Notizie mercati esteri

Mercoledì 18 Dicembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Grecia

Nuove previsioni sull'economia greca

Secondo gli ultimi dati, l'attività economica della Grecia crescerà del 2,1% nel 2024 e manterrà una crescita sostanzialmente simile nel 2025 e nel 2026, supportata dall'attuazione del Recovery and Resilience Plan (RRP).
Si prevede che la disoccupazione, ora al di sotto del 10%, continuerà a diminuire, ma più lentamente rispetto al passato.
L'inflazione è prevista al 3,0% nel 2024 e dovrebbe moderarsi solo gradualmente a circa l'1,9% entro il 2026.
Si prevede che il deficit della pubblica amministrazione continuerà a diminuire, guidato da una crescita della spesa moderata. Insieme a una solida crescita del PIL nominale, ciò contribuisce al costante calo del debito pubblico sul PIL a quasi il 140% del PIL entro il 2026.

 

Nuove future infrastrutture per Salonicco

Ieri 17/12/2024, durante una conferenza dedicata agli investimenti, infrastrutture e trasporti, il governo in carica ha annunciato l'avvio di alcune nuove gare per lo sviluppo di nuove infrastrutture per l'area di Salonicco.

Priorita' del governo e' l'estensione verso la parte occidentale della citta' della metropolitana di Salonicco (appena inaugurata) la cui gara per l'assegnazione dei lavori vedra' la luce molto probabilmente nel 2025.

In un secondo momento verra' effettuato uno studio di fattibilita' per l'estensione della stessa metropolitana questa volta invece ad est e verso l'aeroporto, ma solo dopo la gara precedente.

E' allo studio nel ftattempo, in attesa del collegamento futuro via metropolitana per l'aeroporto, un collegamento provvisorio marittimo tra l'aeroporto stesso e il centro citta'.

Entro il 2027 inoltre verra' completato il grande progetto della nuova RING ROAD, chiamata "Fly Over" visto che si tratta di un'autostrada sopraelevata e che sorgera', appunto, sopra l'attuale circonvallazione che circonda la citta'. La nuova Fly Over non prevede uscite secondarie se non quelle di entrata e di uscite ai lati opposti della citta'.

In fase di sviluppo inoltre la nuova area del Porto di Salonicco che verra' collegata prossimamente anche con la rete ferroviaria nazionale.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Ellenica di Salonicco)

 

 

Ultima modifica: Lunedì 13 Gennaio 2025
Mercoledì 18 Dicembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Spagna

Sarà a Saragozza il nuovo impianto di produzione di batterie LFP della joint venture Stellantis- CATL

La casa automobilistica Stellantis e lo specialista di nuove tecnologie Contemporary Amperex Technology Limited (CATL) hanno deciso di investire congiuntamente 4,1 miliardi di euro per creare una società che costruirà un impianto di batterie al litio ferro fosfato (LFP) su larga scala a Saragozza (Spagna).

La nuova mega-fabbrica sarà installata nello stabilimento del capoluogo aragonese del produttore di marchi come Citroën, Opel, Peugeot, Fiat, Alfa Romeo e Chrysler. L'implementazione avverrà in diverse fasi in cui i piani di investimento saranno distribuiti su più fasi. La fabbrica sarà progettata per essere completamente neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio, dovrebbe iniziare la produzione entro la fine del 2026 e potrebbe raggiungere una capacità fino a cinquanta gigawattora, a seconda delle esigenze del mercato elettrico in Europa e del sostegno istituzionale della Spagna e dell'Unione Europea.

Batterie più durature ed economiche

La creazione di questa società dovrebbe essere completata nel 2025, una volta superate le consuete condizioni normative. Con una partecipazione al 50% tra le società europee e cinesi, prevede di potenziare l'offerta di LFP di Stellantis in Europa. Ciò consentirà di produrre un maggior numero di veicoli elettrici con batterie più durature e più convenienti.

La tecnologia all'avanguardia di CATL per la produzione di batterie è già presente in Europa attraverso i suoi due stabilimenti in Germania e Ungheria. I due partner hanno firmato un primo memorandum d'intesa non vincolante nel novembre 2023. L'obiettivo era quello di esplorare la collaborazione per la fornitura locale di celle e moduli di batterie LFP per la produzione di veicoli elettrici in Europa. A sua volta, l'accordo mirava a creare una roadmap tecnologica per supportare i veicoli elettrici a batteria (BEV) avanzati di Stellantis e a identificare le opportunità per rafforzare ulteriormente la catena del valore delle batterie.

Produzione innovativa

Il presidente di Stellantis, John Elkann, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella città aragonesa lo scorso 11 dicembre, ha dichiarato che la sua azienda è “impegnata in un futuro decarbonizzato, abbracciando tutte le tecnologie avanzate di batteria disponibili per fornire ai nostri clienti prodotti competitivi per veicoli elettrici”, aggiungendo: “Questa importante joint venture con il nostro partner CATL porterà la produzione di batterie innovative in uno stabilimento già leader nella produzione di energia pulita e rinnovabile, contribuendo a guidare un approccio sostenibile a 360 gradi”.

