Notizie mercati esteri

Venerdì 7 Giugno 2024

Bulgaria. Il ministro dell'Economia: “Gli investimenti privati in Moldova aumentano per la prima volta dall'inizio della guerra in Ucraina”

Gli investimenti privati sono aumentati del 12% (nel primo trimestre del 2024) - per la prima volta dall'inizio della guerra in Ucraina. Lo ha scritto sui social media il ministro della Digitalizzazione e dello Sviluppo Economico, Dumitru Alaiba.

Secondo il ministro, gli investimenti privati rappresentano l'8% del totale.

"Sebbene il dato degli investimenti totali sia in leggera diminuzione, gli investimenti privati sono in netto aumento. Le aziende moldave stanno mostrando segni di ripresa e questa è una buona notizia", ha dichiarato Alaiba.

Il ministro è convinto che “il contributo del Governo moldavo sia stato decisivo in questo senso”.

"Prima di tutto, c'è la riforma dell'imposta sul reddito, con la quale abbiamo deciso di tassare solo il reddito distribuito sotto forma di dividendi. Solo questo ha portato alle aziende più di 1,4 miliardi di lei, soldi che sono diventati, almeno in parte, investimenti. In secondo luogo, il programma “373”, grazie al quale sono stati stanziati più di 1,6 miliardi di lei per gli investimenti. In terzo luogo, i nostri sforzi su larga scala per ridurre la burocrazia e digitalizzare, che fanno risparmiare agli imprenditori oltre un miliardo di lei all'anno. Ma, naturalmente, di importanza decisiva sono il coraggio, la determinazione e la flessibilità dei nostri imprenditori che, nonostante tutto, continuano a lottare e a creare", ha detto Alaiba.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Moldova)

Ultima modifica: Giovedì 30 Gennaio 2025
Venerdì 7 Giugno 2024

Notizie dai mercati esteri - Repubblica Ceca

In Repubblica Ceca continua la ripresa dei consumi retail

In Repubblica Ceca continua la ripresa dei consumi retail. Lo indicano i dati dell'Ufficio di Statistica Ceco.

In aprile i consumi hanno continuato a crescere per il quinto mese consecutivo. I ricavi retail sono aumentati, rispetto a un anno fa, del 5,3%. Dall’inizio dell’anno i consumi corretti per effetti dell’inflazione sono cresciuti di oltre il quattro percento. Quest’anno i consumi sono trainati dal ritorno alla crescita del potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti.

In aprile le vendite dei beni alimentari sono aumentate del 3,6%, mentre le vendite di beni non alimentari sono cresciute di oltre sette percento. Particolarmente buoni sono stati i risultati dei cosmetici, dei prodotti farmaceutici e delle vendite on-line, che sono aumentate quasi di un quinto. In leggero calo invece le vendite di abbigliamento e delle calzature.

Fonte: https://www.czso.cz/csu/czso/cri/maloobchod-duben-2024 

La Repubblica Ceca apre il mercato del lavoro a nove paesi extra UE

La Repubblica Ceca aprirà dal primo luglio il suo mercato di lavoro ai cittadini di nove paesi non aderenti all’Unione Europea. Lo ha approvato il governo.

Non avranno bisogno di visti di lavoro per accedere al mercato del lavoro ceco i cittadini di Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Corea del Sud, Singapore, Israele, Regno Unito, Canada e Stati Uniti. “La nostra motivazione è facilitare l’arrivo di lavoratori, che aiuteranno su lungo periodo la crescita dell’economia ceca” ha indicato il ministro del Lavoro Marian Jurečka. Nella scelta hanno pesato anche aspetti di sicurezza e di comuni valori democratici.

I paesi scelti non sono solitamente tra quelli a cui si rivolgono maggiormente le imprese ceche per trovare dipendenti, che mancano sul mercato del lavoro. L’apertura dovrebbe tuttavia facilitare secondo il Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali di lavoratori fortemente specializzati, manager o ricercatori e scienziati.

Fonte: https://vlada.gov.cz/cz/media-centrum/aktualne/vlada-chce-pomoci-dalsim-perzekvovanym-osobam-k-dustojnym-duchodum-a-prilakat-do-ceska-nove-kvalifikovane-zamestnance-z-ciziny-213880/#

A Praga il numero dei residenti stranieri è quintuplicato in 20 anni

Il numero dei residenti con passaporto estero a Praga è quintuplicato negli ultimi 20 anni. Lo indica l’Istituto per la Pianificazione Urbana della capitale.

