Giovedì 1 Maggio 2025
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Lunedì 3 giugno il presidente della Polonia Andrzej Duda ha firmato la legge che introduce le ferie contributive a partire dal 1° novembre di quest'anno. Il proprietario di un'impresa non agricola potrà richiedere l'esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali per un mese a scelta dell'anno. L'imprenditore sarà esentato da tre contributi all'Istituto delle assicurazioni sociali obbligatori (pensione, assicurazione invalidità e assicurazione contro gli infortuni) e da un'assicurazione malattia facoltativa. Il bilancio dello Stato li rimborserà durante il mese selezionato, questo significa che il proprietario non sarà costretto a sospendere le attività dell'azienda per quel periodo. Per richiedere le ferie contributive l'imprenditore dovrà soddisfare diverse condizioni, tra cui impiegare fino a 10 persone e non aver generato dalla sua impresa un reddito superiore a 2 milioni di zloty negli ultimi 2 anni.
Il presidente Andrzej Duda ha firmato la legge sui buoni energetici, che regola i prezzi dell'energia in Polonia nella seconda metà del 2024. La legge introduce nuovi prezzi massimi per l'elettricità, il gas e il calore, oltre a un voucher energetico per le famiglie a reddito più basso. A partire da luglio 2024, il prezzo massimo dell'elettricità sarà di 500 PLN netti per MWh per le famiglie e di 693 PLN netti per MWh per le autorità locali e le piccole e medie imprese. Fino ad ora è stato applicato un congelamento dei prezzi e da luglio anche i prezzi del gas saranno sbloccati. La nuova tariffa del gas sarà di 291 PLN per MWh e il prezzo del calore di sistema aumenterà gradualmente, raggiungendo 119,39 PLN per GJ entro la fine del 2024 e 134,97 PLN per GJ nella prima metà del 2025. La legge introduce anche un voucher energetico come sostegno una tantum per le famiglie a basso reddito. L'importo del buono dipenderà dal numero di persone che compongono la famiglia e varierà da 300 a 600 PLN, con la possibilità di raddoppiare l'importo per le famiglie che utilizzano il riscaldamento elettrico. La nuova legislazione prevede soglie di reddito e un meccanismo “zloty per zloty” in caso di superamento.
Il progetto di modifica della legge sull'imposta sul valore aggiunto prevede che le piccole imprese possano beneficiare dell'esenzione dall'IVA nei Paesi dell'UE diversi da quello in cui sono stabilite. Le informazioni sulla modifica prevista sono state pubblicate sul sito web del KPRM. Si applica alle aziende polacche e di altri Stati membri dell'UE. L'emendamento mira a implementare i regolamenti dell'UE, consentendo alle piccole imprese di essere esentate dall'IVA negli Stati membri dell'UE in cui non sono stabilite. Le modifiche sono vantaggiose per le piccole imprese che operano a livello internazionale. Una delle condizioni per ottenere l'esenzione sarà la registrazione dell'azienda nel Paese dove ha sede e la presentazione di informazioni trimestrali sul fatturato in ogni Stato membro dell'UE. Le imprese che beneficiano dell'esenzione dovranno rispettare il limite UE di 100.000 euro. Il superamento di questo limite o del limite nazionale (in Polonia 200.000 PLN) comporta la perdita del diritto all'esenzione IVA. Attualmente, le aziende straniere devono versare l'IVA alla loro prima vendita in Polonia, mentre le piccole imprese polacche che operano in altri Paesi dell'UE devono registrarsi ai fini dell'IVA in tali Paesi. La proposta di legge prevede anche l'introduzione di nuove regole sul luogo di fornitura di servizi, come quelli culturali o educativi, quando il destinatario partecipa virtualmente.