Il presidente e amministratore delegato di CATL, Robin Zeng, ha affermato che la tecnologia delle batterie e il know-how operativo dell'azienda cinese, “combinati con l'esperienza pluridecennale di Stellantis nella gestione di aziende locali a Saragozza, garantiranno un'importante storia di successo nel settore”. Inoltre ha dichiarato: “L'obiettivo di CATL è quello di rendere accessibile in tutto il mondo la tecnologia a zero emissioni di carbonio e siamo ansiosi di collaborare con i nostri partner a livello globale attraverso modelli di cooperazione sempre più innovativi”.

Il comunicato completo è disponibile a questo link.

 

In Spagna aumenta la spesa per prodotti alimentari salutari

La spesa per gli alimenti sani in Spagna è aumentata del 29,2% negli ultimi cinque anni, ben al di sopra dell'aumento del 17,2% della spesa per gli alimenti considerati non salutari.

È quanto emerge dalle conclusioni del recente studio Hábitos de consumo de alimentos en España entre 2019 y 2023, realizzato dalla business school TBS Education-Barcelona sulla base dei dati dell'Encuesta de Presupuestos Familiares (EPF) dell'INE (Instituto Nacional de Estadística), che analizza le tendenze di consumo di tre categorie alimentari: Alimenti sani - ad esempio: uova, pesce fresco o refrigerato, mele...-, Alimenti mediamente sani - ad esempio: pane, pizze e quiche, carne di manzo...- e Alimenti non sani, ad esempio: burro e altri grassi animali, pizze e quiche, cereali per la colazione...-.

Le principali conclusioni di questo studio sono:

Il consumo di alimenti non salutari rimane una sfida significativa. Sebbene il loro consumo sia diminuito di 1,4 punti percentuali, la spesa per questi alimenti è cresciuta del 17%, a riprova della persistenza di pratiche meno nutrienti in alcuni segmenti della popolazione.

In base alle comunità autonome, si possono rilevare variazioni significative nel consumo di alimenti sani:

  • Galizia, Navarra e Paesi Baschi hanno mostrato una crescita significativa nell'adozione di abitudini alimentari sane, con la Galizia che spicca con un aumento del 37,5% della spesa per questo tipo di prodotti, sebbene questa regione abbia anche guidato l'aumento della spesa per alimenti non salutari con il 34%, seguita da Valencia con un aumento del 25,5%.
  • Andalusia, Estremadura e Murcia si trovano in ultima o penultima posizione nella classifica in termini di consumo di questi prodotti salutari.
  • Nel complesso, la Spagna ha registrato una leggera diminuzione del consumo di alimenti non salutari, passando dal 31,8% al 30,4% del totale, anche se questa diminuzione non è stata uniforme.
  • La differenza nelle abitudini di consumo tra il nord e il sud del Paese è notevole, con le regioni meridionali che tendono a una dieta meno equilibrata.

Lo studio completo (in lingua spagnola) è disponibile a questo link.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna)

Ultima modifica: Lunedì 13 Gennaio 2025
Mercoledì 18 Dicembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Serbia

Andamento dell'inflazione a novembre

Secondo i dati dell'Istituto Statistico della Repubblica, l'inflazione annua a novembre è rallentata al 4,3%, in linea con le proiezioni della Banca Nazionale di Serbia. La riduzione dell'inflazione è stata principalmente influenzata dall’uscita dal calcolo dell’aumento dei prezzi dell'energia elettrica dell'anno precedente.

Per quanto riguarda l'inflazione mensile, a novembre è stata dello 0,3%, la metà rispetto a ottobre.

Nel gruppo dei prodotti alimentari, il cui ritmo di crescita è rallentato a novembre (0,3%), i maggiori contributi sono derivati dall'aumento dei prezzi delle verdure (3,3%) e degli alimenti lavorati (0,4%). Al contrario, i prezzi della frutta e della carne fresca sono diminuiti. Su base annua, rispetto a novembre dell'anno precedente, i prezzi dei generi alimentari e delle bevande analcoliche sono aumentati del 4,6%.

I prezzi dei prodotti energetici sono aumentati dello 0,3% su base mensile, a causa del rincaro dei derivati del petrolio. Su base annua, i prezzi dell’energia sono diminuiti dell’1,1%.

I prezzi dei prodotti e dei servizi inclusi nell'inflazione di base, a novembre, sono aumentati dello 0,3% rispetto a ottobre, trainati principalmente dall’aumento stagionale dei prezzi di abbigliamento, calzature, prodotti chimici per la casa e farmaci. Su base annua, l'inflazione di base è rallentata leggermente a novembre, attestandosi al 5,4%.

