Notizie mercati esteri

Giovedì 28 Marzo 2024

AZIENDE A CONDUZIONE FAMILIARE: IL SISTEMA TEDESCO

Le aziende a conduzione familiare rappresentano da sempre una parte fondamentale del tessuto economico europeo, contribuendo in modo significativo alla creazione di valore, all'occupazione e alla stabilità nel panorama imprenditoriale del continente. In Germania, oltre tre milioni di aziende sono gestite a livello familiare, rappresentando oltre il 78% del totale delle imprese.

OCCUPAZIONE, DIMENSIONE E SETTORI

Lo studio “Aziende Familiari in Italia e Germania” realizzato da Fondazione Aziende Familiari (Stiftung Familienunternehmen) fornisce diversi dati relativi allo stato attuale di questo tipo di imprese.

Innanzitutto, esse giocano un ruolo centrale a livello occupazionale: in Germania oltre il 40% dei lavoratori è occupato in un family business. Dal punto di vista della dimensione aziendale, vi è una prevalenza di PMI nell’ambito: infatti, le imprese a gestione familiare rappresentano l'85% del del totale delle aziende fino a 10 dipendenti e l’80%  di quelle fino a 50 dipendenti. Al contrario, solo il 24% delle aziende con oltre 500 dipendenti sono aziende familiari. Ciò nonostante, la quota delle grandi aziende familiari presenti nel Paese è la più alta nella zona EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). Ma quali sono i settori principalmente coinvolti? Al primo posto troviamo l’edilizia, al secondo posto troviamo il settore commerciale, seguito dalla logistica.

INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE AZIENDE FAMILIARI

L’internazionalizzazione offre alle imprese a conduzione familiare molteplici opportunità, quali: la crescita di fatturato e di profitto, la diversificazione del rischio, l’accesso a nuove risorse e lo sviluppo tecnologico. Al contrario, affacciarsi a mercati esteri risulta essere una sfida per l’azienda, che deve affrontare le differenze culturali, i nuovi quadri regolatori e di diritto e i rischi legati a una diversa valuta.

La Germania, in particolare, è il primo Paese verso cui sono diretti i beni prodotti in Italia: il Paese è infatti stabilmente il primo partner commerciale dell’Italia. Le aziende familiari hanno qui un alto grado di internazionalizzazione, grazie alla spinta data dalle grandi realtà: secondo uno studio condotto da Stiftung Familienunternehmen, le 500 maggiori aziende familiari tedesche sono orientate all’internazionalizzazione e dal 2011 hanno visto una crescita del fatturato prodotto all’estero del circa il 50%.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

Ultima modifica: Giovedì 28 Marzo 2024
Giovedì 28 Marzo 2024

Copenaghen, una città in continua espansione

Nella capitale danese, Copenaghen, la popolazione è in continuo aumento e per sopperire a questo problema l’amministrazione comunale ha proposto un piano di costruzione per circa 40.000 nuove case entro il 2036.

Secondo alcune stime la popolazione di Copenaghen arriverà all’incirca a 1.5 mln di abitanti nel 2036, pressappoco 200 mila persone in più rispetto al 2024.

Negli ultimi anni, il comune si è già impegnato riguardo la costruzione di nuove abitazioni, infatti dal 2019 circa 26.800 nuove case sono state costruite e sono nati nuovi distretti, come Carlsberg Byen e Jernbannebyen.

La responsabile della strategia urbana del comune di Copenaghen, Kenneth Schultz Horst-Hansen, precisa: “La popolazione di Copenaghen continuerà a crescere, ed è qualcosa che dobbiamo pianificare.

Delle future 40 mila abitazioni, 10.000 case saranno pubbliche e 6.000 case verranno destinate agli studenti; esse troveranno luogo nel nuovo distretto chiamato Østhaven e nei quartieri di North Harbor e South Harbor. Mentre, nel distretto di Østhaven è già in corso di costruzione una nuova penisola: Lynetteholm.

Lynetteholm:

Questo fantastico capolavoro di ingegneria sarà composto da un perimetro di circa 2,5 metri sopra il livello del mare, che avrà un ruolo fondamentale per la protezione della penisola e della città stessa dalle mareggiate che provengono dal Nord.