La relazione del Global Business Complexity Index(GBCI), che annualmente descrive in quale paese è più difficile gestire un’azienda, quest’anno ha messo la Polonia al settimo posto in Europa ed al dodicesimo posto nel mondo. Queste sono le posizioni più alte rispetto a tutti i paesi vicini, ad eccezione della Bielorussia. Si può affermare che la Polonia non è un paese business friendly. Anche nell’Ucraina, devastata dalla guerra, le tasse e la legge sono più favorevoli. Joanna Romańczuk, direttore del TMF Group, ha dichiarato all’azienda responsabile del rapporto che esso è stato influenzato dal fatto che l’Ucraina è il candidato all’adesione dell’Unione Europea. "Il governo ucraino per avvicinarsi all'Europa agevola le imprese". afferma Joanna Romańczuk. In Polonia, invece, è difficile adattarsi a un sistema in continua evoluzione; gli imprenditori sono obbligati a riportare le stesse informazioni ripetutamente a varie istituzioni. Il Krajowy System e-Faktur (Sistema Nazionale della Fatturazione elettronica) doveva entrare in vigore quest’anno invece è stato rinviato probabilmente al 2026. Tuttavia, alcune aziende hanno già sostenuto i costi d’adeguamento a tale regola. Anche il Polski Ład (Ordine Polacco) ha avuto un impatto negativo sui risultati di queste classifiche per la Polonia, ma quest’anno è migliore di quelli del 2022-2023, di tre posizioni. Condizioni burocratiche più complesse di quelle polacche si trovano in Europa in Paesi come Grecia, Francia e Italia. All’estremo opposto si trovano: Isole Cayman, Curaçao, Danimarca, Hong Kong, Nouova Zelanda, Irlanda, Malta e la Repubblica Ceca. Quest’anno la ricerca ha paragonato la situazione nei 79 paesi, costituenti il 93% del PIL mondiale.
(Fonte: Polonia Oggi,Gazzetta Italia)
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Nei primi quattro mesi del 2024 la Turchia ha accolto 10,6 milioni di stranieri, con un incremento dell’11,75% sull’analogo periodo del 2023. Sono i dati pubblicati dal Ministero della Cultura e del Turismo lo scorso 24 maggio.
Nei mesi tra gennaio e marzo 2024, Istanbul ha accolto il 49% dei visitatori stranieri, pari a 5,24 milioni, seguita da Antalya (1,84 milioni, pari al 16,89%) e Edirne (1,23 milioni).
In termini di provenienza geografica, nell’arco temporale considerato, i turisti tedeschi si sono collocati al primo posto (1.122.930), seguiti dai russi (1.078.294) e dagli iraniani (946.437). In aumento le presenze di bulgari (+7,5%) e di inglesi (+24%).
Gli italiani che si sono recati per turismo in Turchia nei mesi gennaio-aprile 2024 sono stati invece 143mila (1,34% sul totale), con un aumento di circa il 30% rispetto all’analogo intervallo del 2023.
A questo ritmo, la Turchia punta a chiudere l'anno con un dato di presenze pari a 60 milioni di visitatori stranieri, con entrate che potrebbero arrivare a toccare i 60 miliardi di USD.
Nel complesso architettonico progettato negli anni ’30 dall’architetto Caccia Dominioni si sono raccolti attorno alla bandiera italiana numerosi rappresentanti turchi, tra cui una nutrita delegazione della Grande Assemblea Nazionale, oltre ad esponenti di altissimo profilo del mondo economico, accademico, culturale e della stampa.
Una cerimonia nel segno dell’enogastronomia, del design, della meccanica e dell’industria italiana, declinati attraverso innovazione e stile: queste le coordinate dello sforzo promozionale profuso dai 40 sponsor presenti, tra cui le maggiori aziende impegnate quotidianamente nel rafforzamento del legame economico tra i due Paesi. A ciascun sostenitore è stata dedicata una targa al termine del segmento istituzionale.
Rivolgendosi agli ospiti, l’Ambasciatore Marrapodi ha sottolineato il delicato momento vissuto dal sistema internazionale - tra sfide epocali e incertezza - riaffermando il chiaro impegno dell’Italia a garantirne la stabilità, anche attraverso la Presidenza G7 e grazie al coinvolgimento di partner come la Turchia. Il Vice Ministro degli Esteri Mehmet Kemal Bozay ha rimarcato da parte sua il forte legame che unisce le due Nazioni e lodato l’eccezionale rapporto bilaterale, su cui i due Leader, nella ultima telefonata di pochi giorni fa, hanno ribadito il comune interesse a investire.
I partecipanti (in numeri record) hanno potuto apprezzare prodotti italiani famosi in tutta la Turchia e visitare, nei locali interni della Residenza, una mostra di giovani artisti dedicata a esaltare e valorizzare il patrimonio immobiliare dello Stato italiano in Turchia, tra Palazzo di Venezia a Istanbul e il compound ad Ankara. Protagonisti dei segmenti musicali, anche in occasione di un concerto tenutosi la sera precedente all’evento presso il Teatro dell’Opera di Ankara, i solisti vincitori del Concorso lirico “Tullio Serafin”, direttamente dal Festival Vicenza in Lirica.