Il numero dei residenti stranieri è passato tra il 2001 e il 2022 da 61.000 a 345.000 persone. Gli stranieri residenti a Praga rappresentano circa il 40% di tutti gli stranieri insediati in Repubblica Ceca. Le nazionalità più rappresentate sono gli ucraini, anche per effetto della guerra, gli slovacchi per effetto della storia comune e i russi. Sono forti anche le comunità del Vietnam, della Romania e della Bulgaria.

Gli stranieri, che arrivano a Praga sono per lo più in età da lavoro, contribuiscono alla crescita dell’economia cittadina. “Praga è una città cosmopolita di successo e come altre città europee di successo attira nuovi abitanti grazie alle opportunità di lavoro” ha detto il vicesindaco Petr Hlaváček, che ha ricordato come una delle prime comunità estere insediate a Praga fossero gli artigiani e i specialisti del nord Italia.

Fonte: https://praha.eu/w/v-praze-pribyva-cizincu-vetsina-pochazi-z-vychodni-evropy-jsou-vyznamnou-pracovni-silou

Dopo due anni i redditi reali da lavoro sono tornati a crescere

Dopo circa due anni i redditi reali da lavoro dipendente sono tornati a crescere. Lo indica l’Ufficio di Statistica Ceco.

L’alto tasso di inflazione è stata la ragione per cui il potere d’acquisto dei dipendenti cechi è calato negli anni 2022 e 2023. Il primo trimestre del 2024 ha tuttavia registrato una svolta. I redditi da lavoro dipendente sono in media cresciuti del sette percento, mentre il tasso d’inflazione si è fermato al 2,1%. La remunerazione da lavoro dipendente è quindi cresciuta a una media di 43.941 corone lorde al mese. Gli aumenti più rilevanti nei primi tre mesi del 2024 sono stati registrati nella sanità e nei servizi amministrativi con una crescita di oltre il dieci percento. Nell’industria manifatturiera l’aumento è stato dell’8,1%.

Il livello degli stipendi è rimasto anche nel primo trimestre di quest’anno inferiore di circa il cinque percento a quello prima della pandemia di covid-19. L’unico settore che ha registrato un incremento rispetto al primo trimestre del 2019 in termini reali è stato quello dell’energetica.

Fonte: https://www.czso.cz/csu/czso/cri/prumerne-mzdy-1-ctvrtleti-2024

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Mercoledì 29 Gennaio 2025
Venerdì 7 Giugno 2024

Notizie dai mercati esteri - Thailandia

Progetto "China Plus One": Opportunità di Investimento in Thailandia

Il progetto "China Plus One" sta guadagnando terreno tra le aziende straniere con sede in Cina, che cercano alternative per integrare le proprie operazioni nel mercato asiatico. Questa strategia mira a diversificare i rischi, abbassare i costi e accedere a nuovi mercati, complementando le operazioni in Cina con investimenti in altri paesi asiatici. Tra queste destinazioni, la Thailandia emerge come una scelta attraente per gli investitori, grazie alla sua economia in crescita e alla posizione strategica nel Sud-est asiatico.

