Martedì 6 Maggio 2025
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Il governo britannico ha annunciato una nuova scadenza per la compilazione delle dichiarazioni di esportazione attraverso il Servizio di Dichiarazione Doganale (CDS). Il CDS sta sostituendo gradualmente il sistema CHIEF (Customs Handling of Import and Export Freight) e secondo le scadenze iniziali, gli esportatori avrebbero dovuto completare la transizione entro il 31 ottobre 2023.
Tuttavia, HMRC ha affermato che sta ora adottando un “nuovo approccio graduale”: i dichiaranti selezionati dovranno passare al CDS per le esportazioni entro il 30 novembre 2023, mentre tutte le altre aziende dovranno utilizzarlo entro il 30 marzo 2024. Dall’autunno 2022 le imprese sono tenute a compilare le dichiarazioni di importazione su CDS.
Sarah Hartley, direttrice del border change delivery presso HMRC, ha dichiarato: “Dopo aver lavorato a stretto contatto con i nostri partner industriali, stiamo introducendo un approccio graduale per la transizione delle dichiarazioni di esportazione su CDS. Tuttavia, le aziende che attualmente dispongono della funzionalità IT, potranno già farlo entro giovedì 30 novembre 2023. Metteremo a disposizione una guida completa per tutti i dichiaranti, per garantire che la transizione sia il più agevole possibile per ogni azienda”.
HMRC ha inoltre affermato che la nuova tempistica consentirà di fornire un “migliore supporto” agli esportatori. Le aziende che riusciranno a passare ai CDS prima della prima scadenza, il 30 novembre, verranno successivamente contattate da HMRC - o dallo sviluppatore del software - a settembre.
Kevin Shakespeare, direttore dei progetti strategici e dello sviluppo internazionale presso l’Institute of Export & International Trade (IOE&IT), ha affermato che l’estensione è “benvenuta e molto attesa”, ma ha aggiunto che le imprese continueranno ad aver bisogno di supporto. “Il nuovo approccio graduale di HMRC sarà accolto favorevolmente da molti esportatori. La nuova tempistica offrirà al governo e alle imprese il tempo necessario per prepararsi adeguatamente. Gli esportatori che utilizzano i servizi multi-agente per le loro dichiarazioni doganali potrebbero trovarsi nella posizione di avere un mix di voci CHIEF e CDS, analogamente a quanto successo con l'introduzione del CDS per le importazioni."
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
Dal 2018, anno in cui in Canada operavano più di 350 imprese impegnate nella immersive technology, il mercato è da allora più che duplicato. Le aziende, operanti nei settori AR e VR, infatti presentavano un fatturato che è passato da 221 milioni di dollari americani nel 2018 a 564 milioni nel 2022.
La provincia dell'Ontario poteva contare il maggior numero di imprese del settore e il maggior numero di offerte per posti di lavoro (400 nel periodo 2017-2020). A questo si aggiungono altri indicatori considerati di fondamentale importanza nel misurare l’attività nel settore delle immersive technologies ovvero il numero di programmi accademici e associazioni di settore dedicate alle tecnologie immersive, e la presenza più o meno intensa di gruppi accomunati dall’interesse per le tecnologie immersive, o ad applicazioni specifiche delle stesse.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))
L’Indicatore del Clima Economico (ICE) per l’America Latina è cresciuto di 33,8 punti dal secondo al terzo trimestre del 2023, raggiungendo un livello di 99,6 punti, avvicinandosi così alla zona favorevole (sopra i 100 punti), ha sottolineato l’indagine condotta dall’Istituto Istituto Brasiliano di Economia della Fondazione Getulio Vargas (Ibre/FGV). Il progresso è stato alimentato dalla performance del Brasile, che ha raggiunto il livello economico più alto dal 2012.
"I risultati del Brasile hanno guidato questo miglioramento, seguito dal Messico", ha giustificato la FGV in una nota.
L’Indice della Situazione Attuale (ISA) è aumentato di 33,6 punti dal secondo al terzo trimestre del 2023, portandosi a 85,7 punti. L’Indice delle Aspettative (EI) è aumentato da 33,9 punti a 114,2 punti, recuperando parte delle perdite subite nel trimestre precedente, passando dalla zona delle aspettative sfavorevoli a quelle favorevoli.