Il successo dell’evento è stato reso possibile anche grazie al fondamentale contributo di tutti gli sponsor di questa edizione, qui di seguito elencati, che ringraziamo nuovamente per il supporto:
Grande anche il successo delle Feste nazionali organizzate dal Consolato Generale a Istanbul e dal Consolato a Izmir, dove si è registrata una presenza numerosa di importanti esponenti della comunità diplomatica, imprenditoriale, della cultura e della collettività italiana. Elevato il numero anche in questo caso degli sponsor commerciali che hanno deciso di sostenere l’organizzazione delle celebrazioni, contribuendo a realizzare così degli eventi di grande successo e di promozione delle eccellenze italiane in Turchia.
L’Ambasciatore Giorgio Marrapodi ha ospitato lo scorso 13 maggio a Istanbul nella prestigiosa Residenza di Palazzo di Venezia, il Segretario Generale Aggiunto dell'Unione per il Mediterraneo, Grammenos Mastrojeni, e la Professoressa di Sociologia dell'Università di Scienze Sociali di Ankara Şebnem Akçapar per il nuovo appuntamento di “Meetürkitaly”.
L’evento, dedicato alla lotta al cambiamento climatico nel Mediterraneo, in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), è stato moderato da Armando Guastella, Associate Partner di Bain & Company. L’incontro, il terzo del 2024 dell’originale formato di incontri di Meetürkitaly, ha rappresentato l’occasione per presentare le sfide e le opportunità che uniscono Italia e Turchia nella tutela del Mar Mediterraneo nella lotta ai cambiamenti climatici.
L’Ambasciatore Marrapodi, nell’introdurre la serata, ha ricordato come la tutela del Mediterraneo contro il cambiamento climatico rappresenti una sfida e un'opportunità che uniscono Italia e Turchia. "L'Italia su questo tema è in prima linea: basti pensare agli sforzi che hanno permesso nel 2023 di ridurre le emissioni di gas serra del 6,2% rispetto all'anno precedente nel nostro Paese", ha poi concluso l’Ambasciatore Marrapodi.
Nei loro interventi i relatori Mastrojeni e Akçapar hanno evidenziato le conseguenze sociali ed economiche che il cambiamento climatico comporta nella regione mediterranea, sottolineando come la cooperazione ad ogni livello rappresenti lo strumento più importante ed efficace per farvi fronte.
Secondo i dati diffusi il 13 maggio scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli IDE nel primo trimestre del 2024 è stato pari a USD 1,5 mld; afflussi che hanno rappresentato il 14% del deficit di parte corrente pari a USD 10,8 mld.
Il dato degli IDE in Turchia nell’intervallo in esame comprende USD 1,218 mld in capitale azionario, USD 796 mln da vendite immobiliari a residenti stranieri e USD 112 mln tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 424 mln.
Nei mesi gennaio-marzo 2024, con una quota pari al 58% del totale degli IDE, i Paesi UE complessivamente considerati si sono confermati i principali investitori in Turchia.
Per quanto riguarda i singoli Paesi, al primo posto si piazza l’Olanda (25% del totale degli IDE) seguita da Stati Uniti (21%) e Germania (12%). Nel primo trimestre del 2024 l’Italia si colloca al settimo posto con una quota sul totale dei flussi IDE in Turchia pari al 4% preceduta da Regno Unito e Spagna.
Secondo i dati diffusi il 30 maggio scorso da Turkstat, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nei primi quattro mesi del 2024 le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 82,8 mld e USD 113,1 mld. In rapporto allo stesso intervallo in esame del 2023, per le prime si è registrata una crescita del 2,7% per le seconde l’aumento è stato del 4%.
Nei mesi gennaio-aprile 2024 è stato riportato un deficit complessivo di USD 30,3 mld, in diminuzione del 30,5% se comparato agli analoghi mesi del 2023.
A livello geografico, nel quadrimestre in osservazione, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 6,7 mld), USA (USD 4,9 mld), Regno Unito (USD 4,4 mld), Italia (USD 4,3 mld) e Iraq (USD 4,2 mld).
Relativamente alle importazioni, a gennaio-aprile 2024, i primi Paesi fornitori sono stati Russia (USD 15,3 mld), Cina (USD 13,9 mld), Germania (USD 8,5 mld), Italia (USD 6,6 mld) e Stati Uniti (USD 5,4 mld).
Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nei primi quattro mesi del 2024, l’interscambio tra Italia e Turchia, pari a USD 10,9 mld, ha registrato un incremento del 23,1% rispetto a gennaio-aprile 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 39,9% (USD 6,6 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 5,2% e si sono attestate a USD 4,3 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 2,3 mld.
Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quarto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quarto fornitore (dopo Russia, Cina e Germania) e il quarto cliente (dopo Germania, Stati Uniti e Regno Unito). Le esportazioni italiane costituiscono il 5,9% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 5,2% delle importazioni complessive italiane.
In ambito UE, l’Italia si colloca alla seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 15,2 mld) e seguita da Parigi (USD 7,5 mld) e Madrid (USD 6,2 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.
Nei primi quattro mesi del 2024, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria” (+383,9%); in calo, invece, l’export di “materie plastiche” (-13,6%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export è stata delle quella delle “pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria” (USD 1,3 mld), voce che scavalca i “macchinari e apparecchiature meccaniche”, ancora in calo del 5.7% rispetto ai primi quattro mesi del 2023, con un valore di USD 786,3 mln.
La dinamica dell’export turco mostra invece un aumento della voce “frutta commestibili, scorze di agrumi o meloni” (+44,4%) e di quella relativa a “ferro e acciaio” (+40,4%); in calo gli acquisti italiani di “rame” e articoli in rame” (-22,9%) e degli “indumenti ed accessori di abbigliamento, a maglia” che si sono contratti del 19,9%; gli “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 1,01 mld.
Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nel periodo di riferimento, le esportazioni di Germania sono diminuite del 2,3% mentre quelle della Francia sono cresciute del 13,7%; l’export britannico ha registrato un aumento del 4,8%.
Nel periodo in osservazione, nel confronto con i principali Paesi fornitori della Turchia, l’aumento delle esportazioni dell’Italia (+39,9%) è nettamente superiore agli incrementi fatti registrare da Stati Uniti (+14,2%) e Francia (+13,7%). l’Italia guadagna inoltre quote importanti nei confronti dei nostri tre principali concorrenti dell’UE.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)
Il campo dell’industria metallurgica ed elettronica (M+E) rappresenta il principale settore industriale della Germania, un vero pilastro dell’economia tedesca. Ben due terzi della produzione di valore dell'industria afferiscono a questo settore che è anello di congiunzione fondamentale anche per partner economici in Europa, tra cui l’Italia.
Il vasto settore dell’industria del metallo conta tre grandi sottocategorie: la meccanica di precisione, la lavorazione dei metalli e il settore della fusione di metalli.
Secondo i dati più recenti registrati dal Bundesverband Metall, l'Associazione federale delle imprese metalmeccaniche e della lavorazione dei metalli, il settore conta circa 33mila PMI (aziende con meno di 250 dipendenti e fatturato non superiore a 50 milioni di EUR), impiega 20mila apprendisti e 478mila dipendenti, generando un fatturato di circa 65 miliardi di euro. Oltre la metà di questo fatturato è generato grazie a relazioni con l'estero, agli elevati investimenti in macchinari, attrezzature, tecnologie dell’ICT, ricerca, sviluppo, innovazione e alla collaborazione di clienti e fornitori tedeschi e non.
Negli ultimi 3 anni le oltre 20 mila imprese artigiane afferenti a questo settore hanno registrato una crescita costante del fatturato raggiungendo circa 33,5 miliardi di euro.
Le oltre 11mila PMI del comparto hanno registrato un fatturato complessivo di oltre 33 miliardi euro.
Sebbene le PMI di questo ambito rappresentino una piccola parte nel complesso di tutto il settore (poco piú di 100) hanno raggiunto un fatturato di oltre 209 milioni di euro nel 2021.
Nonostante la forte crescita, negli ultimi anni l’industria M+E sta affrontando sfide significative di mercato. La carenza di manodopera specializzata rappresenta una sfida crescente per il settore: attualmente mancano oltre 300mila professionisti.
Con un forte impegno verso l’innovazione e la sostenibilità, il settore continua a evolversi e a contribuire al benessere economico del paese, mantenendo una tradizione di eccellenza e competenza tecnica. I rapporti con i clienti e fornitori italiani rimangono strettissimi.
Tra le fiere più importanti nel campo della lavorazione del metallo in Germania, si segnala la Fiera della lavorazione del metallo AMB (Internationale Ausstellung für Metallbearbeitung), che si tiene ogni due anni a Stoccarda. La prossima edizione si terrà dal 10 al 14 settembre 2024. La fiera rappresenta un punto di incontro fondamentale per le aziende attive nel settore del metallo e delle sue lavorazioni, ed è una piattaforma utilissima sia per presentare che per entrare a contatto con le ultime innovazioni tecnologiche, oltre che per stringere nuove partnership commerciali.