La Thailandia vanta un'economia robusta che ha dimostrato resilienza nonostante le sfide globali. Con un PIL di $505 miliardi nel 2018 e una crescita annua stabile del 3-4%, il paese offre un ambiente favorevole per gli investimenti. Settori tradizionali come il turismo, le telecomunicazioni e il settore bancario rimangono solidi, mentre industrie emergenti come l'assicurazione, l'elettricità e l'automotive stanno crescendo rapidamente. Il paese ha implementato riforme per semplificare le procedure di avvio di un'impresa, rendendo la Thailandia il terzo paese più semplice nella regione per fare affari secondo l'indice "Ease of Doing Business" della Banca Mondiale. Inoltre, la Thailandia partecipa a diversi trattati commerciali multilaterali e bilaterali, offrendo agli investitori un accesso privilegiato ai mercati globali. Il governo tailandese ha lanciato la strategia "Thailand 4.0", che mira a promuovere gli investimenti in settori ad alto valore aggiunto e tecnologicamente avanzati. Questa strategia si concentra su industrie come l'automotive, la tecnologia digitale e il turismo medico, offrendo una vasta gamma di opportunità di investimento per le imprese internazionali. Inoltre, la Thailandia offre una serie di incentivi fiscali e agevolazioni per gli investitori, inclusi quelli disponibili nelle zone economiche speciali e nel Corridoio Economico Orientale. Il governo ha introdotto il pacchetto di stimolo "Thailand Plus" nel 2019, progettato per attrarre gli investimenti stranieri con misure come nuove agevolazioni fiscali e semplificazioni normative. Infine, il paese dispone di una forza lavoro qualificata e di infrastrutture ben sviluppate, che favoriscono ulteriormente l'attrattività per gli investimenti stranieri. In sintesi, la Thailandia rappresenta un'opportunità allettante per le aziende che cercano di diversificare la propria presenza nel mercato asiatico, offrendo stabilità economica, facilità di fare affari e una vasta gamma di settori in crescita.

La Thailandia si afferma come centro dell'EV nel Sud-Est Asiatico, le aziende cinesi in prima linea

Il panorama automobilistico della Thailandia sta cambiando rapidamente grazie al contributo delle aziende automotive cinesi, che stanno trainando la produzione di veicoli elettrici (EV). Il loro obiettivo è raggiungere una produzione annuale di 300.000 EV. Sostenute dagli incentivi sugli investimenti e dalla disponibilità di componenti locali, aziende come BYD e Great Wall Motor stanno investendo miliardi per stabilire nuovi impianti di produzione. La Thailandia punta ad attirare 28 miliardi di dollari di investimenti esteri entro il 2028, con registrazioni degli EV quadruplicate e partnership strategiche sempre più consolidate. Questo sviluppo è in linea con il trend globale del settore EV, dove Canada, USA e UE si pongono obiettivi ancora più ambiziosi. Grazie alla collaborazione con le aziende cinesi, per la Thailandia si prospetta un futuro promettente nel settore dei mezzi di trasporto sostenibili.

Boom dell'E-commerce in Thailandia: trasformazione digitale e trend in crescita

Il mercato dell'e-commerce in Thailandia sta vivendo una rapida espansione, con previsioni che hanno raggiunto un valore di 5,96 trilioni di baht solo l'anno scorso. Il settore assicurativo è in testa alla crescita con il 31%, seguito dal settore artistico, poi dall'intrattenimento e dalla grande distribuzione. Questo incremento è guidato da fattori come il cambiamento nel consumer behaviour e da un accesso a Internet facilitato. In sei anni, le registrazioni di attività commerciali di e-commerce sono aumentate del 17,41%, con un capitale totale che supera i 43 miliardi di baht. La maggior parte di queste attività è concentrata a Bangkok, il principale centro economico del paese, rispecchiando un significativo spostamento verso lo shopping online. Questa trend evidenzia l'importanza per le imprese di avere una presenza digitale e dell'abilità di adattamento in un mercato thailandese in continua evoluzione.

Thai Union dice addio alla Cina: Liquidazione di TUC

Il gruppo Thai Union ha deciso di liquidare la sua sussidiaria, Thai Union China Company Limited (TUC), ponendo fine alla sua presenza diretta in Cina a causa della bassa redditività sostenuta nel tempo. Circa 30 dipendenti di TUC sono stati ricollocati all'interno di Thai Union o hanno trovato nuove posizioni in aziende cinesi. Thai Union continuerà a operare nel mercato cinese attraverso le sue filiali con sede in Thailandia. Il nuovo obiettivo è quello di indirizzare gli investimenti verso iniziative più redditizie. Nonostante ciò, Thai Union rimane attiva in Cina tramite la sua sussidiaria i-Tail Corporation, che gestisce le vendite di prodotti per animali domestici. Questo cambiamento non inciderà sulle attività di i-Tail nel mercato cinese.

