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Giovedì 28 Ottobre 2021

Svizzera - Coronavirus: il Consiglio federale avvia la consultazione sull’ulteriore sviluppo del certificato COVID

Il Consiglio federale intende concedere alle persone guarite l’accesso agevolato a un certificato sanitario da impiegare unicamente in Svizzera. Nella sua seduta del 20 ottobre 2021 ha perciò avviato la consultazione su un «certificato COVID svizzero» e discusso una revoca parziale dell’obbligo del certificato. In considerazione della fine delle vacanze autunnali, della stagione fredda ormai alle porte, del numero costante di nuove infezioni, della variante Delta altamente contagiosa e del tasso relativamente basso di immunizzazione della popolazione, il Consiglio federale è giunto alla conclusione che i rischi di un allentamento dei provvedimenti sono ancora troppo elevati. Per proteggere le strutture sanitarie da una nuova forte ondata epidemica, intende per ora mantenere in vigore l’obbligo del certificato e riesaminare la situazione a metà novembre.

Il Consiglio federale intende concedere a diversi gruppi di persone un accesso agevolato al certificato sanitario introducendo un «certificato COVID svizzero» che sarà valido unicamente in Svizzera. Con questa proposta, in consultazione fino al 26 ottobre, l’Esecutivo intende inoltre dare seguito a numerose richieste avanzate nella sessione autunnale del Parlamento. La decisione definitiva è prevista il 3 novembre.

 

Accesso agevolato al certificato con il test per gli anticorpi

Attualmente il certificato COVID può essere rilasciato a persone che possono provare di essere guarite dalla malattia soltanto sulla base di un test PCR risultato positivo. In futuro devono poter essere rilasciati certificati COVID svizzeri anche a persone che possono provare la guarigione sulla base di un test per gli anticorpi (test sierologico) positivo, effettuato a proprie spese. La validità di questi certificati sarà limitata a 90 giorni.

Nello stesso tempo, la durata di tutti i certificati di guarigione rilasciati finora sulla base di un test PCR sarà raddoppiata, passando da 180 a 365 giorni. Secondo i dati attualmente disponibili, la guarigione dalla COVID-19 offre una protezione sufficiente contro i rischi di decorso grave e ospedalizzazione in caso di una nuova infezione. Dato che nell’UE i certificati per le persone guarite sono validi, salvo poche eccezioni, soltanto 180 giorni, anche il certificato di guarigione dalla COVID-19 con una validità prolungata è previsto unicamente per l’impiego sul territorio svizzero.

 

Accesso agevolato per le persone che non possono farsi vaccinare o testare

Già oggi, chi per motivi medici non può farsi vaccinare o testare ha la possibilità di accedere a strutture e manifestazioni con obbligo del certificato COVID. In futuro, tuttavia, anche queste persone devono poter ottenere un certificato COVID svizzero in forma leggibile elettronicamente con durata di validità di 365 giorni.

 

Accesso agevolato per i turisti

Attualmente un certificato COVID valido in Svizzera e nell’UE è rilasciato soltanto ai turisti a cui è stato somministrato all’estero un vaccino omologato da Swissmedic o autorizzato dall’Agenzia europea per i medicinali. Per sostenere l’economia e il turismo, in futuro tutti i turisti vaccinati all’estero con un prodotto approvato dall’OMS avranno accesso al certificato svizzero. Attualmente questa agevolazione riguarda i vaccini Sinovac e Sinopharm. La validità sarà limitata a 30 giorni e soltanto al territorio svizzero.

 

Discussione sulla revoca dell’obbligo del certificato COVID

Nella sua seduta, il Consiglio federale ha discusso a lungo anche della revoca dell’obbligo del certificato. Il Governo intende allentare l’obbligo del certificato quando gli ospedali non rischieranno più il sovraccarico, indipendentemente dal tasso di copertura vaccinale e conformemente al modello a tre fasi. Tuttavia, a seguito di un’analisi approfondita dei rischi epidemiologici, il Consiglio federale è giunto alla conclusione che attualmente anche una revoca parziale dell’obbligo del certificato comporterebbe rischi troppo elevati per il sistema sanitario. L’obiettivo rimane quello di contenere il più possibile nuove ondate per evitare il sovraccarico degli ospedali.