Nel prossimo periodo, l'inflazione dovrebbe continuare a muoversi entro i limiti prefissati, sostenuta da condizioni monetarie ancora restrittive e da una minore inflazione importata. Si prevede, inoltre, che l'inflazione di base rallenti gradualmente, avvicinandosi così all'inflazione complessiva.

 

Permessi di costruzione rilasciati, ottobre 2024

Nel mese di ottobre 2024 sono stati rilasciati 3.617 permessi di costruzione, con una diminuzione del 4,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Dei permessi rilasciati a ottobre, l'86,7% riguarda edifici e il 13,3% altre costruzioni. Considerando solo gli edifici, l'87,3% dei permessi è stato rilasciato per edifici residenziali, mentre il 12,7% per edifici non residenziali. Per quanto riguarda le altre costruzioni, la maggior parte riguarda condotte, linee di comunicazione ed elettriche (73,2%).

In base ai permessi rilasciati a ottobre 2024 nella Repubblica di Serbia, è stata segnalata la costruzione di 6.469 appartamenti, con una superficie media di 69,6 m². Per quanto riguarda il numero degli appartamenti nelle nuove costruzioni residenziali, il 7,0% sarà costruito in edifici unifamiliari, con una superficie media di 147,9 m², mentre il 92,4% sarà realizzato in edifici con tre o più appartamenti, i quali avranno una superficie media significativamente inferiore, pari a 63,2 m².

Il valore previsto dei lavori di nuova costruzione in ottobre 2024 rappresenta il 91,1% del valore totale dei lavori previsti. Guardando alle aree geografiche, si prevede la maggiore attività edilizia nella regione di Belgrado (74,0% del valore previsto per le nuove costruzioni), seguita dalla regione della Bačka Meridionale (4,7%), regione di Moravica (3,6%), regione di Raška (2,6%) e regione di Mačva (1,6%), mentre le restanti regioni variano tra lo 0,1% e l’1,5%.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Serba)

Ultima modifica: Lunedì 13 Gennaio 2025
Mercoledì 18 Dicembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Polonia

Aumento della tariffa di distribuzione del gas dal 1° gennaio

Il Presidente dell'URE ha approvato un aumento medio del 24,7% della tariffa di distribuzione del gas di Polska Spółka Gazownictwa per il 2025. La nuova tariffa sarà in vigore dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025. Gli economisti della banca Pekao stimano che le tariffe del gas approvate dall'URE potrebbero far crescere l'inflazione in Polonia nel 2025 di 0,15 punti percentuali. Polska Spółka Gazownictwa è l'operatore del sistema di distribuzione del gas in Polonia. Fornisce gas a 7,5 milioni di clienti tramite una rete di oltre 210 mila km di gasdotti. Il 100% delle quote della società appartiene a Orlen. "Di conseguenza, dall'inizio del 2025, le bollette del gas per i gruppi tariffari più popolari aumenteranno da circa 2 złoty e 60 groszy fino a poco meno di 30 złoty al mese" ha comunicato l'URE, aggiungendo che la tariffa numero 13 per i servizi di distribuzione del gas naturale di PSG sarà in vigore dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025. Gli economisti della banca Pekao hanno commentato questa situazione sul loro profilo X: "I forti aumenti recenti dei prezzi del burro sono senz'altro un tema mediatico e, trattandosi di un prodotto acquistato frequentemente, potrebbero in certa misura influenzare le aspettative inflazionistiche. Tuttavia, l'impatto di tali aumenti sugli specifici indicatori inflazionistici è limitato (il burro ha uno 0,5% di peso nel paniere inflazionistico). Diversa è la questione delle fonti energetiche". Rassicurano però, aggiungendo che "aumenterà solo il costo della tariffa di distribuzione, che rappresenta una parte minore (circa 1/3) della bolletta totale. La parte maggiore (relativa al prezzo della materia prima) rimane invariata: l'attuale tariffa per il gas naturale sarà valida fino alla metà del 2025, mentre il congelamento dei prezzi dell'energia elettrica durerà fino a settembre"

(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)

 

9,4 miliardi di euro dal PNRR, accelerata su sviluppo economico e transizione ecologica

La Polonia ha ricevuto 9,4 miliardi di euro dalla Commissione Europea nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per un totale di 67 miliardi di złoty. Questi fondi mirano a sostenere lo sviluppo economico e la transizione verde del Paese. Tra le principali destinazioni dei fondi si trovano la creazione di posti negli asili nido, l’isolamento termico degli edifici, la modernizzazione delle reti energetiche e la costruzione di centrali eoliche. La Commissione Europea ha precisato che i pagamenti si basano sui risultati ottenuti e sull’attuazione delle riforme e degli investimenti previsti. La Polonia ha richiesto i fondi per la seconda e terza tranche del PNRR, comprendendo 38 traguardi e tre obiettivi principali. Le aree prioritarie includono la sanità, la digitalizzazione, la pianificazione territoriale e il mercato del lavoro, con un focus su efficienza energetica, qualità dell’aria e mobilità sostenibile. Il Ministero dei Fondi e della Politica Regionale ha annunciato che i fondi saranno investiti anche in infrastrutture digitali per l’istruzione e nuove fonti energetiche per rafforzare la sicurezza del sistema energetico polacco. Inoltre, entro fine anno è prevista la presentazione di ulteriori richieste di pagamento per continuare a implementare il piano.

