Notizie mercati esteri

Lunedì 22 Luglio 2024

Il Governo portoghese ha approvato il programma “Accelerare l'economia”

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 4 luglio il programma "Accelerare l'Economia – Crescita, Competitività, Internazionalizzazione, Innovazione e Sostenibilità", che include 60 misure fiscali ed economiche per affrontare 20 sfide e accelerare la crescita economica. Questa decisione è stata presa durante una riunione a Oliveira de Azeméis e risulta da una collaborazione fluida e produttiva tra diversi Ministeri. Le misure saranno riviste, adattate e potenzialmente aumentate in base all'evoluzione dell'economia nazionale e del contesto geopolitico globale.

Delle 60 misure, 25 sono considerate le più significative e sono distribuite in cinque settori principali: scala, consolidamento e capitalizzazione; finanziamento; imprenditorialità, innovazione e talento; sostenibilità; e clusterizzazione.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Venerdì 26 Luglio 2024
Lunedì 22 Luglio 2024

Il Governo portoghese ha approvato il programma “Accelerare l'economia”

Il Consiglio dei Ministri del Governo portoghese ha approvato il 4 luglio il programma "Accelerare l'Economia – Crescita, Competitività, Internazionalizzazione, Innovazione e Sostenibilità", che include 60 misure fiscali ed economiche per affrontare 20 sfide e accelerare la crescita economica. Questa decisione è stata presa durante una riunione a Oliveira de Azeméis e risulta da una collaborazione fluida e produttiva tra diversi Ministeri. Le misure saranno riviste, adattate e potenzialmente aumentate in base all'evoluzione dell'economia nazionale e del contesto geopolitico globale.

Delle 60 misure, 25 sono considerate le più significative e sono distribuite in cinque settori principali: scala, consolidamento e capitalizzazione; finanziamento; imprenditorialità, innovazione e talento; sostenibilità; e clusterizzazione.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Lunedì 22 Luglio 2024
Venerdì 19 Luglio 2024

Notizie dai mercati esteri - Thailandia

La Thailandia Lancia programma di prestiti agevolati da 2,8 miliardi di dollari per Supportare le piccole imprese

Il 16 luglio il gabinetto thailandese ha approvato un ambizioso piano di prestiti agevolati da 100 miliardi di baht (2,8 miliardi di dollari) destinato alle banche commerciali. Questo programma permetterà alle banche di offrire prestiti a tassi inferiori rispetto a quelli di mercato, con l’obiettivo di sostenere le piccole imprese. La Government Savings Bank fornirà liquidità alle banche a un tasso di interesse simbolico dello 0,01%, mentre le banche saranno tenute a prestare alle piccole imprese a un tasso massimo del 3,5% per tre anni. Nonostante le pressioni, il mese scorso la banca centrale ha mantenuto il tasso di interesse di riferimento al 2,50% per la quarta riunione consecutiva.

Questa iniziativa è progettata per stimolare l'economia e affrontare le difficoltà legate a prestiti bancari più restrittivi e al crescente debito.

Il Primo Ministro Srettha Thavisin ha anche promesso ulteriori misure di sostegno per contrastare i prezzi elevati dell'energia elettrica.

Il governo tailandese estende il soggiorno senza visto a 60 giorni

La Tailandia ha annunciato una politica ampliata dei visti volta a migliorare l’accessibilità turistica. Da subito i cittadini di 93 Paesi, tra cui l'Italia, potranno entrare senza visto oppure ottenere un visto all'arrivo per un massimo di 60 giorni, raddoppiando la durata del soggiorno precedente. Ciò include l’estensione dei soggiorni per i visitatori provenienti da 57 nazioni come gli Stati Uniti e il Giappone e la garanzia dell’accesso di 60 giorni ad altri 13 paesi come l’India. Inoltre, sei nuovi paesi, tra cui Cina e Russia, ora godono di esenzioni dal visto, mentre 17 nazioni, tra cui Giordania e Sri Lanka, hanno diritto al visto all'arrivo, il tutto nell'ambito degli sforzi della Thailandia per incrementare il turismo.

La Thailandia spinge per il “Soft Power” in Cina e a Hong Kong

Il Dipartimento per la Promozione del Commercio Internazionale (DIPT) ha annunciato il suo piano per esaltare il soft power thailandese nei mercati di Cina e Hong Kong, promuovendo prodotti come frutta, moda, film e fiere. L’obiettivo è quello di stimolare le esportazioni nella seconda metà dell’anno. Otto uffici DITP organizzeranno eventi e promozioni, tra cui festival come il festival di rilevanza come il Festival della birra di Qingdao e il Festival estivo di Shanghai, attività sui social media, e promozioni in centri commerciali in diverse città.

