Notizie mercati esteri

Venerdì 29 Novembre 2024

Brasile. Il settore dei macchinari registra una crescita in ottobre

L'aumento è stato dell’11,3% rispetto al mese precedente

Flávia Albuquerque - Giornalista presso Agência Brasil 

Il settore dei macchinari e delle attrezzature ha registrato una crescita nel mese di ottobre, con un fatturato netto totale del settore pari a 26,3 miliardi di R$, che rappresenta un aumento dell’11,3% rispetto al mese precedente e del 6,4% nel confronto annuale.

Il bilancio è stato pubblicato mercoledì (27) dall’Associazione Brasiliana dell’Industria dei Macchinari e delle Attrezzature (Abimaq). L’aumento è stato trainato dal miglioramento delle esportazioni e delle vendite sul mercato interno.

Le vendite nel mercato estero sono cresciute dell’8,2% rispetto al mese precedente. Rispetto allo stesso mese del 2023 si registra un leggero calo, pari allo 0,6%, dopo la crescita del 12,2% registrata a settembre 2024. Secondo Abimaq il calo rispetto allo stesso periodo del 2023 è dovuto alla contrazione dei prezzi relativi (- 5,2%).

In termini di quantità la crescita è stata del 5,4%. Nel mese, le esportazioni hanno raggiunto 1,407 miliardi di dollari, il miglior risultato del 2024. Da inizio anno, il risultato cumulato è stato inferiore del 7% rispetto al risultato del 2023 (da gennaio a ottobre), mantenendo la tendenza alla ripresa.

Le importazioni sono state pari a 2,7 miliardi di dollari nel mese di ottobre, il 6,1% in più rispetto a settembre e un aumento del 32,4% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

Nel confronto mensile il consumo apparente nel settore dei macchinari e delle attrezzature, che considera la produzione industriale nazionale totale e le importazioni, meno le esportazioni, è aumentato del 10,5%. Rispetto a ottobre dello scorso anno si è registrato un aumento del 21,6%.

Personale occupato

Nel mese di ottobre si è registrato un miglioramento del numero degli occupati nel settore, che ammontano a 398mila addetti. La crescita è stata dello 0,1% rispetto a settembre e dell’1,5% rispetto a ottobre 2023.

(Fonte: Agência Brasil)

(Contributo editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Mercoledì 8 Gennaio 2025
Giovedì 28 Novembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Polonia

Industrial Bank of Korea autorizzata ad aprire filiali in Polonia

La Commissione di supervisione finanziaria (KNF) polacca ha autorizzato l’apertura in Polonia della nuova banca Industrial Bank of Korea con sede a Seoul in Corea del Sud. Come ha annunciato la KNF in Polonia la banca coreana è registrata come società per azioni IBK Bank Polska SA. La IBK è una delle maggiore banche nella Corea del Sud ed è controllata dal governo coreano. La KNF ha accettato la struttura della nuova banca e il primo comitato esecutivo che sarà composto da tre membri: due polacchi e un coreano. Il presidente dell’azienda sarà Paweł Ziółkowski, Szymon Hajduk sarà uno dei membri del consiglio di amministrazione responsabile per la gestione dei rischi significativi e Ji Wook Kim sarà uno dei membri del consiglio di amministrazione responsabile della supervisione delle aree commerciali. La IBK Bank Polska SA sarà una banca che serve principalmente le piccole e medie imprese. 

Polonia seconda solo alla Germania nel mercato logistico europeo

La Polonia rafforza la sua posizione tra i principali mercati logistici in Europa. Secondo il rapporto di Cushman & Wakefield, da gennaio a settembre 2024 il Paese si è classificato al secondo posto per contratti di locazione di spazi logistici, superato solo dalla Germania. Questo risultato è il frutto non solo di una domanda crescente di spazi moderni, ma anche del vantaggio competitivo della Polonia rispetto ai Paesi dell'Europa occidentale e centrale. La domanda in crescita si concentra soprattutto in settori come la logistica, l'e-commerce e la produzione, che generano la maggior parte delle richieste. Le aziende scelgono la Polonia per le condizioni favorevoli: affitti competitivi, costi energetici più bassi e manodopera conveniente. Gli sviluppatori immobiliari stanno cercando di rispondere a queste esigenze, ma il numero di nuovi progetti sta diminuendo, il che potrebbe portare a una carenza di spazi disponibili in futuro. Nel terzo trimestre del 2024 sono stati affittati oltre 1,1 milioni di metri quadri di spazi logistici, con un calo del 34% rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, il 72% dei nuovi edifici è stato affittato prima della consegna, dimostrando il forte interesse per il mercato. In regioni come Mazovia, Łódź e Bassa Slesia, la disponibilità di spazi rimane limitata, il che potrebbe spingere gli investitori a pianificare nuovi progetti. I canoni di locazione sono stabili, ma grazie a incentivi finanziari gli affittuari possono ottenere sconti significativi. Con la diminuzione degli investimenti speculativi (progetti avviati senza contratti di affitto garantiti) e l'aumento della domanda per le posizioni chiave, la Polonia sta diventando un mercato sempre più competitivo per le aziende in cerca di spazi logistici. Gli esperti prevedono che il ruolo del Paese in questo settore continuerà a crescere. Grazie alla sua posizione strategica, all'infrastruttura in espansione e all'importanza crescente dell'e-commerce, la Polonia rimane una delle destinazioni più attraenti per gli investitori del settore logistico in Europa.