L'ICE del Brasile è salito di 62,6 punti, passando da 58,8 punti (zona sfavorevole) nel secondo trimestre a 121,4 punti (zona favorevole) nel terzo trimestre, il livello più alto dal quarto trimestre del 2012, quando era a 125,3 punti.
Nell'ICE brasiliano, l'ISA è salito di 71,4 punti, a 100,0 punti, il miglior risultato dal secondo trimestre del 2012, quando era a 116,1 punti. L'EI è aumentato da 51,5 punti a 144,4 punti.
"La traiettoria di caduta del tasso di inflazione, l’approvazione del quadro fiscale e della riforma fiscale, oltre alle revisioni della proiezione del PIL, sarebbero alcuni dei fattori che spiegano questi risultati. L'indagine è stata effettuata prima che il tasso Selic (il tasso di interesse di base dell’economia brasiliana) venisse tagliato dalla Banca Centrale, il che può essere interpretato come un altro fattore positivo. Si osserva, tuttavia, che le riforme necessitano ancora di essere regolamentate e che l'ICE potrebbe risentire dei risultati ottenuti al termine del processo, nel 4° trimestre", ha giustificato il FGV.
Fonte: https://tinyurl.com/2v456ez5
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)
Le informazioni settoriali riportate in allegato guardano al settore delle startup su territorio canadese con particolare attenzione alla provincia dell'Ontario.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))
Dal 28/06, le aziende brasiliane che necessitano di licenze per importare o esportare merci hanno trovato più facile svolgere le loro operazioni. La misura, denominata Licenza Flex, semplifica la routine e riduce i costi per le aziende che necessitano di consenso (autorizzazione) per commerciare con altri Paesi. La modifica è entrata in vigore con il Decreto 11.577, pubblicato il 28 giugno 2023 sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione e fruibile attraverso il Portale Unico del Commercio Estero.
Più flessibilità logistica e meno burocrazia
Con emissione basata su scadenze, quantità o valori delle operazioni, la Licenza Flex può sostituire centinaia di documenti, riducendo i costi e consentendo flessibilità logistica per effettuare esportazioni e importazioni in modo consolidato o graduale nel tempo.
Clicca qui per accedere al Decreto 11.577 del 27 giugno 2023. (in allegato: traduzione del suddetto Decreto)
Nuovo Processo di Importazione nel Portale Unico del Commercio Estero
L'importante innovazione, formalizzata con l'inserimento dell'articolo 5-A nel Decreto 660/92, rientra nel Nuovo Processo di Importazione attuato nell'ambito del Programma Portale Unico del Commercio, progetto strategico del Ministero delle Finanze e dello Sviluppo, Industria e Commercio, che è cogestito dal Segretariato dell'Agenzia delle Entrate del Brasile e dal Segretariato del Commercio Estero. In pratica le licenze verranno rilasciate dall'importatore attraverso il modulo LPCO (Licenze, Permessi, Certificati e Altri Documenti) e saranno associate ai prodotti presenti nel Catalogo Prodotti delle aziende, e potranno essere collegate a più Duimp (Dichiarazione Unica di Importazione), secondo le condizioni di ciascuna licenza.
Fonte: https://tinyurl.com/5xasfpxv
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)
Transpetro ha in programma di lanciare nel gennaio 2024 un bando per la contrattazione di 25 navi che saranno costruite in Brasile per espandere la propria flotta. L'annuncio è stato dato dal presidente della società, Sérgio Bacci, in occasione dell'apertura di Navalshore 2023, che si svolge presso l’ExpoMag, a Rio de Janeiro. Gli obiettivi sono dare priorità alla holding Petrobras, contribuendo a ridurne i costi noleggio, e rafforzare il ruolo di leader di Transpetro nella ripresa dell’industria navale brasiliana.
“Per rendere il settore più forte, è necessaria una politica statale a lungo termine, che includa linee di credito accessibili, regole adeguate sui contenuti locali e ordini pubblici e privati perenni. Stiamo sviluppando, insieme a Petrobras, il programma TP 25, che prevede la contrattazione di almeno 25 navi per il cabotaggio, supportando così la generazione di ordini a medio e lungo termine in Brasile”, ha affermato, al lato del direttore della Navigazione e Idrovie del Ministero dei Porti e degli Aeroporti, Dino Batista.