La promozione della frutta thailandese, ad esempio, ha già generato 40 milioni di baht in commercio. Per quanto riguarda la moda, sono in programma una serata di gala a Shanghai e una sfilata a Hong Kong. Inoltre, il DIPT ha espresso il suo interesse per le prossime grandi fiere: Thai Brands Kunming 2024 (dal 23 al 28 luglio), China-ASEAN Expo 2024 (dal 24 al 28 settembre) e China International Import Expo (dal 5 al 10 novembre).

Gulf Energy Development (Gulf): annunciata fusione tra Energie e Telecomunicazioni

Sarath Ratanavadi ha annunciato la fusione delle sue attività nel settore energetico e delle telecomunicazioni. La sua società, Gulf Energy Development (Gulf) si fonderà con Intouch Holdings (Intouch), la sua divisione telecomunicazioni. Gulf possiede circa il 47,4% di Intouch.

Il valore di mercato combinato delle due società era di 20,5 miliardi di dollari al prezzo di chiusura di martedì a Bangkok.  Con questa fusione, Ratanavadi punta a ristrutturare il gruppo, concentrandosi su un modello integrato che spazia dalle energie rinnovabili alle telecomunicazioni e ai data center, a soli tre anni dal controllo acquisito su Intouch.

L’obiettivo è ottimizzare le operazioni e  gli investimenti futuri, semplificare la struttura azionaria e coltivare nuove opportunità di crescita nel panorama energetico, infrastrutturale e digitale.

(Contributo editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Mercoledì 22 Gennaio 2025
Venerdì 19 Luglio 2024

Notizie dai mercati esteri - Repubblica Ceca

Economia ceca ai livelli pre-covid prima delle stime

L’economia ceca è tornata a livelli pre pandemia di covid-19 prima di quanto si stimasse. Lo scrive il quotidiano MfDnes.

A suscitare l’interesse degli analisti è stata la recente revisione della serie storica sull’andamento del Pil attuata dall’Ufficio di Statistica Ceco. La revisione dei risultati ha mostrato che l’andamento dell’economia ceca è stato più dinamico di quanto avessero mostrato i dati fino a oggi. L’economia ceca ha pertanto raggiunto i livelli del 2019 dopo il calo dovuto alle misure adottate in seguito alla pandemia da Coronavirus già nel 2022. Fino alla revisione si credeva che l’economia ceca non avesse ancora superato i livelli pre pandemia.

La modifica della serie storica è stata apportata con l’arrivo di alcuni dati aggiornati, ad esempio il censimento della popolazione, ha spiegato l’Ufficio di Statistica al quotidiano MfDnes. Le revisioni di questo tipo non sono affatto eccezionali, anche se gli analisti sono stati sorpresi dall’ampiezza delle correzioni di alcuni dati.

Fonte: https://www.idnes.cz/ekonomika/domaci/hdp-ekonomicky-rust-csu-vykon-hospodarstvi-revize.A240716_153526_ekonomika_alis?zdroj=ekonomikah_hp

Le aziende industriali avranno a disposizione 15 miliardi di corone per la decarbonizzazione

Le aziende industriali ceche avranno a disposizione 15 miliardi di corone in un nuovo programma per la riduzione del fabbisogno energetico e delle emissioni della CO2.  Lo ha indicato il Ministero dell’Ambiente.

Dal 15 luglio è aperto un nuovo bando del programma ENERG ETS, che ha a disposizione 15 miliardi di corone. Il programma si rivolge alle imprese, che fanno parte del sistema EU ETS. Si tratta di aziende industriali che utilizzano il sistema dei permessi a emettere la CO2. Viene supportata l’integrazione di nuove tecnologie, che riducono il consumo di energia di almeno il 20% o le emissioni di almeno il 40%.

Il bando può rimborsare fino al 60% dei costi riconosciuti nel caso che il richiedente sia una piccola impresa. La quote cala al 50% per le medie imprese e al 40% per le grandi imprese. “In tutti i bandi del programma ENERG ETS i richiedente hanno presentato 37 domande per un volume complessivo di 37 miliardi di corone” ha notato il ministro dell’ambiente Petr Hladík.

Fonte: https://www.mzp.cz/cz/news_20240715_Prumyslove-podniky-snizi-emise-vyuzit-mohou-15-miliard-z-Modernizacniho-fondu

L’automotive ceco torna a numeri da record

Il settore automotive ceco è tornato a numeri da record. Lo ha indicato l’associazione di categoria AutoSap.

