Martedì 29 Luglio 2025
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L’economia sudafricana è, insieme a quella egiziana e quella nigeriana, una delle tre economie più importanti del continente africano1, nonché la più industrializzata2 e diversificata3 del continente.
Il Paese affronta significative disuguaglianze sociali; secondo una pubblicazione del Fondo Monetario Internazionale risalente al 2020, il 20% più ricco della popolazione sudafricana detiene oltre il 68% del reddito, mentre il 40% più povero ne possiede solo il 7%. Ciò significa che i prodotti “premium” sono accessibili solo a una piccola percentuale che vanta un reddito più alto, e ciò si traduce in una domanda distorta.
Infine, la diversità culturale complica l'analisi del consumo di caffè e di molti alti prodotti, con scelte d'acquisto influenzate da abitudini culturali e usi sociali vari.
Secondo il rapporto South African Coffee Industry Landscape 2024, il mercato globale del caffè dovrebbe raggiungere $423,6 miliardi nel 2024, con un previsto aumento a un tasso di crescita annuale composto del 10,52% tra il 2024 e il 20284.
L'industria del caffè sta dunque crescendo globalmente. Il Sudafrica si trova, attualmente, in una fase di transizione. Il consumo di caffè nel Paese è salito da circa 589.000 unità da 60 kg nel 2016/2017 a 825.000 unità nel 20235. La cultura del caffè si sta sempre più diffondendo, con numerosi imprenditori locali e coffee shops popolari in espansione. Il Sudafrica produce principalmente arabica, ma solo circa 100 tonnellate all'anno nelle province KwaZulu-Natal e Mpumalanga. Inoltre, è necessario sottolineare che la vendita e il consumo di caffè istantaneo sono superiori alla media mondiale a causa di una precedente mancanza di appartenenza all'Organizzazione Internazionale del Caffè durante i decenni dell'apartheid6.
In Sudafrica, la cicoria (una radice priva di caffeina spesso utilizzata come sostituto del caffè) ricopre tuttora un ruolo di primordine. Molti produttori mescolano la cicoria al caffè, creando una bevanda istantanea meno costosa e dunque adatta alle classi meno abbienti. Tuttavia, sebbene il Sudafrica sia uno dei maggiori consumatori di cicoria, il mercato di questo prodotto risulta in calo. Si prevede che questo trend continuerà negli anni a venire, indicando una svolta verso una cultura del caffè di più alta qualità7.
Secondo alcuni ristoratori intervistati da ItalCham, la qualità del caffè espresso non è poi così fondamentale per i consumatori sudafricani, i quali nutrono una preferenza per bevande contenenti importanti quantità di latte, come il cappuccino e, ancor di più, il latte macchiato. I sudafricani, inoltre, dimostrano una preferenza per il caffè più amaro e, per questo, il caffè locale tostato ottiene in genere migliori risultati rispetto a quello importato, poiché mantiene meglio l'amarezza preferita. Nonostante la crescente cultura del caffè, quello istantaneo rimane, al momento, la scelta predominante, con marchi come Jacobs, Douwe Egberts, Frisco e Nescafe Ricoffy tra i più acquistati.
I ristoranti, specialmente quelli italiani, preferiscono marchi italiani come Illy, Kimbo e Lavazza. La collaborazione con i ristoranti locali è vista come una strategia efficace per gli importatori di caffè in Sudafrica.
In Sudafrica vigono delle norme che consentono ai prodotti locali di competere con quelli internazionali utilizzando sostituti del caffè più economici. Ad esempio, la miscela Ricoffy può ancora essere classificata come caffè se contiene meno del 50% di cicoria con un minimo dello 0,6% di caffeina8.
Nel mercato sudafricano del caffè, la sostenibilità gioca un ruolo significativo, con un'enfasi particolare su imballaggi ecologici e pratiche sostenibili. Le capsule di caffè sostenibili, che riducono o eliminano l'uso della plastica, stanno guadagnando popolarità, rispondendo alla crescente consapevolezza ambientale tra consumatori e produttori. Aziende come Bootlegger adottano pratiche eco-friendly, con chicchi di caffè provenienti da fonti sostenibili e certificazioni Rainforest Alliance. Anche la linea WCafe di Woolworths si impegna per la sostenibilità, offrendo una gamma completamente biologica che rispetta obiettivi ecologici, di salute ed equità.
Durante la pandemia da Covid-19 in Sudafrica, il "lockdown" ha portato alla chiusura di ristoranti e caffetterie, con un impatto significativo sul settore del caffè. Vincoli economici e aumenti dei costi hanno limitato il ritorno alle abitudini pre-Covid. Nonostante ciò, i dati conclusivi del 20239 indicano una crescita positiva, e sebbene l'industria debba affrontare diverse sfide, si prevede un ritorno ai livelli di consumo pre-pandemia entro il 2025, segnalando una prospettiva positiva per la ripresa e la crescita del settore10.