(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

Ultima modifica: Lunedì 13 Gennaio 2025
Mercoledì 18 Dicembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Stati Uniti

Usa, la Fed taglia i tassi d'interesse di 25 punti base

Oggi la Federal Reserve degli Stati Uniti ha tagliato il tasso di riferimento dei fondi federali di un quarto di punto percentuale, portandolo a un intervallo compreso tra il 4,25% e il 4,5%, nell'ultima decisione sui tassi prima che Donald Trump assuma la presidenza a gennaio, ma ha suggerito che effettuerà meno tagli dei tassi previsti nel 2025, proseguendo nella sua lotta per ridurre l'inflazione nella più grande economia del mondo.

Wall Street ha subito un forte calo, con l'S&P 500 che ha chiuso in ribasso di quasi il 3%. Il Nasdaq composite, che si occupa di tecnologia, è sceso del 3,6%.

Sebbene l'inflazione sia diminuita drasticamente dopo il picco massimo raggiunto due estati fa, rimane più alta di quanto la Fed vorrebbe - ed è aumentata negli ultimi mesi.

L'economia statunitense nel suo complesso rimane solida, con una stima di 227.000 posti di lavoro aggiunti a novembre. Ma la vischiosità della crescita dei prezzi ha sollevato preoccupazioni sui progressi degli sforzi per riportarla ai livelli normali, precedenti alla pandemia.

Ciononostante, Powell ha dichiarato di rimanere ottimista sull'economia statunitense. “Penso che sia abbastanza chiaro che abbiamo evitato una recessione. Penso che quest'anno la crescita sia stata solida”, ha dichiarato Powell in una conferenza stampa. “L'economia statunitense è stata notevole”.

La frustrazione degli americani per l'impennata dei prezzi negli ultimi anni è stata citata come fattore chiave per la vittoria elettorale di Donald Trump, che in campagna elettorale si è ripetutamente impegnato a ridurli.

 

Cera week 2025 a Houston

Presieduta da Daniel Yergin, CERAWeek è riconosciuta come il più importante incontro annuale del settore energetico, classificata tra le prime cinque “conferenze dei leader aziendali” a livello mondiale. Questo evento riunisce oltre 450 dirigenti di alto livello, 80 Ministri e alti funzionari e 325 rappresentanti dei media, con più di 10.000 partecipanti provenienti da oltre 2.050 aziende in 80 Paesi per dialogare sull'agenda che ci attende mentre il mondo entra in una nuova era di transizione energetica. 

CERAWeek 2025, "Moving Ahead: Strategie energetiche per un mondo complesso", si concentrerà sulle sfide future per la sicurezza energetica, l'approvvigionamento e le ambizioni climatiche - così come per i mercati, le infrastrutture, le direzioni politiche e il progresso della tecnologia, compresa l'intelligenza artificiale - e su ciò che questo significa per tutti gli aspetti del settore e non solo. 

Attraverso una serie di programmi e piattaforme diverse, la CERAWeek mette in evidenza i collegamenti di questi temi tra i vari settori e mostra le partnership e i modelli di collaborazione che stanno trasformando l'energia.

L'evento si terra' a Houston dal 10 al 14 marzo 2025. Tra gli oltre 50 speaker, e' prevista anche la presenza di Paolo Rocca, CEO del gruppo Techint.

(Contributo editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce of Texas, Inc.)

Ultima modifica: Lunedì 13 Gennaio 2025
Martedì 17 Dicembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Canada

Il mercato dei pesticidi in Ontario

l mercato dei pesticidi in Ontario ha mostrato un continuo aumento nelle vendite, come evidenziato dai dati annuali di Health Canada, che riflettono una crescita costante anche durante la pandemia. I pesticidi venduti in Canada sono suddivisi principalmente in tre settori: agricolo, non-agricolo e domestico. Nel settore agricolo, gli erbicidi rappresentano la quota maggiore, seguiti da fungicidi e insetticidi. Nel settore non-agricolo, gli antimicrobici dominano, mentre nel settore domestico, gli antimicrobici e gli erbicidi sono i più venduti. Tra i principali ingredienti attivi, il glifosato e il cloro risultano tra i più utilizzati.