Modifiche al contributo sanitario per gli imprenditori in vigore da febbraio 2025

Le modifiche al contributo sanitario per gli imprenditori, che prevedono l'abolizione del pagamento sulla vendita dei beni strumentali, entreranno in vigore il 1° febbraio 2025, con un mese di ritardo rispetto alla data inizialmente prevista. La nuova normativa, pensata per rispondere alle richieste delle piccole imprese, include anche la riduzione della base minima per il calcolo del contributo sanitario al 75% del salario minimo. Rappresentanti di diverse forze politiche hanno sottolineato che la riforma è particolarmente vantaggiosa per le piccole attività, come officine e saloni di parrucchieri, e per le aziende con bassi guadagni. L’obiettivo principale è eliminare le norme sfavorevoli che obbligavano al pagamento del contributo sanitario sui redditi occasionali derivanti dalla vendita di macchinari e immobili, un onere pesante soprattutto per le microimprese. Sebbene la riforma comporterà una perdita di circa 570 milioni di złoty nel bilancio del Fondo Nazionale per la Salute (NFZ) nel 2025, i politici hanno concordato che si tratta di un costo accettabile. Il deficit sarà compensato con un contributo statale proveniente da un fondo di riserva, garantendo così la stabilità del sistema sanitario pubblico. Il progetto ha ricevuto il sostegno dei gruppi parlamentari di Lewica, Polska 2050 e PSL, che ne evidenziano l'importanza per migliorare le condizioni delle attività economiche in Polonia. Secondo i rappresentanti del governo, queste modifiche rappresentano un compromesso ragionevole tra gli interessi degli imprenditori e le esigenze del bilancio statale, favorendo la crescita degli investimenti e dello sviluppo economico. 

La famosa catena polacca HalfPrice debutta in Spagna

La catena HalfPrice, di proprietà del Gruppo CCC, ha debuttato nel suo dodicesimo mercato. Il primo negozio HalfPrice in Spagna è stato aperto a Saragozza presso la Galeria Puerto Venecia, uno dei più grandi centri commerciali d'Europa. “L'espansione di HalfPrice nei mercati esteri occidentali è il nostro obiettivo strategico, soprattutto dopo il successo ottenuto nella nostra parte d'Europa. Questo format ha ottenuto un grande riconoscimento in ognuno dei Paesi in cui è già apparso. È arrivato il momento della Spagna, dove abbiamo piani di sviluppo promettenti” afferma Dariusz Miłek, il direttore generale di HalfPrice. La catena offre prodotti di marca a prezzi scontati appartenenti a categorie come abbigliamento, calzature, accessori, arredi per la casa, decorazioni, regali o articoli per animali. HalfPrice è già presente in paesi come Polonia, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, Romania, Ucraina, Slovenia, Lituania, Lettonia e Ungheria.

(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Giovedì 9 Gennaio 2025
Giovedì 28 Novembre 2024

Brasile. Il capitale naturale la risorsa più grande

Il World Economic Forum ha evidenziato il concetto di capitale naturale come una delle maggiori opportunità di business per il futuro. L'ente lo definisce come l'insieme dei beni naturali che comprende terra, suolo, acqua, aria e biodiversità. Queste risorse sono essenziali per il funzionamento dell’economia globale, poiché forniscono servizi vitali come la regolazione del clima, la purificazione dell’acqua e la fertilità del suolo.

 

Il concetto di capitale naturale propone un approccio innovativo e sistemico che ha un ampio campo di applicazione in Brasile.

Ogni risorsa naturale verrebbe trattata come un bene strategico. Questo approccio va oltre la preservazione, trasformando aree viste come passività ambientali, come le riserve legali e le aree di protezione permanente, in attività finanziarie.

Attraverso i crediti per la biodiversità, i pagamenti per i servizi ambientali e i crediti di carbonio, queste aree possono generare grandi ritorno finanziario e proteggere gli ecosistemi.

Il potenziale commerciale legato al capitale naturale è immenso e potrebbe generare una somma significativa di 10 trilioni di dollari entro il 2030, generando più di 400 milioni di posti di lavoro in areei quali la biodiversità e i servizi ecosistemici.

Il Brasile, con le sue vaste risorse naturali e la sua impareggiabile biodiversità, è nella posizione di guidare questa transizione verso l’economia verde, unendo la crescita economica  alla rigenerazione ambientale.

