Martedì 29 Aprile 2025
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La contraerea di Krieger e il recente passo indietro di VattenfallNel maggio 2022, il governoha concesso unalicenza dicostruzione per un parco eolico sulversante svedese diKriegers Flak.Il progetto,giànatonel 2002, iniziòa progredire soltanto dopouna quindicina di anni, quando, nel 2017,il governo svedese concesseuna serie di permessi perturbine più alte, meno numerose e con una capacità aumentata.L’area interessata è di circa tremiglia a sud di Trelleborg e confina con i medesimi progetti che già sono stati realizzati sul versantedanese e tedesco. Il progetto prevede l’installazione di un totale di35-50 turbine eoliche, conl’obiettivo di produrre energianell'area elettrica 4 per almeno 30 anni avenire.Dunque, unaversione più moderna nel parco di Lillgrund, che, nel 2007, era il terzo parco eolico offshore piùgrande del mondo.Negli ultimi due anni (dopo che,nel maggio del 2022, si ottengono lenecessarie licenzegovernative) sono stati effettuati importanti studi geofisici e geotecnici in grado di testarel’affidabilità dei fondali marini per l’installazione dell’intero impianto (progettazione dellefondazioni, scelta della modalità di installazione, pianificazione dettagliata per il posizionamentodegli aerogeneratori e dei cavi). Ugualmente, su circa 26 aree, vi sono state indagini perdeterminare se fossero presenti o meno resti antichi lungo il percorso. Infine, dopo essere stataclassificata come“Area Natura 2000”,l’intera zona è statasottoposta ad una serie di studiambientali approfonditisu flora e fauna (barriere coralline, uccelli, pesci e focene della zona).Le recenti notizie riportano però il ritiro di Vattenfall (aziendaelettrica statale svedeseresponsabiledel progetto) ed il blocco del previsto investimento multimiliardario. Il progetto, il cuicompletamente era previsto per il 2028, riceve dunque una battuta d’arrestoa causa della mancanzadi condizioni di investimento: «Una grande differenza è che in molti altri paesi i loro operatori direte coprono tutto o gran parte dei costi di connessione dei parchi eolici offshore alla rete elettrica.Ma questo non accade in Svezia. L’allacciamento alla rete elettrica può costare diversi miliardidi corone, e uno dei presupposti fondamentali per investire nel progetto è un punto di collegamentoragionevole con una rete ampliata in mare»(spiega Helene Biström,responsabile del settore Windin Vattenfall). A mancare, dunque, è l’approvvigionamento elettrico (nella Svezia meridionaletrai più deboli d'Europa). La realizzazione del progetto sembra però essere fondamentale: laproduzione di energia elettrica, soprattutto nella Svezia meridionale, è necessaria sia per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento sia per abbassare i prezzi dell’elettricità,ormai molto altirispetto ad altre parti della Svezia.
FONTI:
-https://www.di.se/nyheter/vattenfall-efter-chockbeskedet-flera-svenska-v...
-https://group.vattenfall.com/se/var-verksamhet/vindprojekt/kriegers-flak
-https://group.vattenfall.com/se/om-oss/bolagsstyrning/koncernledningen/h...
-https://www.di.se/nyheter/nu-flyttar-svenska-solparker-norrut/-
Il futuro dei carburantisinteticiin Svezia: l’e-fuel
Cresce l’idea che glie-fuelssiano un promettente percorso di sviluppo: «In generale, vedo che c'èun potenziale molto grande. Esistono forti spinte a produrre carburanti in modo rinnovabile ecomealternativa ai biocarburanti. Nella transizione verde, tutti questi processi sono estremamenteimportanti», così quanto affermaAnn Magnuson, ricercatrice di biochimica presso l’Università diUppsala e specializzata in nuove soluzioni energetiche.Glie-fuelsono carburanti sintetici ottenuti a partire da acqua e CO2 tramite un processo noto comeelettro-sintesi.Di fronte alla mancanza di materia prima edietrola spinta della Germania nazista,questi iniziano, giànegli anniQuaranta,a coprire gran parte del fabbisognoaeronautico eterrestre.L’obiettivo principaleèquello dicompensare l'emissione di CO2, ridurre l'impatto sul climaeproporre una valida alternativa ai motori elettrici.Questo perché, utilizzandoanidride carbonicaricavata da processi industriali, o semplicemente assorbita dall'atmosfera, sicrea un ciclo incontinuo equilibrio tra emissione ed assorbimento di questo gas serra, in maniera simile a quellonaturale di piante e altri organismi fotosintetici.Taleprocesso di sintesi richiedenecessariamentemolta energia che, in natura, avviene grazie alla luce(c.d. processo di fotosintesi clorofilliana);artificialmenteinvece, la reazione di riduzione dell’atomo del carbonio è favorita dall’energiaelettrica: da quiil nomeelectrofuelso, più semplicemente,e-fuels.Vistigli obiettivi climatici globali,è chiaro chela produzione di idrogeno verde e la suatrasformazione in elettro-carburanti rappresentano due importanti processi; processiche la Sveziaritiene dipoter“facilmente”mettere in moto, considerate le ottime (se nonuniche) condizioni dicui dispone per la produzione di carburanti elettronici. Infatti, il paeseha accesso sia all'elettricitàpriva di fossili, sia alle biorisorse rinnovabili.Si consideri, tuttavia, che (secondo gli studi condotti dall' ICCT,International Council on CleanTransportation), nel corso di una decina di anni, è previsto un aumento sproporzionato del costodi produzione deglie-fuels(circa4 volte maggiore dei derivati delpetrolio)a causa dell'energiaelettrica impiegata e della scarsa efficienza dei processi.La competizione è dunque destinata aspostarsi su un piano differente perchéil mercatoseguiràla legge dell’offerta: altri paesi al mondo,infatti,potrebberoessere in grado di produrre elettricità a un prezzo molto basso con l'energiasolare su larga scalae, per quantoi paesi nordici hannoattualmentei prezzi dell’elettricità tra i piùbassi del mondo,non è detto che la situazione rimanga immutata.In ognicaso, la pianificazionedegli impianti svedesi die-fuelcontinua. È infattida ultimonata un’importante collaborazione tra Uniper(società europea del settore dell'energia con sede a Düsseldorf, Germania,operativa dal 1ºgennaio 2016)ela società di sviluppo svedese Liquid Wind, sceltaper lo sviluppo del progettoNorth Star H2 a Östersund, con l’obiettivodi produrre 100.000 tonnellate di e-metanolo in gradodi sostituire i combustibili fossili in spedizioni e industria chimica.Si tenga presente però che, qualsiasi combustibile, per le alte temperature e pressioni raggiunte neimotori a scoppio, porta alla produzione di inquinanti(tra cui, per esempio,NOx e il particolato).Anche gli e-fuels dunque possono considerarsi un problema per la salute pubblicase usatimassicciamente per il traffico veicolare in centri urbani o intere regioni con scarso ricircolodell'aria(si pensi, ad esempio, alla zona della Pianura Padana in Italia). Per questo motivo leprevisioni non sono ottimeesi prospettano poche possibilità future di rimpiazzoperl’elettrificazione.
FONTI:
-https://www.geopop.it/cosa-sono-gli-e-fuel-come-sono-prodotti-e-quali-so...
-https://www.di.se/nyheter/sveriges-trumfkort-i-omstallningen-e-bransle/
Il mondo dell’intelligenza artificiale in Svezia: sfide emergenti
L’intelligenza artificiale sta facendo grandi passi avanti ed è pronta a rivoluzionare il mondo. Questa tecnologia informatica (AI, Artificial Intelligence) propone all’essere umano una nuova modalità di interazione con la macchina e tra le macchina stesse. Le macchine ed i sistemi informatici sono ora in grado di simulare i processi dell’intelligenza umana tramite sistemi di elaborazione del linguaggio naturale, riconoscimento vocale e visione artificiale. Il “Robot” è dunque in grado di compiere ragionamenti e operazione che, fino a poco tempo fa, erano caratteristiche esclusive dell’uomo. Attualmente, vi è una specifica sotto-disciplina dell’informatica che si occupa di studiarne la teoria, le tecniche e le metodologie in grado di progettare sia i sistemi hardware sia i sistemi software atti all’elaborazione delle prestazioni elettriche che simulano una pertinenza dell'intelligenza umana.
«Il primo servizio cloud al mondo specifico per l'intelligenza artificiale ha solo quattro anni ed è costruito da uno svedese», così apre il quotidiano Dagens Industri, pubblicato in data 12 settembre 2024. Peter Salanki e i due colleghi, Brian Venturo e Michael Intrator, i protagonisti di questo grande progetto.