(Contributo editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Mercoledì 29 Gennaio 2025
Giovedì 6 Giugno 2024

Industria edile Queensland: carenza di mestieri qualificati

L’impegno del governo australiano di costruire 1,2 milioni di case nei prossimi 5 anni è afflitto da una carenza di personale qualificato dovuta alla mancanza di operatori commerciali certificati. Ciò equivale a 240.000 abitazioni sviluppate ogni anno. Tuttavia, il numero più alto di abitazioni costruite mai registrato è stato di 220.000 nel 2017. La mancanza di commercianti qualificati è anche aggravata dalle opere di capitale statali da 88 milioni di dollari del governo del Queensland.

Le tipologie di artigiani più richieste sono i muratori, i carpentieri, i conciatetti, i pittori e gli stuccatori.

Questo problema di carenza è in gran parte dovuto anche all’aumento dei costi di costruzione e alle questioni relative alla finanza aziendale. I posti vacanti nel settore edile sono aumentati dell’80%, mentre il tasso di completamento dei tirocini di apprendistato è pari al 50%. I professionisti del settore attribuiscono la permanenza dei commercianti a questioni come i bassi salari, l’insicurezza del lavoro e le aspettative di lavoro irrealistiche combinate con i bassi numeri di migrazione rispetto al piano di politica abitativa del governo. 

Construction Skills Queensland (CSQ) Industry si impegna a sostenere il programma di formazione e a fornire ai lavoratori le competenze necessarie per avere successo e prosperare nel settore, nonché per soddisfare la domanda di manodopera.

Secondo CSQ il settore edile si trova a fronteggiare costantemente una forte domanda di artigiani nei vari settori.

Inoltre, il numero di artigiani impiegati nel settore edile aumenta solo lentamente, il che fa sì che non si riesca ad alleviare immediatamente la sfida della forza lavoro.

Il settore artigianale è aperto a colmare le lacune per alleviare la carenza di lavoratori nel settore edile incoraggiando persone provenienti da contesti diversi, compresi i migranti qualificati all’interno di alcuni dei tradizionali percorsi di apprendistato.

Per approfondimenti:

https://www.csq.org.au/wp-content/uploads/2023/09/CSQ_Industry_Outlook_2023-24.pdf

https://hia.com.au/our-industry/newsroom/economic-research-and-forecasting/2023/10/shortage-of-skilled-trades-people-remains-acute

https://www.publicsectorpeople.com.au/queensland-s-expected-growth-for-the-following-years

 

(Contenuto editoriale della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (ICCI, Queensland) Inc.)

Ultima modifica: Giovedì 6 Giugno 2024
Mercoledì 5 Giugno 2024

Il Ministero dello Sviluppo del Brasile rivede al rialzo la proiezione del surplus commerciale

La stima per il 2024 va da 73,5 miliardi di dollari a 79,2 miliardi di dollari

Pubblicato il 04/07/2024 - Di Welton Máximo - Giornalista presso Agência Brasil

L’apprezzamento del dollaro e la ripresa del prezzo del petrolio e del minerale di ferro hanno indotto il Ministero dello Sviluppo, dell’Industria, del Commercio e dei Servizi (MDIC) a rivedere al rialzo la proiezione di un surplus commerciale (esportazioni meno importazioni) nel 2024. La stima è aumentata da 73,5 miliardi di dollari a 79,2 miliardi di dollari.

La proiezione viene aggiornata ogni tre mesi. Se confermato, il surplus sarà inferiore del 19,9% rispetto al saldo positivo di 98,9 miliardi di dollari nel 2023. “Si tratterebbe di una bilancia commerciale inferiore a quella del 2023, ma il secondo saldo più grande della storia”, ha affermato il direttore delle Statistiche e Studi sul Commercio Estero presso MDIC, Herlon Brandão.

Nonostante la revisione della stima, nel 2024 le importazioni cresceranno più delle esportazioni, rispetto ai risultati del 2023. Il governo prevede di esportare 345,4 miliardi di dollari nel 2024, con un aumento dell’1,7% rispetto ai 339, 7 miliardi di dollari esportati dal Paese l’anno scorso. D’altra parte, si prevede che le importazioni raggiungeranno i 266,2 miliardi di dollari, con un aumento del 10,6% rispetto ai 240,8 miliardi di dollari acquistati dall’estero nel 2023.                             