La creazione di mercati finanziari che attribuiscano valore ai servizi ecosistemici, come i crediti per la biodiversità e la valutazione delle società che gestiscono beni naturali, può cambiare questa dinamica.

Ciò consentirà al capitale naturale di diventare un bene riconosciuto e apprezzato sul mercato, incoraggiando maggiori investimenti privati nel recupero e nella conservazione dell’ambiente.

(Contributo editoriale a cura della Camera Italiana Commercio e Industria S. Catarina - Brasile)

Ultima modifica: Mercoledì 8 Gennaio 2025
Mercoledì 27 Novembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Brasile

Accordo Mercosur-UE potrà aumentare di cinque volte il commercio brasiliano

Approfittando della presenza dei leader del gruppo delle 20 maggiori economie del mondo (G20) a Rio de Janeiro, la Confederazione Nazionale dell'Industria (CNI) e Business Europe hanno firmato una lettera congiunta chiedendo la firma di un accordo commerciale tra il Mercosur e l'Unione Europea (UE).

Secondo il documento, il trattato, in lavorazione da più di due decenni, aumenterebbe di quasi cinque volte l'integrazione del Brasile nel mercato globale, dicono gli imprenditori al G20.

Secondo i calcoli del CNI (Conf. Naz. Industria) , i partner con cui il Paese ha accordi attualmente consentono un accesso preferenziale (ad esempio a un tasso inferiore) a circa l’8% delle importazioni globali di beni. Con un accordo con il Blocco del Nord, questa percentuale salirebbe al 37% – tenendo conto che l’UE ha una quota del 29% delle vendite sul mercato interno – e aprirebbe maggiori opportunità di business in nuovi mercati.

Brasile registra crescita nel Settore Servizi

Il settore dei servizi del Brasile, il più grande in termini di PIL, cresce dell’1% a settembre, oltre le aspettative, secondo i dati diffusi dall'Istituto brasiliano di geografia e statistica (IBGE) questo mese.

Il settore più importante del PIL, quello dei servizi, è un termometro della crescita dell'economia.

Secondo IBGE i servizi hanno raggiunto il punto più alto della serie storica.

La situazione economica può anche favorire la crescita dei servizi, ma non spiega da sola il buon andamento del settore”, ha affermato lIBGE.

Il segmento del turismo è dell’8,1% superiore al livello di febbraio 2020.

Tali attività sono cresciute in sei delle 17 località analizzate, con Rio de Janeiro (14,9%) che ha fornito il contributo positivo più rilevante, grazie al festival Rock in Rio.

Altri incrementi si sono verificati nell'informazione e comunicazione (1,0%); trasporti (0,7%) e servizi alle famiglie (0,4%). 

Brasile – Registra riduzione del 55% della deforestazione nel bioma “Mata Atlantica”

Un rapporto pubblicato questo mese indica una riduzione del 55% della deforestazione nel bioma tra gennaio e giugno 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Ciò nonostante, tra gennaio e giugno sono stati distrutti 21.401 ettari di aree verdi del sistema, l’equivalente di 20.000 campi da calcio. Nello stesso periodo del 2023 la distruzione è stata di 47.896 ettari.

Il monitoraggio è effettuato dal Deforestation Alert System (SAD), una partnership tra le ONG Fundação SOS Mata Atlântica, Arcplan e MapBiomas.

Secondo il rapporto, la significativa riduzione è in gran parte dovuta al rafforzamento della ispezione, al taglio del credito per i disboscatori illegali e all’uso dei “sequestri immobiliari a distanza”, come vengono chiamate le restrizioni applicate alle aree deforestate rilevate dal monitoraggio a distanza, che ne impediscono l’uso commerciale.

La mappatura di MapBiomas indica che il processo di rigenerazione della vegetazione è attualmente maggiore della deforestazione, il che è un’ottima notizia.

Tuttavia, questa percentuale è ben al di sotto del limite minimo accettabile per la sua conservazione, che secondo uno studio pubblicato sulla rivista Science è pari al 30%.

“Affinché il Brasile possa rispettare gli impegni assunti con l’Accordo di Parigi, dobbiamo raggiungere la deforestazione zero in tutti i biomi entro il 2030” afferma Marcos Rosa, coordinatore tecnico di MapBiomas.

La Foresta Atlantica ha il potenziale per essere il primo bioma brasiliano a raggiungere questo obiettivo.

La deforestazione continua a verificarsi nelle foreste mature e più vecchie, che contengono una maggiore ricchezza di specie di flora e fauna.

