto sui dati legati ed export innovativo Made in Italy, ma soprattutto sugli investimenti che Italia e Svizzera fanno in R&D.
Alberto Martinelli, Managing Director di Julius Bear, ha aperto i lavori con una relazione che ha sottolineato come:
“Negli ultimi 20 anni” spiega Martinelli “l'incidenza sul PIL nazionale italiano del suo export è passata dal 23%, all'attuale poco meno del 30% complessivo. Se si dovesse trovare un minimo comune denominatore di tutte le aziende che hanno contribuito al successo dell'export italiano, si troverebbero i loro investimenti in R&D: circa l8% rispetto alla media nazionale che si attesta all’1.5%”. Martinelli prosegue poi spiegando che, tra le aziende più iconiche e più orientate all'export in Italia, troviamo Ferrari che investe circa il 13% del proprio fatturato.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)
L’economia danese ha registrato una crescita del 3,6% nel 2024, trainata principalmente dalle esportazioni e dall’industria farmaceutica, con Novo Nordisk in prima linea. Questo slancio economico crea un contesto favorevole per le aziende italiane interessate ad espandersi nel mercato scandinavo. Un ruolo chiave è stato svolto dalla produzione e dall’export del settore farmaceutico - appunto proprio grazie a Novo Nordisk - che ha contribuito in modo significativo all’aumento del PIL.
Guardando al 2025, la Danimarca si prepara ad un aumento significativo dei consumi privati, stimato al +3,7% rispetto all’anno precedente. Secondo Arbejdernes Landsbank, questa crescita sarà sostenuta da tre fattori principali: un mercato del lavoro in espansione, salari in aumento e una riduzione dell’inflazione.
Il tasso di occupazione continua a crescere, con un’espansione nei settori della tecnologia, della sanità e della manifattura. Questo garantisce maggiore stabilità economica alle famiglie e stimola la propensione alla spesa. Per le aziende italiane, ciò significa un mercato più ricettivo verso beni di qualità: dai prodotti di design ed arredamento al food & beverage, il Made in Italy trova terreno fertile in un contesto di consumatori attenti all’eccellenza e allo stile.
Parallelamente, la Danimarca sta vivendo il maggiore incremento salariale degli ultimi trent’anni. La crescita del potere d’acquisto favorisce la domanda di beni di lusso e di prodotti premium, offrendo opportunità per le imprese italiane che operano in questi settori. I consumatori danesi, con una maggiore disponibilità economica, sono sempre più orientati verso acquisti di valore e di alta gamma.
Un altro elemento chiave è il calo dell’inflazione che, dopo un periodo di forti pressioni sui prezzi, sta ora diminuendo, secondo la Danmarks Nationalbank. Questo porta ad una maggiore stabilità economica, incentivando la fiducia dei consumatori e facilitando la pianificazione strategica per le imprese. Per le aziende italiane, un’inflazione moderata significa maggiore prevedibilità nei costi e meno rischi legati alla volatilità del mercato.
Nonostante questi elementi positivi e di crescita, la nuova situazione politica al di là dell’Oceano Atlantico preoccupa i consumatori danesi, i quali, secondo le statistiche di Danmarks Statistik, stanno attualmente perdendo fiducia nella situazione economica futura sia del Paese che delle famiglie danesi nel prossimo futuro, raggiungendo il picco negativo questo febbraio, dopo circa un anno di decrescita. Si prevede, quindi, che, se il tasso di fiducia continuerà a diminuire, questo potrebbe riflettersi nei consumi.
Malgrado le incertezze globali, comunque, per ora la Danimarca continua a dimostrare una resilienza economica notevole. Il contesto favorevole previsto per il 2025 rimane, quindi, un forte indicatore di un mercato danese dinamico, stabile ed in crescita.
La Danimarca, insieme a Paesi Bassi, Belgio, Germania, Lussemburgo, Italia e Lettonia, ha recentemente sollecitato la Commissione Europea ad introdurre normative più rigorose riguardo al distacco di lavoratori provenienti da Paesi terzi. L'obiettivo è contrastare il fenomeno del dumping sociale, ossia la pratica in cui un'azienda riduce i costi del lavoro sfruttando normative più deboli in determinati paesi o condizioni lavorative sfavorevoli. Esempi di dumping sociale sono la delocalizzazione della produzione in paesi con minori tutele per i lavoratori e con salari molto bassi; l’impiego di manodopera a condizioni inferiori rispetto agli standard locali; l’inosservanza degli obblighi fiscali o previdenziali.
Attualmente, le imprese di un Paese membro dell'UE possono distaccare in Danimarca lavoratori di Paesi terzi senza l'obbligo di ottenere un permesso di lavoro danese. Tuttavia, le regole esistenti non specificano chiaramente la durata minima di impiego che un lavoratore deve avere nel Paese d'origine prima del distacco. Questa lacuna normativa permette ad alcune aziende di sfruttare manodopera straniera a condizioni salariali e lavorative inferiori agli standard locali.
