Giovedì 8 Maggio 2025
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Con l’avanzare dell’epidemia da Covid 19, si mantiene costante una puntuale rigorosa ed aggiornata disciplina di limitazioni e misure restrittive a livello internazionale, il ché ha un impatto anche per quanto concerne gli spostamenti tra Francia e Italia.
Lo Stato francese e l’Italia sconsigliano totalmente e rigorosamente gli spostamenti internazionali, ma per ragioni professionali rimane ovviamente la possibilità di circolare tra i due Paesi. Per ragioni imperative e non prorogabili è infatti possibile raggiungere l’Italia, o la Francia, ma occorre attenersi alle normative di entrambi gli Stati.
Dalla Francia Verso l’Italia
Per raggiungere l’Italia, occorre innanzitutto rispettare la normativa francese (ovviamente le regole relative al coprifuoco, nonché compilare la relativa attestazione o le disposizioni previste in caso di nuovo ulteriore lockdown). Per i viaggiatori provenienti dalla Francia è obbligatorio sottoporsi ad un test rapido o tampone entro le 48 ore precedenti. I viaggiatori che non possono presentare un risultato negativo del test dovranno fare una quarantena di 14 giorni in Italia (non è più possibile fare il test quando si arriva in Italia).
Tutto ciò a meno che non si sia recato in Francia per uno dei motivi inclusi nell’elenco derogatorio. Tra questi è incluso lo spostamento per motivi professionali di durata inferiore a 120h.
Inoltre, una volta sul territorio italiano bisogna rispettare la normativa locale (le regioni italiane sono divise in tre colori a seconda della gravità dell’epidemia: rosso, arancione e giallo). I motivi professionali sono sempre esclusi dalle restrizioni previste.
Dall’Italia verso la Francia
A partire dal 24 gennaio 2021 il Test Tampone è obbligatorio per chi proviene dall’Italia.
Quando si arriva in Francia, è necessario presentare quindi un test negativo di meno di 72 ore per entrare nel territorio nazionale. Tuttavia, per il momento questa misura non si applica né ai residenti frontalieri né ai passeggeri che arrivano via terra (su strada o in treno). Inoltre, è logico che sia sempre prevista una deroga per gli spostamenti per motivi professionali.
Si ricorda che attualmente su tutto il territorio nazionale francese è previsto un coprifuoco dalle 18 alle 6 del mattino. Durante questo periodo un’autocertificazione obbligatoria deve essere esibita alle forze dell’ordine in caso di controllo.
Fonte: https://bit.ly/3J8FNTl
(Contenuto editoriale a cura della Chambre de Commerce Italienne Nice, Sophia-Antipolis, Cote d'Azur)
In vigore dal 6 dicembre i nuovi provvedimenti adottati dal Consiglio federale. Ecco nel dettaglio tutto ciò che serve sapere.
Come cambia l’utilizzo del pass COVID?
Da lunedì 6 dicembre, il pass che certifica la guarigione, la vaccinazione o un test negativo, sarà obbligatorio per tutte le manifestazioni e le attività sportive e culturali al chiuso. L’eccezione per i gruppi «stabili» fino a 30 persone viene a cadere. Per gli eventi all’aperto, invece, il pass sarà obbligatorio a partire da 300 partecipanti.
Pass consigliato per gli incontri familiari
Rispetto alle misure inviate martedì in consultazione c’è un’importante novità: alle riunioni private - in famiglia o tra amici - a cui partecipano più di 10 persone, il certificato non sarà più obbligatorio, ma rimane «fortemente consigliato», visto che «nella sfera privata il rischio di contagio è alto».
La mascherina sarà obbligatoria praticamente ovunque
Dovrà essere indossata negli spazi interni delle strutture pubblicamente accessibili, incluse le manifestazioni al chiuso in cui vige l’obbligo del certificato COVID. Dove non è possibile indossarla, invece, sono previsti provvedimenti alternativi. Nei ristoranti, ad esempio, si potrà consumare solo restando seduti. Nel caso in cui non si possa indossare la mascherina, per esempio durante una attività culturale o sportiva, vanno registrati i dati di contatto dei partecipanti.
Un’altra grande novità riguarda la possibilità di introdurre il 2G. Come funziona?
È una possibilità che Berna ha voluto concedere alle strutture pubbliche e alle manifestazioni per evitare di penalizzare il settore delle discoteche e dei bar. In sostanza, un locale o gli organizzatori di un evento possono limitare l’accesso alle persone vaccinate e guarite (il cosiddetto dispositivo «2G», dal tedesco «geimpft» e «genesen») rinunciando così all’obbligo della mascherina. Ma come si spiega questa decisione? Secondo il Consiglio federale «le persone vaccinate e guarite sono significativamente meno contagiose» e «in caso di infezione hanno una probabilità molto alta di essere protette da un decorso grave o dall’ospedalizzazione».