(Contributo editoriale a cura della Camera Italiana Commercio e Industria S. Catarina - Brasile)

Ultima modifica: Giovedì 9 Gennaio 2025
Mercoledì 27 Novembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Polonia

NBP ha pubblicato i nuovi dati sul denaro circolante in Polonia

eri la NBP (Banca Nazionale Polacca) ha pubblicato i nuovi dati sul denaro circolante sul mercato polacco. A ottobre l’offerta del denaro è aumentata a quasi l'8%. La NBP ha informato che questo risultato è superiore a quello del previsto (il 7%) ed anche a quello di settembre (il 6,5%). Si osserva una tendenza all’aumento dei depositi delle famiglie e, soprattutto, della quota di contanti e dei depositi correnti. I depositi delle famiglie sono stati superiori al 12,7% rispetto all’anno precedente. Questa tendenza vale anche per le imprese, soprattutto, quelle non collegate con il settore finanziario. Jakub Rybacki, esperto dal PIE (L’Istituto Economico polacco) commenta che la situazione non è favorevole agli investimenti privati. Come mostrano i nuovi dati, a ottobre è aumentato al 3,4% il numero di prestiti alle imprese rispetto all’anno precedente. Rybacki dice che l’anno prossimo i polacchi potrebbero essere più propensa a consumare. L’anno prossimo la situazione potrebbe migliorare grazie all’utilizzo dei finanziamenti del KPO (il piano nazionale di ricostruzione).

La svedese Eastnine AB acquista il grattacielo Warsaw Unit per la cifra record di 280 milioni di eu

Warsaw Unit, il grattacielo di 46 piani nel cuore di Varsavia, vicino alla rotonda Daszyńskiego, ha trovato il suo proprietario. Si tratta della società svedese Eastnine AB, che ha in portafoglio altri edifici per uffici in Polonia. La transazione è stata effettuata dallo sviluppatore belga Ghelamco. Il grattacielo è stato venduto per 1,2 miliardi di zloty (280 milioni di euro). Si tratta di una transazione record nel mercato degli spazi direzionali nel 2024 in Europa. La transazione e la firma del contratto di acquisto del grattacielo di Varsavia sono state annunciate dalla società di sviluppo immobiliare Ghelamco. “Il nuovo distretto commerciale di Varsavia ha reso Ghelamco la società immobiliare belga più importante in Polonia”, si legge sul sito web della società. L'acquirente, Eastnine AB, ha ammesso che “è difficile immaginare un modo migliore per entrare nel mercato di Varsavia che acquisire la migliore proprietà nella migliore posizione, che il Warsaw Unit rappresenta”. Ha aggiunto che con questa transazione la Polonia è diventata il maggiore mercato della società svedese, rappresentando oltre il 50% del suo portafoglio immobiliare”. Il grattacielo è alto 202 metri, ha 46 piani e una superficie affittabile di quasi 60.000 metri quadrati. A ciò si aggiungono spazi commerciali e di servizio e un garage sotterraneo a tre livelli con oltre 450 posti auto. Il parcheggio occupa anche 8 piani fuori terra. Il Warsaw Unit dispone di 14 ascensori, alcuni dei quali panoramici. La sua costruzione è durata quattro anni, dal 2017 al 2021. Grazie all'uso di nuove tecnologie, è uno degli edifici più moderni ed ecologici della sua categoria in Europa. L'edificio per uffici è alimentato esclusivamente da energia pulita. Di conseguenza, il consumo è inferiore del 30% rispetto a grattacieli simili. “L'edificio è di altissima qualità tecnica ed è certificato al massimo livello” assicura l'acquirente. Il Warsaw Unit non è il primo investimento di Eastnine AB in Polonia. Due anni fa, la società immobiliare svedese ha acquistato l'edificio D del complesso Nowy Rynek di Poznań dallo sviluppatore Skanska. Nel giugno 2024 ne aggiungerà un altro al suo portafoglio: l'edificio E del complesso di Poznan. Entrambi sono tra gli edifici per uffici più moderni e prestigiosi di Poznań. In totale dispongono di oltre 68.000 metri quadrati di spazio affittabile. L'immobile acquistato ieri è completamente affittato da oltre 20 aziende. Tra queste, due banche - una svedese e una danese - oltre a Warta, Amazon, Stryker, Moderna, Imperial Tabacco e Panattoni. “Gli affitti annuali ammontano a 18,0 milioni di euro e la durata media residua del contratto di locazione è di 5,1 anni”- riporta Eastnine AB, l'acquirente del grattacielo, sul suo sito web. La società spiega inoltre che la transazione è stata sottoscritta, tra l'altro, da un “prestito bancario verde di 168 milioni di euro, della durata di cinque anni”, concesso dagli istituti di credito tedeschi e viennesi Helaba ed Erste Group.

(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Giovedì 9 Gennaio 2025
Mercoledì 27 Novembre 2024

Brasile. Tassi di interesse elevati e investimenti

La politica fiscale del governo brasiliano e l’obiettivo di chiudere il deficit nel 2024 e nel 2025 non sembrano più fattibili per gli investitori.