 

Nuovo aumento dei casi

Il 10 settembre scorso, il Consiglio federale aveva esteso l’obbligo del certificato in quanto gli ospedali avevano raggiunto la soglia critica di occupazione. Da allora, la situazione epidemiologica si è allentata. I casi, i ricoveri e il tasso di occupazione dei letti nei reparti di terapia intensiva con pazienti COVID-19 sono diminuiti. Tuttavia, nonostante il bel tempo autunnale e le vacanze, si assiste da alcuni giorni a una stagnazione. In diversi Cantoni i contagi hanno già ripreso a salire ed è difficile prevedere come evolverà la situazione. Nelle prossime settimane non è escluso un nuovo aumento dei contagi, visto che la popolazione passerà più tempo al chiuso e le vacanze autunnali stanno per finire.

 

Decorso più grave della malattia con la variante Delta

A tutto questo si aggiunge che la variante Delta è molto più contagiosa delle varianti precedenti e può portare a un decorso più grave della malattia. Dato che le persone infette necessitano più spesso e più a lungo di cure intensive, gli ospedali sono maggiormente sotto pressione, come è stato il caso alla fine dell’estate, quando il carico di lavoro è aumentato in poco tempo costringendo molte strutture a rimandare diversi interventi. Anche se la crescente immunizzazione della popolazione contribuisce a frenare la circolazione del virus, la percentuale delle persone vaccinate è ancora troppo bassa per prevenire ulteriori ondate.

 

Invito alla prudenza

Nella sua analisi il Consiglio federale ha tenuto conto delle esperienze in altri Paesi. Ad esempio, in Israele e nei Paesi Bassi i casi sono aumentati rapidamente dopo l’allentamento dei provvedimenti mettendo sotto pressione gli ospedali. In entrambi i Paesi, il tasso di copertura vaccinale al momento delle riaperture era simile a quello registrato attualmente in Svizzera.

Per queste ragioni, il Consiglio federale preferisce attendere prima di revocare parzialmente l’obbligo del certificato e monitorare l’evoluzione epidemiologica nelle prossime settimane. A metà novembre, quando si potranno valutare gli effetti delle temperature più fredde e della fine delle vacanze autunnali, procederà a una nuova analisi della situazione.

Fonte: https://bit.ly/3CzIeuo

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

 

Ultima modifica: Giovedì 28 Ottobre 2021
Giovedì 28 Ottobre 2021

Il Vietnam è leader mondiale nell'adozione di criptovalute

A livello globale il Vietnam è in testa nell'adozione di criptovalute. In un recente sondaggio, il 41% degli intervistati afferma di aver comprato Bitcoin e simili. Più in particolare, il 20% dei vietnamiti ha detto di aver acquistato Bitcoin, cosicché il paese, con 42.000 intervistati, è risultato il più alto tra le 27 nazioni oggetto dell'indagine della società di consulenza finanziaria statunitense Finder.
"I pagamenti di rimesse estere possono aver giocato un ruolo significativo in questi numeri: le criptovalute sono un'opzione utile per i migranti che vogliono inviare denaro a casa ed evitare le commissioni di cambio", ha dichiarato il rapporto.
Nonostante abbia la 53esima più grande economia in base al prodotto interno lordo, il Vietnam si è posizionato al 13° posto nei guadagni realizzati in Bitcoin per il 2020, secondo la classifica del Cointelegraph. L'adozione è stata particolarmente alta in Asia: secondo il sondaggio di Finder, il 30 per cento degli intervistati in Indonesia e India affermano di aver acquistato criptovalute. In Malesia e nelle Filippine, questa proporzione era rispettivamente del 29% e del 28%. C'erano tra 1.160 e 2.511 intervistati per ogni paese coperto dallo studio.
Anche i dati di Statista a febbraio hanno mostrato che il Vietnam aveva il secondo più alto tasso in termini di uso di criptovalute tra le 74 economie intervistate, soprattutto grazie ai pagamenti delle rimesse.
Tuttavia, bitcoin e altre criptovalute non sono riconosciute come un mezzo legittimo di pagamento in Vietnam. La Banca di Stato del Vietnam ha avvertito che possedere, commerciare e utilizzare criptovalute è rischioso e non protetto dalla legge.