In conclusione, possiamo affermare che in Sudafrica la cultura del caffè sta vivendo una crescita costante nonostante un'iniziale esclusione del Paese dal mercato globale. La domanda varia dai caffè istantanei più economici alle miscele pregiate. Gli importatori, per avere successo, devono rispondere alle preferenze dei consumatori locali e competere con prodotti sostitutivi, bilanciando qualità e prezzo.
1. World Economic Outlook (October 2023) - GDP, current prices (imf.org)
3. South Africa’s voice to be heard in Davos (african.business)
4. Coffee South Africa, Statista, https://www.statista.com/outlook/cmo/hot-drinks/coffee/south-africa
5. The coffee trend in South Africa - CoffeeBI | Coffee Business Intelligence
6. International Coffee Organization | (icocoffee.org)
7. International Coffee Organization | (icocoffee.org)
8. South Africa very nearly banned bad coffee – but instead gave chicory a new category | News24
9. South African Coffee Industry Overview | Insight Survey
10. What’s brewing? The current state of SA’s coffee industry – BMi Research
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)
Nel quarto trimestre del 2023 si è registrato in Polonia un lieve aumento nelle aperture di nuove aziende, pari al 2,6% rispetto allo stesso periodo nel 2022.
Considerando, tuttavia, l'intera annata, il numero di nuove imprese registrate è diminuito del 2% rispetto all'anno precedente, mentre un aumento significativo è stato osservato principalmente nel settore alberghiero e della ristorazione, cresciuto del 15%, e nei servizi, con un aumento del 9,3%. Al contrario, si è registrato un calo nei settori delle telecomunicazioni, con una diminuzione del 20,5%, e nei trasporti e nell'attività magazziniera, dove il calo è stato del 1,3%.
Nello stesso periodo, il numero di bancarotte nel quarto trimestre del 2023 è diminuito del 12,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, nel corso dell'intero 2023 si è registrato un aumento delle bancarotte di quasi il 16% rispetto al 2022. Il calo delle bancarotte è stato particolarmente evidente nel settore industriale ed edile.
Rimangono, perciò, aperte le numerose sfide legate al mantenimento della stabilità delle imprese di fronte alle dure condizioni economiche dell’ultimo biennio.
Fonte: http://tinyurl.com/bd4px478
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Il ministero delle infrastrutture ha annunciato che non rinnoverà le concessioni private per le autostrade A4 e A2. Dopo la scadenza dei contratti, la gestione delle due autostrade passerà alla Generalna Dyrekcja Dróg Krajowych i Autostrad (Direzione generale delle strade e autostrade nazionali), e diventeranno gratuite per i veicoli privati e le motociclette.
La decisione è stata presa in seguito alla valutazione della GDDKiA, la quale ha considerato ingiustificato l’aumento delle tariffe di pedaggio per il tratto dell’autostrada A4 Katowice-Cracovia proposto dalla Stalexport Autostrady Małopolska.
Le nuove tariffe prevedevano un aumento per i veicoli di categoria 1, 2, 3, 4 e 5. La scadenza del contratto di concessione per l’A4 Katowice-Cracovia è prevista per marzo 2027, mentre quello sull’A2 Świecko-Nowy Tomyśl-Konin scadrà nel 2037.
Tutte le strade a pedaggio in Polonia sono divenute gratuite per i veicoli privati e le motociclette a partire dal 1° luglio 2023, inclusi alcuni tratti autostradali gestiti dalla GDDKiA come la Konin-Stryków e la Breslavia-Sośnica. Anche il tratto A1 Danzica-Toruń è stato reso gratuito per le motociclette e i veicoli privati a due assi dal 4 settembre 2023.
Fonte: http://tinyurl.com/4nhfw4ak
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Il GUS (Istituto centrale di statistica) ha pubblicato i dati sulla media nazionale per l'anno 2023 riguardanti lo stipendio dei medici, aumentato con un media del 12,5% pari a una cifra oscillante fra i 550 e i 1.100 złoty.
Nel 2022 era stata introdotta una legge secondo la quale i salari del personale sanitario devono essere soggetti a una rivalutazione annuale.
La maggior crescita salariale è prevista per i medici dotati di una qualche specializzazione. Anche altri operatori sanitari riceveranno aumenti salariali a seconda del loro livello di istruzione e specializzazione. Tali aumenti cominceranno da luglio e saranno i secondi dall'entrata in vigore della legge sui salari del personale sanitario.
Fonte: http://tinyurl.com/ymksnndd
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
L'inizio della costruzione dell'Impianto dell'integrazione e collaudo dei semiconduttori della statunitense Intel era previsto per il primo trimestre di quest'anno. L'investimento, dal valore di quasi 20 miliardi di złoty, avrebbe dovuto dipendere al 30% dalle risorse statali.
