Notizie mercati esteri

Venerdì 19 Luglio 2024

Turismo in Turchia. I dati del Ministero della Cultura e del Turismo nei primi cinque mesi del 2024

La Turchia ha accolto nei primi cinque mesi del 2024 circa 16 milioni di stranieri secondo i dati presentati lo scorso 25 giugno dal Ministero della Cultura e del Turismo. Si rileva un incremento del 12,5% sull’analogo periodo del 2023.

Nel periodo gennaio-maggio 2024, Istanbul ha accolto il 44% dei visitatori stranieri, pari a 6.923.768, seguita da Antalya 23,1% (con 3.647.000 presenze di stranieri), da Edirne (1.622.6090) e Muğla (663.144), rispettivamente con il 10,2% e il 4,2% dei visitatori.

In termini di provenienza geografica, nell’arco temporale considerato, i turisti tedeschi si sono collocati al primo posto (1.852.435), seguiti da russi (1.817.311) e britannici (1,209.591). La Turchia mira ad accrescere il turismo con l’obiettivo di attirare 2,5 milioni di visitatori entro il 2028. A tale scopo ha recentemente lanciato una campagna promozionale attraverso il portale GoTürkiye, la guida turistica ufficiale del Paese.

Gli italiani che si sono recati per turismo in Turchia nel periodo gennaio-maggio 2024 sono stati invece 190 mila (1,2% del totale) con un aumento di circa il 23% rispetto all’analogo intervallo del 2023.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 22 Luglio 2024
Venerdì 19 Luglio 2024

Turchia, comparto spaziale in crescita. Lanciato il satellite per i sistemi di telecomunicazioni “Türksat 6A”

Il “programma spaziale nazionale”, annunciato all'inizio del 2021, e il primo astronauta turco a raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nel gennaio 2024, hanno rappresentato due momenti fondamentali per la Turchia nella corsa verso lo spazio intrapresa nel 2018 con la costituzione dell’Agenzia Spaziale Turca (TUA).

“La ricerca spaziale è alla base di molti progetti innovativi lanciati recentemente dal Paese nei settori dell'agricoltura, dei trasporti, della sanità e dell’energia e sarà fondamentale nei prossimi anni massimizzare le opportunità offerte dallo spazio”, ha dichiarato lo scorso giugno Mehmet Fatih Kacır, Ministro dell'Industria e della Tecnologia. Kacır ha poi aggiunto che il Paese migliorerà ulteriormente la propria capacità di ricerca scientifica attraverso nuove collaborazioni internazionali nelle missioni spaziali con equipaggio.

La filiera dello Spazio turco è stata recentemente ampliata dai servizi di osservazione della Terra: lo scorso 8 luglio, infatti, è stato lanciato il primo satellite per comunicazioni “made in Türkiye” dalla base Kennedy di SpaceX in Florida che consentirà alla Turchia di collocarsi tra le 11 nazioni al mondo in grado di produrre satelliti di comunicazione.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 22 Luglio 2024
Venerdì 19 Luglio 2024

Settore automobilistico turco. I dati dell'elettrico nei primi 5 mesi del 2024

Sono state 27.600 le auto completamente elettriche vendute nei primi cinque mesi dell’anno in Turchia, facendo segnare un +257,3% rispetto al periodo gennaio-maggio del 2023. Anche la quota di mercato delle auto elettriche è aumentata nello stesso periodo fino a superare il 7%, mentre le vendite di ibride sono cresciute a ritmi inferiori. È questo il quadro che emerge dall’ultimo rapporto di giugno dell“Automotive Distributors and Mobility Association” (ODMD).

Secondo l'ODMD, le vendite complessive di automobili nei primi cinque mesi dell'anno si attestano a 471.743 veicoli nuovi, di cui quelle completamente elettriche ammontano a 27.604 unità, precedute dalle motorizzazioni a benzina (247.828 unità vendute), dalle auto ibride (54.065 unità) e diesel (39.351 unità). Le vendite dei veicoli alimentati a GPL risultano essere marginali (2.783 unità). In calo, nell’intervallo in considerazione, le vendite di auto diesel (-33,1%), mentre quelle alimentate a benzina hanno fatto segnare una moderata crescita (7,4%). Significativo il balzo delle vendite delle auto ibride (+50,3%).