Il mercato della lavorazione dei metalli in Ontario

L'industria mineraria e metallurgica del Canada ha mostrato una crescita solida, con ricavi di 60,9 miliardi di dollari nel 2022, grazie a una crescita annuale composta del 9,3% dal 2017 al 2022. Il Canada, che rappresenta circa il 20% del mercato nordamericano, beneficia della crescente domanda globale di minerali essenziali per la transizione energetica. Sebbene il tasso di crescita abbia rallentato nel 2022, si prevede che il settore crescerà del 6,1% annuo entro il 2027, raggiungendo un valore di 81,95 miliardi di dollari, anche grazie alle politiche governative di protezione contro le importazioni cinesi.

2024 Tendenze moda in Canada

l mercato della moda canadese del 2024 presenta dinamiche in evoluzione, influenzate sia dalle sfide economiche globali che dalle preferenze sempre più sofisticate dei consumatori. L'aumento delle vendite al dettaglio si contrappone a un rallentamento dei consumi, determinato principalmente dall'inflazione e dalla crescente cautela nei confronti della spesa. Mentre il retail tradizionale affronta difficoltà, l'e-commerce continua a crescere, rafforzando la necessità di un'approccio omnicanale. Le tendenze moda, tra cui l'influenza del lusso e la crescente attenzione alla sostenibilità, delineano un panorama in cui la praticità, l'inclusività e la qualità artigianale sono al centro delle scelte di consumo.

Il mercato del cinema in Canada

Il mercato cinematografico canadese, superata la pandemia, sta vivendo una ripresa significativa, con nuove opportunità per la produzione di contenuti. Il volume complessivo della produzione cinematografica e televisiva ha raggiunto i 12,19 miliardi di dollari, creando oltre 239.000 posti di lavoro. La produzione di contenuti canadesi è cresciuta del 6,5%, con un forte incremento nei lungometraggi (+23,5%) e nell’animazione (+28,4%). Parallelamente, la produzione straniera ha beneficiato della domanda globale di contenuti originali, trainata da piattaforme come Netflix e Disney+.

Eventi come il Toronto International Film Festival (TIFF) confermano il ruolo centrale del Canada nell’industria cinematografica internazionale.

 

(Contriburo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))

Ultima modifica: Lunedì 13 Gennaio 2025
Martedì 17 Dicembre 2024

Singapore. L'economia cresce del 4,1% nel terzo trimestre del 2024

L'economia di Singapore ha guadagnato slancio nel terzo trimestre del 2024, registrando una crescita del 4,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

La crescita è stata sostenuta dall'espansione del settore manifatturiero, che è tornato a crescere dopo due trimestri di contrazione.

Il dato è superiore al 2,9% di crescita registrato nel secondo trimestre del 2024, secondo le stime preliminari rilasciate lunedì (14 ottobre) dal Ministero del Commercio e dell'Industria (MTI).

Su base trimestrale, destagionalizzata, l'economia di Singapore è cresciuta del 2,1%, un'accelerazione rispetto allo 0,4% del secondo trimestre.

Le stime preliminari del prodotto interno lordo (PIL) sono calcolate principalmente sui dati raccolti nei primi due mesi del trimestre – in questo caso, luglio e agosto.

Queste stime forniscono un primo indicatore della crescita del PIL per il periodo di tre mesi e possono essere riviste successivamente con la disponibilità di ulteriori dati.

Ad agosto, Singapore ha rivisto al ribasso la previsione di crescita del PIL per l'anno, portandola tra il 2% e il 3%, dopo una performance migliore del previsto nella prima metà dell'anno.

Il MTI aveva precedentemente stimato una crescita del PIL compresa tra l'1% e il 3%. Il settore manifatturiero è cresciuto del 7,5% nel terzo trimestre, riprendendosi dalla contrazione dell'1,1% registrata nel trimestre precedente. Il settore aveva subito una contrazione dell'1,5% nel primo trimestre.

"La crescita del settore è stata supportata da un'espansione della produzione in tutti i cluster manifatturieri, ad eccezione di quello biomedicale", ha dichiarato il MTI.

Su base trimestrale, destagionalizzata, il settore manifatturiero è cresciuto del 9,9%, rispetto alla contrazione dell'1,2% nel secondo trimestre.

Il settore delle costruzioni è cresciuto del 3,1% nel terzo trimestre, rispetto al 4,8% del trimestre precedente. La crescita è stata legata all'aumento della produzione di opere pubbliche. "Su base trimestrale, destagionalizzata, la crescita del settore è stata stabile, rispetto al 3,4% del secondo trimestre", ha affermato il MTI.

I settori del commercio all'ingrosso e al dettaglio, e dei trasporti e dello stoccaggio, hanno registrato una crescita complessiva del 3,5% rispetto all'anno precedente, consolidando il 3,9% di crescita del secondo trimestre.