Il Ministro del Lavoro danese, Ane Halsboe-Jørgensen, ha sottolineato la necessità di proteggere i lavoratori e le aziende che rispettano le normative, commentando: “Vediamo ripetutamente esempi inaccettabili di dumping sociale, in cui la manodopera straniera viene sfruttata nei modi più gravi. Dobbiamo combattere questo fenomeno. Dobbiamo proteggere coloro che non possono permettersi di rifiutare un lavoro all'estero, anche quando le condizioni di lavoro e i salari non sono adeguati. E dobbiamo sostenere le aziende che rispettano le regole e che faticano a competere con chi antepone il profitto alla sicurezza e alla dignità delle persone”. Inoltre, questa iniziativa è anche volta a mantenere il controllo dei delle persone a livello nazionale, monitorando chi entra in Danimarca e con quali condizione.
Questa iniziativa si inserisce in uno sforzo più ampio a livello europeo. Già nel 2016, undici Stati membri si erano opposti alla proposta di revisione della direttiva sul distacco dei lavoratori, evidenziando preoccupazioni sia per la protezione dei lavoratori distaccati sia per la concorrenza leale tra le imprese. Nel 2017, invece, il Parlamento Europeo aveva approvato delle norme più stringenti per contrastare le importazioni oggetto di dumping.
La richiesta congiunta dei sette Paesi è stata presentata alla Vicepresidente esecutiva della Commissione Europea per le Persone, le Competenze e la Preparazione, Roxana Mînzatu. Spetta ora alla Commissione decidere se proporre una direttiva che introduca requisiti più stringenti, come un periodo minimo di impiego nel Paese d'origine prima del distacco.
Questi sviluppi evidenziano l'importanza di un'azione coordinata a livello europeo per affrontare le sfide poste dal dumping sociale e garantire condizioni di lavoro dignitose per tutti i lavoratori all'interno dell'Unione Europea.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)
Adecoagro, azienda leader dell’agroindustria latinoamericana, ha recentemente implementato un secondo biodigestore in Argentina, investendo 8 milioni di dollari per potenziare la produzione di energia rinnovabile e valorizzare i reflui zootecnici. Questa tecnologia innovativa non solo riduce la dipendenza dai combustibili fossili, ma promuove anche un modello produttivo più sostenibile, migliorando l’efficienza del settore lattiero-caseario e contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale.
L’espansione di infrastrutture di questo tipo in Argentina potrebbe aprire interessanti opportunità di collaborazione per le aziende italiane specializzate in biogas, ingegneria ambientale e automazione. L'Italia, grazie alla sua consolidata esperienza nel settore delle energie rinnovabili, potrebbe considerare questa opportunità e offrire tecnologie avanzate, consulenze specializzate e soluzioni innovative per ottimizzare questi impianti. Ciò consentirebbe alle PMI italiane di accedere a un mercato in espansione e di consolidare la loro presenza nel contesto sudamericano, rafforzando la competitività del Made in Italy nelle tecnologie sostenibili.
La cooperazione tra imprese italiane e il settore agroindustriale argentino potrebbe rappresentare un'importante leva strategica per favorire investimenti mirati e il trasferimento di know-how, accelerando la transizione ecologica e promuovendo la diffusione di best practice nel settore delle energie rinnovabili. Questa sinergia potrebbe non solo stimolare la crescita delle aziende italiane, ma anche contribuire al rafforzamento delle relazioni economiche bilaterali, generando nuove opportunità di sviluppo e innovazione per entrambi i Paesi.
(Contributo editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)
La Banca di Corea ha abbassato la previsione di crescita economica della Corea del Sud per quest'anno all'1,5%. A causa delle crescenti preoccupazioni per il rallentamento dell'economia, si prevede che la crescita rimarrà ben al di sotto del tasso di crescita potenziale. Il 25 mattina, il Comitato di Politica Monetaria della Banca di Corea ha approvato questa revisione delle previsioni economiche. La nuova stima dell'1,5% è inferiore di 0,4 punti percentuali rispetto all'1,9% previsto a novembre dello scorso anno ed è anche più bassa rispetto alla previsione rivista del mese scorso (1,6-1,7%), che era stata aggiustata in via preliminare tenendo conto dell’impatto della legge marziale. Il tasso dell’1,5% stimato dalla Banca di Corea è inferiore a quello previsto da altre istituzioni, tra cui l'OCSE (2,1%), il Fondo Monetario Internazionale (2,0%), il governo sudcoreano (1,8%) e l'Istituto Coreano di Sviluppo (1,6%). È inoltre più basso della media dell'1,6% calcolata da otto banche d'investimento internazionali alla fine del mese scorso. La Banca di Corea considera l'incertezza politica seguita alla legge marziale come una delle principali variabili che influenzano l’economia. Ritiene inoltre che questa incertezza abbia provocato un calo della fiducia dei consumatori e instabilità nel mercato valutario. Un altro fattore significativo preso in considerazione è l’impatto delle politiche protezionistiche del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in particolare l’aumento delle tariffe sulle importazioni dai principali partner commerciali. Per il prossimo anno, la crescita economica è stata stimata all’1,8%, in linea con la previsione dello scorso novembre. L’inflazione è attesa all’1,9% sia per quest’anno che per il prossimo. Sebbene recentemente l’inflazione abbia superato il 2%, si prevede che rallenterà gradualmente a causa della debole domanda, stabilizzandosi intorno all'obiettivo del 2%.