Fonte: https://bit.ly/3js89N7

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Vietnam (ICHAM))

 

Ultima modifica: Mercoledì 3 Novembre 2021
Giovedì 28 Ottobre 2021

L'economia turca cresce del 21,7%

L'economia turca è cresciuta del 21,7% nel secondo trimestre del 2021. L'Istituto di statistica turco (TUIK) ha annunciato i dati del prodotto interno lordo (PIL) per il secondo trimestre di quest'anno (aprile-giugno).

Di conseguenza, nel secondo trimestre di quest'anno si è registrata una crescita del 21,7%, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.

Nell'ambito delle attività che compongono il PIL il settore dei servizi è cresciuto del 45,8%, l'industria del 40,5%, i servizi professionali e amministrativi del 32,4%, gli altri servizi del 32,3%, le attività di informazione e comunicazione del 25,3%, la pubblica amministrazione, l'istruzione, la sanità e i servizi sociali sono aumentati dell'8,5%, le proprietà immobiliari del 3,7%, le costruzioni del 3,1% e l'agricoltura, la silvicoltura e la pesca del 2,3%.

Il PIL reale, corretto per le gli effetti di calendario e destagionalizzato è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e del 21,9% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Giovedì 28 Ottobre 2021
Giovedì 28 Ottobre 2021

PAIH: i prodotti alimentari polacchi verso nuovi mercati

"Attualmente i prodotti alimentari polacchi raggiungono oltre 190 mercati su grande scala. Il raggio geografico delle esportazioni polacche di alimenti trasformati è di 1.350 km, mentre nel caso della Francia è di 2.800 km", ha detto Łukasz Grabowski, vice direttore del Centro di esportazione dell'Agenzia polacca per gli investimenti e il commercio (PAIH) nella CEE 2021. "Quindi c'è lavoro da fare da parte nostra per diversificare maggiormente i mercati all'interno dell'UE e diffonderli in tutti i 27 paesi, anche se naturalmente questo dipende dalle dimensioni delle economie".

Secondo la PAIH, i mercati del sud-est asiatico sono estremamente promettenti.

Fonte: https://bit.ly/2ZfTGga

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

Ultima modifica: Giovedì 28 Ottobre 2021
Giovedì 28 Ottobre 2021

Il Vietnam si classifica terzo per indice di performance della logistica nello spazio ASEAN

Il Vietnam si classifica trentanovesimo tra 160 paesi e territori e terzo nell'Associazione delle Nazioni del Sud est asiatico (ASEAN) nell'indice delle performance logistiche (LPI) e si colloca anche tra i maggiori mercati emergenti con un tasso di crescita che va dal 14 al 16%, secondo il Ministero dell'Industria e del Commercio del Vietnam.

Il ministro dell'Industria e del Commercio Tran Quoc Khanh ha sottolineato un incremento nel numero di aziende che si occupano di logistica e che hanno migliorato i propri servizi, affermando che questi sono i risultati degli sforzi compiuti sia dalle imprese sia dal governo.

Tranh Thanh Hai, vicedirettore dell'Agenzia del Commercio Estero del MoIT, ha affermato che il ricavo totale derivante da export e import del Vietnam nel periodo che va dal 2010 al 2020 si è triplicato.

Il settore della logistica gioca un ruolo significativo nello sviluppo economico nazionale e include attività di import ed export, la circolazione dei beni nel mercato domestico e la loro produzione, come ha affermato il funzionario. Egli ha inoltre sottolineato l’importanza dei servizi di logistica in alcune località come per esempio Ba Ria-Vung Tau, Ho Chi Minh City, Hai Phong, Hanoi e Da Nang, affermando che esse costituiscono un trampolino di lancio per lo sviluppo socioeconomico regionale e locale. Ha affermato che il governo, i ministeri, le agenzie e le imprese hanno sempre prestato attenzione al taglio dei costi della logistica per aumentare la competitività del paese e in particolare delle imprese.