Una telefonata di Jon Karlung (amministratore delegato della società di banda larga Bahnhof che aveva iniziato a programmare su IRC, all'epoca un servizio di chat, e aveva bisogno di una persona giovane e lungimirante per costruire servizi di rete) e il futuro di Salanki cambia, quello di un diciottenne con elevate competenze tecniche. Da qui il reclutamento da parte di Netintact (un subappaltatore nel settore delle telecomunicazioni) e, infine, la svolta… il mondo delle criptovalute e la collaborazione con Brian Venturo e Michael Intrator. Sicché dal crollo delle criptovalute e dall’’acquisto di tutte le GPU prende piede il progetto volto a costruire un cloud in grado di sfidare Amazon. Un mese dopo il lancio di Chat GPT-3.5, la loro azienda Coreweave ottiene per la prima volta dalla sua nascita capitali esterni. Il resto è puro progresso e, si sa, il progresso scorre rapidamente: nel 2023 sono costruiti ben dici nuovi data center solo nel 2023 e Coreweave arriva ad essere valutata 200 miliardi di corone svedesi. Da quel primo anno, il fatturato è aumentato del 100.000% e quest'anno dovrebbe raggiungere i 10-20 miliardi di corone svedesi.
Prospettive future? Rapida espansione e più capitali. L’obiettivo del 2024 è quello di completare altri 15 data center, uno dei quali a Falun.
FONTI:
La rivoluzione sostenibile di Hybrit e il futuro dell'acciaio svedese
Nel luglio 2023, la Svezia ha segnato un traguardo storico per l'industria siderurgica e la sostenibilità globale con il progetto Hybrit, nato dalla collaborazione tra SSAB, LKAB e Vattenfall. L'obiettivo principale del progetto è produrre acciaio senza l'uso del carbone fossile, sostituendo il tradizionale processo di riduzione del minerale di ferro con idrogeno verde, generato da energie rinnovabili.
Il progetto Hybrit, concepito nel 2016, ha visto i suoi primi risultati nel 2021 con la produzione del primo lotto di acciaio privo di combustibili fossili, utilizzato da Volvo per la costruzione di veicoli. Tuttavia, è nel 2023 che l'iniziativa ha raggiunto un'importante fase di espansione con l'annuncio della costruzione di un impianto su larga scala a Gällivare, situato nel nord della Svezia. Questo impianto, previsto per il 2026, sarà alimentato esclusivamente da energia eolica e idroelettrica, con l'obiettivo di produrre 1,3 milioni di tonnellate di acciaio all'anno, riducendo le emissioni di CO₂ fino al 90% rispetto ai processi tradizionali.
Negli ultimi anni, Hybrit ha condotto approfondite analisi per garantire la sostenibilità e l'efficienza del progetto. Test geologici dettagliati sono stati effettuati per valutare l'idoneità dei siti di estrazione e stoccaggio del minerale di ferro. Inoltre, l'iniziativa ha incluso studi sull'impatto ambientale, con particolare attenzione alla protezione della flora e della fauna locali.
Un elemento chiave del progetto è lo sviluppo di infrastrutture per la produzione di idrogeno verde. L'energia necessaria per generare idrogeno sarà prodotta da fonti rinnovabili, con un focus sull'espansione della capacità eolica nella Svezia settentrionale. Tuttavia, la costruzione di nuovi impianti e la creazione di reti di distribuzione per l'idrogeno hanno sollevato alcune preoccupazioni, in particolare tra le comunità locali, che temono un impatto sul paesaggio naturale.
Nonostante i progressi, il progetto Hybrit ha affrontato sfide significative dal punto di vista economico. La produzione di acciaio attraverso l'idrogeno verde è attualmente più costosa rispetto ai metodi tradizionali, rendendo cruciale il supporto delle politiche governative e degli incentivi economici. Nel 2022, il governo svedese ha annunciato un investimento di 300 milioni di corone nel progetto, sottolineando l'importanza strategica di Hybrit per raggiungere gli obiettivi climatici nazionali ed europei.
L'acciaio prodotto senza combustibili fossili rappresenta un passo rivoluzionario per l'industria globale, che è una delle principali responsabili delle emissioni di CO₂. Se adottato su larga scala, il modello Hybrit potrebbe ridurre significativamente l'impatto ambientale del settore siderurgico e aprire la strada a una transizione verso un'economia a basse emissioni.
Con il progetto Hybrit, la Svezia si posiziona ancora una volta all'avanguardia nell'innovazione sostenibile, dimostrando come la collaborazione tra industria, governo e ricerca possa portare a soluzioni trasformative per il futuro del pianeta.
Fonti:
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svezia)
Secondo i risultati dell’ultimo Annual Survey of Companies in Hong Kong with Parent Companies Located outside Hong Kong e lo Startup Survey del 2024 rilasciato dal Governo, il numero di aziende di Hong Kong con società madri all'estero o nella Cina continentale è salito a 9.960 nel 2024. Allo stesso tempo, il numero di startup a Hong Kong è aumentato a 4.694, stabilendo nuovi record storici. Questi dati dimostrano che Hong Kong sta diventando sempre più attraente per le imprese e continua a essere un luogo privilegiato per le aziende cinesi e internazionali che desiderano stabilirsi o espandersi.
Il Segretario per il Commercio e lo Sviluppo Economico, Algernon Yau, ha affermato: “Grazie ai nostri vantaggi unici derivanti dal un paese, due sistemi, Hong Kong rappresenta la migliore piattaforma bilaterale per le imprese internazionali che cercano di accedere al mercato cinese e per le aziende cinesi che vogliono globalizzarsi. Malgrado le incertezze economiche globali, i cambiamenti nel comportamento del mercato post-epidemia e le tensioni geopolitiche, l'ambiente favorevole agli affari di Hong Kong mantiene i suoi vantaggi unici, offrendo opportunità immense alle imprese.”
Oltre a questi sondaggi locali che testimoniano la fiducia delle imprese cinesi e internazionali nello sviluppo di Hong Kong, la città ha ricevuto riconoscimenti da vari istituti internazionali. Hong Kong è stata nuovamente classificata dall'Istituto Fraser come l'economia più libera al mondo ed è rimasta al quarto posto a livello globale come destinazione per gli investimenti diretti esteri nel World Investment Report 2024.
Il numero di aziende di Hong Kong con sede principale oltreoceano o in Cina è cresciuto significativamente grazie alla continua ripresa della città nel periodo post-pandemia. Secondo il sondaggio annuale del 2024, condotto congiuntamente da Invest Hong Kong (InvestHK) e dal Dipartimento di Censimento e Statistica, nel 2024 si contavano 9.960 aziende con parenti all'estero, con un incremento del 10% rispetto all'anno precedente, aggiungendo più di 920 nuove aziende. Il numero di dipendenti è salito a 493.000, con un incremento del 5% rispetto all'anno scorso. Analizzando la provenienza delle società madri, invece, nel 2024 la Cina continentale occupava il primo posto (2.620), seguita dal Giappone (1.430), Stati Uniti (1.390), Regno Unito (720) e Singapore (520).
Il numero di startup a Hong Kong continua a crescere a un ritmo impressionante, riflettendo l'efficacia delle misure di sostegno adottate dal governo negli ultimi anni per creare un ecosistema ideale per le startup locali. Secondo i risultati del sondaggio sulle startup del 2024 di InvestHK, Hong Kong ha registrato un numero record di 4.694 startup, con un aumento del 10% rispetto all'anno precedente, coinvolgendo 17.651 persone, con un incremento del 7% rispetto all'anno scorso. Le startup sono attive in diversi settori, tra cui fintech, informatica e tecnologia, e-commerce, educazione e apprendimento e analisi dei dati. Inoltre, notevoli sono i significativi aumenti annuali delle startup nei settori della tecnologia sanitaria e medica e della tecnologie green, con crescite rispettivamente del 54% e dell'82%.
Fonti:
https://www.info.gov.hk/gia/general/202412/17/P2024121700178.htm
https://www.startmeup.hk/about-us/hong-kongs-startup-ecosystem/
https://www.censtatd.gov.hk/en/EIndexbySubject.html?pcode=B1110004&scode=360
Il miliardario di Hong Kong Michael Kadoorie ha intrapreso un'iniziativa significativa per migliorare l'immagine della città e rilanciare il settore turistico. Secondo fonti vicine, Kadoorie ha contattato investitori di spicco per raccogliere almeno 50 milioni di dollari statunitensi, equivalenti a circa 389 milioni di dollari di Hong Kong.