La Corea del Sud ha chiesto agli Stati Uniti di escluderla dai dazi Usa pianificati su acciaio e alluminio, ha affermato oggi il Ministero del Commercio di Seul. Il presidente americano Donald Trump ha annunciato un'ampia gamma di imposte su alcuni dei maggiori partner commerciali del suo Paese da quando è entrato in carica a gennaio, sostenendo che aiuteranno a contrastare le pratiche sleali. Tra queste ci sono dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio dal 12 marzo. Trump questa settimana ha anche avvertito che avrebbe imposto dazi "nell'ordine del 25%" sulle importazioni di auto, semiconduttori e prodotti farmaceutici. La Corea del Sud ospita i principali produttori di chip al mondo, Samsung e Sk Hynix, ed è stata il quarto maggiore esportatore di acciaio negli Stati Uniti lo scorso anno. Seul ha affermato oggi che il viceministro del Commercio sudcoreano Park Jong-won ha chiesto agli Usa di non includere il Paese asiatico "nelle tariffe reciproche e in varie misure tariffarie come quelle su acciaio e alluminio". Ha sottolineato i contributi degli investimenti su larga scala delle aziende sudcoreane all'economia statunitense e ha osservato che "nell'ambito dell'accordo di libero scambio tra Seul e Washington i dazi su quasi tutti gli articoli tra i due paesi sono già stati eliminati". La richiesta è stata avanzata durante il viaggio di Park a Washington questa settimana, ha affermato il dicastero sudcoreano.
Nel 2024, il tasso di fertilità della Corea del Sud è aumentato di 0,03, interrompendo una tendenza negativa durata nove anni, secondo i dati pubblicati mercoledì da Statistics Korea.
Questo aumento arriva mentre il paese sta affrontando una crisi demografica, con una bassa natalità e un aumento della popolazione anziana, una doppia sfida che dura ormai da quasi un decennio.
Secondo una stima preliminare del governo, una donna sudcoreana nel 2024 ha avuto in media 0,75 figli durante la sua vita, rispetto allo 0,72 nel 2023. Il tasso di natalità nella quarta economia dell'Asia è in calo dal 2015, quando si attestava a 1,24.
Statistics Korea attribuisce questo miglioramento all'aumento del numero di donne in età fertile (tra i 30 e i 34 anni), alla domanda accumulata di matrimoni dopo l'apice della pandemia di COVID-19, e a un lieve aumento della percentuale di sudcoreani che vedono positivamente il matrimonio e la nascita di figli.
Secondo uno studio annuale di Statistics Korea sulla società coreana, pubblicato a novembre, il 52,5% dei sudcoreani di tutte le età ha dichiarato di essere favorevole al matrimonio, in aumento rispetto al 50% di due anni prima. Coloro che erano disposti ad avere figli sono saliti al 68,4% nel 2024, rispetto al 65,3% nel 2022.
"Il matrimonio e la maternità sono sempre più considerati desiderabili", ha affermato Park Hyun-jung, un funzionario di Statistics Korea.
Nonostante il rimbalzo, il tasso di natalità della Corea del Sud probabilmente rimarrà il più basso tra i 38 paesi membri dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), poiché le stime del 2022 indicano che la Corea del Sud era l'unico paese membro con un tasso di fertilità inferiore a 1. Secondo le Nazioni Unite, un tasso di fertilità di 2,1 figli per donna in età fertile è il minimo richiesto per una popolazione stabile, escludendo altri fattori come l'immigrazione.
Nel 2024, il numero di neonati ha raggiunto 238.343, con un aumento del 3,6% rispetto all'anno precedente. Questo è il primo aumento in nove anni, dopo che nel 2015 il numero dei neonati era aumentato dello 0,7%, raggiungendo i 438.420, e da allora era diminuito gradualmente fino al 2023.
Tra i neonati del 2024, 146.100 erano figli primogeniti e 75.900 erano secondi figli. Entrambi i numeri sono aumentati rispettivamente del 5,6% e del 2,1% rispetto al 2023.
Inoltre, il numero dei matrimoni nel 2024 è aumentato del 14,9% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 222.422 matrimoni, il maggiore incremento annuale dal 1970, quando la Corea del Sud ha iniziato a monitorare il numero dei matrimoni annuali.
Le statistiche hanno anche suggerito che il 35% dei neonati del 2024 è stato dato alla luce da genitori che erano sposati da meno di 2 anni.
In parallelo a questi fattori, sempre più donne nella fascia di età tra i 30 e i 34 anni tendono a diventare madri. Tra le donne di questa fascia d'età, 70,4 su 1.000 hanno avuto un figlio nel 2024, mentre 46 su 1.000 tra i 35 e i 39 anni hanno avuto figli lo scorso anno, secondo Statistics Korea. You Hye-mi, segretario senior per la pianificazione della popolazione, ha dichiarato ai giornalisti che l'aumento è dovuto all'attuazione rapida delle politiche dell'amministrazione di Yoon Suk Yeol per affrontare le sfide demografiche.
Durante il primo briefing stampa presso l'ufficio presidenziale dopo la discutibile dichiarazione di legge marziale di Yoon del 3 dicembre, You ha detto che le nascite di secondi e terzi figli sono aumentate nel quarto trimestre del 2024, segnalando che l'aumento potrebbe continuare.
Circa il 95% dei neonati è nato da coppie sposate, indicando che l'aumento delle nascite è correlato all'aumento del numero dei matrimoni in Corea del Sud, che è anch'esso in crescita.
La coerenza del governo nel fornire una serie di politiche di supporto "ha portato la giovane generazione a decidere di avere figli", ha dichiarato You. Ha fatto riferimento a prestiti e supporto abitativo per le coppie di neosposi e i nuovi genitori, nonché a benefici per le aziende che adottano politiche familiari favorendo l'uso del congedo parentale.