Le vendite di auto elettriche in Turchia hanno superato la soglia delle 65.000 unità nel 2023 (di cui 20 mila auto EV prodotte dal marchio turco Togg), collocando il Paese al sesto posto nella classifica delle vendite europee.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 22 Luglio 2024
Venerdì 19 Luglio 2024

Turkish Airlines. Brand Finance, società di consulenza per la valutazione dei marchi a livello mondiale, colloca al 1° posto il vettore nazionale tra i top brand turchi

Con un valore generato di quasi USD 2 mld, la Turkish Airlines (THY) consolida anche nel 2024 la posizione di leader tra i top brand più forti del Paese secondo “Brand Finance”. In un confronto con i principali brand turchi, anche nel 2023 la THY si è collocata al 1° posto, preceduta dai principali produttori turchi di elettrodomestici (Arçelik e Vestel) e dalle banche turche İşbank e Garanti BBVA.

Bilal Ekşi, CEO di Turkish Airlines, ha commentato la crescita del brand THY "un successo che motiva l'intera famiglia della Turkish Airlines verso ulteriori traguardi”, aggiungendo che la compagnia continua a lavorare per espandere la propria flotta sulla scia di un importante ordine di 200 Airbus.

THY è stata infine nominata “migliore compagnia aerea in Europa” da Skytrax ai World Airlines Awards 2024, contesto nel quale è stato riconosciuto alla compagnia di bandiera turca anche il "miglior catering in classe Business al mondo" e la "miglior compagnia aerea dell'Europa meridionale". Inoltre, SunExpress, la joint venture tra Turkish Airlines e Lufthansa, è stata nominata “migliore compagnia aerea per le vacanze in Europa” nel 2024.

Turkish Airlines ha trasportato 32,7 milioni di passeggeri nei primi cinque mesi del 2024, registrando un aumento del 5,7% rispetto all’analogo periodo del 2023.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 22 Luglio 2024
Venerdì 19 Luglio 2024

Autostrade Slovacche: a breve gara d’appalto da 2 miliardi di euro

Il Ministero dell'Ambiente della Slovacchia ha approvato la variante in galleria dell'autostrada Turany-Hubová, l'ultimo tratto dell'autostrada Bratislava-Košice che non è ancora stato costruito. Il governo ha recentemente approvato il progetto come investimento strategico, ma non ha ancora deciso il finanziamento. Il costo è stimato in 2 miliardi di euro e la gara d'appalto per l'appaltatore sarà indetta quest'estate. La costruzione dovrebbe iniziare nel 2025. NDS, l'azienda autostradale nazionale, ha inaugurato un raccordo autostradale di 1,4 km che collegherà il parco industriale di Kysucké Nové Mesto. La situazione del traffico nella regione sarà migliorata da tre sezioni dell'autostrada D3, della lunghezza di 30 km, per le quali saranno indette gare d'appalto quest'anno. Il governo li ha già designati come investimenti strategici. 
La Regione autonoma di Bratislava (BSK) continua a preparare le prossime fasi della Circonvallazione dei Piccoli Carpazi. La più vicina alla realizzazione è la circonvallazione di Modra. La documentazione per la decisione di zonizzazione è pronta, l'inizio dei lavori è previsto per il 2026 e l'appaltatore sarà selezionato dalla Regione dopo aver ottenuto un permesso di costruzione valido. 
L'attuazione del progetto dovrebbe ridurre l'intensità del traffico nella parte centrale di Modra del 75%. La regione sta inoltre collaborando con la città di Modra per migliorare le infrastrutture del centro cittadino. L'obiettivo è creare uno spazio pubblico di qualità.
Dopo la valutazione del Ministero dell'Ambiente della Repubblica Slovacca, è iniziata la preparazione del Rapporto di Valutazione nell'ambito del processo di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). La documentazione dovrebbe essere completata entro il secondo trimestre del 2025 sulla base dei requisiti identificati nel processo di VIA. 

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)

Ultima modifica: Lunedì 22 Luglio 2024
Venerdì 19 Luglio 2024

Slovacchia: Previsioni macroeconomiche della NBS e del Ministero delle Finanze

La banca centrale slovacca NBS ha migliorato la previsione per la crescita del PIL di quest'anno dal 2,3% al 2,8%, con un'accelerazione del tasso di crescita al 3,2% l'anno prossimo. Il miglioramento è dovuto principalmente a una ripresa economica più forte del previsto dell'Europa occidentale, il principale mercato di esportazione della Slovacchia. La NBS ha mantenuto le previsioni sull'inflazione al 2,8%. Il risultato sarà una crescita del 4,5% dei salari reali quest'anno data la difficoltà generalizzata a trovare qualsiasi tipo di profilo nel mercato del lavoro.