In aumento

Rispetto alla proiezione precedente, pubblicata in aprile, le esportazioni sono aumentate di 12,8 miliardi di dollari. La previsione per le importazioni è aumentata di 7,1 miliardi di dollari. Brandão ha attribuito la revisione al rialzo del surplus commerciale al miglioramento dei prezzi di alcune materie prime (beni primari con prezzi internazionali), come il petrolio, il minerale di ferro, che hanno recuperato nell’ultimo mese, e all'aumento del raccolto di caffè.

Per quanto riguarda le importazioni, ha attribuito l’aumento alla ripresa del reddito brasiliano, che motiva maggiori acquisti di beni di consumo. Cita anche la ripresa dell’attività industriale, che stimola l’importazione di beni d’investimento (macchinari e attrezzature).

 

Fonte: Agência Brasil | Economia

Ultima modifica: Martedì 28 Gennaio 2025
Mercoledì 5 Giugno 2024

Notizie dai mercati esteri - Canada

Il mercato dell'illuminazione in Ontario

Il mercato dell'illuminazione in Canada, e in particolare in Ontario, sta crescendo grazie all'adozione delle tecnologie LED e alle iniziative governative che promuovono l'uso di prodotti a basso consumo energetico, come il programma Save on Energy. Le imprese italiane potrebbero capitalizzare su questa tendenza, soprattutto nel settore residenziale di lusso e commerciale, dove c'è una crescente domanda di soluzioni di illuminazione premium e personalizzabili. La città di Vaughan, vicino Toronto, rappresenta una grande opportunità grazie allo sviluppo di infrastrutture e alla presenza di una numerosa comunità italiana. 

In Ontario, eventi come il Toronto Home Show e The Interior Design Show Toronto sono una ottima opportunità per le aziende italiane di entrare nel mercato. Nonostante la quota di mercato italiana sia attualmente minima, la domanda per prodotti di lusso, sostenibili e innovativi è in aumento, indicando un potenziale di crescita significativo per i marchi italiani.

Il mercato del vino in Canada: le tendenze e gli sviluppi

Nel 2023, l’Italia si è confermata la seconda esportatrice di vino nel mercato canadese superata solo dalla Francia. 

L'esportazione di vino francese guida le esportazioni con un valore di circa 700 milioni di dollari canadesi, mentre quella italiana con 610 milioni, seguita poi dagli Stati Uniti con 570 milioni. La provincia del Québec emerge come principale importatore di vino italiano, superando l’Ontario, con 267 milioni di dollari canadesi contro 196 milioni. La crescita delle esportazioni italiane in Canada è favorita dalla popolarità dei vini europei. 

Sebbene il mercato del vino abbia subito una contrazione nel 2023 dopo la crescita dovuta alla pandemia, le nicchie di vini biologici e analcolici mostrano un potenziale di sviluppo, soprattutto tra i Millennial e la Generazione Z. Il cambiamento climatico e le nuove leggi in Ontario, previste entro il 2026, potrebbero influenzare ulteriormente il mercato. 

Per le aziende italiane, conoscere queste tendenze è essenziale per penetrare efficacemente nel mercato canadese, che continua a valorizzare il Made in Italy.

Il mercato delle biciclette in Canada: nuove tendenze

L'interesse per l'acquisto di biciclette in Canada è in costante crescita principalmente con mountain bikes e road bikes a dominare il mercato. Queste sono vendute per la maggior parte da grandi rivenditori come Walmart e Canadian Tire. Le infrastrutture ciclabili sono molto migliorate negli anni e gli incentivi governativi favoriscono di gran lunga l'uso delle biciclette, con una particolare attenzione alle biciclette elettriche. L'analisi settoriale sottolinea come il mercato delle biciclette abbia un andamento di crescita modesta, mentre quello delle e-bikes sembra essere in forte espansione. 

L’Italia rientra nella top 10 dei Paesi da cui il Canada importa biciclette, sebbene a una distanza siderale dai produttori asiatici. Il valore delle biciclette italiane importante in Canada nel 2023 è di 2.2 milioni CAD$.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))

 

Ultima modifica: Mercoledì 29 Gennaio 2025
Martedì 4 Giugno 2024

Uno studio identifica più di 400 opportunità commerciali e di investimento per il Brasile in Italia

Nel 2023 l’Italia è stata la 15ª destinazione delle esportazioni brasiliane e il 7º mercato di origine delle importazioni. Gli investimenti italiani in Brasile raggiungono il livello più alto dell’ultimo decennio

Brasilia – L’Agenzia Brasiliana per la Promozione delle Esportazioni e degli Investimenti (ApexBrasil) ha pubblicato, l’08 aprile, il Profilo del commercio e degli investimenti – Italia, contenente dati e analisi sul flusso commerciale tra Brasile e Italia, tendenze degli investimenti, informazioni e opportunità di accesso al mercato individuato dall'Agenzia per le Esportazioni Brasiliane.