Inoltre, le autorità statistiche di Seoul annunceranno il tasso di natalità e l'ordine di nascita dei neonati con maggiore frequenza — mensilmente — a partire da quest'anno. Questo permetterà al paese di monitorare l'efficacia delle politiche governative per aumentare il tasso di natalità in modo più tempestivo e preciso, ha detto You.
Le stime relative al tasso di natalità sono state fino ad ora annunciate su base trimestrale, fino alla fine del 2024.
Lotte Department Store ha annunciato che il prossimo 21 febbraio aprirà al primo piano della sede di Incheon il nuovo negozio del prestigioso brand di lusso italiano Dolce & Gabbana, dedicato sia all'abbigliamento uomo che donna.
Si tratta della prima apertura di un punto vendita Dolce & Gabbana nella regione di Incheon e si distingue per la possibilità di esplorare in un unico spazio le collezioni di moda maschile e femminile. Tra le proposte esclusive del negozio, spiccano la "Fine Jewelry Collection" e la speciale "Sicily Bag" in pelle di pitone.
Il department store di Incheon sta puntando a diversificare la propria offerta con contenuti premium. Ad agosto dello scorso anno ha inaugurato una Premium Beauty Zone al piano interrato, mentre nel dicembre 2023 ha aperto il reparto di gastronomia di lusso "Food Avenue", che ha già registrato oltre 9 milioni di visitatori.
Jo Hyeong-joo, responsabile del settore luxury di Lotte Department Store, ha dichiarato: "Dolce & Gabbana è un brand iconico che rappresenta il lusso con il suo stile affascinante e l’artigianalità. Essendo il primo negozio nella regione di Incheon e il primo store unisex tra i retailer, ci aspettiamo grande interesse da parte della clientela locale."
Il grande magazzino Shinsegae di Daegu ha inaugurato un nuovo negozio del marchio italiano di moda casual di lusso 'Peserico'. Tra i prodotti più apprezzati ci sono un elegante piumino a forma di mantello e un morbido maglione in alpaca, che riflettono l'alta qualità e il design distintivo del marchio. Questa apertura segna un ulteriore passo nella diffusione della moda italiana in Corea del Sud, attirando l'attenzione degli amanti dello stile e del comfort. La notizia è stata riportata da idaegu.co.kr. L'apertura del negozio rappresenta un'opportunità per i consumatori coreani di accedere a prodotti di alta moda italiana, contribuendo a rafforzare i legami culturali tra Italia e Corea.
Il marchio di gioielleria italiano Damiani ha avviato oggi un evento privato di alta gioielleria al Seoul Shilla Hotel, dedicato a clienti VIP. L'evento, che durerà quattro giorni, offre l'opportunità di esplorare la raffinata collezione di Damiani, che unisce tradizione artigianale italiana e design moderno. I visitatori potranno ammirare opere uniche realizzate con gemme preziose come rubini, zaffiri ed emeraldi, evidenziando l'identità distintiva del marchio. La notizia è stata riportata da thepublic.kr. Damiani, fondato nel 1924 a Valenza, è un simbolo di eccellenza nel settore della gioielleria di lusso e continua a espandere la sua presenza globale, recentemente aprendo una boutique a Milano.
(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)
L'Agenzia di Recupero e Controllo delle Dogane e la Segreteria di Industria e Commercio del Ministero dell'Economia hanno emesso la Risoluzione Generale Congiunta N° 5651/2025, che abroga il Sistema Statistico delle Importazioni (SEDI). Questa abolizione entrerà in vigore il 26 febbraio 2025, un giorno dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
La nuova normativa revoca la Risoluzione Generale Congiunta N° 5.429, emessa il 9 ottobre 2023, e la Risoluzione Generale Congiunta N° 5.466, del 22 dicembre 2023, insieme alle loro modifiche. Di conseguenza, il SEDI sarà eliminato, e tutte le dichiarazioni precedentemente registrate sotto questo sistema saranno considerate nulle a partire dall'entrata in vigore della risoluzione.
Questo cambiamento si inserisce nelle linee guida stabilite dall'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). A tal proposito, la norma sottolinea la Legge N° 24.425, approvata il 7 dicembre 1994 e promulgata il 23 dello stesso mese, che ha approvato l'Atto Finale del Round Uruguay delle Negoziazioni Commerciali Multilaterali e ha dato origine all'OMC. In questo contesto, assume rilevanza l'Accordo sulle Procedure per il Trattamento delle Licenze di Importazione, che stabilisce che tali sistemi non devono essere utilizzati per limitare il commercio.
L'OMC sottolinea che i regolamenti tecnici e le procedure di valutazione non devono creare ostacoli inutili al commercio internazionale. Pertanto, garantire che le operazioni di importazione si svolgano in modo semplice e trasparente diventa una priorità per rispettare le normative internazionali e facilitare il commercio estero.