Il Ministero delle Finanze, invece, ha ridotto le previsioni per la crescita del PIL di quest'anno al 2,5% dal precedente 2,7%. L'anno prossimo il ritmo dovrebbe salire al 2,6%. L'inflazione secondo il Ministero scenderà al 2,7% quest'anno. L'introito fiscale dovrebbe crescere del 7,3% dopo l'aumento dell'11% dell'anno scorso. Rispetto alle previsioni di marzo, il Ministero ha aumentato di 300 milioni di euro la stima del gettito, a causa della forte crescita dei salari, soprattutto nelle grandi città, e quindi dei prelievi sui salari.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)

Ultima modifica: Lunedì 22 Luglio 2024
Giovedì 18 Luglio 2024

FMI. Brasile ed economie emergenti sono più resilienti, al di sopra delle aspettative

Il Fondo Monetario Internazionale afferma che le strutture di politica fiscale, monetaria e finanziaria dei paesi emergenti sono più robuste e preparate ad affrontare gli shock esterni

di Gabriel Tassi Lara, dell'Estadão Conteúdo – pubblicato il 13.07.2024

Lo scorso anno i paesi emergenti hanno mostrato una resilienza economica superiore alle attese, nonostante gli alti tassi di interesse dell’economia americana e nonostante il rafforzamento del dollaro rispetto alle principali valute globali, afferma il Fondo Monetario Internazionale (FMI) in un rapporto pubblicato il 12 luglio.

L’istituzione afferma che le strutture di politica fiscale, monetaria e finanziaria dei paesi emergenti sono più robuste e preparate ad affrontare gli shock esterni.

Il monitoraggio del FMI indica che gli afflussi netti di capitali verso i mercati emergenti, esclusa la Cina, sono saliti a 110 miliardi di dollari, ovvero allo 0,6% del PIL, lo scorso anno, il livello più alto dal 2018.

 

L’economia brasiliana secondo il FMI

Il FMI ha rivisto al rialzo le aspettative di crescita dell’economia brasiliana nel 2025, citando i guadagni di efficienza con l’avanzamento della riforma fiscale e la crescita della produzione di petrolio e prodotti petroliferi.

Un rapporto pubblicato l’11 luglio mostra una previsione di un aumento del 2,5% del Prodotto Interno Lordo (PIL) per il prossimo anno, rispetto alle aspettative del 2%.

Gli analisti del FMI affermano che il progresso dell’economia potrebbe essere ancora più robusto se il Brasile investisse in opportunità di crescita verde.

Nonostante il miglioramento del bilancio dei rischi per le prospettive di crescita, il documento sottolinea che esso segue ancora una pendenza negativa a fronte di incertezze come la possibile “errata calibrazione della politica monetaria nelle principali economie”.

 

Fonte: CNN | Estadão Conteúdo

(Contributo editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Mercoledì 22 Gennaio 2025
Giovedì 18 Luglio 2024

Notizie dai mercati esteri - Polonia

A giugno inflazione al 3,6%, il minimo da tre anni

Ieri la Banca Nazionale Polacca ha informato che l’inflazione di base al netto dei prezzi di energia, carburanti e cibo è scesa al 3,6% in Polonia nel giugno 2024. È ora al livello più basso da giugno 2021 (era del 3,5%). Questi risultati rappresentano la pressione di inflazione interna. La banca spiega che questa misura consente una migliore identificazione delle fonti dell’inflazione e previsioni più precise delle sue tendenze future. La situazione in Polonia per quanto riguarda l’inflazione è migliorata dal 2023 però c’è ancora molto da fare. Lunedì l'Istituto statistico centrale ha riportato nella lettura finale che l’inflazione al consumo (misurata dal CPI) è aumentata su base annua a giugno dal 2,5% al 2,6% di maggio. Gli esperti prevedono un’accelerazione della dinamica dei prezzi nella seconda metà dell’anno. Non solo a causa del ritiro degli scudi anti-inflazione ma particolarmente della persistente pressione sull’aumento dei prezzi. Adam Glapiński, il presidente della NBP, ha dichiarato che sono in corso le discussioni se ci sarà possibilità di tagliare i tassi di interesse a metà del 2025 o solo nel 2026. Secondo Bartosz Sawicki nei prossimi mesi l’inflazione di base aumenterà a circa il 4%. "Una pressione così forte sui prezzi è difficile da accettare dalle autorità monetarie; sarà citata dal Consiglio per la politica monetaria come argomento contro la ripresa di tagliare i tassi di interesse”.