Durante l‘ultima edizione del 2022, AMB ha attratto circa 65mila visitatori provenienti da tutta Europa e una fortissima presenza di espositori e visitatori italiani. Per ricevere ulteriori informazioni circa la fiera, è possibile contattare la Camera di Commercio Italo-Tedesca via mail all’indirizzo: info@italcam.de.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Tedesca)
Josep Rull, deputato di Junts, è stato eletto questo lunedì come nuovo presidente del Parlamento della Catalogna, nella sessione costitutiva della XV Legislatura, in cui l'Ufficio di Presidenza avrà di nuovo una maggioranza pro-indipendenza. Già ministro del Territorio e della Sostenibilità e ora presidente del Consiglio nazionale del suo partito, ha avuto l'appoggio del suo gruppo, di Esquerra Republicana e della CUP. È stato eletto al secondo scrutinio, poiché nessuno ha ottenuto la maggioranza assoluta al primo. Al primo turno, sia ERC che gli anticapitalisti hanno votato scheda bianca e la candidata del PSC, Sílvia Paneque, ha ricevuto più consensi di Rull. Tuttavia, al secondo turno, il leader pro-indipendenza ha ottenuto il maggior numero di voti, 59 contro i 42 di Paneque.
Il suo nome è apparso in tutti i pool di Junts per svolgere questa funzione insieme a quello dell'ex presidente dell'istituzione, Anna Erra, e c'era un principio di accordo con il resto delle formazioni pro-indipendenza perché la sua elezione andasse avanti. Il movimento pro-indipendenza, dunque, avrà di nuovo la maggioranza nell'Ufficio di Presidenza del Parlamento.
L'Ufficio di Presidenza del Parlamento prevede sette posizioni, una presidenza, due vicepresidenze e quattro segreterie. La prima vicepresidenza è andata alla portavoce di ERC, Raquel Sans, e la seconda al socialista David Pérez, che ha esperienza nell'organo di governo in altre legislature ed è uno dei deputati più veterani della Camera catalana.
Nell'ultima votazione sono stati eletti i quattro segretari: Glòria Freixa (Junts), l'ex ministro Juli Fernández (ERC) e Rosa Maria Ibarra e Judit Alcalá González (PSC). Di conseguenza, il partito pro-indipendenza avrà quattro voti nell'organo di governo della Camera contro i tre dei socialisti.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana - Barcellona)
Presentati a Cracovia gli ultimi dati dell'Associazione dei leader dei servizi alle imprese (ABSL), che riunisce le più grandi aziende polacche di questo settore.
Il Direttore di SoftServe Polonia e vicepresidente di ABSL Sebastian Drzewiecki ha detto nel 2023 Cracovia è stata una delle due città polacche a superare la soglia dei 100mila posti di lavoro in questo settore. Si prevede che nel primo trimestre del 2025 questo numero aumenterà di altre 3mila unità.
Nonostante le preoccupazioni causate dai recenti avvenimenti sul mercato del lavoro locale, la situazione nel settore dei servizi non solo è stabile, ma lascia prevedere uno sviluppo per i prossimi anni. Cracovia è anche valutata bene come luogo in cui avviare un'impresa. A influenzare significativamente questa valutazione è stato il gran numero di persone altamente qualificate.
Le prospettive di sviluppo del moderno settore dei servizi alle imprese a Cracovia sono molto buone. Occorre però seguire le tendenze attuali legate alle ultime tecnologie e soprattutto allo sviluppo dell'intelligenza artificiale, ha affermato Sebastian Drzewiecki.
(Polonia Oggi,Gazzetta Italia)
L'economia polacca si sta espandendo con una crescita del PIL del 2% nel primo trimestre del 2024, superiore alle stime. La crescita su base annua è accelerata al 2% dall'1% del quarto trimestre del 2023. I consumi privati sono cresciuti del 4,6% su base annua, mentre gli investimenti sono diminuiti dell'1,8%. La domanda interna è aumentata dell'1,7%. Gli economisti si aspettano che la prossima lettura sia ancora più alta, forse superando il 3% su base annua nel secondo trimestre. Il miglioramento dell'economia è in parte dovuto all'aumento dei consumi, attribuito a un incremento dei salari reali, e potrebbe portare a una crescita del PIL di almeno il 3,5% nel 2024, un miglioramento significativo rispetto allo 0,2% del 2023.