Nel primo semestre di quest’anno sono state prodotte in Repubblica Ceca oltre 774.000 automobili, circa il cinque percento in più rispetto al 2023. Ad aumentare è stata la produzione della Toyota, in crescita di quasi il 30%, e della Škoda Auto, mentre la Hyundai ha registrato un lieve calo. I buoni numeri segnalano secondo il presidente di AutoSap Martin Jahn “il successo dei produttori cechi sui principali mercati europei”. Le automobili con una motorizzazione elettrica rappresentano circa l’otto percento della produzione complessiva.

Diversa la situazione nel settore autobus, dove la produzione è diminuita di circa il dieci percento a quasi 2300 mezzi. L’Iveco Bus di Vysoké Mýto ha prodotto oltre 2000 autobus nei primi sei mesi dell’anno.

Fonte: https://autosap.cz/aktualita/vyroba-automobilu-zaznamenava-rekordni-pololeti/

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Mercoledì 22 Gennaio 2025
Venerdì 19 Luglio 2024

Vice-primo ministro Dumitru Alaiba: i servizi rappresentano il 42% delle esportazioni moldave

Il vice-primo ministro Dumitru Alaiba, ministro dello Sviluppo Economico e della Digitalizzazione, ha dichiarato che la Repubblica di Moldova esporta sempre più servizi. Il ministro ha scritto sui social media che i servizi rappresentano il 42% delle esportazioni.

“Abbiamo un saldo positivo nei servizi. Cioè, esportiamo più di quanto importiamo. Che cosa significa? Non esportiamo solo prodotti agricoli e industriali nel senso classico del termine, ma anche diverse attività come trasporti e logistica, consulenza, servizi finanziari, IT”, ha detto il vice-primo ministro.

Il ministro ha sottolineato che “il settore dei servizi è una fonte di posti di lavoro produttivi”.

“Le persone che non emigrano lavorano in Moldova e forniscono servizi ai clienti all'estero. In cambio, entrano soldi nel Paese, che forniscono stipendi e investimenti”, ha sottolineato Alaiba.

Secondo lui, l'esportazione di servizi è cresciuta dell'8% nel primo trimestre del 2024. I servizi in più rapida crescita nel 2024 sono:

- servizi di manutenzione e riparazione;

servizi alle imprese;

- servizi informatici;

- servizi finanziari;

- servizi di telecomunicazione.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Moldova)

Ultima modifica: Lunedì 22 Luglio 2024
Venerdì 19 Luglio 2024

Zona Economica Speciale di Lodz. 15 milioni di zloty da investire nel supporto startup

La Zona Economica Speciale di Łódź (ŁSSE) ha a disposizione 15 milioni di PLN da spendere per un massimo di 50 startup. La ricerca degli imprenditori per il programma è iniziata ieri, giovedì 18 luglio, e durerà fino a ottobre. ŁSSE ha cofinanziato startup di molti settori, anche se hanno dominato i progetti tecnologici: robotica, automazione, nuove tecnologie. Una serie di progetti a sostegno delle startup è di fondamentale importanza non solo per la città, ma anche per il paese. Nella competizione globale non c’è alternativa alla tecnologia, alle startup. È necessario puntare sulla ricerca, sullo sviluppo e sull’innovazione. Secondo il vicepresidente di Łódź, Adam Pustelnik, bisogna sviluppare le tecnologie più recenti, attirare le aziende tecnologiche e creare un ecosistema più favorevole alle startup.

Fonte: Polonia Oggi, Gazetta Italia

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Lunedì 22 Luglio 2024
Venerdì 19 Luglio 2024

La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo indica la strategia per gli investimenti in Polonia

La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (EBOR) ha approvato la strategia per la Polonia per gli anni 2024-2029, che definisce le priorità della banca in Polonia per i prossimi 5 anni. In questa strategia ci sono: trasformazione ecologica, innovazioni, digitalizzazione delle aziende polacche e sostegno della resilienza economica. Come sottolinea EBOR, la strategia è stata consultata approfonditamente con gli azionisti, le autorità polacche, il settore privato, nonché con la gente. La Polonia è uno dei maggiori mercati della banca per quanto riguarda il coinvolgimento.