Kadoorie, presidente di CLP Holdings Ltd., il principale fornitore di elettricità della città, ha recentemente proposto il progetto a numerosi leader aziendali di alto profilo, impegnandosi personalmente con un contributo di 5 milioni di dollari americani. Tra gli investitori contattati figurano Peter Lee della Henderson Land Development Co., Raymond Kwok della Sun Hung Kai Properties Ltd. e Joseph Tsai di Alibaba Group Holding Ltd.
L'iniziativa di Kadoorie arriva in un momento critico per Hong Kong, la cui rinomanza di polo commerciale aperto e sicuro è stata scossa dalle proteste di massa del 2019 e dalla legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino, utilizzata per colpire i legislatori e i giornalisti pro-democrazia. Inoltre, le restrizioni legate al Covid, che hanno chiuso i confini della città per anni, hanno ulteriormente aggravato la situazione della Regione amministrativa speciale.
Nel 2023, Kadoorie ha incontrato Xia Baolong, il principale funzionario di Pechino per gli affari di Hong Kong e Macao, e ha dichiarato: "Pechino si aspetta che ci teniamo in piedi con le nostre forze. Faranno tutto il possibile per aiutarci e sostenerci, ma si aspettano che anche noi facciamo la nostra parte."
Non è ancora chiaro quanto denaro sia stato raccolto finora, né come sarà gestito e speso. Il progetto potrebbe includere l'acquisto di spazi pubblicitari per migliorare l'appeal di Hong Kong, con possibili iniziative previste per la primavera. L'ufficio del Capo Esecutivo, John Lee, ha ribadito l'impegno del governo a guidare e unire tutti i settori della comunità per contribuire allo sviluppo futuro della città e del Paese, senza, però, commentare specifiche interazioni con Kadoorie o altri leader aziendali.
Nel frattempo, il governo di Hong Kong sta esplorando opzioni per aumentare le tasse sui redditi più alti per il secondo anno consecutivo, al fine di colmare i deficit di bilancio. Le opzioni considerate includono l'aumento dell'aliquota fiscale del 16% sui redditi superiori ai 5 milioni di dollari di Hong Kong o l'abbassamento della soglia per includere più persone nella fascia fiscale più alta.
In questo contesto, gli sforzi per rilanciare il turismo sono cruciali. Nonostante una campagna di relazioni pubbliche da 5,7 milioni di dollari volta a riconnettere la città con il pubblico globale, il turismo a Hong Kong non è ancora tornato ai livelli pre-pandemia. Eventi come il concerto di Taylor Swift, che ha preferito esibirsi a Singapore, e una partita di calcio sponsorizzata dal governo, che ha visto Lionel Messi rimanere in panchina, hanno evidenziato le difficoltà nel riconquistare l'interesse internazionale.
Hong Kong è pronta a inaugurare quest'anno uno stadio da 50.000 posti, che ospiterà inizialmente il torneo di rugby Hong Kong Sevens e un concerto dei Coldplay, nel tentativo di riportare in alto il settore degli eventi e del turismo.
Fonti:
(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Hong Kong and Macao)
La Banca di Corea prevede che il tasso di crescita economica del paese quest'anno si attesterà tra l'1,6% e l'1,7%. Questa stima è inferiore di 0,2~0,3 punti percentuali rispetto alla precedente previsione del 1,9% pubblicata a fine novembre. La riduzione di 0,2 punti percentuali è attribuita all'incertezza politica.
Il 20 gennaio, Lee Ji-ho, direttore del dipartimento di ricerca della Banca di Corea, ha pubblicato un'analisi intitolata "Valutazione economica della Banca di Corea", dove ha affermato che "la crisi politica emersa con lo stato d'emergenza a dicembre dello scorso anno e il conseguente calo della fiducia economica hanno determinato una riduzione stimata della crescita dello 0,2%". L'analisi presuppone che l'elevata incertezza politica del quarto trimestre dello scorso anno si protrarrà fino al primo trimestre di quest'anno, attenuandosi gradualmente dal secondo trimestre.
Anche il fatto che la crescita economica del quarto trimestre sia inferiore alle previsioni precedenti potrebbe influire negativamente sulle stime di quest'anno. La Banca di Corea ritiene che il tasso di crescita del quarto trimestre potrebbe scendere sotto lo 0,2%, un risultato significativamente inferiore rispetto alla precedente stima dello 0,5% pubblicata a novembre.
Questo calo è attribuibile principalmente alla forte debolezza degli indicatori legati ai consumi. La Banca di Corea ha rilevato un netto rallentamento della spesa con carte di credito a partire dalla fine di dicembre, mentre le vendite di auto importate hanno subito un'ulteriore contrazione nello stesso periodo. Anche il settore delle costruzioni registra un calo significativo: i risultati della distribuzione di appartamenti hanno segnato una riduzione del 17,2% rispetto all'obiettivo iniziale di 25.000 unità, fermandosi a 21.000.
La crescita economica registrata nel quarto trimestre influenzerà i dati di quest'anno. Di conseguenza, considerando le incertezze politiche, la previsione del tasso di crescita per quest'anno è stata rivista al ribasso di 0,2-0,3% rispetto alle stime iniziali, attestandosi tra l'1,6% e l'1,7%.
Lee Ji-ho ha sottolineato: "È difficile prevedere come si evolveranno le incertezze politiche, ma se si risolveranno più rapidamente del previsto, l'impatto negativo sull'economia potrebbe essere più contenuto".
Anche il tempismo con cui il governo introdurrà nuove misure di stimolo economico riveste un ruolo fondamentale. Lee ha affermato: "Se le forze politiche, il governo e il parlamento riuscissero a concordare rapidamente l'attuazione di politiche economiche straordinarie, come un bilancio supplementare, sarebbe possibile alleviare gran parte della pressione al ribasso sull'economia".
Infine, le politiche economiche dell'amministrazione Trump avranno un impatto sulla crescita economica della Corea del Sud. Lee ha dichiarato: "La Banca di Corea aveva inizialmente previsto che la nuova amministrazione americana avrebbe intensificato significativamente il protezionismo nelle sue politiche economiche. Tuttavia, l'effetto sulla nostra economia dipenderà da come tali politiche saranno effettivamente implementate a partire da gennaio".
(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)
La debolezza della valuta di Singapore sembra destinata a perdurare, in mezzo alle aspettative che la sua banca centrale si orienti verso un allentamento, mentre i dazi statunitensi si fanno sentire sull'economia globale.
Il dollaro di Singapore è già vicino al minimo di due anni rispetto al dollaro statunitense, e i dati sulle opzioni mostrano che il mercato è dominato da scommesse ribassiste in previsione di un adeguamento della posizione della Monetary Authority of Singapore (MAS). Gli investitori scommettono che ciò potrebbe avvenire il 24 gennaio, anche se un intervento più avanti nell'anno è possibile, permettendo di osservare gli effetti della possibile rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti.
Singapore è una delle economie “più vulnerabili agli aumenti dei dazi statunitensi nella regione Asean”, ha dichiarato Lloyd Chan, stratega valutario presso MUFG Bank Ltd. a Singapore. Prevede che la MAS allenti la politica questo mese riducendo leggermente l'inclinazione della banda della sua valuta.
Anche BNP Paribas SA prevede un cambiamento imminente, con il dollaro di Singapore destinato a scendere a 1,40 entro il prossimo anno.
Le valute in tutta l'Asia sono scese a minimi pluriennali rispetto al dollaro, poiché gli investitori si preparano a un impatto inflazionistico dovuto ai dazi statunitensi e riducono le aspettative per ulteriori allentamenti da parte della Federal Reserve. Il dollaro di Singapore ha raggiunto il livello più alto in un decennio di 1,2789 contro il dollaro americano appena quattro mesi fa, ma è sceso costantemente da allora e ora si aggira intorno a 1,37 per dollaro.
Sebbene i parametri della banda valutaria della MAS siano rimasti invariati per oltre un anno, il rallentamento delle pressioni sui prezzi a Singapore ha aperto la porta a un cambio di politica. L'inflazione core — che esclude elementi volatili come cibo e carburante — è scesa sotto il 2%, un livello considerato coerente con la stabilità dei prezzi dagli ufficiali. Il consenso emergente tra gli analisti è che la MAS cambierà rotta quest'anno, indebolendo il dollaro di Singapore, anche se vi sono disaccordi su quanto presto ciò potrebbe avvenire.