Un altro ruolo importante di Transpetro in questo scenario è quello di partecipare alle discussioni per sviluppare una nuova politica di contenuto locale che soddisfi le opere iscritte al Programma di Accelerazione della Crescita (PAC). Secondo Bacci il governo federale ha creato la Commissione Interministeriale per le Innovazioni e le Acquisizioni e l'azienda raccoglierà suggerimenti che servano al settore navale e offshore.
La fattibilità delle linee di credito, la riqualificazione della forza lavoro per far fronte alle commesse che arriveranno ai cantieri navali e la comprensione di come avverrà la transizione energetica sono le basi necessarie per questa tanto attesa ripresa.
Internazionalizzazione ed espansione degli affari
La ricerca di nuovi affari internazionali è stato uno dei temi principali. Transpetro intende sfruttare la propria esperienza nella logistica e sfruttare potenziali partnership. A questo scopo, la società sta attualmente negoziando la firma del primo memorandum d'intenti internazionale con la Suriname's National Energy, Oil and Gas Company (Staatsolie), una società statale del Suriname, per valutare le possibilità commerciali.
Bacci ha sottolineato nel corso dell'evento che l'azienda può essere un attore importante per sostenere i Paesi che si stanno sviluppando in termini logistici. “Cercheremo nuovi clienti in Brasile o all’estero. Stiamo parlando con i rappresentanti dell'Argentina e della Guyana, tra gli altri Paesi. E abbiamo già clienti privati per operazioni Ship to Ship e Barge to Ship”, ha esemplificato.
Transpetro a Navalshore
Transpetro è sponsor della principale piattaforma di business per l'industria marittima in America Latina - Navalshore, che si svolge presso Expo Mag, a Rio de Janeiro. Mercoledì 23, il direttore dei Trasporti Marittimi, Condutture e Terminali, Jones Soares, è ospite del panel "Transizione energetica nell'industria marittima.
Oltre a partecipare ai dibattiti, l'azienda dispone di uno spazio strategicamente posizionato all'ingresso della manifestazione, dove i visitatori possono vedere da vicino il funzionamento di un simulatore di trasporto marittimo, installato nello stand. Un'altra attrazione mostra, con interattività, la storia della flotta di 36 navi della compagnia. Transpetro fornirà inoltre ai partecipanti di Navalshore uno spazio sociale nella Sala Somos Transpetro.
Informazioni su Transpetro - Transpetro gestisce 49 terminali (28 acquaviari e 21 terrestri), circa 8.500 chilometri di condotte e 36 navi. La società è la più grande azienda logistica multimodale per petrolio, derivati e biocarburanti in America Latina. Transpetro fornisce servizi ai distributori, all'industria petrolchimica e ad altre aziende del settore petrolifero e del gas. Il portafoglio della più grande filiale di Petrobras conta più di 170 clienti.
Fonte: https://tinyurl.com/3a6nnv38
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)
Nel mese di giugno 2023 nella Repubblica di Serbia sono stati rilasciati 2.579 permessi di costruire, rappresentando un aumento del 17,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Del totale dei permessi rilasciati a giugno, l'81,0% riguarda edifici, mentre il restante 19,0% si riferisce ad altre costruzioni. Se si considerano solo gli edifici, il 79,9% dei permessi è stato concesso per edifici residenziali e il 20,1% per edifici non residenziali. Per quanto riguarda le altre costruzioni, la parte più consistente riguarda tubazioni, infrastrutture di comunicazione e cavi elettrici (67,2%).
In base ai permessi rilasciati a giugno 2023 nella Repubblica di Serbia, è prevista la costruzione di 3.535 appartamenti con una superficie media di 69,1 m². Considerando il totale degli appartamenti all'interno dei nuovi edifici residenziali, il 9,3% verrà realizzato in edifici monolocali, con una superficie media di 149,5 m², mentre l'88,8% degli appartamenti sarà costruito in edifici con tre o più unità abitative, con una superficie media significativamente inferiore, pari a 60,1 m².
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Serba)
Dieci nuovi progetti utilizzeranno strumenti di osservazione satellitare e intelligenza artificiale (AI) per produrre previsioni e modelli utilizzabili in diversi settori, dall’agricoltura e l’energia, fino alla finanza. Finanziate dall’Agenzia spaziale britannica, queste applicazioni non solo consentiranno ad aziende, governi e altri soggetti di comprendere e mitigare i rischi futuri, ma aiuteranno anche a identificare opportunità di finanziamento green che potrebbero supportare una crescita sostenibile.