Questo progetto rappresenta un’opportunità unica per contribuire a proteggere la città dai cambiamenti climatici e dalle tempeste, in unione con lo sviluppo urbano. Verranno create nuove aree verdi e un nuovo accesso al mare. La costruzione sorgerà rispettando il contesto esistente, la linea di vista e lo spazio acquatico, individuando i bordi e i punti più importanti all’interno e all’imboccatura del porto.

Lynetteholm rappresenta il più grande progetto edile della Danimarca, con una durata complessiva di 50 anni (2020-2070), integrando: lo sviluppo urbano, la vita urbana, il tempo, l’economia e la natura, in un approccio multidisciplinare. Quest’importante progetto sta creando e creerà una grossa quantità di posti di lavoro, circa 35.000.

Quali saranno i possibili guadagni che porterà Lynetteholm?

Il Dipartimento di Economia dell’Università di Copenaghen ha analizzato che, a fronte del costo di 20 miliardi di Corone Danesi (circa 2,7 miliardi di euro), il progetto porterà a un guadagno in termini di welfare di 136 miliardi DKK (circa 18,2 miliardi di euro).

L’ espansione metropolitana di Copenhagen:

L'espansione della città di Copenaghen è favorita anche dal prolungamento della linea metropolitana M4, che porta a Nordhavn. Questo renderà più accessibili diverse aree di Copenaghen, nello specifico la parte meridionale, creando una rete di trasporto pubblico ancora più efficiente.

Il prolungamento della metropolitana fino a Sydhavn è stato approvato dal Parlamento danese nel febbraio 2015. Sarà lungo 4,5 km e consisterà in cinque nuove stazioni da Fisketorvet a Ny Ellebjerg. Le cinque stazioni faranno parte di una nuova linea metropolitana che attraverserà il centro storico e terminerà nel prolungamento Nordhavn.

È daevidenziare come la nota artistica della metro non smetta mai di stupire: nelle future stazioni della metropolitana di Sydhavn, l'arte diventa parte integrante dell'architettura dell'edificio. Le opere saranno realizzate con il sostegno finanziario della Obel Family Foundation e della Villum Foundation, mentre la Denmark Arts Foundation si è occupata della selezione di cinque artisti rinomati per la creazione delle opere d’arte all’interno delle stazioni. 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

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Martedì 26 Marzo 2024

EAU: Dubai riduce il processo di rilascio dei visti per lavoro e residenza da 30 a 5 giorni con una nuova piattaforma

Il tempo di elaborazione per completare tutti i documenti necessari per l'acquisizione di permessi di lavoro e visti di residenza è stato ridotto da quasi un mese a cinque giorni, grazie alla nuova piattaforma Work Bundle lanciata mercoledì.

La procedura integrata ridurrà anche i documenti necessari da 16 a cinque e il numero di volte in cui ci si deve recare ai centri servizi da sette a solo due, hanno dichiarato i funzionari in una conferenza stampa.

Work Bundle integra tutte le procedure per gli enti governativi, come il Ministero delle Risorse Umane e dell'Emiratizzazione (Mohre), l'Autorità Federale per l'Identità, la Cittadinanza, le Dogane e la Sicurezza dei Porti (ICP), l'Autorità Sanitaria di Dubai (DHA), il Dipartimento dell'Economia e del Turismo e la Direzione Generale della Residenza e degli Affari degli Stranieri (GDRFA).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

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Martedì 26 Marzo 2024

Fitch Rating: Confermato il rating del credito della Repubblica di Serbia

L’agenzia di rating “Fitch Ratings” ha confermato il rating del credito della Repubblica di Serbia a livello BB+ e ha mantenuto le prospettive per ulteriori miglioramenti valutandole stabili.

L’agenzia sottolinea che il rating del credito della Repubblica di Serbia è sostenuto da un quadro politico macroeconomico credibile, da una politica fiscale disciplinata, nonché dalla crescita del PIL pro capite rispetto alla media dei Paesi con un rating simile. Nel rapporto si evidenzia che la Repubblica di Serbia ha gestito con successo i rischi macroeconomici derivanti dalla crisi energetica.

Sulla base dei dati preliminari, l’agenzia prevede una crescita economica del 2,5% per il 2023, sostenuta dagli investimenti e dal commercio.. Le esportazioni sono aumentate grazie alla capacità generata dai nuovi investimenti diretti esteri, basati sullo sviluppo di progetti infrastrutturali, sull'edilizia e sul settore immobiliare. A sostenere questa crescita è stata anche la ripresa del settore agricolo con una crescita del 9% dovuta alle condizioni meteorologiche favorevoli dopo due anni di siccità. Si stima che la domanda sul mercato interno sarà la fonte principale di crescita nel 2024 e nel 2025, mentre i consumi privati beneficeranno della continua crescita dei salari.