La MAS utilizza il tasso di cambio effettivo nominale del dollaro di Singapore (S$NEER) come principale strumento di politica monetaria, piuttosto che i tassi d'interesse. Permette alla valuta di muoversi all'interno di una banda, regolando l'inclinazione, il centro o l'ampiezza secondo necessità per modificare il ritmo di apprezzamento o deprezzamento. Non divulga dettagli sul paniere, sulla banda o sul ritmo di apprezzamento o deprezzamento, limitandosi a indicare se sono stati modificati.
DBS Group Holdings stima che la valuta sia già scesa al punto medio della banda della MAS e prevede che scenderà a 1,39 entro metà anno. Goldman Sachs Group Inc. prevede un livello di 1,38 a sei mesi, mentre sia MUFG che Malayan Banking Bhd. prevedono che raggiungerà tale livello nel primo trimestre.
Barclays Plc prevede che la MAS modifichi il S$NEER questo mese, portando il dollaro di Singapore a 1,39 entro la fine dell'anno, secondo la stratega Lemon Zhang. La coppia è aumentata più rapidamente del previsto “data la rapida mossa del dollaro e dei rendimenti statunitensi”. Sebbene il calo previsto della valuta sia di pochi centesimi, potrebbe comunque ridurre i rendimenti per gli investitori nel mercato obbligazionario locale, dove le vendite di obbligazioni societarie in valuta locale hanno raggiunto il record annuale di 31,2 miliardi di dollari di Singapore l'anno scorso. I dati raccolti da Bloomberg mostrano che circa un terzo del volume delle operazioni del 2024 è stato realizzato da emittenti esteri.
Anche la politica commerciale statunitense è un fattore importante per Singapore e la sua banca centrale, come osservato a novembre dal Direttore Generale della MAS, Chia Der Jiun. La Cina è uno dei maggiori partner commerciali di Singapore, e Barclays ha stimato a settembre che lo yuan costituisca circa un decimo del paniere valutario della MAS. DBS prevede che la MAS riduca l'inclinazione della banda politica solo ad aprile.
Il cross dollaro-dollaro di Singapore dovrebbe salire a 1,39 nel secondo trimestre “a causa dell'approccio prudente della Fed sui tagli dei tassi e dei dazi imminenti di Trump sui partner commerciali di Singapore,” ha dichiarato il stratega di DBS Philip Wee.
Principali eventi economici di questa settimana in Asia:
Il primo ministro di Singapore ha formato un comitato per rivedere i confini elettorali, ha detto mercoledì l'ente elettorale, un indicatore che le elezioni generali nella città-stato potrebbero arrivare presto.
In genere, Singapore convoca le elezioni entro due mesi dalla pubblicazione del rapporto della commissione sulla revisione.
La revisione esamina i confini delle divisioni elettorali in base ai cambiamenti della popolazione e il rapporto successivo viene utilizzato per determinare il numero di candidati in ogni circoscrizione e anche il numero di parlamentari.
L'hub finanziario asiatico deve tenere le elezioni generali entro novembre di quest'anno, ma il Primo Ministro Lawrence Wong ha la facoltà di convocare le elezioni prima.
Il suo People's Action Party è quasi certo di dominare le elezioni e di vincere la maggior parte dei seggi, come ha fatto in ogni votazione dall'indipendenza nel 1965. La sua quota di voto popolare sarà un barometro dell'approvazione pubblica di Wong.
Wong ha assunto la carica di Primo Ministro nel maggio 2024 da Lee Hsien Loong, che ha guidato il Paese per due decenni.
La Camera di Commercio Italiana a Singapore organizzerà nel mese di Maggio 2025 la seconda edizione del FORUM: Implementing Sustainability in SEA Hospitality Sector.
L'iniziativa si pone l'obiettivo di creare una piattaforma di incontro tra prodotturi Italiani del settore arredo, design, illuminotecnica e professionisti del Sud Est Asiatico, in particolare Architetti, Interior Designer e Distributori provenienti dall'Area ASEAN.
La forte spinta del settore costruzioni nell'Area del Sud Est Asiatico, la crescente attenzione verso I temi della sostenibilità e della riduzione delle emissioni, così come lo Sviluppo di una classe di consumatori più attenti al rispetto dell'ambiente e delle culture locali, ha portato tutti gli attori del settore hospitality, a partire dalle imprese di costruzioni e di architettura a ricercare fornitori in grado di proporre delle soluzioni maggiormente sostenibili.
Perche' Singapore:
L'elevato numero di studi di architettura e design, e la presenza di importanti imprese di costruzioni, ha permesso a Singapore di diventare il polo di specifica per il settore arredo e design per tutto l'APEC Region (Asia Pacific Excluding China).
Area APEC (Asia Pacific Excluding China) attuale pipeline di 2,056 progetti per un totale di 406,118 stanze.
(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Singapore)
Il turismo in Spagna continua a non trovare né limiti né tetti. L'anno scorso sono arrivati nel Paese 94 milioni di turisti internazionali, il 10% in più rispetto al 2023, che era già un anno storico in termini di arrivi di visitatori. E ancora maggiore è la crescita della spesa di questi visitatori nel Paese, fino a 126.000 milioni di euro e il 16% in più che in precedenza.
Il Ministro dell'Industria e del Turismo, Jordi Hereu, ha illustrato questa mattina i dati provvisori relativi alla fine dell'anno finanziario, affermando che “la Spagna sta rafforzando la sua leadership”. Inoltre, il ministro dichiara che “La Spagna continua un percorso di progresso quantitativo, che ci obbliga a prosperare nell'espansione qualitativa, curando il modello basato sulla qualità sociale e ambientale. Solo così potremo mantenere la nostra leadership nel turismo globale”.
E le prospettive iniziali di questo 2025 non mostrano segni decrescenti. Infatti, I primi dati relativi al primo quadrimestre di quest'anno parlano di una crescita del 9% dei visitatori, fino a 26 milioni, e del 16% della spesa, con circa 36 miliardi previsti, il tutto rispetto allo stesso periodo del 2024, mantenendo il percorso di crescita.
Inoltre, il ministro sottolinea il riflesso positivo per quanto riguarda l'occupazione, con cifre record ed “il più alto numero di affiliati nell'occupazione turistica in tutta la serie storica”, fino a 2,6 milioni di persone alla fine dello scorso anno, il 3,8% in più rispetto al 2023. Essi rappresentano il 12,7% del numero totale di affiliati nell'economia. Per di più, sono diminuiti i contratti lavorativi temporali, da impegare uno su tre persone con contratto temporale a una su cinque, rappresentando il 19,4%.
Il modello turistico spagnolo risulta essere, dunque, vincente, ma è importante mantenere questi standard positivi e implementare e diversificare il turismo, stimolando iniziative vincolate alla gastronomia e alla cultura.
La Spagna ha chiuso il 2024 con una crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) del 3,1%, un decimo di punto percentuale in più rispetto a quanto previsto dal panel Funcas a novembre. Secondo il centro di analisi, basato sull'intervista a 19 servizi di ricerca, si prevede il rialzo di un decimo di punto percentuale nelle previsioni di crescita dell'economia spagnola nel 2025, portandole al 2,4%. Questa cifra è leggermente inferiore a quella della Banca di Spagna e dell'Airef (2,5%), ma supera quella del Fondo Monetario Internazionale (2,3%), nonché quella di altre organizzazioni internazionali come la Commissione Europea e l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). In particolare, i relatori hanno previsto un aumento dello 0,6% nel primo trimestre, seguito da una crescita di mezzo punto percentuale nei trimestri successivi.
Il rallentamento dell'economia rispetto all'anno scorso si farà sentire nei consumi, soprattutto nel settore pubblico, e nel settore estero, che sottrarrà un decimo di punto al PIL, a causa dell'aumento delle importazioni rispetto alle esportazioni. Nel frattempo, la domanda interna contribuirà con 2,5 punti, due decimi in più rispetto all'ultima proiezione, e gli investimenti guadagneranno slancio, soprattutto nei macchinari e nei beni strumentali, secondo gli esperti.
Per quanto riguarda l'inflazione, la stima media per il 2025 è stata aumentata di un decimo di punto al 2,2% e il tasso annuale a dicembre sarà del 2,1%. Per quanto riguarda l'inflazione di fondo, che esclude gli alimenti freschi e l'energia a causa della loro volatilità, la media annuale dovrebbe salire di un decimo di punto percentuale al 2,3%.