Il settore della logistica vietnamita, secondo le previsioni, contribuirà al 5 o al 6% del pil del paese, registrerà una crescita del 15 o del 20% e si collocherà cinquantesimo secondo i criteri dell'indice delle performance nella logistica entro il 2025.

Fonte: https://bit.ly/3B0JsNL

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Vietnam (ICHAM))

 

Ultima modifica: Giovedì 28 Ottobre 2021
Giovedì 28 Ottobre 2021

Ottima crescita del settore degli elettrodomestici in Polonia

In Polonia viene prodotto il 35% dell'intera produzione di elettrodomestici dell’UE. Nel 2020, 35 stabilimenti in Polonia hanno prodotto un totale di 30 milioni di apparecchiature. Nel caso delle asciugatrici, gli stabilimenti polacchi soddisfano oltre il 90% della domanda, delle lavatrici oltre il 50%, e nel caso dei frigoriferi il 20-30%, scrive il quotidiano "Rzeczpospolita".

Nella prima metà del 2021 l'export di grandi elettrodomestici è aumentato di oltre il 46%. Le esportazioni sono superiori del 36,6% rispetto a prima della pandemia del 2019. La produzione a fine agosto 2021 è superiore di oltre il 28% rispetto allo scorso anno. La stragrande maggioranza della produzione polacca viene esportata, sebbene anche le vendite in Polonia siano significative. In totale, il valore della produzione RTV nel 2020 è stato di 36 miliardi di zloty.

Fonte: https://bit.ly/3E8QW3g

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

Ultima modifica: Venerdì 19 Novembre 2021
Giovedì 28 Ottobre 2021

Eurostat: in Polonia il parco auto circolante più vecchio

L'ufficio statistico europeo ha pubblicato un rapporto sulle autovetture nei paesi dell'UE. Quasi il 38% delle autovetture sulle strade polacche hanno più di 20 anni, che è la percentuale più alta nell'Unione europea, secondo Eurostat. All'estremità opposta della scala c'è l'Irlanda, dove ben il 28% delle auto in circolazione ha meno di due anni. Il paese più motorizzato dell'UE è il Lussemburgo con 681 auto per 1.000 persone e il meno motorizzato è la Romania con appena 357 auto per 1.000 persone. La Germania ha il più alto numero di autovetture sulle strade, con 48 milioni.

Fonte: https://bit.ly/3baQftL

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

Ultima modifica: Giovedì 28 Ottobre 2021
Giovedì 28 Ottobre 2021

Nel 2022 il Vietnam sarà il terzo più grande ecosistema di startup del Sud Est asiatico

Golden Gate Ventures ha messo in evidenza il Vietnam in quanto astro nascente nel settore delle startup del Sud est asiatico. Secondo il recente report della società di venture capital, il Vietnam ha già consolidato la sua crescente importanza nella regione. Nel 2022, i fondi di capitale di rischio che si concentrano sul sud est asiatico si focalizzeranno di più sugli investimenti nelle loro fasi iniziali in Vietnam, ed essi continueranno a crescere nei prossimi 10 anni.

Si prevede che cinque industrie in Vietnam cattureranno l'attenzione degli investitori esteri, inclusi il commercio elettronico, i servizi finanziari, i media online, i viaggi online, il cibo e i trasporti. Tra le start up emergenti sviluppatesi nel paese sono incluse Tiki.vn, Sendo, MoMo, Giaohangnhanh (GHN), Lozi, VNPAY e altri.

Secondo il report, il capitale che sta giungendo sulla scena delle start up nel sud-est asiatico è cresciuto incredibilmente negli ultimi 10 anni, con un aumento di 50 volte del capitale totale investito per anno dai 130 milioni di dollari nel 2010 ai sei miliardi e mezzo di dollari nel 2020 – con alla fine del decennio un coronamento di 15 mega contratti del valore di più di 100 milioni di dollari ciascuno, che ammontavano a più della metà del totale del capitale investito. Il cibo, i servizi finanziari e la logistica erano tra i settori che hanno attratto più investimenti.