La Repubblica di Serbia continua sulla strada della crescita economica sostenibile, guidata da elevati investimenti diretti esteri. Grazie ai lavori sul progetto attuale più grande della Repubblica di Serbia, la costruzione del complesso “EXPO 2027”, gli investimenti capitali rimarranno ad alto livello. I progetti finanziati da investimenti diretti esteri stimoleranno ulteriormente le esportazioni, così come l’aumento della domanda all’interno dell’Unione Europea, anche se l’effetto sarà piuttosto neutrale data l’intensità delle importazioni per le esigenze di progetti edilizi e infrastrutturali.

Si prevede che la quota degli investimenti sul PIL sarà circa il 26,5% nel 2024 e nel 2025, rispetto al 18,2% registrato nel periodo tra il 2010 e il 2019. L’agenzia Fitch prevede anche una crescita del 3,3% nel 2024 e il 4,2% nel 2025, ed evidenzia che l’Accordo di libero scambio siglato con la Repubblica Popolare Cinese nel settembre dell’anno scorso, il nuovo piano di crescita dell’Unione Europea per i Balcani occidentali, nonché lo sviluppo infrastrutturale in vista dell’“EXPO 2027”, insieme sostengono una crescita elevata per il prossimo periodo.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Serba)

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Martedì 26 Marzo 2024

Serbia: Traffico turistico, gennaio 2024

Nella Repubblica di Serbia, nel gennaio 2024, rispetto a gennaio 2023, il numero degli arrivi dei turisti è aumentato dell’8,3%, mentre il numero di pernottamenti è aumentato del 3,9%.

Nel gennaio 2024, rispetto a gennaio 2023, il numero di pernottamenti dei turisti nazionali è aumentato del 6,4%, mentre il numero di pernottamenti dei turisti stranieri è aumentato dell’1,2%.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Serba)

Ultima modifica: Martedì 26 Marzo 2024
Martedì 26 Marzo 2024

Serbia: Indici della produzione industriale, gennaio 2024

La produzione industriale nella Repubblica di Serbia nel gennaio 2024 è aumentata del 6,9% rispetto a gennaio 2023, mentre rispetto  alla media del 2023 risulta inferiore del 4,1%.

L’attuale indice destagionalizzato per gennaio 2024, rispetto a dicembre 2023 mostra una crescita dello 0,1% per l’industria nel suo insieme e un calo dell’1,3% per l’industria manifatturiera.

Osservati per settore, nel mese di gennaio 2024, rispetto a gennaio 2023, si sono registrati i seguenti andamenti: il settore Minerario – un calo dell’1,1%, il settore dell’industria Manifatturiera – un aumento del 6,7% e il settore Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e climatizzazione  – un aumento dell’11,7%.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Serba)

Ultima modifica: Martedì 26 Marzo 2024
Martedì 26 Marzo 2024

Il PIL portoghese è cresciuto del 2,2% su base annua e dello 0,8% su base trimestrale - 4° trimestre 2023

Nel quarto trimestre del 2023, il PIL in volume del Portogallo ha registrato una variazione annua del 2,2%, in aumento rispetto all'1,9% del trimestre precedente. La domanda interna ha contribuito maggiormente alla crescita annuale del PIL, con un accelerazione dei consumi privati e un rallentamento gli investimenti. Inoltre, la domanda estera netta ha dato un contributo positivo alla variazione annua del PIL, con un aumento delle esportazioni superiore a quello delle importazioni, portando il saldo commerciale a un livello positivo.

Rispetto al terzo trimestre del 2023, il PIL è aumentato dello 0,8% in volume nel quarto trimestre, dopo essere diminuito dello 0,2% nel trimestre precedente. La domanda interna ha contribuito in modo più significativo alla crescita trimestrale del PIL, mentre il contributo della domanda estera netta è rimasto negativo ma meno intenso rispetto al trimestre precedente.