Da parte loro, gli analisti hanno rivisto al rialzo di un decimo di punto percentuale le previsioni sul deficit pubblico per il 2024 e il 2025, portandole rispettivamente al 3,2% e al 3% del PIL. Entrambe le stime sono superiori a quelle del governo e di diverse organizzazioni internazionali.
Le amministrazioni pubbliche, escluse le società locali, hanno registrato un deficit di 16,6 miliardi di euro fino allo scorso ottobre, rispetto ai 19,6 miliardi di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Questa migliore performance “è la conseguenza del buon ritmo di crescita delle entrate, in particolare della riscossione delle imposte e dei contributi sociali, che ha più che compensato l'aumento delle spese”, spiega Funcas nel suo rapporto. La bilancia delle partite correnti ha registrato un saldo positivo di 45,8 miliardi di euro fino a ottobre, il miglior dato per questo periodo nella serie storica. Le stime di consenso sono invariate rispetto a novembre e indicano un avanzo del 2,8% del PIL entro il 2024 e del 2,6% entro il 2025.
Un mercato del lavoro solido
La stima per la crescita dell'occupazione nel 2024 è del 2,2% e per il 2025 si prevede un aumento dell'1,8%. Il mercato del lavoro - che l'anno scorso ha registrato 501.952 nuovi posti di lavoro, secondo la media degli affiliati alla previdenza sociale - dovrebbe reggere, anche se a un ritmo più lento. Con un tasso di disoccupazione medio annuo dell'11,1% nel 2025, che è inferiore di quattro decimi di punto percentuale rispetto all'anno scorso.
La produttività e il costo del lavoro per unità di prodotto (ULC) - calcolati sulla base delle previsioni di crescita del PIL, dei salari e dell'occupazione in termini di indagine sulle forze di lavoro - raggiungerebbero lo 0,6% e il 2,7% nel 2025. Questo dato si confronta con il consenso per il 2024, rispettivamente dello 0,9% e del 3,8%.
Calo dell'Eurozona
Secondo Funcas “dopo la sorpresa del terzo trimestre, tutto lascia presagire che l'economia dell'eurozona tornerà a ristagnare alla fine dell'anno”, mantenendo una visione pessimistica in tema Eurozona. Inoltre, si segnala un significativo differenziale di crescita e di tassi d'interesse tra l'Eurozona e gli Stati Uniti. “A differenza della solidità dell'economia statunitense e dell'inflazione che ne deriva, è probabile che la disinflazione prenda piede in Europa a causa della debolezza ciclica”, aggiunge Funcas.
Gli analisti prevedono che la pressione al ribasso sull'euro - che potrebbe avvicinarsi alla parità con il dollaro, con un tasso di cambio intorno a 1,04 entro la fine dell'anno - costringerà la Banca Centrale Europea a operare in modo più graduale. Questo ritmo più lento spiega, secondo i relatori, perché l'Euribor a un anno è rimbalzato dall'inizio di dicembre a circa il 2,6%. In questo senso, prevedono un calo di circa 35 punti base fino alla fine del 2025.
Barcellona conferma il suo ruolo di protagonista mondiale nell'innovazione scientifica e tecnologica, con oltre il 70% dei congressi del 2025 dedicati a questo settore. Tra gli appuntamenti di spicco dell'anno figurano l'Integrated Systems Europe (ISE) e il Mobile World Congress (MWC), insieme a numerosi altri eventi internazionali che sottolineano il ruolo della città come crocevia tra tecnologia, scienza e cultura.
Dal 4 al 7 febbraio, l'ISE occuperà ben 92.000 metri quadrati presso il centro espositivo Gran Via della Fira de Barcelona, con una crescita del 20% rispetto alla superficie espositiva dell'edizione precedente. Oltre 1.600 espositori presenteranno le ultime innovazioni, spaziando dai sistemi audiovisivi alle soluzioni basate sull'intelligenza artificiale. Tra le novità più attese di quest'anno vi sono le aree tematiche dedicate alla robotica e ai droni, destinate a catturare l'interesse di professionisti e curiosi. Nel 2024, l'ISE ha generato un impatto economico significativo per la città, pari a 468 milioni di euro. Si prevede che questa cifra possa essere superata nel 2025, consolidando ulteriormente Barcellona come punto di riferimento globale per eventi scientifici e tecnologici.
ISE 2025: un ponte tra Europa e America Latina grazie all'ELAF
L'edizione 2025 dell'Integrated Systems Europe (ISE) non si limiterà a ospitare oltre 360 relatori di fama internazionale, ma accoglierà anche il Forum Audiovisivo Europeo e Latino Americano (ELAF), il principale vertice mondiale dedicato al settore audiovisivo. Questo importante appuntamento riunirà leader globali provenienti da governi, aziende e università con l'obiettivo di rafforzare la cooperazione tra Europa e America Latina nel campo dell'audiovisivo. Nella scorsa edizione, il forum ha esplorato temi quali la digitalizzazione e le opportunità di coproduzione transatlantica. Per il 2025, l'agenda si focalizzerà su tre pilastri fondamentali: sostenibilità, innovazione tecnologica e il ruolo del settore audiovisivo come motore culturale.
Fonti interne all'ISE sottolineano l'importanza crescente del forum, definendolo un luogo strategico per discutere come i progressi tecnologici possano incentivare la collaborazione non solo nell'audiovisivo, ma anche in ambiti quali l'istruzione, la scienza e l'inclusione digitale. Con la sua capacità di attrarre le menti più brillanti e stimolare dialoghi strategici, l'ELAF si conferma un appuntamento cruciale per chiunque voglia essere al centro delle trasformazioni del settore audiovisivo globale.
Barcellona: epicentro mondiale della scienza e della tecnologia nel 2025
Il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per Barcellona, che consolida il suo ruolo di capitale globale della scienza e della tecnologia. Oltre all'Integrated Systems Europe (ISE), la città ospiterà, dal 3 al 6 marzo, un'edizione record del Mobile World Congress (MWC), con oltre 100.000 presenze attese. L'evento sarà focalizzato su temi strategici come la connettività 5G, l'intelligenza artificiale e le tecnologie verdi, confermando la centralità di Barcellona nei dibattiti sulle innovazioni future.
Secondo il Barcelona Convention Bureau, che lavora per attrarre eventi internazionali in città, più del 70% dei grandi congressi previsti nel 2025 riguarderà i settori medico, accademico e tecnologico. Questo dato evidenzia la crescente attrattività di Barcellona come hub per la conoscenza e l'innovazione, rafforzando ulteriormente la sua reputazione a livello globale.
Barcellona: un calendario ricco di eventi scientifici di rilievo nel 2025
Oltre a ospitare lo Smart City Expo World Congress (SCEWC), che rafforza il ruolo di Barcellona come hub globale per le città intelligenti, la città si prepara ad accogliere una serie di eventi scientifici di primaria importanza. Tra gli appuntamenti di spicco previsti quest'anno figurano:
Questo programma denso e diversificato sottolinea il ruolo di Barcellona come centro internazionale per la scienza, l'innovazione e la sostenibilità, attrattivo per esperti e professionisti di ogni settore.
La notizia in spagnolo, lingua originale, è disponibile nel link allegato.
Barcellona punta a diventare la capitale mondiale delle scienze della salute
Barcellona aspira a consolidarsi come area strategica e riferimento globale nel campo delle scienze della salute (Life Sciences), la disciplina che utilizza le conoscenze scientifiche per migliorare la qualità della vita delle persone. Lunedì scorso, l'organizzazione privata no-profit Barcelona Global ha presentato un piano ambizioso di misure per promuovere e rafforzare questo settore nella capitale catalana. Il piano invita a una collaborazione tra pubblico e privato, con l’obiettivo di attrarre talenti, favorire la crescita del settore biomedico e farmaceutico e definire strategie unificate per posizionare Barcellona come leader mondiale nel settore. “Barcellona si trova in una posizione unica per sfruttare grandi opportunità e, con la giusta attenzione strategica, può guidare il settore delle scienze della vita in Europa”, si legge nel documento presentato. Tra le proposte più rilevanti spicca la creazione di un fondo di capitale compreso tra 50 e 100 milioni di euro, alimentato congiuntamente da investitori pubblici e privati, destinato a finanziare l’avvio di progetti innovativi. Questo approccio sottolinea la determinazione di Barcellona nel consolidarsi come hub internazionale di innovazione, ricerca e sviluppo nel campo delle scienze della vita.
Durante la presentazione Ramon Agenjo, Presidente di Barcelona Global, ha affermato che “Barcellona è l’ecosistema perfetto per le scienze della salute. Ha tutto: accademici, scienziati, innovatori. Possiede tutte le caratteristiche per giocare un ruolo di primo piano in questo settore”.