Con questa risoluzione del Governo Nazionale, l'Argentina aggiorna il proprio quadro normativo e promuove un ambiente più dinamico per le importazioni, allineandosi ai principi del libero scambio e rafforzando la propria competitività nel mercato globale.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana nella Repubblica Argentina)
Città del Capo, Sudafrica – 7 febbraio 2025
Il sistema dei visti in Sudafrica continua a rappresentare una sfida per le imprese straniere, ma le recenti discussioni tra stakeholder e istituzioni offrono spiragli di miglioramento. Questo è il principale spunto emerso durante la prima sessione di Coffee and Conversations, un incontro organizzato da ItalCham insieme alla EU Chamber of Commerce in South Africa, la British Chamber of Commerce, Business Ireland South Africa, la Belgian Chamber of Business in Southern Africa e Business Netherlands Chamber, per analizzare le criticità e le opportunità legate al sistema di immigrazione sudafricano.
La discussione ha evidenziato le difficoltà burocratiche, la transizione verso un sistema sempre più digitalizzato e i problemi legati alla formazione del personale amministrativo. Per le aziende italiane che operano in Sudafrica o valutano un ingresso nel mercato, la gestione dei visti per dirigenti e tecnici specializzati rimane un aspetto cruciale, con impatti diretti sulle strategie di investimento e sulle operazioni commerciali.
Digitalizzazione e criticità del sistema visti: tra efficienza e rigidità
Uno dei temi centrali del dibattito è stato il passaggio da un sistema basato sul contatto diretto con le autorità a un processo sempre più automatizzato. Da un lato, la digitalizzazione offre vantaggi come una maggiore velocità nelle procedure e una riduzione dei fenomeni di corruzione; dall’altro, il rischio è quello di un sistema più rigido, con minori margini di intervento per correggere eventuali errori o gestire situazioni particolari.
Tuttavia, uno dei problemi strutturali più gravi è la carenza di formazione del personale del Department of Home Affairs (DoHA), che spesso porta a inefficienze e a un significativo arretrato amministrativo. Secondo Guido Angelucci di Gast Consulting, relatore principale dell’evento, il DoHA sta affrontando una grave carenza di risorse e, nonostante le riforme in corso, sarà fondamentale che gli stakeholder mantengano alta la pressione affinché i cambiamenti si traducano in miglioramenti concreti. “Il Dipartimento sta ascoltando, ma servono formazione, procedure più efficienti e una maggiore collaborazione tra le parti per rendere il sistema più funzionale”, ha affermato Angelucci.
Dal lato governativo, Khule Duma, rappresentante dell’Ufficio della Presidenza, ha riconosciuto che le riforme strutturali non seguono mai un percorso lineare, ma sono essenziali per migliorare il sistema di immigrazione. Ha assicurato che i temi discussi durante l’incontro sarebbero stati portati all’attenzione dei decisori politici e ha ribadito l’impegno del governo sudafricano a facilitare l’ingresso di lavoratori qualificati per sostenere la crescita economica. Secondo i dati citati da Duma, un aumento dell’1% dell’immigrazione qualificata potrebbe incrementare l’occupazione per i sudafricani con livelli di istruzione più bassi dell’1,25%.
Duma ha anche sottolineato che la pianificazione degli investimenti richiede certezze e che il Sudafrica deve offrire un quadro normativo più prevedibile per attrarre investitori. Su questo punto, Angelucci ha evidenziato come le decisioni incoerenti delle autorità sudafricane, che portano a esiti differenti per richieste di visto identiche, contribuiscano a generare incertezza per le imprese straniere.
Impatto per le aziende italiane
Per le aziende italiane che operano in Sudafrica, le difficoltà legate ai visti incidono direttamente sulla gestione delle risorse umane e sulle strategie di assunzione. Secondo un sondaggio condotto dalla EU Chamber of Commerce in South Africa, molte imprese preferiscono assumere personale locale per evitare le complicazioni burocratiche e i costi elevati associati all’impiego di risorse internazionali. Tuttavia, per le aziende che entrano in un nuovo mercato, la possibilità di trasferire personale qualificato dal Paese d’origine rimane spesso una necessità imprescindibile.
L’incertezza amministrativa rappresenta un ulteriore ostacolo per le imprese. Le procedure per il rilascio dei visti sono spesso soggette a interpretazioni discrezionali da parte delle autorità, portando a decisioni imprevedibili anche per richieste identiche. Questo fenomeno rende difficile pianificare investimenti a lungo termine e può scoraggiare nuove iniziative imprenditoriali.
Prospettive future e azioni consigliate per le aziende italiane
Nonostante le difficoltà attuali, i segnali di apertura da parte del governo sudafricano, uniti alle recenti evoluzioni politiche con la formazione del Government of National Unity (GNU), lasciano intravedere margini di miglioramento. Tuttavia, il percorso di riforma richiederà tempo e un impegno costante da parte delle istituzioni e degli stakeholder economici.
ItalCham e le altre Camere di Commercio europee continueranno a monitorare la situazione e a interfacciarsi con le autorità per rappresentare le esigenze delle aziende straniere. Nel frattempo, per le imprese italiane interessate al mercato sudafricano, è fondamentale:
La serie di incontri Coffee and Conversations proseguirà nei prossimi mesi, affrontando altre tematiche cruciali per il business in Sudafrica. ItalCham continuerà a supportare le aziende italiane nel loro percorso di internazionalizzazione, offrendo informazioni e strumenti utili per navigare nel contesto economico e normativo sudafricano.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Sudafricana)
Negli ultimi anni la Florida ha sperimentato una grande crescita demografica, superando i 23 milioni di abitanti. Inoltre, alla popolazione locale si aggiungono oltre 140 milioni di presenze turistiche annuali.