Vola il mercato delle auto elettriche, a giugno +17%

Alla fine di giugno di quest'anno, in Polonia sono state immatricolate 61.976 auto completamente elettriche, il 54% in più rispetto all'anno precedente. Il numero totale di auto a idrogeno è aumentato del 20% rispetto all'anno precedente, raggiungendo le 230 unità. Le auto elettriche rappresentavano il 4,2% del mercato delle autovetture nuove. Tra le nuove autovetture elettriche più popolari figurano Tesla Model 3 (583 auto vendute), Tesla Model Y (250) e Volvo EX30 (134). Gli autori del rapporto affermano che alla fine di giugno di quest'anno in Polonia c'erano 7.255 punti di ricarica disponibili al pubblico. Le informazioni mostrano che l'infrastruttura meglio sviluppata per le auto elettriche è quella di Varsavia, con 636 punti di ricarica disponibili al pubblico. Nella classifica ci sono anche: Danzica - 297 punti, Stettino - 256, Cracovia - 226 e Poznań - 214.

(Polonia Oggi,Gazzetta Italia)

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Mercoledì 22 Gennaio 2025
Giovedì 18 Luglio 2024

Spagna. Cresce l'export del food & beverage nel primo quadrimestre del 2024

La Federazione spagnola delle industrie alimentari e delle bevande (FIAB) ha analizzato i dati di Datacomex per fare il punto sull'export del settore nei primi 4 mesi del 2024. in particolare, in una nota pubblicata lo scorso 28 giugno, afferma che l'industria alimentare e delle bevande spagnola ha migliorato le sue vendite all'estero nei primi quattro mesi del 2024. In particolare, tra gennaio e aprile la Spagna ha esportato alimenti e bevande per un valore di 16.735 milioni di euro, con una crescita del 10,6% rispetto allo stesso periodo del 2023.
nel comunicato si rileva che non è solo il valore delle vendite a progredire. Questo slancio nel commercio internazionale dell'industria è rafforzato dall'aumento del volume esportato (+3,8%), registrando un miglioramento per la prima volta dal 2021. Inoltre, gli alimenti e le bevande continuano a contribuire a un saldo commerciale positivo, confermando il loro peso strategico come importante motore commerciale per la Spagna.

Nel 2023 il settore ha chiuso un anno più instabile a causa della situazione macroeconomica globale, delle tensioni sui mercati, degli effetti dell'inflazione sui costi e sul commercio estero, nonché della siccità. Una combinazione che, insieme alla debolezza delle esportazioni e dei consumi interni, ha portato la produzione dell'industria alimentare e delle bevande a un valore inferiore rispetto al 2021, quando già si erano manifestati i segnali di un rallentamento, confermati poi nel 2023.

Sebbene il rischio geopolitico rimanga elevato, il tasso d'inflazione sembra essere entrato in uno stato di moderazione nel 2024, soprattutto in aree strategiche per il commercio dell'industria alimentare e delle bevande spagnola, come alcune parti dell'Europa e degli Stati Uniti. A questo leggero miglioramento hanno risposto positivamente i mercati di destinazione, che continuano a progredire in termini generali.

Principali mercati di destinazione

L'Unione Europea continua ad essere il principale referente della destinazione dell'export dell'industria alimentare e delle bevande spagnola. Francia Portogallo e Italia sono i primi tre mercati di disetinazione. Insieme hanno assorbito nel 2023 oltre il 38% del totale dell'export spagnolo del settore.