Tutti i settori del gruppo hanno registrato una crescita, ad eccezione del commercio al dettaglio.

La crescita nel settore dei trasporti e dello stoccaggio è stata principalmente sostenuta dal trasporto marittimo e aereo, mentre la crescita del commercio all'ingrosso è stata trainata dai segmenti di macchinari, attrezzature e forniture, e "altri".

Il gruppo di settori che comprende l'informazione e le comunicazioni, la finanza e le assicurazioni, e i servizi professionali è cresciuto del 4,3% su base annua nel terzo trimestre, moderando rispetto al 5,3% del trimestre precedente.

Nel settore dell'informazione e delle comunicazioni, la crescita è stata trainata principalmente dal settore IT e servizi informatici, mentre il settore dei servizi professionali è stato sostenuto soprattutto dai segmenti di sedi centrali aziendali e uffici di rappresentanza.

"Nel frattempo, il settore della finanza e delle assicurazioni è cresciuto grazie a un'espansione delle attività in tutti i segmenti, in particolare nei servizi bancari, nelle attività ausiliarie ai servizi finanziari e nella gestione dei fondi", ha dichiarato il MTI.

Su base trimestrale, destagionalizzata, il gruppo di settori è cresciuto dell'1,6% rispetto all'1,2% del secondo trimestre.

Il gruppo che comprende i settori della ricettività e della ristorazione, immobiliare, dei servizi amministrativi e di supporto, e altri servizi è cresciuto dell'1% nel terzo trimestre, invariato rispetto al trimestre precedente. All'interno del gruppo, la crescita è stata guidata dai settori della ricettività e di altri servizi.

"In particolare, il settore della ricettività è cresciuto in linea con la continua ripresa degli arrivi di visitatori internazionali", ha dichiarato il MTI.

Su base trimestrale, destagionalizzata, i settori del gruppo hanno registrato una crescita complessiva dello 0,8% nel terzo trimestre, segnando un'inversione rispetto alla contrazione dell'1,3% del secondo trimestre.

(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Singapore)

 

Ultima modifica: Lunedì 13 Gennaio 2025
Martedì 17 Dicembre 2024

Sudafrica. Mercato del vino: produzione locale, esportazioni e importazioni dall'Italia

Produzione locale ed esportazioni

Dal 1994, con l'avvento della democrazia, l’industria vinicola sudafricana ha conosciuto una crescita significativa. Secondo WOSA – Wines of South Africa [1], attualmente oltre 2.350 viticoltori coltivano circa 87.848 ettari di vigneti, e il settore impiega oltre 270.000 persone direttamente e indirettamente. Nel 2023, il raccolto è stato di 1.182.519 tonnellate (933,8 milioni di litri); l’83,9% di queste è stato utilizzato per la vinificazione. Sempre secondo WOSA, a livello globale, nel 2023 il Sudafrica è stato il settimo produttore mondiale di vino, contribuendo al 3,9% della produzione totale.

I dati WOSA rivelano che, nello stesso anno, il Sudafrica ha esportato 306,5 milioni di litri di vino prodotto localmente, mentre secondo Trade Map [2] il Paese avrebbe esportato, in tutto, 349,3 milioni di litri di vino. Sempre secondo i dati di Trade Map (i quali non distinguono necessariamente i beni di produzione locale dai beni riesportati) le esportazioni sudafricane di vino hanno interessato principalmente l’Unione Europea (32,2%), il Regno Unito (22,7%) e i Paesi SADC [3] (15,9%).

Preferenze nei consumi locali

Secondo Vinimark [4], uno dei principali distributori di vino in Sudafrica, nel 2023 le vendite al dettaglio di vino hanno raggiunto un quantitativo di oltre 170 milioni di litri. Per quanto riguarda i vini bianchi, Chardonnay e Chenin Blanc sono stati in testa alla crescita, mentre le vendite di Sauvignon Blanc e blend bianchi hanno subito un leggero calo, anche se il Sauvignon Blanc è rimasta la cultivar singola più venduta. I blend rossi hanno guadagnato terreno registrando una crescita, ma Cabernet Sauvignon, Shiraz, Merlot, Pinotage e Rosé hanno riportato un lieve calo nelle vendite. Confrontando rossi e bianchi, i rossi rimangono comunque la scelta più popolare tra i consumatori locali.

Importazioni sudafricane 2023 ed export italiano verso il Sudafrica (Dati Trade Map)

Secondo i dati Trade Map relativi alle importazioni sudafricane, nel 2023 il Sudafrica ha importato vino per un valore totale di 54,42 milioni di USD, per una quantità superiore a 3,30 milioni di litri. Le importazioni sono avvenute principalmente dalla Francia (82,3%), mentre l’Italia si colloca al secondo posto con una quota dell’11,1% (980.000 litri per un valore totale di oltre 6 milioni di USD, sempre secondo i dati facenti riferimento al Sudafrica).