Dall’inizio delle operazioni in Polonia nel 1991 l’EBOR ha già investito oltre 14,6 miliardi di PLN in 534 progetti. La banca continuerà a sostenere la crescita di progetti legati alle energie rinnovabili. "Allo stesso tempo, sono necessari investimenti in efficienza energetica, soprattutto negli edifici residenziali e nelle reti di riscaldamento, per ridurre la decarbonizzazione dell'economia e aiutare la Polonia a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050”. Per questo motivo, la banca intende concentrarsi sull’efficienza nell’uso delle risorse nell’industria, nell’edilizia e nella logistica, tra l’altro utilizzando i prodotti finanziati tradizionali e innovativi. Un’altra priorità è aumentare la competitività delle imprese sostenendo quelle innovative nel loro sviluppo nel paese e all’estero. L’EBOR gestisce gli investimenti nelle aziende polacche e si concentrerà sul rafforzare la resilienza dell’economia polacca su tre piani: la sicurezza energetica, il mercato dei capitali e l’integrazione regionale. La banca aiuterà la Polonia ad usare la sua posizione strategica per favorire la ricostruzione dell’Ucraina e una maggiore integrazione con i membri dell’Unione Europea grazie alle infrastrutture di trasporto e logistica. La direttrice dell’EBOR Elisabetta Falcetti ne ha parlato durante la conferenza EEC Trends. Inoltre nella strategia non sono previsti progetti nucleari, anche se una delle priorità della banca è la trasformazione ecologica.

Fonte: Polonia Oggi, Gazetta Italia

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Lunedì 22 Luglio 2024
Venerdì 19 Luglio 2024

Interscambio commerciale Italia-Turchia. I dati dell'agenzia ICE

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nei primi cinque mesi del 2024, l’interscambio tra Italia e Turchia, pari a USD 13,9 mld, ha registrato un incremento del 23,4% rispetto a gennaio-maggio 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 38,3% (USD 8,5 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 5,5% e si sono attestate a USD 5,4 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 3,1 mld.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quarto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quarto fornitore (dopo Russia, Cina e Germania) e il quarto cliente (dopo Germania, Stati Uniti e Regno Unito). Le esportazioni italiane costituiscono il 5,9% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 5,1% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca in seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 19,4 mld) e seguita da Parigi e Madrid. Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nei primi cinque mesi del 2024, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria” (+535,4%); in calo, invece, l’export di “materie plastiche” (-11,8%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export si conferma quella delle “pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria” (che sfiora gli 3 mld), mentre la voce “macchinari e apparecchiature meccaniche”, risulta essere ancora in calo del 6,9% rispetto ai primi cinque mesi del 2023, con un valore di USD 1,4 mld.

La dinamica dell’export turco mostra invece un aumento della voce “ferro e acciaio” (+70.2%) e “frutta commestibili e scorze di agrumi o meloni” (+53,5%). In calo gli acquisti italiani di “rame” e articoli in rame” (-16,9%) e degli “indumenti ed accessori di abbigliamento, a maglia” che si sono contratti del 16,2%. Gli “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 1,3 mld.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 22 Luglio 2024
Venerdì 19 Luglio 2024

G7. Incontro tra il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e il Ministro del Commercio della Repubblica di Turchia, Ömer Bolat

La Turchia è stata invitata lo scorso 16 luglio a partecipare alla sessione di outreach della riunione dei Ministri del Commercio della Presidenza italiana del G7 – unitamente ad Australia, Brasile, Cile, India, Kenya, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Vietnam.

Diverse le questioni di rilievo globale discusse, tra cui l’importanza di rafforzare la resilienza delle catene di approvvigionamento e la promozione di un sistema commerciale libero ed equo.

A margine della riunione, il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha incontrato il Ministro del Commercio della Repubblica di Turchia, Ömer Bolat.

L’incontro ha rappresentato l’occasione per discutere di tematiche di comune interesse nel quadro del partenariato strategico Italia-Turchia. In un tweet, il Ministro Tajani ha espresso l’intenzione di rafforzare la cooperazione in ogni settore con la Turchia, con particolare riguardo a quella sui temi economici.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 22 Luglio 2024
Venerdì 19 Luglio 2024

I dati sul commercio estero della Turchia secondo l’ultimo report Turkstat-Ministero del Commercio

Secondo i dati diffusi il 28 giugno scorso da Turkstat, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nei primi cinque mesi del 2024 le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 106,87 mld e USD 143,68 mld. In rapporto allo stesso intervallo in esame del 2023, per le prime si è registrata una crescita del 4,5%; per le seconde si è registrata invece una contrazione del 9,2%.

Nei mesi gennaio-maggio 2024 è stato riportato un deficit complessivo di USD 36,8 mld, in diminuzione del 34,3% se comparato agli analoghi mesi del 2023.

A livello geografico, nei mesi in osservazione, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 8,6 mld), USA (USD 6,4 mld), Regno Unito (USD 5,8 mld), Italia (USD 5,4 mld) e Iraq (USD 5,3 mld).

Relativamente alle importazioni, nel periodo gennaio-maggio 2024, i primi Paesi fornitori sono stati Russia (USD 19,9 mld), Cina (USD 17,8 mld), Germania (USD 10,8 mld), Italia (USD 8,4 mld) e Stati Uniti (USD 6,9 mld).

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 22 Luglio 2024