Complessivamente, nel 2023 il PIL del Portogallo è cresciuto del 2,3% in volume, rispetto all'incremento del 6,8% nel 2022. La domanda interna ha continuato a contribuire positivamente alla variazione annuale del PIL, sebbene con un rallentamento dei consumi privati e degli investimenti. Anche il contributo della domanda estera netta è stato positivo, ma meno marcato rispetto all'anno precedente, riflettendo un rallentamento sia delle esportazioni che delle importazioni di beni e servizi in volume. In termini nominali, il PIL è aumentato del 9,7% nel 2023, raggiungendo circa 266 miliardi di euro.

In termini nominali, il PIL è aumentato del 9,7% nel 2023, raggiungendo circa 266 miliardi di euro.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Martedì 26 Marzo 2024
Martedì 26 Marzo 2024

Per il terzo anno consecutivo, l’export traina la crescita dell’economia portoghese

Nel 2023, l'economia portoghese ha segnato una crescita del 2,3% del PIL, superando la media della zona euro per il secondo anno consecutivo. Questo risultato, secondo i dati dell'INE - Istituto Nazionale di Statistica, ha portato il PIL nominale del paese a 265,7 miliardi di euro, con un aumento del 9,7% rispetto all'anno precedente.

Le esportazioni hanno giocato un ruolo chiave nella crescita economica del Portogallo nel 2023, registrando un aumento del 4,2% rispetto all'anno precedente e rappresentando il 47,4% del PIL complessivo, con un aumento totale di 4,0 miliardi di euro.

Dopo tre anni di deficit, nel 2023 il Portogallo ha registrato una bilancia commerciale esterna positiva, con un surplus di 2,3 miliardi di euro. Si tratta di un significativo cambio di rotta, indice di una maggiore competitività economica e un rafforzamento della posizione commerciale del paese sul mercato globale.

Secondo le informazioni della Banca del Portogallo (BdP), inoltre, alla fine di dicembre 2023 la posizione degli Investimenti Diretti Esteri in Portogallo (IDE) ammontava a 180,4 miliardi di euro. Pertanto, il peso degli IDE nell'economia era del 67,9% nel 2023, mentre il peso degli IPDI era del 24,2%.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Martedì 26 Marzo 2024
Martedì 26 Marzo 2024

Ripresa Economica e Crescita: Prospettive Positive per la Repubblica Ceca

Il panorama economico della Repubblica Ceca offre segnali di ripresa e prosperità in diversi settori chiave. Secondo l'Associazione Bancaria Ceca (ČBA), il settore immobiliare registra un notevole aumento delle vendite nel quarto trimestre del 2023, indicando un miglioramento tangibile. Inoltre, le valutazioni e le previsioni delle agenzie di rating come Fitch confermano una tendenza positiva, con un outlook del paese rivisto da negativo a stabile, mantenendo una valutazione di livello AA-. La Borsa di Praga ha recentemente raggiunto livelli massimi non visti dal 2008, segnalando un ulteriore ottimismo nell'ambiente economico.

  • Il settore immobiliare della Repubblica Ceca sta già mostrando segni promettenti di ripresa, secondo l'Associazione Bancaria Ceca (ČBA). Nel quarto trimestre del 2023, le vendite di case di nuova costruzione hanno registrato un raddoppio rispetto al periodo precedente. Questo trend positivo si è esteso anche alle vendite di appartamenti e case familiari, con un aumento rispettivamente del 49% e del 45%. La ripresa delle vendite è stata inoltre sostenuta dal ritorno della domanda di mutui a scopo abitativo.

    L'analisi condotta dall'associazione bancaria ha evidenziato che, nonostante la pandemia, il calo dei prezzi degli immobili è stato inferiore alle stime precedenti. L'economista della ČBA, Jakub Seidler, ha indicato che l'anno scorso ha portato una leggera correzione nei prezzi degli appartamenti, che negli anni passati avevano registrato aumenti superiori alla crescita dei redditi. Si prevede inoltre una lieve ripresa dei prezzi nel complesso per l'anno in corso.

  • Un altro segnale positivo per l'economia ceca è arrivato dall'agenzia di rating Fitch, che ha rivisto l'outlook del paese da negativo a stabile, mantenendo la valutazione a livello AA-. Questa decisione è stata motivata dalla capacità dimostrata dalla Repubblica Ceca di superare la pandemia da COVID-19 e di gestire l'incremento dei prezzi dei beni energetici senza compromettere le prospettive di crescita a lungo termine.