Considerata questa crescita e quindi l’incremento del traffico, l’impegno continuo nella manutenzione e nello sviluppo delle infrastrutture di trasporto si rivela assolutamente necessario.
È per questo che è stata proposta, dal Governatore Ron Desantis in collaborazione con il Segretario del dipartimento dei trasporti della Florida Jared W. Perdue, la nuova iniziativa “Moving Florida Forward”, grazie alla quale verranno fatti notevoli investimenti nei prossimi 4 anni.
13,8 miliardi di dollari sono stati stanziati dal 2024 al 2029 per il progetto “State Transportation Work Program” per mezzo del quale verranno costruite nuove strade, ponti, ferrovie, porti e molti altri sistemi di trasporto pubblico. Tra i principali progetti si segnala:
Fonti: Focus on Florida’s Future
Il 6 marzo 2025 verrà ufficialmente inaugurato il nuovo terminal crocieristico di MSC a Miami. Questa importante opera è iniziata nel 2022 a Miami, città nominata “capitale mondiale delle crociere”, vista la sua rilevanza nel settore.
Il progetto, realizzato dall’azienda italiana Fincantieri con il contributo di Leonardo, un altro colosso italiano, presenterà il più grande terminal in tutti gli Stati Uniti e uno dei più importanti a livello globale. Il nuovo terminal, infatti, disporrà di diverse strutture che permetteranno l’attracco contemporaneo di tre navi da crociera e il transito di fino a 36.000 viaggiatori al giorno.
Il gruppo di Fincantieri è stato sostenuto per la realizzazione di questo grande progetto da diverse aziende italiane. La Cassa Depositi e Prestiti e Intesa Sanpaolo hanno messo a disposizione un finanziamento di 350 milioni di euro in favore di MSC, grazie al quale, insieme anche al sostegno di SIMEST e SACE, è stato consentito a Fincantieri di realizzare questa importante infrastruttura.
Degno di nota è la determinazione nel realizzare la struttura con metodi eco-sostenibili e l’impegno nel mantenere tali metodi anche dopo l’inaugurazione, quando il terminal sarà ufficialmente operativo.
L’Italia si dimostra ancora una volta protagonista a livello globale, MSC è infatti di origini italiane, come anche Fincantieri e Leonardo, i due maggiori leader nella realizzazione di questo progetto.
Fonti: Fincantieri e MSC Cruises
L’economia degli Stati Uniti ha visto una notevole crescita nel 2024 con il prodotto interno lordo (PIL) che ha registrato un aumento del 2,5% rispetto all’anno precedente. Tra i tanti motivi per cui questa economia ha vissuto tali miglioramenti, si nota in particolare il settore dei consumi che rappresenta il 70% dell’economia statunitense.
Importante da notare è anche il significativo rallentamento dell’inflazione che ha avuto un ruolo decisivo nel far migliorare l’economia nel 2024. Infatti, a giugno si è registrato il primo calo da maggio 2020, facendo scendere i livelli al 3% grazie anche alle politiche restrittive della Federal Reserve. Quest’ultima ha permesso una riduzione della pressione inflazionistica grazie all’aumento dei tassi di interesse da loro attivati.
Di notevole importanza sono anche i numeri registrati riguardanti i livelli di disoccupazione che si sono appunto tenuti relativamente bassi durante tutto il 2024, a novembre 4.2%. Il mercato del lavoro degli Stati Uniti dimostra grande tenuta e progressi. I protagonisti nel settore rimangono quelli dell’educazione, sanità, governo e assistenza sociale.
Infine, senza dubbio la prestazione del mercato azionario statunitense rimane di grande rilevanza. Nel 2024, infatti, si è registrato un massimo storico di oltre 6.000 punti nell’indice S&P, che ha visto ancora una volta come protagonisti le grandi aziende del settore tecnologico. Questo settore ha anche giocato un ruolo chiave nella creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro.
Fonti: Trading Economics e Euroborsa
Nel 2020, durante la pandemia, le biciclette hanno conosciuto una significativa riscoperta tra il pubblico americano, portandone una crescita nel mercato e promuovendo un'alternativa di trasporto ecologica e salutare.
Negli Stati Uniti, nel solo anno 2020, le vendite di biciclette ed accessori sono aumentate del 41%, e nonostante una lieve flessione negli anni successivi le vendite continuano ad essere alte. Nel 2023 il mercato ha generato un fatturato pari a 8,2 miliardi di dollari. Nonostante la maggior parte delle vendite continui ad includere le biciclette tradizionali, si può lo stesso notare una notevole crescita anche nelle vendite delle biciclette elettriche.
Un dato particolarmente interessante, riguarda il rapporto importazioni-esportazioni in questo settore, infatti, l’import negli USA supera le esportazioni con un rapporto di 9 a 1. Insieme ai tanti paesi che esportano le loro biciclette negli Stati Uniti, in particolare asiatici, l’Italia dimostra di essersi guadagnata una solida posizione soprattutto grazie ai suoi brand storici, molto apprezzati dagli appassionati, come Bianchi, Colnago, ed altri. L’Italia si trova nella top ten dei paesi esportatori verso gli Stati Uniti con $321,8 milioni.