Il controllo è effettuato con l’app «COVID Cert», che però dovrà essere aggiornata. La nuova versione sarà pronta il 13 dicembre. Nel frattempo, la verifica dovrà essere fatta manualmente.
Raccomandato il telelavoro:
Il Consiglio federale, vista la contrarietà di Cantoni e parti sociali all’introduzione di un vero e proprio obbligo, ha deciso di raccomandare il telelavoro. I dipendenti, quando si trovano negli spazi chiusi con più persone, dovranno indossare la mascherina.
Validità dei test PCR e antigenici
La validità dei test antigenici verrà ridotta, passando da 48 a 24 ore. Per i PCR, invece, rimarrà invariata a 72 ore.
Le regole per entrare in Svizzera
Innanzitutto, viene stralciata la lista dei Paesi considerati a rischio e per i quali era obbligatoria la quarantena. Tuttavia, verrà inasprito il regime dei test. Ciò significa che tutti - anche chi è vaccinato e guarito - dovranno sottoporsi a un test PCR prima di entrare o rientrare in Svizzera. Il tampone andrà ripetuto tra il quarto e il settimo giorno dopo l’arrivo e il costo del test sarà a carico del viaggiatore. Le nuove disposizioni non riguardano chi si sposta nelle zone di frontiera (lavoratori frontalieri compresi). Invece, per i cittadini di Stati terzi non vaccinati che desiderano entrare nello spazio Schengen da Paesi o regioni considerati a rischio è invece vietata l’entrata in Svizzera per soggiorni temporanei senza attività lavorativa fino a 90 giorni in un periodo di 180 giorni, ad eccezione di determinate deroghe (casi di rigore).
Fonte: http://www.ccis.ch/it/news.aspx?id=1465
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)
I crediti esteri del Lussemburgo sono cresciuti più velocemente dei suoi debiti tra il primo e il secondo trimestre del 2021. Di conseguenza, la sua posizione netta è migliorata di 6 miliardi di euro.
Gli altri paesi devono ora al Lussemburgo più di quanto esso debba ad altri paesi. Questo è il risultato dell'indagine trimestrale della Banque centrale du Luxembourg (BCL).
Rileva un aumento di 257 miliardi di euro delle attività finanziarie esterne del Lussemburgo (crediti o debiti netti del Lussemburgo verso altri paesi) tra il primo e il secondo trimestre del 2021. Raggiungeranno quindi 11.655 miliardi di euro. Questo è in contrasto con un aumento minore delle sue passività finanziarie verso altri paesi: +251 miliardi di euro per raggiungere un totale di 11.623 miliardi di euro. La posizione netta sull'estero è così migliorata di 6 miliardi di euro, raggiungendo i 33 miliardi di euro alla fine del secondo trimestre del 2021.
Gli aumenti sono spiegati da "nuove transazioni ed effetti positivi di valutazione".
Nelle varie componenti della posizione patrimoniale netta sull'estero, il saldo dei crediti da investimenti diretti è diminuito di 21 miliardi di euro a 720 miliardi di euro a fine giugno 2021. L'eccedenza in altri investimenti (depositi e crediti convenzionali, crediti commerciali, altri effetti da pagare o da ricevere, ecc.) è aumentata di 27 miliardi di euro a 196 miliardi di euro. Il deficit strutturale degli investimenti di portafoglio è aumentato di 13 miliardi di euro a 911 miliardi di euro a fine giugno 2021.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese)
Il settore della “immersive technology” racchiude tecnologie che "immergono" i fruitori attraverso diverse tipologie di informazioni digitali. Su territorio canadese, il settore ospita circa 350 imprese attive distribuite principalmente a Toronto, Vancouver, Montreal e nella provincia dell'Alberta.
Per quanto innovativo però, può risultare piuttosto rischioso con conseguente difficoltà per le aziende di attrarre capitali da parte di investitori canadesi.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))
Una delle protagoniste dell’industria del freddo in Argentina è la startup di Rosario Frizata, i cui fondatori sono stati definiti come “gli irriverenti della catena alimentare” da Forbes Argentina. Di fatto, l’impresa di prodotti surgelati è riuscita a coniugare l’intelligenza artificiale con l’agricoltura cellulare e in soli due anni ha fatturato 15 milioni di dollari.