Il ministro per la Scienza, l'Innovazione e la Tecnologia, George Freeman, ha dichiarato: “Le grandi sfide del nostro tempo necessitano di soluzioni coraggiose e la prospettiva unica offerta dallo spazio potrà svolgere un ruolo importante nel garantire la salute del nostro pianeta e delle persone che ci vivono. Sostenendo gli scienziati britannici a sfruttare al massimo la tecnologia moderna - comprese le analisi satellitari e l’intelligenza artificiale - aiuteremo le nostre aziende facendo crescere l’economia del paese, portando avanti al contempo la nostra ambizione di rendere il Regno Unito un attore importante nel settore spaziale”.
Ciascun progetto riceverà un finanziamento fino a £55.000 per iniziare lo sviluppo dei propri servizi e analizzare i dati disponibili sul pianeta Terra, comprese le emissioni di metano e protossido di azoto, la resilienza dei corsi d'acqua, i cambiamenti della biodiversità e l’infrastruttura delle tecnologie di decarbonizzazione.
Inoltre, un'applicazione dell’azienda EOLAS Insight Ltd svilupperà un servizio di mappatura e reporting incentrato sulla resilienza dei corsi d'acqua, aiutando le aziende a comprendere gli effetti dell’aumento delle temperature globali e i vantaggi di investire in strategie di mitigazione - come la creazione di boschi lungo i fiumi. Un progetto di Omanos Analytics, nel frattempo, genererà dati sull’impatto del cambiamento climatico sui diversi gruppi demografici, consentendo lo sviluppo di approcci più integrati e globali alle questioni legate all’ambiente.
Il finanziamento totale di £530.000 rappresenta la seconda tranche di investimenti da parte dell’Agenzia spaziale britannica nello studio dei cambiamenti climatici. Ciò fa seguito a un premio di £85.000 assegnato all’inizio di quest’anno che è stato suddiviso tra nove organizzazioni britanniche - inclusi alcuni progetti in fase iniziali di sviluppo – e che ha permesso loro di dimostrare il potenziale delle loro idee imprenditoriali.
Altri progetti includeranno il Recycle2Trade con sede a Brighton per monitorare i siti ambientali, il progetto Demeter di TrackGenesis Ltd con sede ad Aberdeen per combinare l'osservazione della Terra e i sistemi di navigazione globale, sostenendo la produzione alimentare, e il progetto Trade In Space ad Edimburgo che esaminerà la deforestazione legata all’agricoltura.
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
La Danimarca presenta una delle coste più lunghe al mondo, per una lunghezza totale di 7300 km. È dunque concepibile che la pesca sia un settore importante dell’economia danese. Lo confermano i dati dell’Agenzia per la Pesca: circa 8000 persone sono complessivamente impiegate nel settore, mentre il valore dei prodotti della pesca esportati (compresi i prodotti basati su materie prime importate) è di 20,5 miliardi di corone danesi (2,7 miliardi di euro). Lo scopo di questo articolo è di fornire una visione generale del settore ittico danese.
Le aree
Il settore ittico in Danimarca si divide in tre settori principali: la pesca marina, la pesca nelle acque interne e l’acquacoltura.
La pesca marina si concentra nello Jutland Occidentale e Settentrionale e sull’isola di Bornholm nel Mar Baltico. A livello locale hanno importanza anche la pesca di aragosta norvegese nel Kattegat e di cozze blu nel Limfjord.
La pesca di cattura si divide in tre principali categorie:
Circa 500 laghi e stagni caratterizzano il territorio danese, la maggioranza dei quali piccoli e poco profondi. Il lago più grande è l’Arresø (41 km²), sull’isola della Zelanda. Il fiume principale è il Gudenå, con una lunghezza di 158 chilometri. La pesca commerciale nelle acque interne è ora di importanza marginale, poiché il pescato è andato calando durante gli ultimi 20-30 anni. Rimane invece attivo il settore della pesca sportiva. Le specie principali della pesca in acque interne sono: anguilla, pesce persico, orata, luccio, luccioperca e latterino.
Per quanto riguarda l’acquacoltura, la specie più allevata in Danimarca è la trota iridea, che costituisce circa il 60% della produzione totale. La produzione è divisa in due segmenti: allevamenti a terra e gabbie marine. Le tecniche utilizzate oggi sono stagni, raceway e sistemi a ricircolo (RAS) che producono trote di piccole dimensioni. Tra le altre specie allevate vi sono la luccioperca, il rombo e il salmone.