L’importanza data a questo mezzo di trasporto sostenibile, sta notevolmente crescendo anche tra gli enti pubblici. Molti stati negli USA hanno iniziato a fare investimenti per promuovere l’uso della bicicletta, attraverso una rete sempre più diffusa di piste ciclabili, soprattutto in grandi metropoli come New York, Miami, Seattle dove il traffico è diventato il problema più sentito dai cittadini . Oltre a ciò, le piste ciclabili e le diverse possibilità di affitto di tali mezzi sono una grande attrazione per i turisti.
Fonti: Statista e Worlds Exports
Negli ultimi anni, l’Italia ha visto un notevole incremento del turismo proveniente dagli Stati Uniti consolidandosi come una delle destinazioni preferite dai turisti americani. Nel 2023, il numero di turisti statunitensi è cresciuto del 39,5%, passando da 2,9 milioni nel 2022 a 4,1 milioni.
Secondo il rapporto di Banca d’Italia sul turismo internazionale in Italia, gli americani sono in assoluto i turisti che spendono di più, con una media di 184,7 euro per notte nel 2023, in netta crescita dai 126,2 del 2021, e quelli che restano più a lungo, con una media di soggiorno di 10,6 notti.
Nel 2019 i turisti provenienti dagli Stati Uniti hanno speso 5,5 miliardi di euro nel nostro paese, mentre nel 2022 la cifra si è fermata a 4,7 miliardi, ma nei primi nove mesi del 2023 avevano già speso 5,2 miliardi, raggiungendo quindi almeno i dati pre-pandemia e forse superandoli leggermente. Nel 2024 gli operatori si aspettano un deciso sorpasso.
Anche grazie alla grande affluenza del turismo USA l’Italia ha ampliato la quota di mercato nel turismo globale dal 3,9% al 4,5%, conquistando il quinto posto al mondo per entrate turistiche.
I diversi fattori che spingono i turisti statunitensi a visitare l’Italia sono sicuramente, la ricchezza culturale e gastronomica, ma si aprono anche nuove nicchie come il turismo sportivo nelle Alpi.
Fonti: Banca D’Italia, TTG Italia e Il Sole 24 Ore
(Contributo editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce Southeast, Inc.)
Nel febbraio 2023, la città di Chicago ha annunciato un ambizioso piano per alimentare tutti gli edifici municipali con energia rinnovabile entro il 2025. Questo progetto, del valore di 422 milioni di dollari, è stato realizzato in collaborazione con Constellation Energy Corporation e Swift Current Energy.
L'accordo prevede che una parte significativa dell'energia provenga da un nuovo impianto solare denominato "Double Black Diamond", destinato a diventare uno dei più grandi progetti solari dell'Illinois. Questo impianto non solo fornirà energia pulita, ma creerà anche centinaia di posti di lavoro nella regione.
Il piano rientra nel più ampio "Piano d'Azione per il Clima 2022" di Chicago, che mira a ridurre le emissioni di CO₂ del 62% entro il 2040, attraverso iniziative come l'efficientamento energetico degli edifici e la transizione verso una flotta di autobus completamente elettrica. Questo impegno rappresenta un'opportunità significativa per le aziende italiane specializzate in tecnologie verdi e soluzioni sostenibili nel settore edilizio.
Nel maggio 2024, una delegazione della Regione Lombardia ha intrapreso una missione istituzionale negli Stati Uniti, con una tappa significativa a Chicago. La delegazione, guidata dal presidente della Regione, includeva l'assessore al Welfare e il sottosegretario alla Presidenza con delega alle Relazioni internazionali. L'obiettivo principale della missione era rafforzare i legami economici e culturali tra la Lombardia e l'Illinois, con particolare attenzione alla promozione delle imprese lombarde nel mercato statunitense.
Durante la visita a Chicago, la delegazione ha partecipato a un evento organizzato dal World Business Chicago, l'ente ufficiale per lo sviluppo economico della città. In questo contesto, sono stati discussi temi legati all'innovazione, alla tecnologia e alle opportunità di investimento per le aziende lombarde. L'incontro ha visto la partecipazione di Adrienne Tongate, Executive Vice President delle Iniziative Strategiche Globali di Chicago Sister Cities International, insieme a rappresentanti del Comitato Sister Cities Milano-Chicago.
Un altro momento significativo della missione è stato l'incontro con il console generale d'Italia a Chicago, Thomas Botzios, e con Ron Onesti, presidente del Joint Civic Committee of Italian Americans (JCCIA). Il JCCIA, fondato nel 1952, riunisce oltre sessanta organizzazioni italoamericane nell'area di Chicago, promuovendo la cultura italiana e sostenendo le relazioni tra Italia e Stati Uniti. Questo incontro ha rappresentato un'opportunità per discutere iniziative congiunte volte a valorizzare le eccellenze lombarde e a facilitare l'ingresso delle imprese italiane nel mercato americano.
Questa missione istituzionale evidenzia l'importanza di consolidare le relazioni internazionali a livello regionale, creando ponti tra le comunità imprenditoriali italiane e statunitensi. Per le aziende italiane, in particolare quelle lombarde, interessate a espandersi nel Midwest degli Stati Uniti, Chicago si conferma una porta d'ingresso strategica, offrendo un ambiente favorevole agli investimenti e una comunità italoamericana attiva e influente.