Con una delle più grandi economie del mondo e una posizione strategica nell’Unione Europea, l’Italia continua a svolgere un ruolo importante nelle relazioni commerciali e di investimento con il Brasile. Anche di fronte alle sfide economiche, le prospettive per le relazioni economiche tra i due paesi rimangono promettenti.

Nel 2023, l’Italia è stata la 15ª destinazione principale delle esportazioni brasiliane. Le vendite brasiliane nel Paese hanno raggiunto i 4,1 miliardi di dollari, con particolare attenzione a prodotti come caffè non tostato, cellulosa, farina di soia, semi di soia e oli di petrolio greggio, prodotti che insieme hanno rappresentato il 54% dell’intero valore esportato nell’ultimo anno.

La soia e le farine di soia hanno registrato una crescita media rispettivamente del 35,8% e del 40,3% nel periodo dal 2019 al 2023. Un altro prodotto importante nell’agenda delle esportazioni brasiliane è il caffè non torrefatto. Con tariffe a zero per accedere al mercato italiano, il Brasile è il principale fornitore di caffè non tostato all’Italia (quota 36,3%).

Il Profilo del commercio e degli investimenti evidenzia anche le 429 opportunità commerciali identificate dalla Mappa delle Opportunità ApexBrasil per i prodotti brasiliani. Oltre ai prodotti che fanno già parte della lista di esportazione, ci sono opportunità anche per pietre preziose, medicinali, prodotti farmaceutici e bevande alcoliche.

Accesso al mercato

Gran parte delle importazioni italiane (76,6%) provengono da accordi commerciali. L’entrata in vigore dell’Accordo di Associazione Mercosur – Unione Europea sarebbe essenziale per aumentare la competitività dei prodotti brasiliani nel blocco. Tuttavia, l’accordo è oggetto di impasse ambientali e di proteste da parte degli agricoltori europei.

È altrettanto importante che gli esportatori brasiliani siano a conoscenza della legge anti-deforestazione dell’Unione Europea, che entrerà in vigore nel gennaio 2025 e che vieta l’importazione di prodotti provenienti da aree deforestate dopo il 31 dicembre 2020. La regolarizzazione dovrà avvenire entro la fine di quest’anno, quando il blocco europeo inizierà a richiedere nuova documentazione.

Investimenti

Lo stock italiano di Investimenti Diretti Esteri (IDE) in Brasile è cresciuto in modo significativo nel 2022, raggiungendo i 21,1 miliardi di dollari. I settori dell’energia elettrica, delle telecomunicazioni, della logistica, dei servizi e del manifatturiero si distinguono come aree prioritarie per gli investimenti italiani. Grandi aziende italiane, come Enel, TIM, Grupo EcoRodovias e Calzedonia, continuano ad espandere le loro attività in Brasile, contribuendo alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro.

Dal 2013, l’Italia ha investito in 18 progetti infrastrutturali in Brasile, per un totale di oltre 4,3 miliardi di dollari. Inoltre, sono stati registrati 120 progetti greenfield e 30 annunci di fusioni e acquisizioni, che secondo le stime creeranno più di 12.000 posti di lavoro in Brasile durante questo periodo.

Fonte: Comex do Brasil con informazioni di Apex Brasil
 

(Contributo editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Martedì 28 Gennaio 2025
Lunedì 3 Giugno 2024

Notizie dai mercati esteri - Repubblica Ceca

Nel turismo sono impiegate in Repubblica Ceca circa il quattro percento delle persone

Nel settore del turismo viene impiegato circa il quattro percento dei lavoratori in Repubblica Ceca. Lo indicano i dati dell’Ufficio di Statistica Ceco.