Tra il 2019 e il 2023, le importazioni sudafricane di vino sono diminuite del 40% in termini di quantità, ma sono aumentate dell’8% in termine di valore. La diminuzione delle importazioni ha interessato particolarmente i vini dalla Spagna e dall’Argentina. Nello stesso quinquennio, le importazioni di vino dall’Italia hanno registrato un aumento: quantità +9%, valore +14%.

Dal punto di vista dell’export, il Sudafrica è il 57esimo mercato di destinazione dei vini italiani. Si tratta quindi di un partner commerciale al momento poco rilevante, ma ciò non deve soprendere data la forte tradizione vinicola del Paese africano e la massiccia presenza di vini francesi.

I vini frizzanti (codice HS 220410) corrispondono a quasi i due terzi dell’export vinicolo italiano verso il Sudafrica. Il trend di crescita nel quinquennio 2019-2023 è sostenuto sia per quanto riguarda il valore (+21%) che le quantità (+22%). In questa categoria il Prosecco conta per più del 50% delle esportazioni.

I vini fermi (codice HS 220421) rappresentano una fetta di mercato decisamente più contenuta e presentano un trend di crescita stagnante in termini di valore, accompagnato da una diminuzione nella quantità esportata (-14%).

 

[1] WOSA è un'organizzazione che rappresenta tutti i maggiori produttori di vino sudafricani che esportano i propri prodotti.

[2] Trade Map è uno strumento online sviluppato dall'International Trade Centre (ITC) che fornisce dati e analisi sul commercio internazionale e i flussi commerciali.

[3] Southern African Development Community

[4] Vinimark review of SA wine market 2023 - winemag

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Sudafricana)

Ultima modifica: Lunedì 13 Gennaio 2025
Martedì 17 Dicembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Portogallo

Turismo in Portogallo: crescita trainata dal mercato esterno e ottimismo per le festività 2024

Durante le festività natalizie e di fine anno 2024, il settore turistico portoghese prevede un significativo miglioramento rispetto al 2023, trainato soprattutto dal mercato esterno. Secondo un sondaggio condotto dall’Istituto per la Pianificazione e lo Sviluppo del Turismo (IPDT), circa il 70% dei professionisti del settore stima un aumento rilevante delle entrate provenienti dal turismo internazionale, supportato da una crescita nel numero di turisti e pernottamenti. Parallelamente, il mercato interno mostra segni di stabilità, con una maggioranza di esperti che prevede livelli simili a quelli del 2023, ma con il 37% che anticipa una crescita nelle entrate e nella redditività del settore, in particolare nel RevPAR (ricavo per camera disponibile).

Le proiezioni per il mercato esterno sono più ottimistiche rispetto a quelle interne, con il turismo internazionale considerato il motore principale del valore economico del settore. Gli indicatori suggeriscono un aumento nel numero di turisti (+52%) e nelle notti prenotate (+57%), confermando un maggiore dinamismo del mercato esterno. Sul fronte degli investimenti, le aspettative si concentrano sul settore privato e sulla domanda turistica esterna, ritenuti fondamentali per sostenere la crescita del turismo, mentre il turismo interno e gli investimenti pubblici dovrebbero rimanere relativamente stabili.

Nonostante le incertezze globali, come le tensioni geopolitiche e i cambiamenti politici negli Stati Uniti, il settore turistico portoghese mantiene un alto livello di fiducia, con un punteggio medio di 82,9 nella scala di fiducia IPDT. Le priorità per il futuro includono la qualificazione dell’offerta e una migliore distribuzione dei flussi turistici per garantire una crescita sostenibile. Tuttavia, sfide interne come la saturazione dell’aeroporto di Lisbona e possibili instabilità legislative rappresentano ostacoli che richiedono interventi strategici.

 

Portogallo: esportazioni e importazioni in aumento del 17,1% e del 7,5% in termini nominali

Secondo i dati diffusi il 10 dicembre dall'Istituto Nazionale di Statistica (INE), a ottobre 2024 le esportazioni di beni in Portogallo sono cresciute del 17,1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, mentre le importazioni hanno registrato un aumento del 7,5%. Tra le esportazioni, i settori più dinamici sono stati i Forniture industriali (+16,8%) e il Materiale di trasporto (+21,7%). Nelle importazioni, si distingue il forte incremento dei Beni di consumo (+20,5%). Escludendo combustibili e lubrificanti, le esportazioni sono aumentate del 16,5% e le importazioni del 7,0%.

Gli indici di valore unitario (prezzi) hanno continuato a registrare variazioni negative: -0,8% per le esportazioni e -4,3% per le importazioni. Tuttavia, escludendo i prodotti petroliferi, i prezzi delle esportazioni sono cresciuti dello 0,2%, mentre quelli delle importazioni sono diminuiti dell’1,8%. Questi risultati confermano un andamento più favorevole rispetto a ottobre 2023, quando le variazioni erano più pronunciate in negativo (-4,6% per le esportazioni e -6,2% per le importazioni).