Un recente studio strategico, pubblicato nell'ottobre 2024, ha analizzato le opportunità di sviluppo per le imprese italiane negli Stati Uniti, con un focus particolare sul settore sanitario nel Midwest. Secondo il rapporto, la macroregione del Midwest ospita 558 aziende a partecipazione italiana, con un fatturato complessivo di 6,5 miliardi di dollari e oltre 29.000 dipendenti. Di queste aziende, il 23,5% è localizzato in Illinois, che registra anche il fatturato più elevato, pari a 1,9 miliardi di dollari. L'Ohio, invece, si distingue per il maggior numero di addetti, con 11.378 dipendenti, rappresentando il 39,1% del totale.
Il settore sanitario e chimico nel Midwest offre notevoli opportunità per le imprese italiane. A livello nazionale, l'industria delle scienze della vita e della chimica conta oltre 13.000 aziende, con un fatturato che supera i 1.000 miliardi di dollari. Le aziende a partecipazione italiana in questo settore sono 53, generando un fatturato di 2,2 miliardi di dollari. Il Minnesota e la Carolina del Nord emergono come stati chiave, con un fatturato rispettivamente di 723 e 647 milioni di dollari, rappresentando insieme il 62,3% del totale.
Le importazioni italiane nel settore delle scienze della vita e della chimica negli Stati Uniti ammontano a 11 miliardi di dollari, rappresentando il 3,2% dell'import totale del settore, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell'8,5% dal 2017. Gli stati del Midwest, in particolare l'Illinois e il Michigan, sono tra i principali importatori di prodotti italiani in questo settore, offrendo un mercato promettente per le aziende italiane specializzate in dispositivi medici, prodotti farmaceutici e chimici.
Per le imprese italiane interessate a espandersi nel settore sanitario del Midwest, è fondamentale comprendere le dinamiche locali e stabilire partnership strategiche con attori chiave del mercato. Organizzazioni come la Italian American Chamber of Commerce del Midwest possono offrire supporto prezioso, facilitando l'ingresso nel mercato e promuovendo le eccellenze italiane nel settore sanitario.
In conclusione, il Midwest degli Stati Uniti rappresenta una regione ricca di opportunità per le imprese italiane nei settori della politica e della sanità. Missioni istituzionali e studi strategici evidenziano l'importanza di rafforzare i legami economici e culturali tra l'Italia e questa regione, creando un terreno fertile per collaborazioni e investimenti reciproci.
Fonte: ambwashingtondc.esteri.it
Negli ultimi anni, la regione del Midwest degli Stati Uniti, e in particolare l'area di Columbus, Ohio, ha registrato una crescita significativa nel settore tecnologico, posizionandosi come un nuovo centro per la produzione di semiconduttori. Questa trasformazione è stata favorita da investimenti strategici e dalla presenza di aziende tecnologiche di rilievo nazionale, come IBM, oltre a una rete in espansione di data center.
Organizzazioni come il Center for Automobile Research, ospitato presso la Ohio State University, e il Beta District hanno svolto un ruolo cruciale nel promuovere l'innovazione tecnologica nella regione. Questi enti hanno facilitato la collaborazione tra università, industria e governo, creando un ecosistema favorevole allo sviluppo di tecnologie avanzate e alla produzione di chip.
Per le imprese italiane operanti nel settore dell'informatica e della produzione di componenti elettronici, il Midwest offre un ambiente propizio per espandere le proprie attività. La crescente domanda di semiconduttori, unita a incentivi governativi e a una forza lavoro qualificata, rende questa regione un'opzione interessante per investimenti e partnership strategiche. Stabilire una presenza nel Midwest può consentire alle aziende italiane di accedere a nuovi mercati e di partecipare attivamente alla crescita del settore tecnologico negli Stati Uniti.
Questi articoli evidenziano le opportunità emergenti nei settori dell'informatica e della sanità nel Midwest degli Stati Uniti, offrendo spunti strategici per le imprese italiane interessate a espandersi in questi mercati dinamici.
Fonte: columbusregion.com
Nel dicembre 2024, Chicago ha annunciato ambiziosi piani per affermarsi come un centro di riferimento nel campo del calcolo quantistico, sfruttando la sua consolidata tradizione di innovazione tecnologica. L'iniziativa prevede la creazione dell'Illinois Quantum and Microelectronics Park (IQMP) nell'area dell'ex South Works, con l'obiettivo di attrarre investimenti significativi e promuovere la ricerca avanzata.
PsiQuantum, una delle aziende leader nel settore, è stata selezionata come inquilino principale del parco. L'azienda ha in programma di sviluppare un computer quantistico tollerante agli errori con una capacità di 1 milione di qubit, un progetto che potrebbe rivoluzionare numerosi settori, dall'intelligenza artificiale alla crittografia.
Per supportare questa iniziativa, lo stato dell'Illinois ha stanziato 500 milioni di dollari, mentre sono previsti incentivi statali per un totale di 200 milioni di dollari destinati a PsiQuantum. Inoltre, il parco ospiterà strutture avanzate fornite dalla Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA), offrendo un ambiente ideale per la sperimentazione e lo sviluppo di applicazioni quantistiche.
Questo progetto rappresenta un'opportunità significativa per le imprese italiane nei settori dell'informatica e dell'edilizia. Le aziende specializzate in tecnologie avanzate, costruzione di infrastrutture e servizi IT possono considerare collaborazioni o investimenti nel parco, contribuendo alla crescita del settore tecnologico di Chicago e beneficiando delle sinergie create da un ecosistema innovativo in espansione.
Fonte: wsj.com
(Contributo editoriale a cura della Italian American Chamber of Commerce Midwest)