    Nonostante un rallentamento temporaneo a causa degli impatti della pandemia, Fitch esprime fiducia nel recupero dell'attività economica nel prossimo futuro, con una previsione di investimenti robusti che forniranno un solido supporto all'economia. L'agenzia ha inoltre apprezzato la manovra di consolidamento messa in atto dal governo ceco per ridurre il deficit sotto il 3% nei prossimi due anni, mantenendo l'indebitamento del paese al di sotto della media dei paesi con rating AA-.

    Tuttavia, Fitch ha anche evidenziato alcuni rischi potenziali per l'economia ceca, come la perdita di disciplina fiscale o una diminuzione della competitività. Questi fattori, se non gestiti attentamente, potrebbero minare la posizione stabile attuale del paese.

  • La Borsa di Praga ha recentemente raggiunto livelli massimi non visti dal 2008, con il principale indice azionario che ha superato la soglia dei 1500 punti. Questo trend positivo è stato trainato principalmente dai titoli bancari, ma l'andamento futuro potrebbe dipendere in larga misura dalle performance dei titoli del gruppo energetico ČEZ, il cui futuro è attualmente oggetto di incertezza.

    Nonostante ciò, gli investitori esteri sembrano mostrare un crescente interesse nei titoli di stato cechi, con una quota detenuta che ha raggiunto il 35,5% nel 2023, il valore più alto dal 2019. Questo è stato influenzato dai rendimenti competitivi rimasti sopra il 4,5%, sebbene abbia portato ad un aumento dei costi per la gestione del debito.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Martedì 26 Marzo 2024
Martedì 26 Marzo 2024

Repubblica Ceca: Tendenze in Diminuzione dei Consumi di Energia e Gas

I dati del 2023 dell'uso di gas naturale ed energia elettrica in Cechia mostrano un quadro di complessiva riduzione dei consumi sia nel comparto industriale che in quello domestico/residenziale

Il consumo di gas nella Repubblica Ceca ha raggiunto il suo minimo storico da oltre tre decenni nel corso del 2023, secondo i dati forniti dall'Autorità per l'Energia. Con una diminuzione del 10% rispetto all'anno precedente, il consumo complessivo di gas è sceso a 6,76 miliardi di metri cubi, segnando il secondo anno consecutivo di calo. Questa tendenza al ribasso coinvolge tutte le categorie di consumatori, dalle famiglie alle grandi imprese, e si riflette anche nel settore dell'energia elettrica. L'ultimo dato di consumo così basso risale al 1992. Molti fattori hanno contribuito a questa tendenza, tra cui un clima più mite che ha ridotto la necessità di riscaldamento e, di conseguenza, il consumo di gas. Tuttavia, le misure di risparmio energetico adottate in risposta all'inasprimento dei prezzi e alle crescenti tensioni internazionali, soprattutto dopo la Guerra in Ucraina, hanno giocato un ruolo altrettanto significativo.

Parallelamente al calo dei consumi di gas, il consumo di energia elettrica ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 14 anni nel corso del 2023. Con una diminuzione di oltre il 4%, il consumo di energia elettrica è sceso a 57,8 TWh, segnando il secondo anno consecutivo di calo. Anche in questo caso, la tendenza al ribasso ha coinvolto tutte le categorie di consumatori, con una diminuzione del 4% nelle famiglie e del 3% negli imprenditori. Gli esperti attribuiscono questa diminuzione dei consumi di energia elettrica a diversi fattori, inclusa l'adozione di misure di risparmio energetico, condizioni climatiche più miti e il rallentamento dell'economia. Questa tendenza è stata particolarmente evidente nella prima metà dell'anno. Nonostante la diminuzione dei consumi, la Repubblica Ceca continua a essere un esportatore netto di energia elettrica. Tuttavia, la produzione complessiva è diminuita del 10%, attestandosi a 71 TWh. Questa riduzione è stata principalmente attribuita alla diminuzione della produzione delle centrali elettriche a energia fossile, mentre la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili è in aumento.

A completare questo quadro è comunque importante ricordare l'impegno della Repubblica Ceca verso una svolta più verde: la Cechia durante il 2023 ha sovvenzionato, grazie a Fondi Europei, il risparmio energetico e le fonti rinnovabili. Inoltre, è nei piani della RC il potenziamento delle proprie centrali nucleari.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Martedì 26 Marzo 2024