Nel settore del turismo erano impiegate nel 2022 circa 225.500 persone. Si tratta di 14.000 persone in meno rispetto al 2019. L’attivazione di misure di emergenza hanno impedito la fuoriuscita dal settore di molte persone durante la pandemia di Covid-19, ha indicato l’Ufficio di Statistica.

Circa un lavoratore su quattro nel turismo è impiegato a Praga, dove l’incidenza del settore sull’occupazione sale a quasi al sei percento. La capitale è responsabile di circa un terzo del valore aggiunto prodotto dal turismo. Particolarmente forte per via delle attività di wellness e terme è l’incidenza del settore sull’occupazione nella regione di Karlovy Vary.

L’Ufficio di Statistica rivede la crescita nel primo trimestre

L’Ufficio di Statistica Ceco ha rivisto la crescita nel primo trimestre di quest’anno nella sua stima aggiornata.

“La stima più precisa ha confermato una lieve crescita dell’economia ceca congiunturale e tendenziale” ha indicato l’Ufficio di Statistica. Rispetto a un anno fa il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,2%, mentre rispetto al trimestre precedente la crescita è stata dello 0,3%. Ha registrato un segno più anche il valore aggiunto lordo, che è aumentato dello 0,7% rispetto a un anno fa.

A trainare l’economia ceca è stata la ripresa dei consumi delle famiglie e la spesa governativa. Migliora anche la bilancia del commercio estero. In forte calo, invece, gli investimenti, che rispetto al primo trimestre del 2023 sono diminuiti del 2,7% a causa di minori spese per edifici, macchinari e ICT.

Lo Stato sosterrà l’edilizia popolare con miliardi di corone

Il governo ceco ha deciso di sostenere l’edilizia popolare tramite un nuovo programma, che avrà a disposizione diversi miliardi di corone.

Il governo destinerà i primi otto miliardi di corone del programma per l’edilizia popolare tramite il Fondo Statale per gli Investimenti e la Banca Nazionale di Sviluppo. I fondi, che saranno disponibili nel 2024 e nel 2025, verranno utilizzati dal Piano Nazionale di Recupero, ma in futuro lo stato cercherà anche nuovi fondi di finanziamento, ad esempio tra gli enti privati, fondi di investimento pensionistico o banche.

Le risorse saranno destinate per lo più agli enti locali, che potranno avviare progetti di edilizia popolare in proprio o in collaborazione con soggetti privati. “Lo stato sosterrà il tutto con consulenza, strumenti finanziari sovvenzionati e trasferimenti dei terreni” ha indicato il premier Petr Fiala.

Il governo ceco potrà utilizzare oltre tre miliardi di euro per la cogenerazione

Il governo ceco potrà utilizzare oltre tre miliardi di euro per i progetti di cogenerazione di calore ed energia elettrica. Il via libera è arrivato da Bruxelles.

Lo stato ceco potrà utilizzare fino a 3,2 miliardi di euro per sostenere la produzione dell’energia elettrica in nuove fonti di cogenerazione. Il programma potrà rimanere aperto fino al 31 dicembre 2025. Secondo la Commissione Europea i benefici delle sovvenzioni superano le ricadute negative sulla concorrenza. Secondo le stime il programma potrebbe contribuire a un taglio di emissioni di 9,3 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.

Tramite i programmi autorizzati dalla Commissione Europea sarà possibile erogare un bonus ai produttori per una durata di 15 anni. I bonus verranno stabiliti tramite gara per le fonti più grandi o per via amministrativa per le fonti più piccole.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Mercoledì 29 Gennaio 2025
Giovedì 30 Maggio 2024

A Praga il forum Guidare l’innovazione: il presente e il futuro della mobilità

Istituzioni, associazioni, distretti e imprese italiane e ceche hanno discusso del futuro di mobilità e innovazione presso la Camera dei Deputati ceca.