Le scienze della salute: un motore economico in crescita per Barcellona
Le scienze della salute rappresentano uno dei settori con il maggior potenziale di crescita per Barcellona, secondo i dati di Barcelona Global. Con un fatturato superiore ai 42.000 milioni di euro, circa 264.000 dipendenti e la partecipazione di 1.400 aziende, 91 centri di ricerca e 71 investitori, il settore si conferma come un pilastro strategico per l'economia della città. Le misure presentate sono il risultato di un anno di lavoro condotto dal Life Sciences Chapter, un progetto che ha coinvolto 125 leader del settore, tra presidenti e direttori di aziende biomediche e farmaceutiche, dirigenti di centri di ricerca, ospedali, università, imprenditori e rappresentanti del settore pubblico di Barcellona. Questo gruppo ha analizzato e riflettuto su come posizionare il marchio “Life Sciences Barcelona” a livello globale. Grazie a questa visione condivisa e al ricco ecosistema già esistente, Barcellona mira a consolidare la sua leadership come punto di riferimento internazionale nelle scienze della salute.
Nel corso dell'ultimo anno, un gruppo di 100 esperti ha collaborato per affrontare le sfide attuali del settore delle scienze della salute a Barcellona. Il loro lavoro ha permesso di identificare e rispondere alle esigenze di grandi aziende, start-up e centri di ricerca, con l’obiettivo di promuovere e accelerare il trasferimento tecnologico e l'innovazione. Tra i risultati chiave del progetto, spiccano il miglioramento dell’accesso delle aziende ai mercati dei capitali e la creazione di un ecosistema solido e integrato, che favorisce la cooperazione tra tutti gli attori coinvolti. Questo approccio ha contribuito a incrementare la competitività del settore, rafforzando la capacità di attrarre e trattenere talenti internazionali. I 125 esperti coinvolti nel progetto sono stati suddivisi in cinque aree di lavoro strategiche: finanziamento, infrastrutture, integrazione dell'ecosistema, branding internazionale e talento. Ogni area ha visto la partecipazione di 25-60 professionisti, tra esperti nazionali e internazionali, impegnati a trovare soluzioni concrete per rafforzare il settore.
Montse Puig, CEO di Barcelona&Partners, l'agenzia di attrazione investimenti di Barcelona Global, ha spiegato che uno dei problemi principali è rappresentato dalla scarsità di fondi per i progetti nel campo delle scienze della vita. Puig ha auspicato una collaborazione pubblico-privato per superare questa barriera, suggerendo la creazione di un fondo iniziale compreso tra 50 e 100 milioni di euro, destinato a sostenere la fase iniziale dei progetti. Con queste azioni, Barcellona punta a trasformare le scienze della vita in un motore di innovazione, benessere e sostenibilità.
Infrastrutture: la chiave per sostenere la crescita delle scienze della vita a Barcellona
Eduard Vallory, direttore del Barcelona Institute of Science and Technology (BIST), insieme a Mercè Conesa, CEO di Barcelona Global, ha guidato il gruppo di lavoro dedicato alle infrastrutture. Vallory ha spiegato che il loro obiettivo è stato quello di “mettere sulla mappa le iniziative già operative” e individuare quelle future necessarie per supportare il rapido sviluppo del settore. Il gruppo ha evidenziato un problema cruciale: la rapida crescita del settore delle scienze della vita ha creato un forte squilibrio tra la domanda e la disponibilità di infrastrutture, in particolare di laboratori e uffici. Questa carenza di strutture “essenziali” sta limitando il potenziale di espansione del settore, rallentandone lo sviluppo. Per affrontare questa sfida, gli esperti propongono due misure principali:
Questi interventi sono considerati fondamentali per sostenere l’ecosistema delle scienze della vita a Barcellona, garantendo le risorse necessarie per consolidare la città come hub globale d’innovazione e ricerca. Il gruppo Talent è stato guidato da Carles Nueno, presidente di Teladoc Health, e Gonzalo de Miquel, vicepresidente di Global Clinical Development presso Alexion/AstraZeneca, con l'obiettivo di rendere la città “un luogo ancora più attraente per la generazione e l'attrazione di talenti”, allineando lo sviluppo dei talenti alle esigenze del settore. Per loro è importante “dotare i professionisti locali di competenze essenziali” perché “questi programmi ridurranno la dipendenza dalle assunzioni internazionali e garantiranno una forza lavoro solida e qualificata”.
Le sfide e le opportunità per Barcellona nel settore delle scienze della vita
Nonostante le sue enormi potenzialità, Barcellona si trova ad affrontare alcune sfide cruciali per consolidarsi come città leader nel settore delle scienze della vita. I promotori delle misure hanno sottolineato che, sebbene la città possieda tutti gli ingredienti necessari per eccellere, la sua capacità di farlo potrebbe essere minacciata dalla rapida crescita del settore, dalle esigenze infrastrutturali complesse, dalla mancanza di finanziamenti e dalla crescente concorrenza di altre città e regioni. Tuttavia, nonostante queste difficoltà, gli esperti del settore concordano sul fatto che Barcellona sia in una posizione unica per cogliere opportunità fondamentali. Con il giusto approccio strategico, la città ha il potenziale per guidare il settore delle scienze della vita in Europa.
Per affrontare le sfide e potenziare la sua visibilità a livello globale, i promotori propongono anche la creazione di una rete di ambasciatori, composta da professionisti del settore come medici, investitori e leader di opinione internazionali. L’obiettivo di questa rete sarà quello di proiettare il marchio “Life Sciences Barcelona” in tutto il mondo, rafforzando la posizione della città come hub d’innovazione e ricerca nel campo delle scienze della vita.
Il piano strategico presentato da Barcellona Global rappresenta un'opportunità significativa anche per le imprese italiane interessate a entrare o consolidarsi nel settore delle scienze della vita. La città catalana, infatti, sta rapidamente diventando un hub internazionale per l’innovazione, attirando investimenti e talenti da tutto il mondo. Le aziende italiane attive nei settori biomedico, farmaceutico, tecnologico e dei servizi correlati possono trovare in Barcellona un partner strategico per collaborazioni, accesso a finanziamenti e partecipazione a un ecosistema dinamico e in crescita. Inoltre, la creazione di un fondo specifico e il focus sullo sviluppo delle infrastrutture offrono un ambiente favorevole per startup e imprese innovative, aprendo nuove prospettive di internazionalizzazione e networking in un mercato altamente competitivo.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana - Barcellona)
Le recenti evoluzioni nelle relazioni tra Argentina e Stati Uniti aprono scenari di grande interesse per l’Italia e le sue PMI. Il presidente argentino Javier Milei, definito come un "articolatore" delle relazioni latinoamericane, potrebbe favorire nuove opportunità economiche per le aziende italiane grazie a una crescente apertura del mercato argentino.
Le politiche di deregolamentazione del governo argentino stanno creando un ambiente favorevole alle importazioni, aprendo prospettive in settori chiave come l’alimentare, il tecnologico e l’industriale. La possibile riduzione della presenza cinese, influenzata dalle politiche protezionistiche statunitensi, potrebbe inoltre lasciare spazio a partner tradizionali come l’Italia. Per le PMI italiane, ciò significherebbe valorizzare il Made in Italy e promuovere prodotti di alta qualità in un mercato strategico.
In parallelo, l’attenzione dell’Argentina verso gli investimenti in energia pulita rappresenta un’opportunità unica. L’Italia, eccellendo in questo settore, potrebbe stabilire collaborazioni nel campo delle rinnovabili e della sostenibilità, rispondendo alle esigenze di un mercato in evoluzione.
Il legame personale tra Milei e Trump favorisce un clima economico positivo che potrebbe ampliare le opportunità per le PMI italiane, rafforzando le relazioni economiche tra Italia, Argentina e Stati Uniti.
Questo contesto offre una piattaforma ideale per crescere, innovare e consolidare la presenza italiana in Argentina.
La sicurezza alimentare è un aspetto centrale per il settore agroalimentare italiano, noto per la qualità dei suoi prodotti. Una recente scoperta del Conicet (Consiglio Nazionale di Investigazione Scientifica e Tecnica), in Argentina propone un sistema di bio-protezione innovativo basato su batteri lattici, in grado di eliminare la contaminazione da Escherichia coli nella carne. Questa tecnologia, sostenibile e altamente efficace, rappresenta una concreta opportunità per le PMI italiane di migliorare i propri standard produttivi.