I fondatori, José Robledo e Adolfo Roullión, hanno sviluppato la loro impresa a partire dal loro malessere rispetto allo sviluppo dell’industria alimentare. Per ovviare ai rallentamenti generati dal funzionamento della catena di distribuzione, Robledo e Roullión hanno creato un e-commerce che gli permette di commercializzare i loro articoli in maniera diretta al consumatore. La foodtech vende prodotti che non contengono conservanti e dispone di una vasta linea di alimenti “meat-free”.
L’impresa rosarina ha recentemente chiuso un ciclo di investimenti del valore di cinque milioni di dollari, fra i partecipanti Marcos Galperin - CEO di MercadoLibre. Tale round di investimenti permette all’impresa digitale di fare un salto di qualità e di espandersi fuori dal paese. Grazie al loro innovativo progetto, all’interesse per l’ambiente e agli ultimi investimenti, la foodtech di Rosario si posiziona come il prossimo unicorno argentino. I settori legati all'economia verde in Sud America e in Argentina sono in costante aumento, così come le opportunità per le imprese italiane che decideranno nel futuro di investire i propri capitali in Argentina.
(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)
Il Lussemburgo continua ad assumere. Secondo le stime pubblicate da Statec lo scorso ottobre, l'occupazione di lavoro-dipendente è aumentata dello 0,8% in un trimestre e del 3,7% in un anno. In particolare, si registra una crescita più pronunciata nella pubblica amministrazione e nei servizi, così come nelle attività specializzate e nei servizi di supporto.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese)
A seguito del restringimento delle misure, ed all’incremento delle limitazioni agli spostamenti, recentemente decretate in Francia, per far fronte alla diffusione dell’epidemia da Covid 19, si intensificano i controlli.
Sul punto, dal 1 febbraio 2021, la normativa ha subito un’ulteriore evoluzione per quanto concerne gli spostamenti internazionali, con conseguente incremento dei controlli alle frontiere. Nei giorni scorsi infatti numerosi posti di blocco erano presenti ai caselli autostradali sia nel Dipartimento delle Alpi Marittime, sia nel Var.
Cos’è cambiato?
Il Ministero ha chiarito con un nuovo decreto 2021-99 del 30 gennaio 2021, che non sono più esclusi dall’obbligo di tampone gli individui che raggiungono la Francia per via terra (autovettura o treno) come era originariamente previsto.
Pertanto, ad oggi qualsiasi individuo che proviene da un paese dell’Unione Europea e si reca in Francia, è tenuto a presentare un test (tampone) negativo risalente a non più di 72 ore precedenti all’ingresso nel territorio francese.
Fare chiarire ogni aspetto, va tuttavia evidenziato che sono previste alcune deroghe. Non sono pertanto tenuti all’obbligo di presentare un tampone negativo all’ingresso in Francia:
Occorre contestualmente munirsi di tutta la documentazione utile a dimostrare i motivi del viaggio in Francia.
Qui di seguito si riporta un estratto del testo originale del decreto francese:
Art. 2. – Le décret du 29 octobre 2020 susvisé est ainsi modifié : 1o Après l’article 14, est inséré un article 14-1 ainsi rédigé : « Art. 14-1. – I. – Toute personne âgée de onze ans ou plus entrant par voie terrestre sur le territoire national doit être en mesure de présenter le résultat d’un examen biologique de dépistage virologique réalisé moins de 72 heures avant son départ ne concluant pas à une contamination par le covid-19. Par dérogation, cette obligation ne s’applique pas aux : « 1o Déplacements d’une durée inférieure à 24 heures dans un périmètre défini par un rayon de 30 kilomètres autour du lieu de résidence ; « 2o Déplacements professionnels dont l’urgence ou la fréquence est incompatible avec la réalisation d’un tel test ; « 3o Déplacements des professionnels du transport routier dans l’exercice de leur activité. «II. – Les personnes souhaitant bénéficier de l’une des exceptions mentionnées au I doivent se munir d’un document leur permettant de justifier du motif de leur déplacement.»