L'allevamento in gabbie marine in Danimarca è stato introdotto negli anni '70 e oggi rappresenta il 23% della produzione totale di trote. Circa il 70% dell'allevamento si svolge nell'area del Mar Baltico.
L'allevamento di cozze blu (principalmente su lunghe lenze sospese) è un'attività nuova, iniziata nel 2006, che ha registrato una crescita significativa negli ultimi tempi: i volumi totali hanno raggiunto le 7.831 tonnellate nel 2020, con un aumento di oltre tre volte rispetto al 2016. Esso avviene principalmente nel Limfjord, nella parte settentrionale dello Jutland, ma anche nello Skagerrak e nel Kattegat.
L’aspetto commerciale
Il valore totale annuo del pescato ammonta a 3 miliardi di corone danesi (0,4 miliardi di euro). Come già menzionato, il valore totale dei prodotti di pesca esportati è di 20.5 miliardi di corone danesi; quindi, si può dire che la Danimarca sia un grande esportatore di pesce e frutti di mare.
La Danimarca è anche un grande importatore di materie prime. La maggior parte degli impianti di lavorazione si trova nello Jutland settentrionale. Il volume di produzione fluttua tra le 450 e le 520 mila tonnellate. In media, la produzione di farina e olio di pesce ammonta al 60% del volume totale dei prodotti non destinati al consumo umano.
Tra i prodotti destinati al consumo umano, le conserve e le scatolette di pesce rappresentano circa il 60% del volume totale. I filetti freschi sono il secondo gruppo di prodotti, con una media del 18%, seguiti dai prodotti affumicati, salati ed essiccati (16%) e dai filetti congelati (8%). I prodotti a base di aringa rappresentano fino al 28%, il salmone fino al 25% e il merluzzo fino al 16% del volume totale dei prodotti destinati al consumo umano.
Il consumo
Nel 2019, il consumo di prodotti della pesca e acquacolture ammontava a 22,1 kg pro-capite. Le specie di pesce più popolari erano merluzzo, nasello, aringa, sgombro e salmone. I consumatori di pesce più regolari si trovano prevalentemente nelle fasce tra gli over 40. I giovani consumano considerevolmente meno pesce, tanto che la Danimarca ha il numero minore di consumatori regolari di pesce in questa fascia di età.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)
La Settimana del Pesce è giunta alla sua 20esima edizione con l'obiettivo di espandere ulteriormente il consumo di pesce in Brasile. Dalla prima edizione, nel 2004, la manifestazione ideata dal Ministero della Pesca e, attualmente, organizzata dal settore privato, ha visto il consumo aumentare dai 6,5 chili per abitante all'anno agli attuali 10 chili per abitante/anno.
“Dà un aumento del 65%”, ha detto ad Agência Brasil il presidente dell'International Fish Congress & Fish Expo Brasil (IFC Brasil) e membro del coordinamento nazionale dell'evento, Altemir Gregolin. L'obiettivo della Settimana del Pesce, che si terrà in tutto il Paese dal 1° al 15 settembre prossimi, è rendere il consumo di pesce una pratica quotidiana per i brasiliani.
Secondo Gregolin contribuiscono in questo senso due fattori. Il primo riguarda il fatto che l’iniziativa, ideata dal governo e ora coordinata dal settore privato, si perpetua da 20 anni. “Questo dato da solo dimostra l’importanza che l’evento ha per il settore e per l’incremento dei consumi”. L'ex ministro ha informato che l'obiettivo è aumentare i consumi del 30% rispetto alle settimane normali, con l'evento che si svolgerà in tutti gli stati brasiliani. “Decentralizzare di più, raggiungere comuni di piccole e medie dimensioni, dare copertura nazionale alla Settimana del Pesce”.
Negli ultimi tre anni si è lavorato sulla prospettiva del decentramento. Gregolin ha osservato che quest'anno l'obiettivo è più alto. “Oltre alle capitali, l’obiettivo sono le campagne. In tutti gli stati ci sono dei coordinatori, e negli stati lavorano le sovrintendenze del Ministero della Pesca, oltre agli enti di settore. L'idea è quella di portare il pesce dove non è andato.” Secondo Gregolin questa possibilità è maggiore perché sempre più aziende sono entrate nel settore e fanno arrivare il pesce nei piccoli paesi.