Grazie a questo sistema, le aziende italiane potrebbero garantire alimenti più sicuri e conformi alle normative europee, rispondendo alle esigenze di consumatori sempre più attenti alla qualità. Inoltre, la sostenibilità della bio-protezione elimina l’uso di additivi chimici, promuovendo processi rispettosi dell’ambiente e migliorando l’immagine delle imprese.
Dal punto di vista economico, riduce i costi legati a contaminazioni e richiami di prodotti, incrementando così la competitività aziendale. Apre inoltre nuove opportunità di export, posizionando il Made in Italy come leader globale nella sicurezza alimentare e nella sostenibilità.
In un mercato sempre più orientato verso qualità e innovazione, questa scoperta si configura come un motore di crescita per le PMI italiane, offrendo un percorso concreto verso un futuro competitivo e sostenibile.
(Contributo editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)
Il Rapporto PZPM 2023/2024 sul settore automobilistico in Polonia evidenzia le principali tendenze, sfide e opportunità, con un focus sulla transizione verso la mobilità a zero emissioni e le infrastrutture necessarie per supportarla. Qui di seguito un riassunto dettagliato con indicazione delle potenziali opportunità per le aziende italiane.
1. Mobilità a Emissioni Zero
La Polonia, come parte dell'Unione Europea, sta affrontando una trasformazione verso la mobilità a emissioni zero, obbligatoria per tutti i veicoli passeggeri e leggeri entro il 2035, con i camion fissati al 2040. Questo cambiamento stimola ingenti investimenti nella produzione di batterie agli ioni di litio, motori elettrici e semiconduttori. La produzione di veicoli elettrici (EV) è in rapida espansione e si prevede che i costi dei veicoli elettrici diminuiranno grazie a una maggiore scala produttiva, aumentando così la loro accessibilità.
Opportunità per le aziende italiane: Le aziende italiane che operano nella produzione di componenti elettronici avanzati (batterie, motori elettrici, semiconduttori) possono trarre vantaggio da questo trend, collaborando con i produttori polacchi di veicoli elettrici e altre componenti tecnologiche. L’Italia è già un attore significativo nella produzione di batterie e componenti elettronici, e la Polonia rappresenta una potenziale base strategica per l'espansione nel settore.
2. Infrastruttura per la Mobilità Elettrica
L'infrastruttura necessaria per supportare la crescente domanda di veicoli elettrici include stazioni di ricarica su larga scala. La Polonia deve migliorare la propria infrastruttura, con un piano per creare stazioni di ricarica ogni 60 km lungo la rete di trasporto transeuropea (TEN-T). Questo includerà punti di ricarica rapida e a corrente continua.
Opportunità per le aziende italiane: Le imprese italiane nel settore delle energie rinnovabili, delle soluzioni di ricarica e delle infrastrutture di mobilità potrebbero cogliere l'opportunità di entrare nel mercato polacco, contribuendo allo sviluppo delle stazioni di ricarica. Le aziende italiane che sviluppano software di gestione delle stazioni di ricarica o che forniscono componenti per ricarica rapida potrebbero beneficiare della crescente domanda.
3. Industria Automobilistica in Polonia
Il settore automobilistico polacco è un pilastro fondamentale dell'economia, con oltre 200.000 persone impiegate e una crescita sostenuta delle esportazioni, in particolare nel segmento delle batterie agli ioni di litio. La Polonia ha visto un aumento delle esportazioni automotive, che nel 2023 hanno superato i 26 miliardi di euro. Tuttavia, per restare competitiva, la Polonia deve garantire energia verde a prezzi competitivi, dato che la transizione verso la produzione di veicoli elettrici richiede energia pulita stabile e a basso costo.
Opportunità per le aziende italiane: Le aziende italiane che operano nella produzione di componenti automobilistici avanzati o che sono coinvolte nella produzione di energia rinnovabile potrebbero beneficiare del crescente mercato polacco. La Polonia è anche un'importante sede di produzione per batterie agli ioni di litio, settore in cui le aziende italiane specializzate nella produzione di materie prime o tecnologie avanzate potrebbero trovare opportunità significative.
4. Sostenibilità e Decarbonizzazione
La Polonia è impegnata nella riduzione delle emissioni di CO2, in linea con gli obiettivi della Commissione Europea. Le politiche ambientali stimolano l’adozione di veicoli a zero emissioni e il miglioramento delle tecnologie di produzione verde. Inoltre, l'adozione di veicoli elettrici commerciali sta crescendo rapidamente, con un impatto positivo sulle emissioni di CO2 e sull'efficienza energetica.
Opportunità per le aziende italiane: Le aziende italiane nel settore della decarbonizzazione, delle tecnologie di risparmio energetico e nella produzione di veicoli elettrici commerciali (in particolare per il trasporto pesante) potrebbero entrare nel mercato polacco, sfruttando gli incentivi governativi per le flotte verdi e le politiche di supporto alla mobilità sostenibile.
5. Sfide e Prospettive
Nonostante le opportunità, ci sono sfide significative per la Polonia nella transizione verso la mobilità a zero emissioni. La costruzione di una rete infrastrutturale di ricarica adeguata, l'elevato costo dell'energia e la crescente concorrenza internazionale (come la legge IRA negli USA) sono questioni che potrebbero influenzare la competitività a lungo termine. È fondamentale un dialogo tra governo e industria per favorire la cooperazione e sviluppare politiche efficaci.
Opportunità per le aziende italiane: Le aziende italiane che operano nel settore della green economy e che hanno competenze nella realizzazione di infrastrutture energetiche potrebbero trovare spazi significativi nel collaborare con le autorità polacche e le imprese locali per contribuire alla creazione di una rete di infrastrutture verdi e promuovere tecnologie avanzate di ricarica.
Conclusioni
Il settore automobilistico polacco sta attraversando un'importante trasformazione verso la mobilità elettrica, creando ampie opportunità per le aziende italiane specializzate in componenti tecnologici, infrastrutture di ricarica, energia rinnovabile e veicoli elettrici. Tuttavia, la competitività del mercato polacco dipende dalla capacità di affrontare le sfide relative all'energia e all'infrastruttura, con un focus sulla sostenibilità e l'innovazione tecnologica.
Il report discusso da Forsal.pl basato sulle proiezioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI) analizza la posizione economica della Polonia nel 2024, evidenziando come il paese sia ormai classificato come una nazione ad alto reddito, un traguardo che ha ottenuto grazie a un notevole aumento della sua economia negli ultimi decenni. Di seguito viene fornito un riassunto dettagliato, evidenziando i trend e le dinamiche economiche principali e le opportunità per le aziende italiane che desiderano entrare nel mercato polacco.
1. Polonia come paese ad alto reddito
Il report del FMI segna un cambiamento storico per la Polonia, che ha raggiunto il livello di un "paese ad alto reddito", secondo la classificazione del World Bank. Questo riconoscimento viene attribuito al significativo aumento del PIL pro capite polacco, che ha visto il paese passare da una posizione economica di reddito medio a quella di alto reddito. La Polonia ha raddoppiato la sua economia nel corso degli ultimi 20 anni, portandola a raggiungere circa l’80% del PIL pro capite dell'Unione Europea (UE-27), classificandosi come la 20ª economia mondiale per PIL reale.
2. Crescita economica rapida e convergenza con l’UE
Secondo il FMI, la Polonia è diventata una delle economie a convergenza più rapida in Europa. Questo significa che, negli ultimi due decenni, il paese ha ridotto significativamente il divario economico con le nazioni più sviluppate dell'UE. Sebbene il divario di reddito non sia ancora completamente colmato, la Polonia è riuscita a raddoppiare il proprio PIL, accrescendo la competitività e attraendo investimenti esteri. L'FMI prevede che la Polonia continuerà a mantenere un tasso di crescita economica elevato, con un PIL che continuerà a crescere, sebbene a un ritmo leggermente più moderato rispetto agli anni precedenti.
3. Settori chiave e modernizzazione dell'economia
Il report sottolinea la modernizzazione della Polonia che ha avuto luogo attraverso un’industrializzazione accelerata, una significativa espansione dei servizi, e una crescente apertura ai settori tecnologici e digitali. La Polonia ha visto un aumento degli investimenti in infrastrutture, automotive, e tecnologie verdi. In particolare, il settore delle energie rinnovabili, l’automotive (inclusi i veicoli elettrici) e l'innovazione tecnologica sono aree di forte crescita.