Tuttavia, la richiesta di approvazione dell'UE non è stata inviata. Il governo ha dichiarato, perciò, di voler rinegoziare l'accordo, fermando la costruzione dell’impianto.
La Intel ha dichiarato che il nuovo impianto, insieme a quello esistente per la produzione di wafer di silicio in Irlanda e a un secondo impianto previsto a Magdeburgo, avrebbe contribuito a creare una catena di fornitura completa e tecnologicamente avanzata, la prima del suo genere in Europa, per la produzione di semiconduttori per circuiti integrati. Il governo esigerebbe che la società statunitense metta più fondi a disposizione.
Fonte: http://tinyurl.com/mttx7spw
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
La presidenza belga del Consiglio dell'UE ha annunciato un accordo sulle nuove regole per la riduzione del debito pubblico. Il ministro delle finanze, Andrzej Domański, ha dichiarato che questa è una buona notizia per la Polonia, poiché le nuove regole fiscali dell’UE includeranno l'esclusione degli investimenti nella difesa dalla procedura per il disavanzo e la possibilità di prolungare gli adeguamenti fiscali. Il ministro Domański ha ringraziato Vincent Van Peteghem, il ministro delle finanze belga, per il lavoro svolto.
Il governo polacco prevede di destinare il 4,1% del PIL alla difesa, il che potrebbe influenzare significativamente l'indebitamento pubblico; Domański ha, perciò, invocato la solidarietà dell’UE nelle spese per la difesa. Secondo le nuove regole, gli Stati membri con un debito pubblico superiore al 60% del PIL o un disavanzo superiore al 3% saranno tenuti a ridurre il disavanzo dello 0,5% annuo. In Polonia, il deficit previsto per il 2024 sarà del 5,1% del PIL, superando significativamente il limite del 3% fissato dall'UE.
Fonte: http://tinyurl.com/2khud7mm
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Il Presidente della NBP (Banca Nazionale Polacca), Adam Glapiński, ha svelato un piano per potenziare le riserve auree, sottolineando il loro valore come salvaguardia condivisa per la Polonia.
La banca centrale mira a raggiungere un livello del 20% delle riserve di cambio. Questa decisione punta a potenziare la solidità della NBP ed è cruciale per le agenzie di rating.
Glapiński ha spiegato che le riserve auree appartengono a tutti i polacchi e fungono da mezzo di preparazione per sfide potenziali.
Riguardo alla decisione del Consiglio di Politica Monetaria (RPP) di mantenere i tassi di interesse, il presidente della NBP ha sottolineato che l'inflazione scenderà al target inflazionario della NBP entro tre mesi. I suoi commenti affrontano anche sfide come la pandemia e la guerra in Ucraina, così come le incertezze che ostacolano le riduzioni dei tassi di interesse. Glapiński ha respinto le speculazioni riguardanti azioni anti-governative della NBP e ha confermato la disponibilità a cooperare con il governo.
Fonte: http://tinyurl.com/48epeu8m
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Un nuovo gigante nel settore farmaceutico
Due grandi aziende danesi, Novozymes e Chr. Hansen, si sono fuse per creare un gigante del settore farmaceutico. Novozymes e Chr. Hansen sono entrambe società di bioscienze: Novozymes sviluppa, produce e fornisce enzimi industriali a diversi settori come l'agricoltura, la salute degli animali, gli alimenti e le bevande; mentre Chr. Hansen sviluppa soluzioni di ingredienti naturali per l'industria alimentare, nutrizionale, farmaceutica ed agricola. Sia Chr. Hansen che Novozymes producono enzimi, microrganismi e altri ingredienti utilizzati, tra l'altro, nella produzione di alimenti, detersivi e mangimi.
La fusione è stata denominata Novonesis, indicando un nuovo inizio: "Novonesis riflette da dove veniamo, cosa possiamo raggiungere e cosa vogliamo diventare insieme. In Novonesis vogliamo unire le menti più brillanti e la migliore scienza e tecnologia del settore per aiutare i clienti e le aziende a prosperare e allo stesso tempo rendere possibile la soluzione di alcune delle più grandi sfide che tutti noi dobbiamo affrontare", ha dichiarato Ester Baiget, presidente e CEO di Novozymes.