L'IBGE ha inoltre individuato una crescita del commercio al dettaglio inferiore alle attese nel mese di settembre e nuovi dati provenienti dai servizi mostrano che la crescita economica possa non continuare a fronte di uno scenario di inflazione elevata e tassi di interesse oltremisura.

Difatti, Étore Sanchez, capo economista di Ativa Investimentos, in intervista, ritiene che il TUS (Selic) potrebbe raggiungere la soglia del 14% nella prima metà del prossimo anno, visti oltretutto i messaggi duri della Banca Centrale nell'ultima riunione del Copom.

L'economista confronta lo scenario attuale con quello del 2022, quando i tassi di interesse salirono al 13,75% annuo e l'inflazione in 12 mesi arrivò all'11%.

Secondo lui, nonostante l'inflazione più bassa nello scenario attuale, la crisi di credibilità delle istituzioni è maggiore e impone più rischi e più premi sulle curve dei tassi a lungo termine.

Sanchez afferma inoltre che la politica monetaria più restrittiva per il 2025 potrebbe ridurre le prospettive di crescita economica e vanificare le attuali proiezioni di mercato.

 

Commento: Gli alti tassi di interesse potranno attirrare capitali esteri in Brasile, oltre a indurre gli investitori verso attività finanziarie, diminuindo gli investimenti commerciali o industriali, a causa dell'elevata remunerazione degli investimenti a reddito fisso.

(Contributo editoriale a cura della Camera Italiana Commercio e Industria S. Catarina - Brasile)

Ultima modifica: Mercoledì 8 Gennaio 2025
Mercoledì 27 Novembre 2024

Polonia. Parere positivo dell'Europa sul piano di riduzione del deficit

La Commissione Europea ha valutato positivamente il Piano di Bilancio Strutturale a medio termine della Polonia per il periodo 2025–2028, che prevede la riduzione del deficit del settore pubblico al di sotto del 3% del PIL in quattro anni. La Polonia, soggetta alla procedura per deficit eccessivo (EDP) da luglio scorso, punta a raggiungere questo obiettivo in un periodo più breve rispetto alla maggior parte dei paesi dell’UE, molti dei quali hanno scelto un percorso di riequilibrio di sette anni. Il ministro delle finanze Andrzej Domański ha sottolineato che la Commissione ha apprezzato gli investimenti della Polonia nell’ampliamento delle capacità difensive, una delle priorità dell’Unione Europea. "Puntiamo su una crescita economica alimentata dagli investimenti" ha dichiarato Domański. Le misure pianificate garantiranno la riduzione del deficit al 2,9% del PIL entro il 2028. La Polonia presenterà il primo rapporto sui progressi nell'aprile 2025. Il Ministero delle Finanze ha spiegato che il percorso di spesa proposto nel Piano è stato sviluppato sulla base della traiettoria di riferimento fornita dalla Commissione Europea. L'elemento chiave del Piano è l'adeguamento delle spese del settore pubblico e governativo alle normative UE secondo la metodologia ESA2010. Il Consiglio dell'Unione Europea approverà presto le raccomandazioni per la Polonia, durante la presidenza polacca dell'UE. Il piano, che comprende azioni ambiziose a breve termine, è visto positivamente sia a livello nazionale che europeo, come testimonianza dell’impegno per uno sviluppo economico sostenibile.

(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Mercoledì 8 Gennaio 2025
Martedì 26 Novembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Polonia

Polonia, Italia e Repubblica Ceca spingono per il cambio di strategia UE nell'automotive

La Polonia, insieme a Italia e Repubblica Ceca, sta pianificando di intensificare gli sforzi per abrogare le normative che prevedono il divieto di immatricolazione di auto con motore endotermico nell'Unione Europea. Le normative attuali stabiliscono che dal 2035 sarà vietata l'immatricolazione di tali veicoli, con l'eccezione di quelli alimentati da carburanti sintetici, e prevedono una revisione delle disposizioni nel 2026. Tuttavia, a causa della crisi che sta colpendo il settore automobilistico, cresce la pressione per anticipare questa revisione. Il mercato automobilistico sta affrontando una diminuzione della domanda di veicoli elettrici. L'Italia, che deve far fronte a blocchi nelle fabbriche del gruppo Stellantis e a un calo delle vendite, è tra i principali oppositori delle attuali normative. Allo stesso modo, la Polonia evidenzia la scarsa preparazione del mercato: l’alto costo dei veicoli elettrici, un'infrastruttura di ricarica poco sviluppata e l’elevato prezzo dell’elettricità rendono questi veicoli accessibili solo a una ristretta fascia di utenti. Nel 2025 la Polonia assumerà la presidenza del Consiglio UE e intende sfruttare questa posizione per supportare le iniziative contro il divieto. Varsavia sostiene che le normative attuali potrebbero escludere una larga parte della popolazione dall'accesso alla mobilità, costringendola a utilizzare veicoli a combustione sempre più vecchi. Le azioni congiunte di Polonia, Italia e Repubblica Ceca mirano ad accelerare la revisione delle normative già all’inizio del 2025. Questi Paesi sottolineano che le regolamentazioni attuali, in un contesto di crisi economica e limiti infrastrutturali, sono irrealistiche e necessitano di modifiche. Come ha affermato un funzionario dell'UE: "Più rapidamente queste norme finiranno nel cestino, meglio sarà".