Il numero di offerte pubbliche iniziali di vendita nel sud-est asiatico, secondo le previsioni, raggiungerà quota 300 nel 2030, poiché un numero maggiore di start up locali cercherà uno sbocco nei mercati pubblici del Paese. Si assiste anche all'emergere di “imprenditori di prima generazione e mezzo e di seconda generazione” che daranno forma a un decennio dominato da un aumento nel commercio sociale, tecnologie mediche, qualche raro imprenditore nel settore dei servizi finanziari e un lieve aumento delle start up business to business impegnate nel SaaS (Software as a service).

Il valore lordo della merce derivante dal commercio sociale raggiungerà i 5 miliardi di dollari nel 2025 e i 25 miliardi nel 2030 per via di un aumento continuo delle transazioni e-commerce, oltre che per via dell'aumento del pil pro capite nel prossimo decennio. Nel frattempo, la produzione di tecnologie mediche sta aumentando in quanto esse rappresentano uno strumento per fornire accesso all'assistenza sanitaria a una grande fetta della popolazione e per gestire meglio le sfide infrastrutturali nel Sud-est asiatico, specialmente in un mondo post pandemico.

Il fatto che una grande fetta della popolazione del sud-est asiatico non abbia mai fatto ricorso a una banca rappresenta una grande opportunità per i giocatori del mercato dei servizi finanziari, e crea possibilità di emergere per chi fornisse esclusivamente servizi finanziari. Tra le aree che affronteranno grandi cambiamenti si possono elencare gli e-wallet, gli istituti alternativi alle banche, i servizi che prevedono forme posticipate di pagamento e altre forme di finanziamento.

Inoltre, i media e le start-up che si occupano di intrattenimento avranno un seguito più forte e verranno finanziati maggiormente in quanto l'industria si sta focalizzando sempre di più su un'offerta di servizi innanzitutto digitali, inclusi canali televisivi e film, live streaming e sport visto attraverso piattaforme internet. I finanziamenti in questo settore raggiungeranno i 700 milioni di dollari nel 2030.

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Vietnam (ICHAM))

 

Ultima modifica: Giovedì 28 Ottobre 2021
Giovedì 28 Ottobre 2021

Polonia: valori immobiliari alti per gli importanti investimenti stranieri

Il recente aumento dei prezzi degli appartamenti in Polonia non è dovuto solo ai sempre più costosi materiali edili e all’incremento dei costi della manodopera, ma anche al fatto che alcune società immobiliari straniere comprano interi edifici oppure complessi residenziali per poi affittarli. Tra gli esempi c'è l’acquisto di più di mille appartamenti da parte del fondo nordico NREP oppure l'investimento di Heimstaden Bostad in 2,5 mila appartamenti costruiti da Budimex Nieruchomości. La pandemia ha favorito questo fenomeno visto che sempre più persone, in particolare quelle fino ai 35 anni, vogliono essere più mobili e perciò preferiscono affittare un appartamento anziché comprarlo.

Fonte: https://bit.ly/3CekNH4

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

 

Ultima modifica: Giovedì 28 Ottobre 2021
Giovedì 28 Ottobre 2021

Mercato auto: cresce l’export della Turchia in Europa

Acquista sempre più peso, sullo scacchiere europeo, il mercato auto della Turchia.

Nei primi sette mesi del 2021 il valore totale delle esportazioni di auto della Turchia ha raggiunto 16,3 miliardi di dollari. Il settore automotive si classifica al primo posto nell’esportazione turca, con un valore del 13,5% sul totale.

Nei primi 7 mesi dell’anno l’export auto verso i paesi UE ha raggiunto quota 10,7 miliardi di dollari, con un aumento di 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Importanti mercati sono Germania, Italia, Spagna, Belgio e Polonia.

Tra i principali mercati di destinazione c’è la Germania, in prima fila, raggiungendo la cifra di 2,4 miliardi di dollari con un aumento di 30,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La Francia occupa il secondo posto raggiungendo la cifra di 1,8 miliardi di dollari. La seguono l’Italia con 1,2 miliardi di dollari e la Spagna con 908 milioni di dollari.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Giovedì 28 Ottobre 2021