Il deficit della bilancia commerciale si è attestato a 2.535 milioni di euro, in calo di 390 milioni rispetto a ottobre 2023. Escludendo combustibili e lubrificanti, il deficit è diminuito di 412 milioni, raggiungendo 1.857 milioni di euro. Nel trimestre concluso a ottobre 2024, le esportazioni e le importazioni sono aumentate rispettivamente del 7,1% e del 4,2%, determinando una riduzione del deficit commerciale di 177 milioni di euro rispetto al trimestre precedente.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Lunedì 13 Gennaio 2025
Martedì 17 Dicembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Polonia

Auto elettriche, Polonia agli ultimi posti nell'UE

La Polonia occupa il terzultimo posto nell’Unione Europea per quota di auto completamente elettriche sul mercato delle nuove vetture passeggeri. Il più recente rapporto dell’Associazione Polacca per la Nuova Mobilità (PSNM) rivela che le auto elettriche rappresentano solo il 3% del mercato, e per la prima volta nel 2024 si è registrato un calo delle vendite anno su anno. Gli esperti della PSNM sottolineano che la mancanza di punti di ricarica è uno dei problemi principali che ostacola lo sviluppo della mobilità elettrica in Polonia. Sebbene il 2024 sia stato un anno record per l’installazione di nuove stazioni di ricarica, la velocità di espansione è ancora troppo lenta. Nei primi dieci mesi del 2024 sono stati installati circa 930 punti di ricarica rapida DC, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2023. La potenza complessiva dell’infrastruttura è aumentata di quasi un terzo, raggiungendo circa 300 MW. Dal rapporto emerge che l’87% delle auto a zero emissioni in Polonia è acquistato dalle aziende, dimostrando il loro ruolo dominante nel mercato della mobilità elettrica. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, Varsavia è in testa per numero di auto elettriche registrate (quasi il 25% del parco nazionale), seguita da Danzica e Poznań. La maggior parte delle auto BEV (68%) è registrata nelle città con oltre 100 mila abitanti. Sebbene la situazione del mercato delle auto elettriche in Polonia sia difficile, gli esperti della PSNM prevedono un miglioramento nel 2025, grazie alle normative europee sui limiti di emissioni per i produttori di auto (regolamento 2019/631). Tuttavia, preoccupano i piani del governo centrale di sostituire il programma “Mój elektryk” con un nuovo sistema di incentivi che, secondo Aleksander Rajch della PSNM, non soddisferà le aspettative del mercato e limiterà l’accesso ai finanziamenti. Rispetto agli altri paesi dell’UE, la Polonia resta uno dei mercati più deboli per le auto elettriche. Solo altri due paesi registrano una quota inferiore di BEV nelle nuove immatricolazioni, il che evidenzia l’entità delle sfide che la mobilità elettrica deve affrontare in Polonia. Nonostante alcuni successi infrastrutturali, senza un supporto sistemico e un’accelerazione degli investimenti sarà difficile competere con i leader europei.

(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)

 

Inflazione: Polonia in controtendenza rispetto al calo negli altri Paesi

La Banca Nazionale Polacca calcola mensilmente gli indicatori dell’inflazione di fondo, che permettono di valutare meglio la persistenza dell’inflazione e l’efficacia della politica monetaria. A novembre, l’indicatore più importante dell’inflazione di fondo, che esclude i prezzi di cibo ed energia, è salito al 4,3% su base annua, segnando un aumento rispetto a ottobre (4,1%) ma una riduzione rispetto all’anno precedente (6,6%). Per confronto, l’indice generale CPI è sceso al 4,7%, evidenziando un calo più rapido dell’inflazione complessiva. L’analisi degli altri indicatori di inflazione di fondo mostra che, sebbene i prezzi soggetti a fluttuazioni stagionali o amministrative stiano diminuendo, l’inflazione di fondo rimane persistente. Secondo la professoressa Joanna Tyrowicz, gli attuali tassi di interesse non sono sufficienti a ridurre l’eccesso di liquidità sul mercato e ad aumentare il risparmio. Le banche non offrono condizioni attraenti sui depositi, il che impedisce di assorbire efficacemente il surplus di capitale nell’economia. Rispetto alle tendenze globali, dove le banche centrali stanno riducendo i tassi di interesse (come recentemente la BCE), la situazione della Polonia è diversa. Le previsioni indicano un aumento dell’inflazione per il prossimo anno, principalmente a causa della fine del congelamento dei prezzi dell’energia. Questo potrebbe richiedere azioni più restrittive da parte del Consiglio di Politica Monetaria per controllare efficacemente le pressioni inflazionistiche.

(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Lunedì 13 Gennaio 2025