Le aziende mPower, Trident Boats e CS Kompozyty con sede a Stettino hanno instaurato una collaborazione e vogliono produrre insieme barche a motore ecologiche. Pochi giorni fa è stata varata una barca dimostrativa, nominata operativamente "Electra". Non è una grande unità, ha il carattere di una barca da svago. Nel comunicato stampa possiamo leggere che lo scopo della cooperazione tra le aziende è quello di rendere Stettino il centro della rivoluzione ecologica nel settore marittimo. Il presidente di mPower, Marcin Hołub ha sottolineato che prevede di utilizzare moderne tecnologie di azionamento che garantiranno un lungo tempo di funzionamento con una singola carica, ma anche l'uso di materiali ecologici per ridurre il peso della barca. Aggiunge che non è senza significato che i sistemi elettrici abbiano meno avarie siano più economici nell'uso quotidiano rispetto a quelli a combustione.
Il Consiglio di politica monetaria non ha deciso di tagliare i tassi di interesse in Polonia. La decisione era ampiamente attesa dal mercato e dagli investitori. L'ultima variazione dei tassi in Polonia è stata una riduzione nell'ottobre 2023. Il Consiglio di politica monetaria ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse. Il tasso di riferimento principale sarà del 5,75% annuo. È l'ottavo mese che è a questo livello. La motivazione per mantenere alto il costo del denaro è l'incognita dell'impatto dello scongelamento dei prezzi dell'energia sulle letture future dell'inflazione. L'obiettivo di inflazione della NBP è del 2,5% con una deviazione tollerabile di +/- 1 punto percentuale. L'indice CPI ha registrato il 2% a marzo, il livello più basso degli ultimi cinque anni. Gli economisti prevedono un'accelerazione dell'IPC nella seconda metà dell'anno. Le previsioni sono contrastanti, con gli ottimisti che sostengono che si attesterà intorno al 4% su base annua nel dicembre 2024. I pessimisti sostengono che potrebbe arrivare a circa il 7% su base annua. I membri del Consiglio di politica monetaria si dichiarano non disposti a modificare i parametri di politica monetaria. L'argomento a favore del mantenimento dei tassi NBP al livello attuale è l'elevata inflazione di fondo e la forte crescita dei salari. L'assenza di variazioni dei tassi e le prospettive di stabilizzazione nei prossimi mesi non comportano variazioni significative dei tassi WIBOR. Tuttavia, l'analista di Explender prevede cambiamenti per le offerte di mutui. Per i nuovi mutui, i tassi d'interesse sono aumentati a marzo e aprile, il che comporterà un aumento di 41 sterline della rata per un mutuo di 400.000 sterline su 30 anni.
In Polonia, nel primo trimestre del 2024, il 16% delle domande per aprire imprese individuali proveniva da stranieri, soprattutto ucraini. Questo trend è dovuto a vari fattori, tra cui l'uscita dall'economia sommersa e i cambiamenti nelle normative sull'occupazione. Sebbene il numero totale di domande sia leggermente diminuito rispetto all'anno precedente, la percentuale di domande presentate da stranieri è aumentata, sostenendo l'economia polacca e rispondendo a diverse esigenze di servizi.
Il quotidiano tedesco Handelsblatt sostiene che la Polonia è un più business friendly rispetto alla Germania. L'articolo sottolinea che la Polonia ha tasse e costi d'impresa più bassi, oltre a una maggiore produttività nell'industria metallurgica ed elettrica. Gli autori dell'articolo osservano che in Germania c'è una mancanza di innovazione e di fiducia nel progresso, che influisce negativamente sulla competitività del Paese. Come esempio viene citata la Kirchhoff Automotive, che ha stabilimenti moderni in Polonia e impiega più lavoratori in Polonia che in Germania. Il giornale sottolinea che la pressione fiscale effettiva in Polonia è scesa dal 17,5% al 12,9% dal 2008 al 2023, mentre in Germania è salita al 28,5% nello stesso periodo. Il costo del lavoro in Polonia è significativamente più basso che in Germania. Un'ora di lavoro nell'industria metallurgica ed elettrica costa 49 euro in Germania e 12,20 euro in Polonia. In Germania i salari rappresentano il 25-30% dei costi di produzione, mentre in Polonia solo il 15-20%. Secondo l'Unctad, nel 2022 gli investimenti diretti esteri in Polonia sono stati pari a 29,5 miliardi di dollari. La produzione dell'industria metallurgica ed elettrica polacca è cresciuta del 45,5% tra il 2018 e il 2023, mentre in Germania è scesa del 5,4% rispetto ai livelli pre-crisi. Il Fondo Monetario Internazionale prevede che nel 2024 l'economia tedesca crescerà solo dello 0,2% e quella polacca del 3,1%. La produttività dell'industria metallurgica ed elettrica in Polonia è aumentata del 7,9% dal 2000 al 2020, mentre in Germania è aumentata solo dell’1,9%. “Handelsblatt” sottolinea che la Polonia come sede commerciale sta diventando sempre più competitiva, attirando investimenti e migliorando la qualità della sede per le aziende.