Entro dicembre in arrivo oltre 9 miliardi di euro di fondi europei

La Polonia riceverà presto ulteriori fondi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (KPO). Il viceministro delle finanze, Paweł Karbownik, ha annunciato che intorno al 13 dicembre saranno trasferiti al paese ben 40 miliardi di złoty. "Le ultime procedure sono in corso e intorno al 13 dicembre arriveranno in Polonia 40 miliardi di złoty" ha scritto sulla piattaforma X. Il 12 novembre, il ministro dei fondi e della politica regionale, Katarzyna Pełczyńska-Nałęcz, ha dichiarato che la Commissione Europea ha preliminarmente approvato la seconda e la terza richiesta di pagamento della Polonia nell'ambito del KPO. Attualmente, si stanno finalizzando le procedure relative all'erogazione della terza e della quarta tranche. Entro la fine di novembre dovrebbe essere approvata definitivamente la terza richiesta, consentendo così il trasferimento dei fondi. L'importo totale di questo pagamento sarà di 9,4 miliardi di euro, pari a circa 40 miliardi di złoty. Di questa somma, 5,3 miliardi di euro saranno prestiti e 4,1 miliardi di euro contributi a fondo perduto. La prima richiesta di pagamento, per un totale di 6,3 miliardi di euro (circa 27 miliardi di złoty), è stata presentata dalla Polonia nel dicembre 2023. Dopo una valutazione preliminare positiva da parte della Commissione Europea, i fondi sono stati trasferiti al conto polacco nell'aprile 2024. A dicembre di quest'anno, la Polonia prevede di presentare un'altra richiesta di pagamento. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede complessivamente nove tranche di pagamenti, che vengono erogati progressivamente. Grazie a questi fondi, la Polonia sta realizzando investimenti chiave per lo sviluppo delle infrastrutture, la transizione energetica e la modernizzazione dell'economia. Le prossime tranche contribuiranno a proseguire queste iniziative, rafforzando l'economia polacca e la sua resilienza di fronte alle crisi globali.

Tusk vuole un "super-dipartimento" contro l'evasione fiscale

Il premier Donald Tusk intende creare un nuovo "super-dipartimento" dedicato alla lotta contro l'economia sommersa, che, secondo il Fondo Monetario Internazionale, rappresenta il 27% del PIL polacco, ovvero 5 punti percentuali in più rispetto alla media dell'UE. Il progetto prevede la costituzione di un team incaricato di coordinare le attività di diverse istituzioni, tra cui il Ministero delle Finanze, l’Istituto di Previdenza Sociale (ZUS), l’Ispettorato del Lavoro e l’Amministrazione Fiscale Nazionale. L’obiettivo principale è migliorare l'individuazione dei contribuenti da sottoporre a controlli, facilitare lo scambio di dati tra le istituzioni e creare un quadro più completo dei settori economici e delle singole imprese. La nuova istituzione avrà anche il compito di educare la società, riducendo il consenso sociale verso le attività nell'economia sommersa e organizzando campagne di sensibilizzazione sugli effetti negativi di queste pratiche per l'economia. L'educazione rivolta al pubblico sarà centrale, con l'intento di cambiare l'atteggiamento nei confronti dell'evasione fiscale, promuovendo la responsabilità finanziaria e sottolineando i benefici di un comportamento fiscale onesto. L'introduzione di questa strategia mira ad avvicinare la Polonia agli standard dell'UE nella lotta contro le pratiche economiche illegali. Inoltre, il team si occuperà di proporre modifiche legislative, inclusa l’armonizzazione delle definizioni presenti in diversi atti normativi. Le consultazioni pubbliche saranno un elemento chiave per incoraggiare la cooperazione degli imprenditori. Il progetto si ispira a soluzioni analoghe già operative in Lituania e punta a migliorare l'efficacia nella lotta contro le frodi fiscali, nonché a pianificare meglio le azioni governative in questo ambito. 