Fonte: https://bit.ly/3Fgv3Qr
(Contenuto editoriale a cura della Chambre de Commerce Italienne Nice, Sophia-Antipolis, Cote d'Azur)
Le esportazioni turche hanno raggiunto 21,468 miliardi di dollari nel solo mese di novembre, in crescita del 25,6% con una performance nettamente migliore di Italia, Israele, Grecia, Senegal e Canada, i migliori Paesi che a novembre hanno fatte registrare un aumento delle vendite all’estero dei propri prodotti. Le vendite turche nei primi 11 mesi del 2021 hanno totalizzato 203,141 miliardi di dollari, superando il livello pre-pandemico, ha dichiarato il Ministro del commercio Mehmet Mus. Il deficit della bilancia commerciale è diminuito del 13,55% rispetto all'anno precedente e ammonta a 39,2 miliardi di dollari con un grado di copertura export/import in aumento che ha superato l’80%. I proventi delle esportazioni hanno segnato anche una ripresa delle riserve internazionali (115 miliardi di dollari USA).
Si tratta di un nuovo record dell’export turco che nel mese di ottobre scorso aveva già raggiunto il record storico con 20,8 miliardi di dollari, secondo un comunicato del Presidente dell'Associazione esportatori turchi (TİM), İsmail Gülle. Commentando i dati resi noti a novembre, ha aggiunto che “un tasso di cambio stabile significa esportazioni stabili ma i numeri mostrano anche che, indipendentemente dal tasso di cambio, la Turchia nel 2021 supererà il suo record storico nel volume di merci esportate".
Dal lato dell’import, dopo l’aumento registrato nel mese di ottobre (+13% con 22,3 miliardi di dollari) a novembre si è registrata invece una contrazione degli acquisti dell’8,3%.
A livello settoriale si segnala una crescita più elevata delle vendite nei beni intermedi con 10,4 miliardi di dollari USA seguite dai beni di consumo (con 7,9 miliardi e dei beni di investimento con 2,2 miliardi). Per quanto riguarda la destinazione dell’export, la Germania a novembre è stato il primo mercato di sbocco delle vendite turche con 1,6 miliardi di dollari USA, seguita dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, rispettivamente con 1.3 miliardi e 1.2 miliardi di dollari.
Gli acquisti hanno invece interessato le materie prime (principalmente combustibili) con 17,6 miliardi di dollari seguite da beni di investimento (2,6 miliardi di dollari) e i beni di consumo (1,9 miliardi). I principali fornitori sono stati Cina (2,5 miliardi di dollari) seguita da Federazione Russa (2,4 miliardi) e Germania (1,5 miliardi di dollari).
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir)
La fiera PLMA, dedicata al private label nel settore agroalimentare, che doveva tenersi a Chicago dal 30 gennaio al 1 febbraio è stata cancellata a causa della nuova ondata di Covid. L'organizzazione ha fatto sapere che verrà organizzata un'edizione virtuale dal 28 al 31 marzo 2022.
Fonte: https://plma.com/
(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce of Texas)
La capacità eolica offshore del Vietnam aumenterà di 36 GW entro il 2045, secondo l'ultima bozza del Power Development Master Plan VIII.
Aumenterà a 4 GW entro il 2030, 10 GW entro il 2035 e a 23 GW entro il 2040. L'energia eolica offshore rappresenterà circa il 2,6% della capacità di generazione totale di energia elettrica nel 2030 e il 10,8% nel 2045. I parchi eolici offshore saranno situati principalmente nel nord e nel sud del paese.
Nella precedente bozza del piano, il Ministero dell'Industria e del Commercio aveva fissato l'obiettivo di aumentare la capacità di energia eolica offshore a 2-3 GW, ovvero l'1,5-2% del totale, entro il 2030.
In una riunione tenutasi per discutere l'ultima bozza venerdì, Mathias Hollander, senior manager del Global Wind Energy Council (GWEC), ha affermato che il Vietnam può avere una capacità di energia eolica offshore di 5-10 GW entro il 2030. La produzione di energia eolica offshore del paese ha un un'efficienza di oltre il 50%, simile a quella dell'energia idroelettrica, ha osservato.
Secondo i calcoli del GWEC, il Vietnam dovrà investire 10-12 miliardi di dollari per i primi 4-5 GW di capacità eolica offshore, ma il vento è una fonte infinita, quindi il Paese non dovrà continuare ad alimentare i parchi eolici, così come fa con centrali a carbone o a gas.
Nel frattempo, il costo unitario per 1.000 kWh di elettricità generata da un parco eolico offshore è di circa 83 dollari, in calo rispetto ai 255 dollari del 2010. Si prevede che scenderà ulteriormente a 58 dollari entro il 2025.
Con una costa di 3.260 km, basso livello del mare e alta velocità del vento (7-10 metri al secondo a un'altezza di 100 metri), il Vietnam è un magnete emergente per l'energia eolica offshore nel sud-est asiatico, affermano gli esperti.
Fonte: https://bit.ly/3yWM8wN
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Vietnam (ICHAM))