4. Inflazione e sfide per la crescita sostenibile
Nonostante questi successi, il paese deve affrontare alcune sfide. L'inflazione è aumentata, con il paese che ha visto un aumento dei prezzi e delle materie prime, in parte a causa della crisi energetica globale e dei conflitti geopolitici. La Polonia ha bisogno di affrontare la sfida della sostenibilità economica, in particolare cercando di ridurre la dipendenza dalle fonti di energia non rinnovabili e incrementando l’efficienza energetica. Ciò potrebbe influire su alcuni settori, ma rappresenta anche un’opportunità per il paese di diversificare ulteriormente la sua economia in direzione di tecnologie verdi.
5. Opportunità per le aziende italiane
Le aziende italiane possono trarre vantaggio dalla posizione crescente della Polonia come hub economico nell'Europa Centrale, grazie alla sua forte crescita economica e alta competitività. Tra le principali opportunità per le aziende italiane in Polonia ci sono:
Conclusioni
La Polonia, con una forte crescita economica e la sua recente classificazione come economia ad alto reddito, offre un ambiente favorevole per le aziende italiane che vogliono espandere la loro presenza nei settori in espansione come automotive, energie rinnovabili, infrastrutture, tecnologie digitali, e agroalimentare. Nonostante le sfide come l'inflazione e la transizione energetica, il paese rimane una delle economie più dinamiche e promettenti d'Europa, con ampie possibilità di collaborazione bilaterale e investimenti.
Fonte: Forsal.pl
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Bangkok è stata classificata al 34° posto tra le città più attraenti al mondo per gli investimenti nel 2024, guadagnando 11 posizioni rispetto al 45° posto del 2023, secondo quanto riportato dall’Amministrazione Metropolitana di Bangkok (BMA). Il portavoce Aekvarunyoo Amrapala ha attribuito questo miglioramento al progresso delle attività commerciali, all’esperienza culturale e agli scambi informativi della capitale. In particolare, l’aumento dei trasporti marittimi e la posizione strategica di Bangkok hanno contribuito al miglioramento del suo ranking.
Inoltre, l’incremento delle aziende di servizi di livello internazionale ha rafforzato il potenziale di Bangkok come hub commerciale globale, favorendo gli investimenti grazie alla facilità di fare business. Amrapala ha anche sottolineato come l’offerta culturale della città, inclusi arte performativa e visiva, e la velocità di internet abbiano contribuito a migliorarne l’attrattiva.
Nonostante i progressi, Kearney ha suggerito a Bangkok di affrontare due sfide principali per migliorare ulteriormente: migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso soluzioni ambientali efficaci e promuovere l’equità sociale, nonché rafforzare le capacità di innovazione.
(Contributo editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)
Lotteria, noto marchio di fast food sudcoreano, ha presentato due nuove varianti del 'Mozzarella Burger' in collaborazione con il celebre chef Kwon Seong-jun, noto come 'Mozzarella Burger Napoli Mafia''. Questi hamburger, che celebrano il decimo anniversario del prodotto, utilizzano mozzarella di bufala 100% naturale proveniente dal sud Italia, esaltando i sapori autentici della tradizione culinaria italiana. Le nuove varianti, 'Pomodoro Basilico' e 'Balsamico Basilico', sono state create per offrire un'esperienza gastronomica unica, richiamando i colori della bandiera italiana. La notizia è stata riportata da fnnews.com, evidenziando l'interesse della Corea del Sud per la cucina italiana e le sue influenze. Questo lancio rappresenta un ulteriore passo nella fusione tra cultura gastronomica coreana e italiana.
Le prospettive per l'economia brasiliana nel 2025, secondo gli esperti
Gli analisti intervistati da CNN Money indicano le prospettive per l'economia brasiliana e globale, evidenziando preoccupazioni sui tassi di interesse, sul debito pubblico e sull'occupazione
CNN - 01.01.2025
Lo scenario economico per il 2025 presenta diverse sfide sia a livello globale che in Brasile, ha sottolineato Gilvan Bueno, editorialista della CNN Money. Tra i principali punti di attenzione ci sono i tassi di interesse, il debito pubblico e il mercato del lavoro.
Prospettive per il Brasile
Per il Brasile le previsioni di crescita economica variano. Mentre il Bollettino Focus (Banco Central do Brasil) stima una crescita del 2% per il 2025, il Fondo Monetario internazionale (FMI) ha rivisto le sue proiezioni al 2,5%.
Bueno sottolinea che fattori come il trasferimento del reddito hanno avuto un impatto significativo sulla capacità di prevedere con precisione il PIL.
Tuttavia, l’esperto mette in guardia dei segnali di rallentamento. Molti imprenditori stanno rivedendo i loro piani di crescita ed esitanti ad accelerare gli investimenti a causa dell'aumento del costo del denaro. Si teme un possibile aumento dei casi di insolvenza, soprattutto tra le persone giuridiche.
Cambio
Il mercato valutario brasiliano ha dovuto affrontare una significativa svalutazione nel 2024, con il dollaro che ha chiuso l'anno a 6,18 R$, con un aumento di circa il 27% rispetto all’inizio del periodo.
Secondo Márcio Estrela, consulente dell’Associazione Brasiliana di Cambi (Abracam), la fine del 2024 è stata segnata da un “overshooting” del dollaro, spinto dalle pressioni stagionali tipiche di fine anno, come le rimesse degli utili e le chiusure contabili.
Inoltre, un’inflazione superiore alle attese e una certa delusione del mercato finanziario riguardo al pacchetto fiscale hanno contribuito all'aumento della valuta statunitense.
Per il nuovo anno l’esperto prevede un ammorbidimento di questo movimento. “Possiamo aspettarci che il tasso di cambio si ammorbidisca e che entro la fine del primo trimestre sarà a un livello, non lo chiamerò un livello di equilibrio, ma possiamo aspettarci che il tasso di cambio torni a qualcosa intorno a 6,05, 6,10”, ha detto Estrela.
Il consulente ha sottolineato che questa proiezione dipende da fattori quali l'assenza di un rafforzamento fiscale da parte del governo.
Un altro fattore che potrebbe rappresentare un ostacolo per il tasso di cambio quest’anno è la politica economica di Donald Trump. Tornato alla Casa Bianca, il repubblicano intende aumentare i dazi sulle importazioni con l’intento di favorire i prodotti nordamericani. L’effetto di questo movimento potrebbe essere un aumento dell’inflazione negli Stati Uniti e un rafforzamento del dollaro a livello mondiale.
Estrela ha anche commentato il ruolo della Banca Centrale (BC) nella regolamentazione dei tassi di cambio. “La Banca Centrale non ha un obiettivo di tasso di cambio, né può averne uno. Le azioni della Banca Centrale sui tassi di cambio sono giustificate in periodi di controllo della volatilità”, ha spiegato.
L’esperto ha evidenziato che, una volta superato il periodo di maggiore volatilità, gli interventi della Banca Centrale tendono a diminuire, consentendo al tasso di cambio di ritrovare naturalmente il suo equilibrio.
“La Banca centrale non agirà per raggiungere un tasso di cambio specifico, ma per controllare la volatilità derivante dai problemi del mercato”, ha concluso Estrela.
Interessi e inflazione
Per Gilvan Bueno, l’aspettativa di un aumento del tasso di interesse di base, con proiezioni che raggiungeranno il 15,25% nel 2025, è un fattore cruciale. Questo scenario è determinato dall’inflazione persistente e dalle tensioni fiscali.
Anche il dollaro forte contribuisce alle pressioni inflazionistiche, che colpiscono soprattutto i settori alimentare e dei servizi.
Bueno sottolinea che, con il 77% della popolazione brasiliana indebitata tramite scoperti di conto corrente e carte di credito, l’aumento dei tassi di interesse potrebbe avere un impatto significativo sui consumi e sulla capacità di investimento.
Mercato del lavoro
Nonostante l’attuale basso tasso di disoccupazione, Bueno mette in guardia dalla “trappola del reddito medio”. Molti brasiliani impiegati percepiscono salari bassi, il che limita la loro capacità di consumo e la crescita economica.
Con l’aumento del costo del denaro e la revisione degli investimenti da parte delle aziende, c’è il rischio di un aumento dei licenziamenti, che potrebbe alterare lo scenario di piena occupazione.
L’esperto conclude sottolineando l'importanza delle riforme economiche, citando l'esempio dell’Argentina che, nonostante le sfide, ha registrato un andamento positivo in borsa nel 2024, attribuito alle riforme attuate.
Fonte: CNN Brasil
(Contributo editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)