Durante il forum Driving Innovation: present and future of mobility, organizzato il 30 maggio dalla Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca e dall’Ambasciata d’Italia a Praga, si sono incontrati i rappresentanti di società leader nel settore dei due paesi.
“L’iniziativa intende evidenziare il ruolo dell’Italia quale partner industriale strategico della Repubblica Ceca nei settori ad alto valore aggiunto” ha dichiarato Danilo Manghi, presidente CAMIC.
Le imprese, tra produttori finali e componentistica, i gestori del trasporto pubblico e i centri innovativi si sono scambiati durante la conferenza e gli incontri B2B le loro esperienze e visioni sul futuro del settore, sottoposto a crescenti richieste ambientali.
La conferenza è stata aperta alla Camera dei Deputati dai saluti del ministro dei Trasporti della Repubblica Ceca Martin Kupka, dall’Ambasciatore d’Italia a Praga S.E. Mauro Marsili, dal viceministro dell’Industria e del Commercio Petr Třešnák, dall’On. Vojtěch Munzar, presidente del Gruppo Interparlamentare di Amicizia con l’Italia della Repubblica Ceca. In rappresentanza del Parlamento italiano è intervenuto l’On. Nazario Pagano, presidente del Comitato di Amicizia con la Repubblica Ceca.


Del futuro della mobilità e dei trasporti hanno discusso Domenico Nucera, presidente di Autobus Business Unit di Iveco Group, che è anche grazie al suo stabilimento ceco di Vysoké Mýto uno tra i principali produttori di autobus al mondo, il direttore generale dell’azienda del trasporto pubblico a Praga Petr Witowski, il CEO Head of Corporate & SME di Intesa Sanpaolo Giuseppe Ferraro, il Development Director di Kilometro Rosso Roberto Marelli, il direttore generale del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile Gianmarco Montanari e il Managing Director di Škoda X Jaroslav Pelant. Nella parte B2B hanno parlato di collaborazioni anche molte altre imprese arrivate dall’Italia e dalla Repubblica Ceca.


“Tra le numerose sfide che l’Europa ha di fronte a sé, c’è sicuramente la corsa globale all’innovazione nei settori strategici, che ci vede rincorrere giganti come USA e Cina. I livelli di interscambio tra Italia e Repubblica Ceca sono ottimi e questo deve essere la base su cui lavorare per incentivare collaborazioni strategiche e investimenti reciproci in quei settori in grado di produrre un vantaggio competitivo. Italia e Repubblica Ceca in questo senso possono fare e dare molto. Lo dimostrano i rispettivi settori di eccellenza, la costante crescita del commercio bilaterale e un’affinità lunga secoli” ha aggiunto Manghi.

Il Business Forum è stato promosso dalla Camera di Commercio Italo-Ceca e l’Ambasciata d’Italia a Praga, in coordinamento con il Parlamento italiano e il Parlamento ceco, in collaborazione con ICE, Confindustria, Federazione Industria e Trasporti della Repubblica Ceca e Intesa Sanpaolo.
Con il patrocinio del Ministero dei Trasporti e del Ministero dell’Industria e
del Commercio della Repubblica Ceca.
Sponsorizzato da Intesa Sanpaolo, Generali CEE Holding, ORIENTA CZECH e KORUS EU.
Media partner: Mediální skupina A11

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Lunedì 15 Luglio 2024
Mercoledì 29 Maggio 2024

La Polonia torna ai vertici della classifica della fiducia degli investitori globali

Polonia è tornata ai vertici del ranking mondiale della fiducia degli investitori per la prima volta dal 2015. Il settore delle tecnologie avanzate, ma anche dell'automotive, dell'aviazione e dell'IT sono settori chiave di interesse per l'estero.

Il paese si è posizionato al 23º posto nel FDI Confidence Index 2024 e al 7º tra i mercati emergenti, secondo uno studio condotto da Kearney a gennaio 2024. La Polonia è la sesta economia più grande dell'UE con prospettive di crescita del PIL ottimistiche. Le FDI dirette sono state valutate a 29,5 miliardi di dollari nel 2022, con prospettive di ulteriore crescita grazie ad investimenti come la fabbrica Intel da 4,6 miliardi di euro. Gli investitori considerano il potenziale tecnologico e innovativo come fattore principale nella scelta di investire in Polonia. Stati Uniti e Canada dominano la classifica, mentre i mercati emergenti guadagnano importanza. La fiducia degli investitori nell'economia globale rimane alta nonostante le tensioni geopolitiche. La maggioranza pianifica di aumentare le FDI nei prossimi tre anni. Tuttavia, le incertezze geopolitiche rappresentano una minaccia alla situazione positiva complessiva. (Polonia Oggi, Gazzetta Italia)

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Mercoledì 29 Maggio 2024