Offerta di obbligazioni statali, un'opportunità di risparmio stabile

Dicembre 2024 porta stabilità nelle condizioni di investimento nelle obbligazioni statali al dettaglio, che rimangono invariate rispetto a novembre. Le obbligazioni a tasso variabile annuali offrono un rendimento del 5,75%, mentre quelle biennali del 5,90%. Le obbligazioni a tasso fisso trimestrali garantiscono un interesse del 3,00% annuo, mentre quelle triennali del 5,95%, quadriennali del 6,30% e decennali del 6,55%. Le obbligazioni familiari destinate ai beneficiari del programma "Rodzina 800 plus" offrono un rendimento rispettivamente del 6,50% (per sei anni) e del 6,80% (per dodici anni) nel primo anno. Dicembre rappresenta anche l’ultima occasione per utilizzare i limiti annuali dei conti IKE-Obligacje (fino a 23.472 zł) e IKZE-Obligacje (fino a 9.388,80 zł, e per gli imprenditori – 14.083,20 zł). Investendo tramite questi strumenti, si può evitare la tassazione sugli utili (cosiddetta tassa Belka) a determinate condizioni. Le obbligazioni statali continuano ad attrarre gli investitori polacchi. A ottobre, le vendite hanno raggiunto 5,93 miliardi di zł, con particolare interesse per le obbligazioni triennali a tasso fisso (1,95 miliardi di zł), quelle annuali indicizzate al tasso della Banca Nazionale Polacca (1,9 miliardi di zł) e le quadriennali indicizzate all'inflazione (1,04 miliardi di zł). Nei primi dieci mesi del 2024, il Ministero delle Finanze ha venduto obbligazioni al dettaglio per un valore totale di 73,1 miliardi di zł, suggerendo un nuovo record annuale. Le obbligazioni possono essere acquistate presso le filiali di PKO BP, l’Ufficio Broker PKO BP, la rete di punti vendita del Bank Pekao e tramite canali online. 

Nuovi dati sulla produzione industriale, il ministro delle Finanze non nasconde la sua gioia

Nel settembre 2024, l'Ufficio Centrale di Statistica (CSO) ha riferito che la produzione industriale in Polonia è diminuita dello 0,3% su base annua, ma è aumentata del 9,0% rispetto ad agosto. All'epoca, gli economisti avevano previsto ulteriori cali nel quarto trimestre, soprattutto a causa dei problemi per gli esportatori polacchi legati alla recessione in Germania. Tuttavia, i dati di ottobre 2024, anch'essi pubblicati dall'Ufficio Centrale di Statistica (CSO), hanno mostrato un aumento della produzione industriale del 4,7% rispetto a ottobre 2023, ben al di sopra delle aspettative. L'aumento rispetto a settembre è stato del 10,0%. Inoltre, tra gennaio e ottobre 2024, la produzione industriale è aumentata dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, quando si era registrato un calo dell'1,8%. Il ministro delle Finanze Andrzej Domański ha commentato i risultati, sottolineando la crescita del 4,7% su base annua e i dati positivi del settore manifatturiero, cresciuto del 5,0%. Il primo ministro Donald Tusk ha sottolineato che è un risultato migliore rispetto alle previsioni dell'1,8%, nonostante la difficile situazione economica in Germania. Gli economisti di ING e PKO Bank Polski hanno considerato il risultato di ottobre una sorpresa positiva, soprattutto dopo i precedenti dati più deboli. L'aumento della produzione, nonostante le difficoltà, indica un miglioramento del settore. È stato notato che i giorni lavorativi in più hanno influito sul risultato, con i dati destagionalizzati che mostrano un solido aumento del 3,9%. L'analisi ha rilevato che la ripresa del settore manifatturiero sta diventando più evidente, anche se con un leggero ritardo. Nonostante una serie di dati macroeconomici deboli, l'analisi degli indicatori economici di novembre ha mostrato cali nella maggior parte dei settori, tra cui quello manifatturiero, del commercio al dettaglio e delle costruzioni. L'industria e il commercio al dettaglio hanno registrato il primo calo da giugno, mentre l'edilizia ha registrato la peggiore performance da oltre due anni. Ciononostante, il miglioramento del sentimento è stato evidente nei settori della ristorazione, degli alloggi e dei trasporti. Gli esperti hanno osservato che gli sviluppi positivi nell'industria e nei trasporti potrebbero essere il risultato di un'accelerazione nell'evasione degli ordini a fronte dell'imminente aumento delle tariffe commerciali internazionali.

GUS pubblica nuovi dati sugli stipendi aziendali medi

Il GUS (l’Ufficio Nazionale di Statistica) ha pubblicato i nuovi dati sugli stipendi medi nel settore aziendale nell’ottobre 2024 che mostrano un aumento del 10,2% ed ora sono pari a 8316,57 di PLN lordi. I dati includono lo stipendio base, i bonus, i premi, lo stipendio per gli straordinari e le pensioni. Gli stipendi dei polacchi hanno un grande impatto diretto sulla crescita del PIL. Secondo le stime dell’Istituto Economico polacco l’anno prossimo l’aumento dei salari sarà minore a causa di una minore crescita dell’aliquota minima. Mariusz Zielonka, l’economista capo della Confederazione Lewiatan sottolinea che sebbene i salari crescano, in realtà abbiamo meno soldi a causa dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi. Mentre gli economisti di PKO BP hanno notato che nell'ottobre 2024 gli stipendi sono aumentati del 5% annualmente, quindi la più lenta crescita dal dicembre dell’anno scorso. Altresì il GUS ha pubblicato i dati sull’occupazione media nel settore delle imprese a ottobre, hanno osservato un calo lieve rispetto al settembre 2024.