In Polonia, il mercato del vino si sta sviluppando in modo dinamico, sebbene rimanga ancora di nicchia. L'analista Jakub Jakubczak di BNP Paribas ha osservato che sempre più polacchi si rivolgono a prodotti di qualità superiore, tra cui i vini. Sebbene il consumo di alcolici sia complessivamente in calo, la qualità dei prodotti scelti dal pubblico sta aumentando. I polacchi passano dalle birre economiche a quelle kraft e dalla vodka a basso costo a liquori più esclusivi, come il whisky o il cognac, nonché a vini migliori provenienti da piccoli vigneti. Le vendite di vini premium, nella fascia di prezzo tra i 30 e i 49 zloty a bottiglia, sono quelle che hanno registrato la crescita più rapida negli ultimi due anni, e questo vale anche per i vini polacchi. Attualmente rappresentano meno del 14% delle vendite totali di vino, ma si registra un aumento di diversi punti percentuali rispetto all'anno precedente. Jakubczak sottolinea che il problema principale del vino polacco è il suo prezzo, che lo rende meno accessibile ai consumatori. Di conseguenza, per acquistare un buon vino polacco, spesso è necessario rivolgersi a negozi specializzati e pagare di più. Per quanto riguarda le esportazioni, i vini polacchi devono affrontare una forte concorrenza e bassi volumi di produzione. Jakubczak suggerisce di concentrarsi innanzitutto sullo sviluppo del mercato locale. Il cambiamento climatico potrebbe trasformare l'enologia europea, spostando la produzione verso nord, il che offre alla Polonia buone prospettive, nonostante il clima sempre più imprevedibile. Anche l'enoturismo, o turismo del vino, sta guadagnando popolarità, sebbene sia ancora un concetto nuovo in Polonia. I polacchi iniziano ad apprezzare l'opportunità di trascorrere del tempo nei vigneti e di conoscere il processo di produzione del vino. Wiktor Gowin, co-fondatore del Polish Wine Club, ha osservato che il numero crescente di vigneti e la consapevolezza dei consumatori stanno guidando lo sviluppo del mercato. Le persone sono sempre più disposte a provare i vini polacchi, il che favorisce anche lo sviluppo dell’enoturismo. L'esperto Sławomir Sochaj ha affermato che la cultura del vino polacco ha davanti a sé tempi interessanti. Anche se il consumo di vino non sarà così elevato come in Francia, i consumatori polacchi saranno desiderosi di scoprire le novità. Il vino polacco, visto come una curiosità esotica, sta guadagnando popolarità sui mercati esteri, soprattutto nel Regno Unito, dove vengono apprezzati prodotti unici e precedentemente sconosciuti.
A Cracovia sono stati presentati gli ultimi dati dell'Associazione dei leader dei servizi alle imprese (ABSL), che riunisce le più grandi aziende polacche di questo settore. Il Direttore di SoftServe Polonia e vicepresidente di ABSL Sebastian Drzewiecki ha detto che Cracovia nel 2023 era una delle due città polacche a superare la soglia dei 100mila posti di lavoro in questo settore. Si prevede che nel primo trimestre del 2025 questo numero aumenterà di altri 3mila. Nonostante le preoccupazioni causate dai recenti avvenimenti sul mercato del lavoro locale, la situazione nel settore dei servizi non solo è stabile, ma lascia prevedere lo sviluppo nei prossimi anni. Cracovia è anche valutata bene come luogo in cui aprire un'impresa. Impatto significativo su questa valutazione ha un gran numero di persone altamente qualificate. Le prospettive di sviluppo del moderno settore dei servizi alle imprese a Cracovia sono molto buone. Occorre però seguire le tendenze attuali legate alle ultime tecnologie e soprattutto allo sviluppo dell'intelligenza artificiale, ha affermato Sebastian Drzewiecki.
(Fonte: Polonia Oggi,Gazzetta Italia)
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Il panorama automobilistico della Thailandia sta cambiando rapidamente grazie al contributo delle aziende automobilistiche cinesi, che stanno trainando la produzione di veicoli elettrici (EV). L'obiettivo è raggiungere una produzione annuale di 300.000 EV.