Tuttavia, lo studio di FIAB mette in evidenza come gli Stati Uniti, nel corso del primo quadrimestre del 2024, si siano convertiti nel principale mercato di destinazione dell'export dell'industria alimentare e delle bevande spagnola, al di fuori dell'Unione Europea. In particolare, FIAB sottolinea l'evoluzione del Paese nordamericano che, dopo aver chiuso il 2023 con un calo del -6,4%, sembra aver recuperato i suoi buoni progressi con un aumento del valore delle esportazioni del 27% nei primi quattro mesi del 2024.
D'altra parte, nello stesso periodo, le vendite alla Cina continuano a diminuire, sia in valore che in volume. Una situazione che rischia di peggiorare a causa delle possibili ritorsioni che le autorità del Paese asiatico stanno studiando sulle importazioni del settore suinicolo europeo, a causa dell'aumento dei dazi che l'Unione Europea sta imponendo alle auto elettriche provenienti dalla Cina.
Il settore rimane all'erta, in quanto la Spagna è il principale fornitore di carne suina europea per il mercato cinese, e ha chiesto che il settore alimentare non venga utilizzato come merce di scambio in dispute commerciali non correlate al settore, come è accaduto con l'imposizione di tariffe su alcuni alimenti e bevande da parte degli Stati Uniti nel caso Airbus, in attesa della loro sospensione definitiva.

La strategia di diversificazione dei mercati di destinazione delle esportazioni dell'industria alimentare e delle bevande continua a essere un fattore molto importante per le aziende, come dimostra la crescita in valore e in volume registrata nei primi quattro mesi del 2024. Spiccano, ad esempio, i Paesi dell'Europa dell'Est, come Polonia Romania, che consolidano il trend di crescita dell'anno precedente con un incremento vicino al 20% in valore, e anche altre aree come il Sud-Est asiatico, in particolare le Filippine, o i mercati americani come il Messico.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna)

Ultima modifica: Mercoledì 22 Gennaio 2025
Mercoledì 17 Luglio 2024

Il Regno Unito rilancia le relazioni con l'Europa: Starmer ospita summit e punta a una nuova era di cooperazione

La prossima settimana, più di 45 leader europei si riuniranno in Oxfordshire per discutere alcune delle questioni generazionali più urgenti che l'Europa deve affrontare. Il Primo Ministro Keir Starmer accoglierà i leader di tutto il continente a Blenheim Palace per l'incontro della Comunità Politica Europea (EPC) giovedì 18 luglio.

Starmer ha sottolineato l'importanza della collaborazione internazionale per affrontare le sfide attuali, tra cui l'immigrazione illegale e la sicurezza. Proprio questi elementi sembrano essere i pilastri su cui il nuovo Primo Ministro inglese ha intenzione di rifondare i rapporti bilaterali fra Regno Unito e Unione Europea.

Il Ministro per le Relazioni con l'UE, Nick Thomas-Symonds, ha avuto colloqui a Bruxelles con il suo omologo Maros Sefcovic, discutendo la possibilità di creare una struttura che consenta contatti più regolari tra funzionari britannici ed europei. Il governo vuole ottenere un nuovo patto di sicurezza con l'UE e un allentamento delle regole commerciali. Starmer vorrebbe negoziare un nuovo accordo veterinario per ridurre le barriere commerciali per i prodotti alimentari e agricoli, che probabilmente vedrà la Gran Bretagna allinearsi alle normative di Bruxelles in questi settori.

Il nuovo Segretario al Commercio, Jonathan Reynolds, parteciperà a un incontro dei ministri del commercio del G7 in Italia, dove affermerà che la Gran Bretagna è "di nuovo sulla scena mondiale e 'aperta agli affari'". Reynolds sottolineerà l'intenzione del Regno Unito di cercare una relazione "più stretta e matura" con l'UE, pur mantenendo l'impegno di Starmer di non rientrare nel mercato unico o nell'unione doganale.

Questi sviluppi segnano un significativo cambiamento di tono nelle relazioni UK-UE rispetto ai governi precedenti, con l'obiettivo di bilanciare il rafforzamento dei legami con l'UE mantenendo al contempo l'indipendenza post-Brexit del Regno Unito.

Possibile ritorno ai programmi di scambio studentesco

Sebbene non sia stato esplicitamente menzionato, il nuovo approccio del governo britannico alle relazioni con l'UE potrebbe aprire la strada a una possibile reintegrazione in programmi di scambio studentesco come l'Erasmus. La Commissione Europea sta infatti considerando di proporre un accordo sulla mobilità giovanile che faciliterebbe l'ingresso di studenti europei nel Regno Unito e l'impegno del governo laburista per allentare le restrizioni sui visti per gli artisti in tournée potrebbe estendersi anche agli studenti in futuro. Tuttavia, qualsiasi piano concreto per reintegrare o creare programmi di scambio studentesco richiederebbe ulteriori discussioni e accordi tra le parti.

(Contributo editoriale a cura della The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Mercoledì 22 Gennaio 2025