(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Giovedì 9 Gennaio 2025
Lunedì 25 Novembre 2024

Moldova. La missione del FMI rileva fattori favorevoli per la crescita economica del Paese

“Progressi più rapidi nelle riforme strutturali, anche nell'ambito del Piano di Crescita dell'UE, e progressi costanti verso l'adesione all'UE sono fattori favorevoli per la crescita economica della Moldova”. Queste le conclusioni della missione del FMI, guidata da Alina Iancu, che ha visitato Chisinau.

“La missione ha raggiunto un accordo a livello di esperti con le autorità moldave sulle misure politiche necessarie per completare la sesta revisione nell'ambito del programma sostenuto dall'Extended Credit Facility (ECF) e dall'Extended Fund Facility (EFF) e la seconda revisione nell'ambito del programma sostenuto dalla Long-Term Resilience and Sustainability Facility (RSF)”, afferma il FMI in un comunicato stampa.

La missione ha rilevato la “continua ripresa dell'economia del Paese dopo gli shock subiti dall'azione militare in Ucraina e dall'aumento dei prezzi dell'energia”.

“La crescita economica è prevista al 2,6% nel 2024 e al 3% nel 2025, trainata principalmente dalla robusta domanda interna. Da ottobre 2023, l'inflazione rimane all'interno del corridoio target del 5±1,5% fissato dalla Banca Nazionale della Moldova”, si legge nelle conclusioni della missione.

Gli esperti del FMI hanno osservato che i rischi per la crescita “rimangono elevati, soprattutto a causa della guerra in Ucraina e della possibile ripresa degli shock energetici”.

“La revisione al ribasso del deficit di bilancio per il 2024 e il 2025, rispettivamente al 4,4% e al 4% del PIL, riflette entrate più elevate del previsto, grazie alla forte crescita dei salari e delle importazioni. Allo stesso tempo, la spesa pubblica è sostanzialmente invariata e si prevede un ribilanciamento favorevole verso gli investimenti l'anno prossimo”, si legge nel comunicato.

L'accordo raggiunto a livello di esperti è soggetto all'approvazione della direzione e del consiglio esecutivo del FMI. Al termine della revisione, la Moldova potrà ricevere 111,4 milioni di diritti speciali di prelievo (148,3 milioni di dollari), portando l'importo totale dei fondi del programma a circa 810 milioni di dollari.

L'esame delle revisioni da parte del Consiglio esecutivo del FMI è previsto per metà dicembre. Sono previste altre due revisioni nell'ambito del programma, che terminerà nell'ottobre 2025.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Moldova)

Ultima modifica: Mercoledì 8 Gennaio 2025
Venerdì 22 Novembre 2024

Argentina. Nuova alleanza strategica con l'Italia tra economia, cultura e diplomazia

Il 20 novembre 2024, l’incontro tra la Premier italiana Giorgia Meloni e il Presidente argentino Javier Milei a Buenos Aires ha segnato un passo decisivo nel rafforzamento dei legami diplomatici tra Italia e Argentina. Fino ad oggi, le relazioni politiche tra i due Paesi erano rimaste relativamente limitate, nonostante i profondi legami culturali e storici che li uniscono. Con questo incontro, è emersa la volontà comune di sviluppare una vera e propria alleanza strategica, mirata a intensificare le collaborazioni non solo a livello commerciale, ma anche politico e internazionale.

Meloni ha evidenziato l’importanza di unire le forze su temi globali come la crisi in Ucraina, il conflitto in Medio Oriente e la necessità di promuovere una transizione democratica pacifica in Venezuela. Questi argomenti hanno offerto una base concreta per una cooperazione più stretta, fondata sulla difesa dei valori democratici e sulla promozione della stabilità internazionale.

Sul piano economico, il rafforzamento dei legami bilaterali tra Italia e Argentina apre prospettive promettenti per le imprese italiane. Con oltre 300 aziende italiane già attive nel Paese, l’Italia può capitalizzare sulle politiche di liberalizzazione economica avviate da Milei per ampliare ulteriormente la propria presenza in settori strategici come l’industria, la tecnologia e l’agroalimentare.

In definitiva, questo incontro getta le basi per una nuova fase di cooperazione tra i due Paesi, con benefici reciproci sul piano commerciale, politico e internazionale. La creazione di legami diplomatici più solidi con l’Argentina consente all’Italia di rafforzare il proprio ruolo in America Latina e di assicurarsi un alleato strategico in una regione di crescente importanza geopolitica.

(Contributo editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

Ultima modifica: Mercoledì 8 Gennaio 2025