Sostenute dagli incentivi sugli investimenti e dalla disponibilità di componenti locali, aziende come BYD e Great Wall Motor stanno investendo miliardi per stabilire nuovi impianti di produzione.
La Thailandia punta ad attirare 28 miliardi di dollari di investimenti esteri entro il 2028, con immatricolazioni degli EV quadruplicate e partnership strategiche sempre più consolidate. Questo sviluppo è in linea con il trend globale del settore EV, dove Canada, USA e UE si pongono obiettivi ancora più ambiziosi. Grazie alla collaborazione con le aziende cinesi, per la Thailandia si prospetta un futuro promettente nel settore dei mezzi di trasporto sostenibili.
Il 40% circa delle medie e grandi imprese ceche utilizza o sperimenta l’intelligenza artificiale. Lo rileva un’indagine di Deloitte effettuata tra i direttori finanziari delle imprese.
Circa il 22% delle aziende afferma di stare già implementando l’intelligenza artificiale nelle proprie attività e un ulteriore 20% delle imprese sostiene che sta sperimentando l’utilizzo di questa nuova tecnologia. Il 29% delle aziende sta discutendo al suo interno della possibile adozione di questo tipo di tecnologie. Secondo il 60% circa dei direttori finanziari, l’intelligenza artificiale contribuirà in un futuro prossimo al raggiungimento degli obiettivi delle loro aziende. Dalla nuova tecnologia si attendono soprattutto un calo dei costi e il miglioramento dell’experience dei clienti aziendali.
I direttori finanziari sono tuttavia relativamente poco propensi a impiegare grandi somme per le applicazioni legate all’intelligenza artificiale, che sta diventando uno standard in numerosi pacchetti di software.
“L’intelligenza artificiale generativa non è e non sarà un servizio per cui le aziende spenderanno una quota elevata del proprio budget”, ha indicato Jan Hejtmánek di Deloitte AI Institute Lead.
Dopo circa due anni i redditi reali da lavoro dipendente sono tornati a crescere in Repubblica Ceca. Lo indica l’Ufficio di Statistica Ceco.
L’alto tasso di inflazione è stata la ragione per cui il potere d’acquisto dei dipendenti cechi è calato negli anni 2022 e 2023. Il primo trimestre del 2024 ha tuttavia registrato una svolta. I redditi da lavoro dipendente sono cresciuti in media del sette percento, mentre il tasso d’inflazione si è fermato al 2,1%. La remunerazione da lavoro dipendente è quindi cresciuta a una media di 43.941 corone lorde al mese. Gli aumenti più rilevanti nei primi tre mesi del 2024 sono stati registrati nella sanità e nei servizi amministrativi con una crescita di oltre il dieci percento. Nell’industria manifatturiera l’aumento è stato dell’8,1%.
Il livello degli stipendi è rimasto anche nel primo trimestre di quest’anno inferiore di circa il cinque percento a quello precedente alla pandemia di covid-19.
L’unico settore che ha registrato un incremento rispetto al primo trimestre del 2019 in termini reali è stato quello dell’energetica.
(Fonte: https://www.czso.cz/csu/czso/cri/prumerne-mzdy-1-ctvrtleti-2024)
Nel primo trimestre del 2024 gli investimenti privati sono aumentati del 12% per la prima volta dall'inizio della guerra in Ucraina. Lo ha scritto sui social media il ministro della Digitalizzazione e dello Sviluppo Economico, Dumitru Alaiba.
Secondo il ministro, gli investimenti privati rappresentano l'8% del totale. "Sebbene il dato degli investimenti totali sia in leggera diminuzione, gli investimenti privati sono in netto aumento. Le aziende moldave stanno mostrando segni di ripresa e questa è una buona notizia", ha dichiarato Alaiba, secondo cui “il contributo del Governo moldavo è stato decisivo in questo senso”.
"Prima di tutto" prosegue il ministro, "c'è la riforma dell'imposta sul reddito, con la quale abbiamo deciso di tassare solo il reddito distribuito sotto forma di dividendi. Solo questo ha portato alle aziende più di 1,4 miliardi di lei, soldi che sono diventati, almeno in parte, investimenti. In secondo luogo, il programma '373', grazie al quale sono stati stanziati più di 1,6 miliardi di lei per gli investimenti. In terzo luogo, i nostri sforzi su larga scala per ridurre la burocrazia e per la digitalizzazione, che fanno risparmiare agli imprenditori oltre un miliardo di lei all'anno. Ma, naturalmente, di importanza decisiva sono il coraggio, la determinazione e la flessibilità dei nostri imprenditori che, nonostante tutto, continuano a lottare e a creare".