Impatto della fusione sul mercato
La fusione definitiva delle due aziende è prevista per il primo trimestre del 2024. Questa unione promette di portare numerosi benefici sia per le aziende coinvolte che per il ruolo della Danimarca come hub biotecnologico. La nuova entità, Novonesis, si posizionerà tra le principali aziende di biosoluzioni a livello mondiale, con una forza lavoro di 10.000 persone e un fatturato annuo di 27 miliardi di corone danesi. Si prevede inoltre che la fusione porterà a risparmi significativi, di 1,5 miliardi di euro in quattro anni, grazie alle sinergie tra le due entità. Tuttavia, per competere efficacemente a livello globale e sviluppare il settore delle biosoluzioni, è necessario un aggiornamento della legislazione dell'UE, considerando gli investimenti significativi effettuati da Cina e Stati Uniti e la loro legislazione flessibile in questo campo.
Biotecnologie e Opportunità d'Investimento in Danimarca
La Danimarca, patria di aziende farmaceutiche globali come Novo Nordisk e Lundbeck, ha un settore biotecnologico e farmaceutico rinomato a livello mondiale, caratterizzato da un'innovazione che risale al 1900. Con una reputazione eccellente nella ricerca sul cancro, sul sistema nervoso centrale, sul diabete e sulle malattie infettive, questo settore è sinonimo di alta qualità, produttività e sostenibilità. Fattori come un panorama produttivo avanzato, un ambiente commerciale favorevole e un clima politico che supporta l'industria biotecnologica, favoriscono ulteriormente l'espansione del business nel Paese.
Inoltre, la Danimarca possiede la migliore infrastruttura di distribuzione al mondo. Infatti, poiché il 90% della produzione farmaceutica danese viene esportata e circa il 20% delle esportazioni totali della Danimarca è costituito da prodotti farmaceutici, l'aeroporto di Copenaghen rappresenta l'hub del Nord Europa per la logistica e la supply chain del settore farmaceutico.
Infine, il Paese offre un ambiente produttivo a basso rischio, come un approvvigionamento energetico altamente affidabile, un'esposizione minima ai cambiamenti climatici, una bassa probabilità di disastri naturali e una forte attenzione alla sicurezza informatica. A ciò si aggiunge la forte attenzione del paese alla sostenibilità e all’agenda green. Per tutte queste ragioni la Danimarca si conferma una destinazione di investimento attraente per gli operatori del settore biotecnologico e farmaceutico. Novonesis segna un importante sviluppo nel settore farmaceutico, creando un gigante delle bioscienze con notevoli prospettive di crescita e impatto sul mercato globale.
Fonti: http://tinyurl.com/mtyj82dd ; http://tinyurl.com/tdjjp2s2; http://tinyurl.com/ykjsnf8j; http://tinyurl.com/bp69sjhv; http://tinyurl.com/2s3s3dbc
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)
Nel corso del 2022, la Repubblica Ceca ha sperimentato un notevole aumento dei prezzi dei terreni agricoli, raggiungendo una media di 12.885 euro per ettaro, rispetto ai 3.662 euro del 2013. Questa crescita, trainata dalle regioni occidentali e dalla Boemia Centrale, ha influenzato anche gli affitti, con una media di 151 euro per ettaro.
Il mercato immobiliare di Praga ha mostrato segnali di stabilità nel terzo trimestre dell'anno, lo indicano i dati di Deloitte. Il "Rent Index" - sempre di Deloitte - invece indica una contrazione nei canoni d'affitto in tutta la Repubblica Ceca.
I prezzi dell'immobiliare e dei terreni agricoli in Cechia - rispetto al 2012/2013 - registrano un generale raddoppio dei prezzi.
Il taglio dei tassi d'interesse della Banca Centrale Ceca potrebbe essere volano per il mercato immobiliare? Durante la sua riunione tenutasi giovedì 8 febbraio, la Banca Centrale Ceca (ČNB) ha annunciato una riduzione dei tassi d'interesse di mezzo punto percentuale. Questa mossa segue il trend avviato lo scorso dicembre, quando i tassi erano diminuiti dello 0,25%. La decisione è stata influenzata dall'andamento dell'inflazione, che ha mostrato un rallentamento nei mesi finali del 2023. Si prevede che l'inflazione si avvicinerà al 3% entro gennaio, avvicinandosi alla soglia superiore della fascia di tolleranza. La riduzione del tasso base, portato al 6,25%, potrebbe, quindi, avere un impatto sul mercato immobiliare, rendendo i mutui più convenienti per l'acquisto di abitazioni.
Fonte: http://tinyurl.com/5n74rmcy
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
Dopo un lungo periodo di stagnazione, il commercio al dettaglio in Repubblica Ceca mostra segni promettenti di ripresa secondo l'Ufficio di Statistica Ceco. I dati di dicembre evidenziano un aumento dei ricavi del 1,6%, segnalando un miglioramento nell'economia. Tuttavia, rimangono sfide, come la contrazione dei ricavi nel settore alimentare e la carenza di turisti stranieri, specialmente a Praga, che continua a influenzare i pernottamenti.
Fonte: https://www.camic.cz/it/news/
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)