Ostacoli
Uno degli ostacoli osservati negli anni precedenti era che i consumatori affermavano di non consumare perché non c’era nessun posto dove acquistare. Questo problema viene superato ampliando il numero di punti vendita nelle città in cui arriva il pesce.
“Quello che facciamo è coinvolgere il settore produttivo, dalla pesca artigianale, che ha capillarità nazionale, alla piscicoltura, ai produttori di gamberi, alle aziende che trasformano e distribuiscono. Dall'altro chi fa la vendita, che sono i bar e ristoranti e la catena di supermercati”. Gregolin ha ricordato che l'Associazione Brasiliana dei Supermercati (Abras) ha 94.000 punti vendita nel Paese. “Questa è una capillarità gigante. Se riusciamo a mobilitare tutto questo contingente, faremo un boom dei consumi”.
L'evento intende anche ampliare l'informazione ai consumatori, focalizzata soprattutto sulla qualità, sul saper scegliere le specie. A differenza del pollo e del maiale, il pesce ha la particolarità di avere una grande varietà di specie. “Uno degli ostacoli al consumo è che molte persone non sanno scegliere, non sanno quale specie è, se è buona per il consumo”. Nonostante ciò, secondo il coordinatore dell'evento, nell'ultimo decennio la qualità è migliorata molto perché le aziende hanno modernizzato i processi e perfezionato la qualità dei prodotti, così come è aumentata l'ispezione del pesce da parte degli enti pubblici.
“Oggi hai la sicurezza di avere un prodotto di migliore qualità per il consumo”. Il materiale pubblicitario della settimana sarà in tutti gli stati, nei supermercati, nei bar e nei ristoranti, per dare visibilità all'evento.
Il presidente dell'IFC Brasil ha sottolineato che ogni regione brasiliana ha le specie più consumate e più diffuse. Solo di pesci d'allevamento esistono circa 20 specie, anche se alcune si distinguono tra le altre, come la tilapia, i gamberetti e il tambaqui. Ha evidenziato che l'aumento dei consumi nel mercato brasiliano è rilevante non solo per il problema della salute della popolazione, ma anche perché aumenta la produzione. L'aumento del consumo del 65% in 20 anni riflette un'espansione della produzione del 60%. “E anche così, questo aumento della produzione non ha soddisfatto la domanda di pesce”. Pesci come salmone e merluzzo non vengono prodotti in Brasile, la cui bilancia commerciale è negativa.
Bilancia commerciale
Fino al 2006, la bilancia commerciale del Brasile era positiva. In altre parole, il paese ha esportato più di quanto ha importato. Da quella data, con l'aumento dei consumi, la bilancia commerciale diventò negativa. Nel 2022, il Paese ha importato USD 1,4 miliardi di pesce, contro i USD 300 milioni esportati. “Significa che siamo un Paese gigantesco, con un’infinità di specie e un potenziale enorme, ma ancora in deficit”.
Gregolin sostiene che, se il Brasile aumentasse di un chilogrammo di pesce per abitante/anno, ciò rappresenterebbe 200.000 tonnellate di prodotto trasformato. “Se vogliamo trasformarlo in pesce vivo, dobbiamo produrne 500.000 tonnellate in più. Vedete l'enorme potenziale del nostro mercato”, ha affermato, ricordando che il Brasile è il quarto produttore di tilapia al mondo, dietro Cina, Indonesia ed Egitto.
Secondo una stima dell'Associazione Brasiliana dell'Industria della Pesca (Abipesca), il Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'acquacoltura e della pesca raggiunge i R$ 25 miliardi (circa USD 5 miliardi). Secondo Gregolin, economicamente, è ancora una piccola frazione del PIL nazionale, ma ha un grande potenziale grazie alla popolazione brasiliana. Il pesce avvantaggia un’intera filiera che comprende più di un milione di pescatori, 300.000 acquacoltori e genera 16.000 posti di lavoro diretti nel settore.
Il picco di consumo si ha durante la Settimana Santa, tra marzo e aprile. Poi c'è un calo fino ad agosto o settembre, quando riprende il consumo di pesce. La Settimana del Pesce è stata progettata per stimolare i consumi nella seconda metà dell’anno. Il sogno, però, è consumare tutto l'anno, ha detto l'ex ministro della Pesca.
Fonte: https://tinyurl.com/3mdjz3fk
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)